sulla superficie della terra è ancor troppo piccola, per poter coll'occhio constatare in modo apprezzabile il tempo occupato dalla luce nel percorrerla.
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trasfigurazione che ne risultano aumentano troppo rapidamente colla obliquità; questa forma, quando non si vuol far uso che di un sol vetro, non è di un buon uso
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Il miope vede distintamente solo ad una distanza minore di 25 centimetri, perchè ha la cornea trasparente con una curvatura troppo grande, per cui l
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Il presbita ha vista troppo lunga, ossia non vede bene alla distanza della visione distinta di un occhio sano, che è di 25 centimetri, ma ad una
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Si vede nella figura che le due semilenti agiscono precisamente come due prismi. Alcuni obbiettano che con esso si ha una trasfigurazione troppo
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stereoscopio per causa della troppo grande esagerazione del loro rilievo.
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quest’ultimo non sia in troppo grande proporzione.
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acquose calde distruggono, sciolgono le stoffe di lana, mentre non danneggiano in modo troppo sensibile le stoffe di lino, di cotone e di canepa.
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, perchè, senza rompersi, sopportano brusche variazioni di temperatura. Affatto l’opposto succede qualora il raffreddamento sia troppo celere. Questo
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nell'inverno. Però non si debbono oltrepassare certi limiti, perchè l'albumina troppo dilungata lascia sul vetro una pellicola troppo sottile, che ha l
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Il ripulimento delle lastre di vetro deve venir praticato dal fotografo con la più grande cura, e non mai affrettarsi di troppo, come sempre fanno i
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L’immagine fotografica non tarderà a comparire. Quando quest’immagine, per difetto di luce, per una posa troppo breve, ecc., dopo lo spazio di 10
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Il collodio si può comperare presso i farmacisti, ma il collodio farmaceutico, per essere troppo denso, non può venir steso uniformemente ed in
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moderare l’azione dell’acido nitro-solforico. Quando questo è troppo concentrato il cotone viene bensì reso fulminante in sommo grado, ma o perde
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riserve, poichè questa sostanza venne ancor troppo poco studiata e potrebbe benissimo derivare la differenza della solubilità da uno stato isomerico
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’operatore che il miscuglio acido era troppo concentrato, che il cotone venne cambiato in pirossilina tritonitrosa.
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è troppo grande, la sua solubilità è piccola, ed il collodio che esso produce è troppo glutinoso, contrattile, lascia una pellicola pergamenosa
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solo la quantità di 5 a 10 grammi per volta, e nel farlo seccare non si deve riscaldare troppo forte, nè portare in vicinanza di corpi accesi. Il
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questo metodo non è in massima da raccomandarsi, perchè gli alcali hanno per effetto di rendere il collodio troppo instabile.
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Allorquando si ha bisogno di avere del collodio denso, ed il caso può occorrere quando si ha del collodio troppo liquido da rendere consistente, è
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A quei fotografi che, usando comunemente il ioduro di potassio nel preparare il collodio fotografico, credano troppo esagerata la quantità dell
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esso ordinariamente comunica una sensibilità troppo piccola al collodio, perchè esso promuove una parziale decomposizione della pirossilina, e si
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positive dirette, sarà di niun valore, darà risultati imperfetti, e veramente troppo negativi.
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Con il collodio per prove negative, che sia tenace senza essere troppo contrattile, conviene impiegare 1 parte di ioduro di cadmio per 1 parte di
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vetro è troppo debole per essere disaggregata, polverosa, è indubitabile che il collodio si è guastato troppo profondamente, che la pirossilina si
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Quando infine la lastra prende un color verdognolo, e che è semi-trasparente dopo che venne sensibilizzata, è segno che il collodio ha una troppo
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3a Inconvenienti di una troppo grande lentezza nel collodionare. — Se dopo di aver versato il collodio sulla lastra si va troppo per le lunghe nel
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Nella prima supposizione, ammettendo che il bagno sia troppo acido (il che si può riconoscere colla carta di girasole che si trova presso i
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’ impressione istantanea; imperciocchè solamente quando si opera all’ombra, il ritratto resterà naturale, senza opposizioni troppo forti di lumi e di ombre, con
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tempo della posa. Quando la posa è troppo breve, i dettagli non possono sortir bene, le ombre non possono rimaner trasparenti, ma rimangono
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oggetti che riflettano una luce troppo viva nelle lenti dell’oggettivo.
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indubitatamente stato troppo breve il tempo impiegato nella posa.
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L’annebbiamento della prova negativa potrebbe anche essere dovuto ad una imperfezione dello sviluppatore, o da una troppo grande concentrazione di
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In generale l’annebbiamento deriva da una troppo facile riduzione del sale d’argento steso sullo strato. Tutto ciò, che si oppone a questa tendenza
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ciò servirà di norma ai principianti che ora lavano troppo poco, ora lavano troppo lungamente la prova, con pericolo di lacerarla.
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da una troppo prolungata azione dei liquidi rivelatori, la prova negativa ottenuta può senz’altro servire a produrre delle positive. Diversamente
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. Se l’essiccamento è troppo lento per la troppa umidità o per una troppo bassa temperatura, vi è pericolo che l’albumina si sollevi, e faccia
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La soluzione, che dopo di una lunga esposizione all’aria sia diventata troppo densa, accusa da se stessa la sua concentrazione troppo forte nel
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. 251,952, mentre qui non abbiamo che il N. 128,934, mi fa supporre che una differenza così grande sia troppo considerevole.
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imputarsi ad una assolutamente troppo grande concentrazione della soluzione del cloruro di sodio che venne impiegata nel preparare la carta.
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Osservazione 5arelativa a questa operazione II, ove venne indicato il modo di preparare la carta albuminata. non facendo una pressione troppo forte sulla
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la carta, imperocchè la luce diffusa è già capace di colorire uniformemente la parte del foglio che si scopre, se l’operatore tarda di troppo a
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una tinta troppo gagliarda nella macchina a copiare.
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L'effetto di questa soluzione è assai pronto. Essa può servire per varie volte di seguito, e quando la sua azione è di ventata troppo debole si
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La prova nell’iposolfito non soffre più una riduzione o cambiamento di tinta molto notevole, perciò le prove non dovrebbero venir tirate troppo
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C. Colla Gomma arabica. - Questa sostanza raramente s’impiega da sola. Quando la soluzione è troppo densa ha l'inconveniente di screpolarsi sulla
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Dopo 24 ore lo strato di gelatina , se non venne lasciato troppo spesso, sarà secco, e si potrà staccare la prova, passando tutto all’intorno della
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galvanica si trovano essere più sensibili delle lamine comuni presso cui l’argento venne laminato col rame. Lo strato d’argento non deve essere troppo
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In ogni caso il mercurio non dovrà essere umido per agir bene. La lamina nelle stagioni fredde non si dovrà introdurre troppo fredda nella cassetta
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fece bene o male il lavamento nell’acqua. Non conviene neppure lavare troppo lungamente nell’acqua perchè allora le tinte riescono troppo deboli. Si
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