Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: padre

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- So che erano ricchissimi. - Sapete per quale motivo mio  padre  ed i miei zii, il Corsaro Verde ed il Corsaro Nero erano
È vero? - ripeté il conte. - Non posso negarlo. - Se vostro  padre  fosse stato appiccato e voi un giorno foste riuscito ad
la terribile sentenza, che cosa avreste fatto? - Mio  padre  era un grande di Spagna e non già un filibustiere, -
- ribatté il marchese, con violenza. - Per noi vostro  padre  non era altro che un corsaro pericolosissimo, che devastava
l'uomo che ha pronunciata la sentenza che condannava mio  padre  alla forca! ... - Vostra sorella non è qui. - Non è qui?
di Roma ove egli aveva preso dimora. Gioverà sapere che il  padre  di Muzio era stato antiquario, e che nelle sue
giunto, del silenzio terribile che lo circondava. Pensò al  padre  di Zuanne, e si guardò attorno con terrore: ah, benché si
lacera, livida dal freddo, affamata. Da lungo tempo il  padre  di Anania non era più tornato a Fonni, anzi il bambino non
certe cose. «Devi sapere che tu sei un bastardo, cioè tuo  padre  non è marito di tua madre. Ce ne sono molti così, sai.» «E
muore, questa?» «Quando Dio vuole. Devi sapere che tuo  padre  prima veniva a trovarci, io lo conosco, sai.» «Com'è?»
le ciglia, con un impeto di odio istintivo verso quel  padre  sconosciuto che non veniva a trovarlo, e certo che sua
me, quando sarebbe grande andrebbe a Nuoro per cercare il  padre  e imporgli di venirvi a trovare: io ci voglio andare ora,
diceva la verità, che cioè andava a Nuoro per cercare il  padre  di suo figlio? Basta, se ella diceva le bugie doveva aver
c'è ora nella cantoniera?», chiese ad un tratto Olì. «Mio  padre  non c'è più?» «Non c'è più.» Ella diede un profondo
«Fa freddo davvero.» «Va dunque al molino.» «No, c'è mio  padre  che mi ha mandato via. Ih, quanta gente è venuta là!»
a fare qualche confidenza al piccolo abbandonato. «Mio  padre  ha cento lire nel cassetto del canterano, ed io so dove è
ne avessero fatto esperimento! Non ci mancava altro che  padre  Benvenuto, smessa la tonica di cappuccino e diventato
poteva sfogarsi a cuore aperto, se ne lavava la bocca di  padre  Benvenuto e delle sue malie. - Eppure dicono che abbia i
sciocco e non aveva saputo ingrassarsi a costo della gente!  Padre  Benvenuto, lui, sí, s'ingrassava come un maiale, restando
viaggio da due giorni. - Scusate, compare; dove sta di casa  padre  Benvenuto? - Fu un colpo di coltello. Ma egli prese aria
e trasse in disparte quell'uomo: - C'è meglio di  padre  Benvenuto, se voleste darmi retta! - Grazie, compare.
che ne sa molto piú di quel frate. - Grazie, compare.  Padre  Benvenuto ci aspetta, e non vogliamo farci scorgere. Se mi
gli aveva rubato il mestiere: e quando fu alla presenza di  padre  Benvenuto - che pareva proprio un mago con la barbaccia
di tutti. - Ma avete la lingua lunga; e questo è male! -  Padre  Benvenuto non gli rispose altro, secco secco, e lo mise
tregua un momento, gli fossero stati mandati addosso da  padre  Benvenuto, per vendicarsi. Non glielo poteva cavar di testa
un bastone, col fiato ai denti, si trascinò fino a casa di  padre  Benvenuto. - Vi domando perdono! Ho avuto la lingua lunga,
Non lo faccio piú. - Siete ammattito? - gli ripeté  padre  Benvenuto, vedendoselo cadere ai piedi in ginocchio. E
- egli rispose con quel fil di voce di moribondo. - Anche a  padre  Benvenuto, che mi ha fatto la malia! Roma, gennaio 1889@.
