Questa estensione procede dalla stessa struttura organica della singolare compagine del dipinto, che impone al pittore, per ogni atto del pennello
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senza romperle. Questa forza non è un effetto della pressione atmosferica, perchè agisce anche se si esperimenta nel vuoto; ma si esercita fra corpi
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Insistendo col pennello è tuttavia possibile ottenere l’aderenza, ma questa, mancando l’affinità e la permeabilità che si aveva nell’imprimitura a
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deriva, simile a quella delle pitture murali o della tempera a colla, venuta in auge di recente per amore di questa opacità del quadro che trascina e
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pennello invischiato in tal modo, si fanno liquide le tinte, impoverendo il colore di conglutinante e saturandolo al contrario d’acqua. Ma questa evapora
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quanto colore», talchè non appena appoggiato il pennello intinto di tali mestiche sulla imprimitura, questa doveva privarlo del suo liquido ed impedirne il
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delle screpolature, delle disquamazioni. Anche per questa tempera sul muro o sulla tela l’imprimitura migliore è il gesso con colla o la semplice
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Il vantaggio di questa tempera sta pella rapidità che presta all’esecuzione e il rimpasto che si può fare lavando colla spugna bagnata dove si vuol
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Il colore non è una qualità inerente ai corpi. I corpi assorbono o lasciano passare o respingono certi raggi della luce che li colpisce ed è questa
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riflessioni e rifrazioni della luce, che questa penetri attraverso la grossezza di ogni molecola per approfondirsi negli strati secondarii e meno
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. Ciò permette di approssimarsi a questa semplicità di forme da esaminare, perchè nei minerali, salivo pochissimi dai quali non si ritraggono colori, la
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È là dentro in questa infinitamente piccola intelaiatura di molecole e di spazi, in questo mondo nelle sue più minute particolarità ancora
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L’uso che si va generalizzando nel commercio di far seguire al nome dei colori, la loro composizione chimica è un passo ancora lontano da questa mèta
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biacca. Questa però ha minor corpo di quella ottenuta col processo olandese, pure essendo più bianca.
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Allorchè si fa cadere del mercurio in polvere fina sopra dello zolfo fuso si ottiene una materia nera conosciuta col nome di etiope minerale. Questa
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nericcia contenente tutte le materie coloranti della radice, che fu detta garanzina. Da questa generalmente ricavasi la lacca del commercio con determinante
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posto su braciere ardente tuffandolo quindi nell’aceto. Questa operazione si ripete diverse volte perchè serve a rendere friabile il minerale
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Compiuta questa prima operazione, si compone un pastello di tre parti di ragia di pino, tre di pece greca, tre di cera vergini, tre di trementina, ed
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della scodella (ma bene asciutto della lisciva) mettivi su un poco di questa grana e verzino; e col dito rimescola bene insieme ogni cosa; e tanto
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Anche l’acqua del bagno-maria, o l’arena, se si opera con questa, non devono riempire l’apposito recipiente, per fare posto al liquido che per caso
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Si trova questa vernice in tutti i paesi dove vi sia qualche pittore; ma spesso essa è malfatta e ingiallisce dopo poco tempo che è messa sulla
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bottiglia: cinque o sei volte per giorno bastano. Però se il tempo diventa umido si ritiri la bottiglia, non dimenticando questa precauzione, perchè non
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, sviluppando una sostanza volatile che irrita vivamente gli occhi e gli organi della respirazione. Questa sostanza fu chiamata da Berzelius aereolina
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Per ottenere questa depurazione gli antichi esponevano i loro oli per molto tempo al sole fintanto cioè che precipitate o svaporate le mucillaggini
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caravella (capra), peducci, nervi e molte mozzature di pelli. Questa tal colla si fa di marzo o di gennaio quando sono quelli grandi freddi o venti; e
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consistenza di una pasta scorrevole, ed è pronta all’uso. Questa colla è di una tenacità straordinaria, ed indurita, non si scioglie più nell’acqua
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mano di colla, quando questa è secca, si copre dell’impasto di gesso e colla tenuto pronto, ad un grado di calore sufficente perchè non si rappigli la
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inevitabilmente viene ad assumere vi siano i termini precisi che lo identificano, onde il malinteso che può venire dalla imprecisa significazione di questa voce
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frantumi allo stato primitivo senza fondere e rifare la lastra per il suo processo normale ? Certamente nessuno. Ma ciò perchè mai ? Perchè questa
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senza veli il proprio pensiero, e, manco dirlo, colle stesse parole del libro Sulla educazione del pittore, storico odierno, che suonano di questa
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riguardante questa natura artificiale anche lungo la contemplazione più intensa eccitando in certo modo la ribellione nostra a lasciarci sorprendere dai
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di esperimentare continuamente come i colori siano delicati e mantengano sempre questa sensibilità per ogni più lieve tocco, per ogni più diluita
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Ma questa ipotesi è troppo debole, essendo noto che Vitruvio non parla che di pitture architettoniche, semplici tinte di pareti e riquadrature, nulla
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potervi impiegare gran diligenza. Altresì non mi pareva possibile che fossero fatte con colla, mentre questa stando sottoterra perde la forza e le pitture
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di questo modo di dipingere, della quale è non dubbia conferma anche questa disamina della condotta meccanica delle pitture pompeiane, avvalora
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La calce viva, grassa o magra, ridotta per l’aggiunta dell’acqua in pasta molle dicesi calce spenta. Questa mescolata intimamente con sabbia quarzosa
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pennello che sole conducono alle eccelse vette dell’arte. Eppure per questa sua grand’arte se non accade sentirlo scambiato coi più grandi praticoni del
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sembra che siano state date ripetute mani, e questa poi arrotata con della pomice sottile, e ridatole il lucido con tripolo ed olio.
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vernice un poco allungata, e questa asciutta vi dipingevano sopra. Vi sono stati anche antichi Fiamminghi che hanno dipinto sopra delle tavole ingessate, e
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passavano l’acqua carica di particelle colorite in altra terrina e così facevano in una terza: ciò che restava in questa veniva raccolto ed indi seccato
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, mostrandosi la tempera resistentissima; nè l’attrattiva dei colori poteva avere un’importanza decisiva ad abbandonare la tempera, mentre questa colla
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La tempera grassa è quella che gli antichi chiamavano comunemente tempera d’olio e poi anche pittura ad olio; è questa seconda definizione che trasse
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Come al solito mettere in una boccetta, tappare bene e scuotere con forza. Con questa emulsione si macinano i colori e si mescolano sulla tavolozza
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La bellezza di colore e di materia che si ottiene con questa tempera di ciliegio è veramente impressionante. I colori risultano d’una potenza e d’una
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Questa tempera con l’olio di lino cotto è pure assai bella e luminosa; ma le sue qualità principali sono una grande resistenza e una grande
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«brucio» kaio. Ma l’ho scritta così per meglio specificare la stretta parentela e, direi quasi, la perfetta somiglianza che questa tempera, inventata da un
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che consisteva nel dipingere col pennello dopo aver sciolto le cere sul fuoco; questa pittura fatta sulle navi non s’altera né col sole, né coll’acqua
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Bisogna con questa tempera dipingere su superfici solide: tavole e cartoni, e ciò non perché tale tempera sia fragile ma perché alla fine, dovendo
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I migliori quadri che ho dipinto a tempera tra cui trovasi l’Autoritratto con la tavolozza, ora al museo di Essen, sono dipinti con questa ricetta. È
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nero; si dà questa tinta su tutta la tela con cura e attenzione perché l’impasto risulti bene eguale su tutta la superficie; poi si lascia un po
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