Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

VODIM

Risultati per: piu

Numero di risultati: 143 in 3 pagine

  • Pagina 3 di 3

L'ora felice

344790
Scarabicchi, Francesco 1 occorrenze

scende alla rinfusa verso il porto, agita carte e polvere, le luci d'una siccità decembrina di asfalto più che grigio fra le vetrine spente. Dal bar

poesia

Il letto vuoto

344804
Bertoni, Alberto 1 occorrenze

, era delimitato nel suo amplissimo giro: da alte pioppe cipressine che in lunghi filari andavano verso la campagna e il cimitero; dalla ferrovia; più

poesia

Ritorno a Planaval

344998
Dal Bianco, Stefano 2 occorrenze

alberi vicini è più forte delle finestre che sbattono negli altri appartamenti. Sto solo chiuso nella mia casa come un tagliaboschi, O un marinaio, O

poesia

ricorda di una sua faccenda e non si sporge più per un minuto. Allora si diventa coraggiosi e la finestra diventa un balcone. Ci si guarda intorno, si fa

poesia

Il letto vuoto

345038
Bertoni, Alberto 1 occorrenze

più, ho sempre abitato dirimpetto a uno scalo minore, la Stazione piccola, destinato ai trenini per Sassuolo. E lì dentro giocavo, certi giorni di

poesia

Dai Canti Orfici

656784
Campana, Dino 2 occorrenze

, la gioia più quieta della notte era calata. Le porte moresche si caricavano e si attorcevano di mostruosi portenti neri nel mentre sullo sfondo il cupo

poesia

intanto calato il tramonto ed avvolgeva del suo oro il luogo commosso dai ricordi e pareva consacrarlo. La voce della Ruffiana si era fatta man mano più

poesia

La Verna

656795
Campana, Dino 3 occorrenze

. L'aria è rosa. Un antico crepuscolo ha tinto la piazza e le sue mura. E dura sotto il cielo che dura, estate rosea di più rosea estate. Intorno

poesia

ragazzina e i suoi occhi conscii e tranquilli sotto il cappellone monacale. Sulle stoppie interminabili sempre più alte si alzavano le torre naturali

poesia

: Pei grigi rosei della città di ardesia Sonavano i clamori vespertini E poi più quieti i rumori dentro la notte serena: Vedevo alle finestre lucenti

poesia

UNA PARTITA A SCACCHI - Leggenda drammatica in un atto

676115
Giacosa, Giuseppe 1 occorrenze

colmi di macerie, stridon sulle cornici I più grotteschi uccelli: ma sereni, sicuri, Più forti che le torri e più saldi che i muri. Quelli uomini di

poesia

POESIE

678204
MICHELSTAEDTER, Carlo 2 occorrenze

mia volontà più forte, Il mio sogno, il mio mondo, il mio destino. Io non sono per te: questo mio amore disperato e lontano e doloroso - gli passi

poesia

crearmi la luce da me stesso, lasciami andar oltre il deserto, al mare perch'io ti porti il dono luminoso ... molto più che non credi mi sei cara. 2

poesia

Penombre

679361
Praga, Emilio 12 occorrenze

qualche volta piango: giacché più del mio pallido demone, odio il minio e la maschera al pensiero, giacchè canto una misera canzone, ma canto il vero

poesia

ulivo, querciol, cipresso, il tempo è adesso di dondolare e di cantare: il segno è certo, fuori al concerto! Cadenze e inchini - e dei più fini al

poesia

la moglie più non viene, cantando, a porre al sole delle bambine sue le camiciuole; io, reprobo poeta di messale sdegnoso e d'ostensorio, vagando

poesia

...- sei lire...un anello!.. sì grosso, sì bello...- mi volle rubar. L'anel della moglie - mio dolce signore. un dono del core - che più non vedrò

poesia

vegliate... - E noi, noi le vergini dal cielo invocate! - Rammenti ?...Rammenti ?... la seggiola io sono, la seggiola bella, più bella di un trono, in

poesia

voce al ciel s'ergea, e più bella del solito parea! - Povero amico,addio...quel mazzolino ho ancor, che mi donasti quando da te partìa... Di questi fior

poesia

, brilli il sereno! Dacchè, cullandoti su questo seno, vi scende il gaudio dal paradiso, più non interrogo che il tuo bel viso! Quel viso candido coi capei