le gambe in aria. «Era meglio che non tornasse. Mio  padre  voleva ammazzarla, ma poi s'è calmato.» «L'hai veduta?»
s'è calmato.» «L'hai veduta?» «Sicuro che l'ho veduta. Mio  padre  non vuole che io vada da lei, ma io ci vado egualmente. È
Anzi, dopo un momento, Anania osservò: «Ed allora tuo  padre  dovrebbe far la pace». «No!», disse Bustianeddu, fingendo
non aveva bisogno di lavorare per vivere!» «Oh, che tuo  padre  non lavora? È vergogna lavorare?» «Mio padre è un
«Oh, che tuo padre non lavora? È vergogna lavorare?» «Mio  padre  è un negoziante!», corresse l'altro. «Che farà ora tua
più emozionanti. «Se tu sapessi quanta gente viene da mio  padre  per pregarlo di far la pace con lei! Anche il deputato, sì.
prenderla in moglie, si separarono e separaronsi pure dal  padre  di lei; quindi continuarono il viaggio, ciascuno per conto
primo e giunse al paese dove abitava Rosalba avanti che il  padre  fosse tornato in patria, perché per i suoi traffici doveva
nella città abitata da Rosalba, prima del- l'arrivo del  padre  di lei, e appena sbarcato si era informato della fanciulla,
volete? - Bernardo le narrò come avesse cono- sciuto il  padre  di lei in Levante, ed ag- giunse che doveva attenderlo in
le consumazioni ai compagni. Pagava dunque lui? Ha il  padre  emigrato, la madre dichiara che rientrava a farsi dare
(adesso I liceo), solitario, sempre coi libri. Il  padre  della bimba lavorava per il medico, volle andarsene. Lui
faceva salire le lacrime agli occhi: il giudizio sopra suo  padre  ella era costretta a farlo, internamente, chinando gli
la serata nella propria stanza, leggendo o lavorando: ma il  padre  voleva trovarla nel salone, ogni sera, quando rientrava.
le bianche mani sul merletto, Bianca Maria fissava suo  padre  con certi occhi pieni di una penosa maraviglia. - Tu non le
qualche frase del gergo cabalistico, pronunziata da suo  padre  o dall'avvocato Marzano. - La cadenza i sette deve
imbarazzo: non osava andarsene senza il permesso di suo  padre  e capiva di esser superflua in quel salone. Quei parlari
se alcun rumore giungeva dal salone, se gli amici di suo  padre  se ne andavano o se altri ne giungevano. Niente. Nessun
quattordici e settantanove, e io l'ho abbandonato! - Anche  padre  Illuminato mi ha dato quattordici e settantanove, - ribattè
due biglietti diversi. Non ho capito la fortuna che mi dava  padre  Illuminato; quello solo li sa i numeri, signori miei, e
per vedere se ha la febbre, io mi sento tremare tutto… -  Padre  Illuminato è un egoista, - fischiò la voce sarcastica,
sacerdoti che hanno buttato via la tonaca: è un credente,  padre  Illuminato… - Io li vedo da me, i numeri! - strillò
sapiente del ciabattino Cifariello, ta bene la santità di  padre  Illuminato, stanno bene le visioni lucide del nostro amico
qualche vecchio libro di cabala. Bianca Maria cercava suo  padre  affannosamente. Alla fine, una luce la guidò. Don Carlo
- Quanto? - domandava, con gli occhi ansiosi, il vecchio  padre  a Margherita che osservava il termometro, posto a contatto
che avessero esaurito la fonte delle lagrime. Quando il  padre  e Margherita si vedeano innanzi quei dolorosi occhi,
labbra, per raccomandare il silenzio. Gli aridi occhi del  padre  si riempirono di lacrime: era la prima buona notizia, in
con un sospiro di sollievo, dal petto liberato. Il  padre  le aveva preso una mano, guardando teneramente la sua
il vecchio, fraintendendo. - No: voglio il dottor Amati. Il  padre  mise dalle sue la mano della figliuola sulla coltre, ma non
di un'intensa collera, ora di un intenso dolore, sul  padre  e che ciò lo rendeva anche più frenetico. - Me ne vado, me
a che lo vedesse comparire nella sua stanza. E il vecchio  padre  si allontanava, furioso e disperato, tremando di collera e
del medico si schiantò, udendo questo! Sottovoce il vecchio  padre  lo udì dire, come per preghiera sgomenta: - Mio Dio!… Non
il dottore sarebbe venuto. - Come sta? - chiese subito il  padre  che aveva un continuo bisogno di essere rassicurato. - Come
nuovo, calmandosi un poco. Stettero così, qualche tempo. Il  padre  era ai piedi del letto, appoggiato alla spalliera, con gli
il marchese, avanzandosi presso il letto. Ella guardò il  padre  con tanta intensità, come se gli rispondesse. - Bianca
a giorno chiaro, portandogli una tazza di caffè. Il  padre  scacciato dalla camera di sua figlia, interrogò con gli
Mentre un testimone descrive la rissa a coltello, il  padre  scoppia in pianto dirotto. "Ma via, non è successo niente."
