la forosetta dall'anche di Giuno che mi sorride e passa. La | sua | lieta canzon va via con lei, e un lamento ne fan le |
Trasparenze -
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inchini e i complimenti. E una lepida quercia a una rugosa | sua | vicina dicea: " Monna Ghiandosa, rammentate il seicento? Fu |
Trasparenze -
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e fantasimi e maghi, e paladini e fate innamorate. Sulla | sua | mitra poi, spesso, pian piano, compare un nano. E il bel |
Trasparenze -
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e tenebroso, ma la giovane morte che sorride a chi per la | sua | cura non la teme, la morte che congiunge e non divide la |
POESIE -
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e, come un filo che trovò la cruna, un raggio uscì dalla | sua | falda bruna; io gridai come un pazzo: - É lui ch'io scerno, |
Penombre -
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che spuntasse il giorno; e il suo fiato sentivo e la | sua | faccia, e, come desto, cercandola intorno stendea le |
Penombre -
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viso incontro al nuovo sole levai il primo canto, e la | sua | luce era certa promessa alla mia speme - e le dolci figure |
POESIE -
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pensò invano la signora Paquita buonanima di produrre la | sua | serena vecchiaia confortata di truffatissimi agi e del |
La Bufera ed altro -
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Quante volte avrà pianto al tuo ritorno! Per la memoria | sua | la brutta scena non vegga il giorno. Si terse una lagrima - |
Penombre -
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piano stuzzica alla pietà la lieta gente e i pescator nella | sua | rete adduce! I reduci distendono l'umide reti; e i pesci |
TAVOLOZZA -
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tempo, e la mia fiamma geme che pur rifulse nella notte per | sua | forza, sicura. Nelle tante piccole e vane cose nuovamente |
POESIE -
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poeta, ecco, mia musa, già di pallor suffusa, getta la luce | sua | fra queste sete, fra tante gemme in tanto oro sì liete; |
TAVOLOZZA -
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