poesia

come un pazzo: - É lui ch'io scerno, non v'è più dubbio, l'ho trovato, è lui, É il padre Eterno! Ah paradiso, purgatorio, inferno, alba, sera

poesia

del buio immenso, scordatevi i mister dell'oceàno; ciò che davanti alla bellezza io penso è assai più arcano! - Del lungo crin nel labirinto negro, che

poesia

il queto bimbo urlando. Dormi: la notte è fertile di sante apparizioni, e nuota in lei più rapido l'estro delle canzoni; io, Beniamini, io veglio col

poesia

placido balcone una fanciulla che, curva fra i garofani, preparava una culla; e il più gentil battesimo avea cercato ai santi, e quattro labbra amanti lo

poesia

fumando in santa pace: - inchiodala sull'uscio, è il tuo brevetto, il miglior dei blasoni, e il più verace ". E la canzon dicea : " Libero ingresso! Si

poesia

TAVOLOZZA

679446
Praga, Emilio 8 occorrenze

Iddio, che m'accende l'ingegno, qui, nel core che il bello innamora! ... Del Signor questo è il tempio più degno! Bordighera, giugno 1861.

poesia

appar nel piano interminato; solo un tempio romano, ove facella più di vestal da secoli non splende, e ai sacrifici l'augure non scende, innalza

poesia

beviamo; è dolce sussurrar fra nappi e amici : fanciulla, io t'amo! Fra gli spruzzi del vin, come, a vederla, la schiera delle amanti è più gentile

poesia

schiudono, or si serrano i volumi palpitanti, quasi albergo all'alme fossero degli autor che non son più! Udite, udite il cantico che accompagna la

poesia

opifici oscuri non sian di noi più puri in faccia al Creator! Ma al suon dell'aspre incudini si sposi il suon dei carmi, che tempra a Italia l'armi

poesia

ritmo flebile di una stilla d'amore; scintillar vedi i timidi occhi del poverino, e dimenar più rapido l'arco del suo violino; la fame allor dimentica

poesia

i pescatori abbaglia più del lucro promesso ... e che non luce! Il lucro è rame, povere monete, che dei pesci hanno l'odore. Vegliarono tant'ore per

poesia

; per qualche più felice astro, infedele ci abbandonava e spiegò al ciel le vele! Qui, Poesia soltanto restò sparuta a pochi mesti accanto, a ricordar

poesia

Trasparenze

679552
Praga, Emilio 10 occorrenze

l'oblio), voli il mio verso, Arrigo, ai versi tuoi! S'amin tra loro almen, se più non m'ami; se m'ami ancor, parlino insiem di noi come tu meglio

poesia

genio allor nell'interezza, veggon Dio che all'azzurro il riconduce, lasciando ai vivi un po' più di tristezza, e un po' meno di luce. Volgo io non son

poesia

gambe viete nol sorreggevan più. Per me Bacco è a Esculapio nemico, e il congedai; e l'amicizia è ormai cosa che un tempo fu. Però nessun mi toglie le

poesia

melode che è il benvenuto della terra al sole, fruscìo di selve, mormorìo di prode, mirifiche parole! Ma tu più bella d'ogni Bello, o Diva, la abbellirai

poesia

E or già comincia ad esser bianco il crine, e più spessa sul core cade la neve... - Svaniron le larve, il sogno sparve. Quante stoltezze in questa

poesia

bei santi mi ridiranno ancor le avemarie, e svaniran l'ombre del tuo destino nelle fulgenze mie! Bimbo, non tossir più! Son tanti e tanti gli orror di

poesia

cicoria! Le favole ritornano care nella memoria, come il primo giuocatolo e come il primo amore; ma poi, quando più invecchia e si fa triste il core

poesia

amanti! Che il vecchio senta, sfiorandogli il crine, la primavera in voi! Che il giovin senta nei novelli effiuvii più baldi i nervi suoi. Marzo che

poesia

tu verresti a fermar spesso alle grate il più tranquillo dei morelli tuoi, e, per le vaghe arcate, mediteremmo insiem messale ed arpa, cilizio e

poesia

, l'empietà sposando al facile rimeggiar delle canzoni. Assai più che nella crapula non sian tristi i baci e il riso, i miei versi al fango attinsero ciò che

poesia