Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Dai Canti Orfici

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Campana, Dino 1 occorrenze

molli sullo sfondo. Archi enormemente vuoti di ponti sul fiume impaludato in magre stagnazioni plumbee: sagome nere di zingari mobili e silenziose

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La Verna

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Campana, Dino 1 occorrenze

, lucente In un grande in un grande velario Di diamanti disteso sul crepuscolo, In mille e mille diamanti in un grande velario vivente Il battello si scarica

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Poesie - La morte di Tantalo

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Corazzini, Sergio 1 occorrenze

Non rammento. Io la vidi aperta sul mare, come un occhio a guardare, coronata di nidi. Ma non so né dove, né quando, mi apparve; tenebrosa come il

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La Bufera ed altro

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Montale, Eugenio 1 occorrenze

sarebbe impressionante se si potesse scoperchiare l' ex7paradiso del Liberty. Sul conchiglione7terrazzo sostenuto da un Nettuno gigante, ora scrostato

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POESIE

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MICHELSTAEDTER, Carlo 4 occorrenze

l'oscurità. - Per ora a bordo non è lavorare che inerte pende la vela e il vento tace sul mare e il mar è a specchio del cielo Per ora - a bordo non è

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nel tuo raggio popolato e sul legno affumicato i vetusti ragnateli. Poich'il termine al riposo canti, marzo adolescente, t'odia questa buona gente

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darà riparo e nutrimento, ora vado a ronzar come gl'insetti. - Sul S.Valentin, giugno 1910

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terra Itti e Senia i principi del mare sul suolo triste sotto il sole avaro Itti e Senia si risvegliaro. - Ebbero padre ed ebbero madre e fratelli ed

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Penombre

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Praga, Emilio 19 occorrenze

Staman nel bosco stavo tutto solo i gorgheggi a tradur di un usignuolo, quando un falco calò sul picciol nido e ripartì con un superbo grido: la voce

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Ed ora pulisciti, mia povera creta! Sian puri, sian limpidi gli amor del poeta ; sul dolce miracolo la musa non dica che note di spica, che effluvi

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. Dimenticato anch'io, son mesi e mesi che ho mutato cammin, come gli uccelli che sul miglio infedel piansero molto, poi decretar lo sfratto. I fiorellini

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già raccolto, e gli han vestita già la camicietta: la camicietta bianca, con due vaghi ricami a destra e a manca. Egli è là: sul suo pallido visino

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, in attesa dei confetti ci ponemmo a desinare; era il giorno del compare, un bel giorno in verità! Dio! d'argento son le nuvole... Io non l'ho sul

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: Oggi riposo! E avrei voluto aver sul mio scrittoio qualche ranocchio fetido e squarquoio per contemplarlo, e stabilir confronti, e saper come la

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cimitero, e in refettorio la Gola porrò; schiavo del corpo e schiavo del pensiero, perennemente le visiterò. Tu, Avarizia, starai sul campanile giorno e

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spagnuolo di cui l'ossame nel mortorio ho visto: il Redentore pianger di venti secoli ti sembra la stanchezza e il dolore, e insanguinar sul fianco

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maturo, parlava dei baffi di un capo-tamburo. Ma, l'ultimo bacio, coll'ultima tazza, versato sul crine di un'ebra ragazza, io stavo cogli occhi rivolti

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cercai del mondo; ma l'empia ressa dei calci fraterni turbava il fondo, e, poiché il fango sal come la nube, come l'incenso e la prece devota, sul

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avean visto in sul sagrato chino a osservarlo il tremulo curato. Io che non amo i preti, io piango ancora, a quel vecchio pensando che vivea di

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, coi freschi venti che l'infanzia spira, spiaggie d'oro e di perle a imaginar. E in lontananza sul vago oceàno del mio viaggio tortuoso e strano, più

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povero bambino, e un bel nome scientifico, e il cippo cristallino, prima ancor che sul lugubre letto la madre frema, e che nell'ansia estrema se ne

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distese e immobili le braccia; errano i vermi ciechi e spensierati sul bianco seno e sulla bianca faccia. E le cascan le palpebre in frantumi come

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Tentanda via est. La bella mano gli posò sul crine e disse: - Io vedo il tuo serto di spine, e sento l'onda che hai qui dentro ascosa, o mio dolce

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all'allòr delle tue bianche chiome, del nostro pianto asperso, e profumato sul nostro cuore! Inno, inno mio, vola per l'ampio oceano! L'amor che ti conduce

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fosse il retaggio, il motto dei guerrier della lira e del pensiero, vi inchioderei sul cor!... ma gli è lo scotto del mondo intiero! Andatene, per Dio

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É notte: azzurro il ciel, tonda la luna che disegna sul lastrico i ritratti dei comignoli; dormono i tranquilli umani, e i gatti per le note gronde

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altiero il dubbio, in manto nero. E da quel dì mi seguita, mi seguita indefesso: da lungi or or guatavami, mi sta sul collo adesso; paziente come un

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TAVOLOZZA

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Praga, Emilio 8 occorrenze

cadenze imbalsamate di fragranze di rosa e gelsomino, o le rime dal turbine accozzate, come foglie cadute in sul cammino? O la canzon della notturna

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cammino, oh torna, e sèguita la canzonetta, o forosetta! Ma là, sul lido candido, ahi! forse, o bricconcella, ti aspetta nella nota navicella ansioso

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Che fantasima d'abate ho scontrato stamattina, sul sentier della collina! Pover'uom, per esser frate, era magro e curvo e smorto: certo il pranzo

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cencioso ferraiuol turchino, o urtato in fallo il nano che canta i salmi al muro del cammino; e Dio, travolto in collera, forse soffiò sul mare, e

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desiderio in me: vorrei veder sul Mincio la rotta intorno a te. - - O pingue matrona, che appoggi alla sponda ; dell'ampia poltrona la faccia rotonda, per

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, l'artista, che sul soglio la riporrà sovrana : questa è la legge umana, questo è di Dio l'amor!

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divini, e i merli ai fiori e ai pampini frammisti sogno dei paesisti; così della tua luce, o Musa, un raggio, rapito al paesaggio, scenda sul viso alle

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domestiche pareti, o giovinetto: sul nido tuo non aliti l'aura del mondo infetto, bevi in pace e in silenzio al tuo nappo dorato; là fuor de' tuoi

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Trasparenze

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Praga, Emilio 6 occorrenze

paggio tutto pallido e biondo e triste e altero. Però sul tuo passaggio castellane, baroni e giovinetti sorridendo dirian: " Dolce straniero cui fan

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basterna d'ogni onor vestita l'amatista pudica, dei folli sogni e dell'oblio nemica. Non olezzò di ambrosia delle Pimplee la chioma, sul fonte di Ippocrene

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' che non si ammali la mia pallida musa, illusione ultima e santa dei miei dì fatali!... Il mio pan quotidiano è la canzone. Manda sul mio cammino il

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, esterrefatto, induro. Eppur se il sole che verrà domani dalle bianche cortine sul letticciuolo, troverà un sorriso men scolorito sotto il biondo crine, e

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groppa! o pallida bimba, avrai perle e fiori sull'abito nuzial; avrai collana e strascico, avrai profumi e allori sul morbido guancial! - Egli morrà

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. Addio, pace de' campi pensosi, solitarie abitudini, addio; l'operaio sul verde pendìo già distende il ferrato cammin. Passerà nell'antico convento

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