. - Non te la possiamo dare - dichiarò recisamente la Rita. Nello baciava la topina, e guardava l' amico senza far parola. A un tratto, Vittorio, da
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con te, fuggirei dove tu volessi, anche a costo di patir la fame.... - A questo punto Dodò, che aveva udito abbastanza, fece capolino tra una bottiglia
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! - mormorava la Lilia con tenerezza infinita. Son venuto per te, mia cara Liliuccia! - rispondeva lui. - Prendi un pezzettino di zucchero, adesso
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sacrifici compiuti per i figli, ma disse: — Io sono fiera di te. Promettimi che resterai sempre cosí, buono con tutti, generoso, vivace e nient'affatto
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sovrano, Allah mantenga la sua vita, mi ha inviato presso di te, perché con voce e mano di donna renda più lieto il tuo tempo, e piú fondo il tuo riposo
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dipingerli, se lei meno di altri deve sapere? — Domani non poserò per te, — disse il Sultano. - Nella piena luce del mattino sarai condotto nei giardini
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pensieri, a te io rivelo che per molti giorni, all'inizio, la mia mente è rimasta vuota ed incapace, come se non avessi mai tenuto fra le dita un pennello
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mezzo. Di essere dentro. — Cosí dipingeremo un prato, Madurer. — Ma c'è una cosa. C'è una cosa che ti devo dire... Però ora ho molto sonno. Te la dico
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secondo motivo di cui parlerò, è segreto, — disse Maometto. — E il motivo della segretezza ti apparirà presto: ma prima che te lo riveli, sappi che esso
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la maniera in cui mi pare che anche tu ti ci possa divertire, imparando; e nel far questo, userò con te la più grande sincerità, come con un compagno
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Ritorno a te, giovinetto. Hai visto che cosa s' ha da rispondere a chi dice: - Che importano le parole? - A quella risposta debbo fare un'aggiunta
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Bisogna, la prima cosa, acquistare il materiale della lingua. Parlando a te, italiano, intendo dire con " materiale della lingua - tutti quei
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stato più volte premiato dagli uomini saggi: ma più è stato premiato dalla natura che gli rende molto, dicendogli con un sorriso: - Io sono buona con te
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tutte le case, anche le più povere, brillano gli alberi di Natale, e, in certe feste, le fanciulle che servono i dolci e il tè agli invitati, hanno
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possano venire con te, non è probabile che gli Americani sgancino così facilmente i loro dollari da mandar viaggi gratuiti a mezza tribù di San Michele
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ridere guardava ad occhi fitti la faccia nascosta di Blabante. «Come ti chiami, giovane coperto? E perché te ne stai così, ora che il sole splende, e il
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di te, devi obbedirli, e ascoltare i consigli che ti danno pel tuo bene. Se son più giovani, devi con affettuose cure aiutarne l'allevamento, e
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è il più ricco e più stimato proprietario del paese. Ma tu forse non sai che Carlambrogio alla tua età era più povero di te. Il lavoro fu il secreto
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; prega il tuo bravo Maestro che te ne suggerisca alcuno; tu vi troverai, fra altre buone cose, anche il secreto per ricavare un maggior prodotto dalle
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30. Un soldo. Un giorno lo zio, dandoti un soldo, ti raccomandò di metterlo nel salvadanaio. Tu invece l'hai speso, dicendo a te stesso: «Un soldo
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loro compagnia; essa non fa per te.
