migliorare se stesso; far l'abito costante della cortesia, e tale che, come una rivestitura di cristallo, riveli la serietà del pensiero e la finezza dei
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ha augurato la buona notte e voi credete che sia andata a dormire, essa non dorme, ma torna col pensiero su tutto ciò che ha fatto durante la
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rito « per ringraziare »: francamente non è bello; perché chi ha avuto un pensiero cosí gentile, e ha anche... affrontato una noia e una spesa, per
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dirà che fate gli schizzinosi, quasi che la tavola vostra offrisse di meglio. Io, francamente, non me ne do gran pensiero, e godo nell'invitare e
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diffidenza compendiarono in un motto il pensiero e i propositi delle nuove generazioni al riguardo: « L'ospite è come il pesce: dopo ventiquattr'ore... ». Ma
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, quante storture! Certo, la riforma del costume non può effettuarsi con la medesima rapidità con cui si effettuano le riforme delle correnti di pensiero
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aveva parecchi anche questa volta, ma il pensiero tornava con strana insistenza, a dispetto di tutto, a occuparsi e preoccuparsi della Trisuzza e della
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; camminavano leste però per arrivare alla morte. La morte! Era il suo pensiero fisso. E spesso egli si rimproverava: - Tu ne hai paura, e vuoi abituarti
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con una sua certa religione. Anche il pensiero per Antonino le si svelò, ad un tratto, quasi morboso. Perché perseguire una chimera inutile e, in fondo
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piú mi dà pensiero.» «E invece sarà quella che piú le darà consolazioni: vedrà.» Ma la madre, mentre rimuginava nella padella le patate che lentamente
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il vecchio amava questa terra con una passione tenace; era diventata la sua nuova patria, la sua famiglia; e il solo pensiero che i padroni giovani
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poter lasciare un giorno la piccola città per una piú grande e la vanità di vendicarsi dei malevoli concittadini; e sopra tutto il pensiero di dare un
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qualcuno che avesse mai pensato a lei, che si fosse interessato a lei?... Riandando col pensiero la sua vita passata, ella si rivedeva fanciulla
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scrivessimo. Ciò mi faceva piacere. Pensavo; c'è qualcuno che si ricorda sempre di me, che sempre mi aspetta - e questo pensiero mi colmava di tenerezza
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pensiero. L'esercizio prolungato dei muscoli, il consumo fisiologico, sono certo causa di sensazioni penose; ma basta che lo sforzo si arresti, che
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, lasciavano pendere la testa, bianchi di sudore sotto la pioggia di fuoco di quel pomeriggio d'agosto. Cogli occhi, col la forza del pensiero egli
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strette, i languori dei suoi sguardi? io, che al pensiero di lei mi mettevo a tremare da capo a piedi, come una foglia?... Intanto, la vitalità che a
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provava il rimorso del fallo non per anco commesso se non col pensiero. Poi, per gastigo, si derideva, si faceva beffe di sè stessa per tanto almanaccare
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, all'accusa menzognera! Perchè non è vero, padre! perchè se ho peccato col pensiero, non ho peccato con le opere!... E non esser creduta! E non aver
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. Dinanzi a quella figura, la crisi di pianto si rinnovava, ogni volta. Una tenerezza amara lo vinceva al pensiero di quella sposa, di quella vergine
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ricordo di altri? Egli non era più solo nel suo pensiero! Chi erano, quanti erano questi altri? Impossibile ancora saperlo; più presto egli si
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gli era ancora riuscito. Il pensiero di addolorare, di offendere anche con dubbii atroci la donna amata gli era stato insostenibile. Come dire a
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soffrir da soli, in secreto! il soffrire come egli stesso, in quel momento, al pensiero della catastrofe che aspettava la disgraziata, soffriva
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pose in una cassettina dove sedeva tenere tutta la sua corrispondenza; non le venne neppure il pensiero di stracciarlo. Come uno che abbia avuto
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vita di pensiero, quella esistenza meschina e superficiale la irritava e le faceva male; vedeva chiaramente la china per cui Sofia scivolava e avrebbe
