, è una ricapitolazione delle principali tappe della filogenesi, cioè della storia evolutiva della specie». Non va presa in senso troppo stretto, ma
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il corpo dell’ospite, e confluiscono in una specie di sacco pieno di uova che esce dall’addome del granchio. Non sarebbe possibile riconoscere che la
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ambiente. Famoso il caso studiato dal Darwin delle varie specie di fringillidi esistenti nelle isole dell’arcipelago delle Galápagos.
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approssimativamente il numero delle specie viventi nelle varie epoche; il tratto relativo agli Insetti dovrebbe essere più esteso in larghezza (da R. Furon).
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Cretacico. Una sola specie è sopravvissuta sino a noi, la famosa Matteria, o Sphenodon, localizzata in alcune isole presso la Nuova Zelanda.
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Artiodattili; ma poi si ridussero gradualmente e vennero sostituiti da questi ultimi. Oggi sono ridotti a poche specie.
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numerose specie, che per semplicità non abbiamo ricordato. Ma nelle sue linee generali e schematiche può dare una idea di una genealogia che è fra le meglio
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ad un sol dito. Contemporaneamente si osserva una evoluzione della struttura dei denti che dimostra che le specie più antiche si nutrivano brucando le
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rappresentato sempre da un esiguo numero di specie e che ha subito pochissime vicende evolutive, e si è conservato quasi immutato, tal qual era nel Silurico, 400
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innestasse sulla constatazione della continuità delle specie; ma è certo che questa tradizione s’era tramandata dagli antichi filosofi e naturalisti
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Linneo raggruppa le specie in generi, questi in famiglie, le famiglie in ordini, e questi in classi seguendo il criterio di maggiore o minore
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tanto caro al Lamarck. Abbiamo ormai a disposizione una lunga e accurata sperimentazione sulle piante, su molte specie di animali e sull’uomo stesso
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La concezione linneana è sostanzialmente quella di Platone e Aristotele, che era stata trasferita nella filosofia cristiana: ogni specie esiste in
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le variazioni, cioè tutti gli alleli, presenti in una specie in un dato momento, e garantisce così alla specie stessa una notevole plasticità, che le
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w il colore bianco dell’occhio, e così di seguito per ciascuno delle parecchie migliaia di geni che costituiscono l’intero patrimonio di una specie
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Il problema fondamentale, l’origine della specie, può, a sua volta, essere considerato da vari punti di vista e venire indagato con vari accorgimenti
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Le specie in natura, soprattutto se hanno un’area di diffusione piuttosto estesa, sono quasi sempre suddivise in entità subspecifiche, a cui si può
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Se si considerano le varie razze di una specie che sia distribuita su di una vasta area, si osserva che le razze vicine sono interfeconde; ma se si
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polemiche, e pone l’accento sull’aspetto cinetico, evoluzionistico. Secondo la formulazione del Dobzhansky, si può definire come specie «quello
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La selezione è il principale meccanismo operante nel determinare differenze fra diverse popolazioni di una specie, cioè fra razze. Essa opera
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, ecc. Da una specie che ha normalmente, per esempio, 10 cromosomi, si formano alcuni individui che ne hanno 20. L’isolamento riproduttivo in questi
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di operon. Questo campo d’indagine è molto più complesso e difficile, specie negli organismi superiori, e perciò le informazioni di cui disponiamo
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formazione di nuove specie, e anche, verosimilmente di forme che i sistematici classificano i gruppi tassonomici superiori: generi, famiglie, ordini.
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Ciò che sorge dal fondo stesso della concezione è una specie di «armonia prestabilita tra i cambiamenti del mondo degli organismi e quelli delle
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realizzazione durante l’intera storia geologica di una specie, per rendersi conto delle illimitate possibilità d’evoluzione, che lasciano un notevole grado d
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Il Darwin, con la sua opera del 1871, L’origine dell’uomo, sostenne che la specie umana si è originata da antenati scimmieschi, per evoluzione, e
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Il 17 luglio 1959 furono scoperte alcune ossa appartenenti ad una specie che fu denominata Zinjanthropus boisei. Nel 1960 in un giacimento inferiore
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Della Origine delle specie è stata pubblicata una nuova traduzione di L. Fratini, con introduzione e note di G. Montalenti (Boringhieri, Torino 1959
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Per quanto riguarda il problema biologico, il pensiero di Buffon non è sempre così chiaro e definito. Dapprima crede nella fissità della specie; ma
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rappresentano altrettante variazioni sul tema fondamentale, e le singole specie ulteriori e più lievi variazioni rispetto allo schema di ogni classe. Come se la
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alla conclusione ch’erano differenti e che quindi gli elefanti fossili appartennero a specie diverse da quelle oggi viventi.
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edizione fu fatta nel 1825, il cui titolo esatto è Ricerche sulle ossa fossili, in cui si stabiliscono i caratteri di numerosi animali, le cui specie sono
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che la storia della nostra terra è lunga di molti e molti millenni e che le specie animali e vegetali che oggi popolano il nostro pianeta non sono
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lungo brontolio di tuoni. Il 24 novembre 1859 l’editore Murray di Londra pubblicava un libro: L'origine delle specie per opera della selezione
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Morti il Lamarck (1829), il Cuvier (1832), il Goethe nello stesso anno, morto anche, nel '44, il Geoffroy, di trasformazioni delle specie si parlò
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, «detti mano al primo libro di appunti circa i fatti relativi all'Origine delle specie, argomento su cui avevo già lungamente riflettuto e a cui
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Dal settembre 1854 in poi dedicai tutto il mio tempo all’argomento trasformazione delle specie riordinando un’enorme quantità di note, osservando e
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Da questa affermazione a dire che l’uomo discende da antenati scimmieschi, il passo è breve. Darwin ne accenna già nell’Origine delle specie, e una
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Nel settembre del 1858, seguendo i ripetuti consigli di Lyell e Hooker, mi misi all’opera per preparare un libro sulle modificazioni delle specie, ma
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, continuata nel tempo, può dare origine a nuove specie. Ma qual è la ragione della diversificazione delle specie? Perché l’evoluzione procede per vie
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con cui viene trasportato il polline dall’una all’altra pianta della stessa specie. Nel ‘77 apparve Le differenti forme dei fiori nelle piante della
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«specie» si modifica, nel corso delle generazioni e va adattandosi a condizioni nuove che insorgono.
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era già pronto a ricevere questo corollario dell'Origine delle specie. Del resto già fin dal 1863 il grande apostolo del darwinismo,
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Ma quando vidi che molti naturalisti accettavano completamente la dottrina dell’evoluzione delle specie, mi sembrò opportuno sviluppare i miei
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Ora avvenne che nel giugno del 1860 - a pochi mesi di distanza dalla pubblicazione dell 'Origine delle specie - l’Associazione britannica per il
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parlato turco, ma di turco non vi era che quella specie di filosofia di cui hanno pieno il cerebro quei signori.
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della Origine delle specie, dovuta a Giovanni Canestrini, professore di zoologia nell’Università di Padova. Il ghiaccio era ormai rotto, per merito del De
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rinselvatichita nei campi, in Olanda. E vide che, oltre al tipo corrispondente alla descrizione della specie, esistevano in quella popolazione naturale
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chiamata «mutazionismo». Ogni specie, secondo questa teoria, in un dato periodo della sua esistenza, produce (per cause anche al De Vries ignote, ma ch
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riuscì a separare diverse forme, che chiamò «piccole specie» o «specie elementari» (in suo onore furono poi chiamate «Giordanoni»); ma, nel seno di
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