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, ma specialmente per te, che devi lavorare per guadagnarti la vita. Cura altresì il buon mantenimento degli animali, che ti rendono così utili servizi
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fai il paragone con altre bestie, ricoverate in stalle spaziose, arieggiate, salubri, ti convincerai da te stesso quanto la stalla, buona o cattiva
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? Altrettanto devi dire di te, se non liberi la tua pelle dal sucidume e dalla sporcizia, che sono nemici insidiosi della salute. Per la scorza, o pelle, che
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condizione di salute. Deponi subito le calzature e gli abiti bagnati dalla pioggia. Tenendoli in dosso, te ne potrebbe venire un'infreddatura, ed anche una
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che or sì, or no fan male, secondo che hanno o poco, o tanto di veleno. La tua ignoranza nel distinguerli farebbe pagare crudelmente a te stesso, o ad
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ceppatello, coccobenigno, e spugnola, che tutti conoscono. 5°«Non comprare funghi secchi sui mercati, e da gente in cui non hai fiducia come in te stesso. 6°«È
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. - Quanto? - Arrosto, insalata e una pagnotta. — Vado subito a portarli a Caterí. - Ma un po' anche per te. - Sí, sí. - Ecco Rosetta che torna a casa
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quasi morto. — Farò trasportare fin là te e tutta la casina, — gridò la Signora del Pineto in uno slancio d'entusiasmo. E subito, con occhi severi
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, — che dovrai aspettarlo in una casa fatta proprio per te. Avrai un vestito di trine d'oro e poi altri mille vestiti e una stella al collo. Sei
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; ma di tratto in tratto riprendeva a fargli la predica: - Non vedi?Tanti, e minori di te, già si guadagnano il pane. - Compare Nunzio mi ha detto: fa
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? - Mi ha mandato la mamma. - Da chi? - Da uno... pel lino da filare. - E non te l'ha dato? - Non me l'ha dato. - E che ci hai lì? - Dove?
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sciacquano. Servo però a qualchecosa e il giorno in cui avrò cessato di servire come sottoveste, finirò con te, cara vestina di lana, al màcero, in
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tricolore. Ora il soldato è venuto a trovare Lucia. - Che personaggio! - le dice tirandole le treccine. - Davvero ho una gran soggezione di te. Che ne
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dovremo inginocchiarci innanzi a te? L'odio dei fratelli, intanto, cresceva e un giorno che Giuseppe era venuto nel campo a trovarli a nome del padre
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di te, perdonagli di cuore. (Vangelo di S. LUCA, C. XVII).
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passato scrisse questa parola..." "Codesto gran poeta, che era veramente tale, fu il Parini, il quale scrisse Te la toeletta attende, e poi corresse e
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, si diè a sonarlo furiosamente. Accorse la capretta. — Ah, capretta, capretta! Guarda a che sono arrivata! Non ho che te, per aiutarmi. — Prendi
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insudicia. La Regina montò sulle furie: — Sporco galletto! Per questa volta passi. Un'altra volta te la farò vedere io! — E ordinò alla sarta un
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disgrazia. — Ti sei lasciato canzonare! Tieni questo pugnale e ritorna dal mago; vedrai che questa volta non si farà beffa di te. — E gli disse
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-rospo, vorrei vedere il tuo palazzo. Maestà, quel canile lo chiamate palazzo? Testa-di-rospo, una notte vorrei dormire con te. — Chiedetene il permesso
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ti trovo un'altra volta per la strada, te la farò vedere io! —
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, dammela! - Ma tu non sei fratello mio! - rispose l'altro. - Se tu fossi mio fratello te la darei, a te non te la do. Tu sei figlio di un'altra madre
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fatto lo stesso, e così nessuno avrebbe viaggiato tanti paesi, nè potrebbe raccontare tante cose quante te. - Purchè non sia stata una burla
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davanti le dice: - Tu sei quella che volevi farmi morire. Per questo ho il diritto di uccider te, - e sfodera una taglientissima spada la cui lama
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fuso? - Il Cavaliere si voltò in su alla chiamata e rispose: - Non puoi scendere a prenderlo da te? - No che non posso; sono rinchiusa in casa. - E
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Maristella, la figlia della signora di prima. - Non mi chiedi cosa sono venuta a fare? — ha domandato. - No, non te lo chiedo. - Peccato, perché ti avrei
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lui ha giocato al computer con un videogioco di guerra, mentre io esaminavo tutto quel bendiddio. Si è interrotto soltanto per prendere il tè con la
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a casa. Sono piccole le case degli italiani. Sono posate le une sulle altre. Il papà prepara il tè verde, profumato e aspro. Lo assaggia per primo e
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... devo ammettere che non ho avuto molto fiuto con te ... Beh, non sarà mica un caso se mi chiamo Nasochiuso! ... Insomma, voglio dire ... Ti chiedo
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