Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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lacerna sugli occhi e s’avvicina alla via, ripartendo la  sua  vigilanza ora sul corteo, ora su Nerone.
presso il corpo di Fiora come a nasconderlo dietro la  sua  persona: così attende il figlio).(S’avvicina il tramonto.
va a staccare la  sua  bicicletta deposta sul fianco della gradinata. – Fedora
ha udito, e nella  sua  mente una luce improvvisa ha lampeggiato, che lo
il taïkomati riflette! – La fronte  sua  corrugata a poco a poco si spiana e finalmente la bocca si
si avvicina a  sua  volta al letto e se ne scosta atterrito; intanto entra
accenna a  sua  madre che andrà ad abbigliarsi. – La Contessa l’accarezza e
muta furiosa si è allontanata. Nick riprende la  sua  passeggiata, cogitabondo, poi si ferma vicino a Rance, che
caldo e vivace nelle sue vene e coloriva di tinte rosee la  sua  pelle trasparente dal candore vellutato della camelia…
donna, fin che essa si ferma. Ora parla a Donello, e nella  sua  voce di comando è un'ombra di preghiera.
caldo e vivace nelle sue vene e coloriva di tinte rosee la  sua  pelle trasparente dal candore vellutato della camelia…
frastuono, la cavalcata passa. Alla  sua  testa il Principe elettore, Dame, Dignitari, Paggi, il
barca continua la  sua  marcia, mentre che Procida, Elena, Manfredo, Danieli e i
si avvicina a  sua  volta al letto e se ne scosta atterrito; intanto entra
Archibaldo vecchio e cieco barone; è condotto da Flaminio  sua  guida, che indossa il vestito delle guardie del castello)
Obertas. – Chopin trascrisse questa cantilena della  sua  terra natale e la rese popolare ai pianisti inserendola in
natale e la rese popolare ai pianisti inserendola in una  sua  vaghissima mazurka.
si leva impetuosamente, come se la  sua  anima voglia sfuggire all’oppressione. Lenta, implacabile,
raggi tremuli sussurrano lontanissimi l’annunzio della  sua  discesa benefica al mondo; – e l’aria già tutta intorno
appare sulla porta. Entra tenendo in alto la lanterna; la  sua  luce colpisce tu viso i due indiani, che si scostano e si
intorno per la stanza, come a spiare che effetto farà la  sua  casa su Johnson: ha un mantello rosso sopra il suo abito
crolla sdegnosamente il capo; il dramma non inganna la  sua  esperienza, ma l’armonia suo malgrado lo vince benché egli
Aspro, rimbrotta gli uguali. Di parola in parola la  sua  concitazaione sale sino al furore.
sale di corsa alla torre. La  sua  testa chiomata soverchia la gente d'arme che travaglia.
apre il libro. Ciascuna delle bianco vestite toglie la  sua  lampadetta d'argento sospesa a uno stelo uncinato. Donella
resta Biancofiore; ed ella anche fa l'atto d'accendere la  sua  lampada; ma com'è più piccola delle altre, non giunge alla
sulla soglia Eudossia, seguita da tutta la  sua  corte, dai còmiti e dagli spatari di Donello, e rapida
ne apre vivamente il castone, e ne versa il contenuto nella  sua  tazza da thè, rimasta ancor piena sul tavolino.)
barca continua la  sua  marcia, mentre che Pinto, Giovanna, Manfredo, Tello, i
tutta luce; – e al Grande amico che la guarda essa eleva la  sua  anima:
servi portano rinfreschi. La Principessa, per dominare la  sua  agitazione ne offre ad alcune signore con mano tremante.
colpi sordi di cannone. Il capitano Vere esce dalla  sua  cabina con un binocolo e guarda sul mare.
le ore è breve, una povera creatura s'è scoperta nella  sua  impotenza. Nessuno può nulla; persiste il «mistero
Luce è l’idioma degli eterni. E Iris, già eterna, sente la  sua  anima divenire fulgida come un raggio, alla voce ben nota
a guardare. Alcuni giovanotti si avvedono di lei, notano la  sua  incertezza, le muovono incontro).
cortine che chiudono il fondo del padiglione, a chiamare la  sua  gente, il forsennato la trattiene a forza e con la mano osa
sgherri e tenuto fermo, legato. Allora Turandot riprende la  sua  attitudine ieratica, quasi assente, mentre Liù, ghermita
appare egli, fantastica visione; ma sull’alta  sua  cervice, immacolata per eternità di neve, reca esso pel
Mimì si china a terra e cerca a tastoni; Rodolfo colla  sua  mano incontra quella di Mimì, e l’afferra)
accennando verso il Giullare che porta appesa sul fianco la  sua  viola e in mano una gonnella vecchia.
Viva, viva la Francia! – Il pubblico si entusiasma alla  sua  volta ed ogni offerta è accolta da frementi grida
Ma il vecchio tace. Intontito dal dolore, scompigliata la  sua  veneranda canizie, pallido, lordo, pesto, guarda la
Ora il mare batte appena contro le murate. Billy attende la  sua  sorte che si compie durante il canto della ballata. La luce
camera. L’evocatrice non si volge, non lo vede, ma sente la  sua  presenza: rabbrividisce prima che le braccia del giovine la
Mimì si china a terra e cerca a tastoni; Rodolfo colla  sua  mano incontra quella di Mimì, e l’afferra.)
a gruppi; altri in disparte soli; Stromminger seduto nella  sua  poltrona; Gellner a cavalcioni di una panca. – Walter leva
spande nelle sue vene. Ma ecco Archibaldo a tastoni nella  sua  ombra perpetua).
così essa rispecchia fieramente nel suo candore e colla  sua  ingenuità il bisogno delle passioni di tutti.
s’alza e va a frugare nella tasca della  sua  pelliccia: e, toltone un pacco di lettere, lo getta sulla
lascia cadere alcune goccie d’una fialetta estratta dalla  sua  busta di medico.)
della ciurma è nelle sue mani. Non sappiamo nulla della  sua  vita, ma gli uomini di bordo dicono sottovoce che si trova