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odio e male idee contro di lei. Un brivido mi fece tremare l'anima al pensiero che forse ero capace davvero di farle del male. Ancora una volta mi
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rabbia aumentava il mio desiderio, ma la mia volontà lo vinceva. Eppoi, perchè mi avevano lasciato solo con lei? Il pensiero che il vecchio fosse
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cercavo sempre di dimenticare ma che più scacciavo più tornava insistente al mio pensiero: il debito.... Però non potevo, non volevo rimandare la balia
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ero proprio io ad aspettarlo davanti alla mia porta: sì; ero proprio io; e palpitavo di sincera commozione al pensiero che dentro quell'involucro
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, perchè era giustizia che l'avessi. Il pensiero di riprenderla non mi abbandonava un momento. Un giorno andai a vederla. Entrai senza picchiare
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mare, una luminosità come di ceri penetra nella pineta, accende i tronchi, dà al luogo una pace religiosa. Mi passa in mente un pensiero superstizioso
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sempre lì, ai suoi piedi, come un vecchio cane lebbroso, e vedeva tutto. E lei voleva esser sola, non spiata, non distolta un attimo dal suo pensiero
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Lucietta, vi passeggiasse volentieri, scalza, ormai lei pure come le fanciulle di casa, senza mandar neanche un pensiero a' morbidi tappeti di spesso
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, com'era stravagante quella creatura! C'era da mettersi in pensiero a aver da fare con lei. Adesso voleva una cosa: subito dopo un'altra. Benedetta
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le restavano nel pensiero soltanto come ricordi già lontani d'un altro paese, d'un altro mondo; l'unica cosa che non avrebbe mai voluto lasciare era
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, per di più metteva paura a chi la vedeva! Nella sua desolazione un pensiero la consolò: s'ella era ridotta a quel modo, nessuna bambina l'avrebbe più
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stanzona quasi buia, buttata su quel pancaccio duro duro, che le tribbiava le ossa. O che ci sarebbe morta come un cane? Questo pensiero le faceva venir
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ascoltazione delle cingallegre che volavano d'albero in albero; l'occhio vagante, il pensiero alato. Egli si fermò di botto. - Che cosa guarda? - domandò Marta
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raggio di quei cari occhi mesti, dove ondeggiava un pensiero inafferrabile. - Vi sono delle parole sulle quali io credo non si arriverà mai a metterci
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compimento. Nella pienezza del suo sviluppo di donna, l'anima, i sensi, il pensiero chiedevano la loro parte a Marta, che ripeteva trepidando: dopo! dopo
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s'era persuaso a tenere ancora Totò, e il suo unico pensiero si riduceva ora quello di don Felice, pel quale il marchese dava buone speranze. - Ma tu
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niente, senza il pensiero della Nunziata, che ora restava tutto il giorno dietro lo sporto, guardando i giovanotti che passavano e dava un occhio alla
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quel pensiero della leva, con la visita subita e le carte che aveva dovuto mettere assieme e presentare, egli non aveva toccato la zappa con un dito
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una piccola difficoltà della tua vita, possa tu leggere, nelle sue righe, il motto schietto e preciso, a cui si leghi un tuo pensiero e un tuo atto: e
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viottola. Gli era come il pensiero di un malato che vi sta sempre nero in cuore, quel seminato: prima giallo, ammelmato dal gran piovere; poi, quando
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chiuse più occhio quella notte, pel timore dei ladri e il pensiero di quell'uomo steso a terra lì nel frutteto. A giorno chiaro, quando cominciarono a
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chiudeva gli occhi rabbrividendo a quel pensiero. Qualche volta, all' improvviso, sentiva degli impeti di collera, quasi di gelosia pazza. Gli aveva tolto
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sua vita vegetale, spoglia di qualsiasi pensiero, le dava una freschezza di fiore, qualche cosa di ingenuo e di selvaggio. A vederla correre per i prati
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giustificarsi davanti al dottore per averlo lasciato morire così, come un cane. Ma il dottore sembrava indifferente alla cosa. Aveva un solo pensiero
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presa da una voglia ardente di acquavite. Per un istante questo pensiero la dominò violentemente, facendole schioccare la lingua in bocca; poi anch'esso
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