oscena sporgente dalla bocca. Rassicurandosi alla vista del  padre  la ritira. Sordomuta, sigillata in se stessa. Deficiente
severo del PM. Maltrattamenti a entrambi i genitori. Il  padre  ha scapole puntute, espressiva faccia da gobbo:
e sussulta. In un fondaco aperto con steccato, dove il  padre  straccivendolo depositava la "mercé". Su quella mercé.
se parla. Quando la portano dal medico è incinta. Il  padre  querela. Vecchio, bocca incavata per la completa assenza di
sembrava un atto pubblico che affermava la sua autorità di  padre  di famiglia, una garanzia per la felicità di sua figlia,
Non disse una parola, non si difese, non pregò. Quando il  padre  volle farle giurare di non pensare mai piú ad Orlandi, ella
quel terribile momento! Non osava guardare in faccia suo  padre  e nemmeno le sorelle, le quali avevano preso un fare
all'altro di vederlo comparire. Di notte sognava che suo  padre  acconsentiva alle nozze e che Orlandi, ricco a milioni,
sofferenze. Ella doveva fingere colla madre per amore, col  padre  per timore, colle sorelle per vergogna. Peggio quando uscì.
in mezzo a quei due colossi, che avevano ereditato dal  padre  il forte colorito e le spalle poderose. Incominciava per
andremo, s'intende, alla processione del trasporto ... Il  padre  guardiano ha mandato l'invito. Aspetta, che vengo!». Don
delle minestre e del pane alla povera gente; e  Padre  Anastasio, guardiano del convento di Sant'Antonio, parlava
due notti di seguito. Il marchese tentennava il capo. Quel  padre  Anastasio, alto, nerboruto, col naso a tromba e gli occhi
«Ho un gran Crocifisso. Ve lo regalo per la vostra chiesa,  padre  Anastasio. E farete la processione trasportandolo da casa
si cheterà anch'esso. Che diamine!» E sorrideva in faccia a  padre  Anastasio profondentesi in ringraziamenti con quel naso che
... Una notte, anni fa, nel convento di Nissorìa ... » E  padre  Anastasio rideva anticipatamente di quel che stava per
... Ora rideva, ma in quel momento! ... E la pancia di  padre  Anastasio sobbalzava sotto la tonaca; e gli occhi gli erano
miserevole, che stringe il core. Vengono da Bologna: il  padre  di quegli infelici è un cameriere disoccupato. Poveretto! è
trovò in sè stesso l'onesto coraggio di restituirlo. Il  padre  coi due figliuoli vengono ricoverati nell'Asilo Lorenzo; la
la mia famiglia," si dispera, "ho rovinato mio padre. Mio  padre  è disposto. Però solo la parte. E che c'entrano i tuoi
saputo ad onta delle minute indagini fatte praticare dal  padre  in tutti gli angoli della foresta. Ecco, in quel paese di
Si avvicinò, piegò il ginocchio, baciò la mano che il Santo  Padre  gli stese dicendo con gravità soave: "Non mihi, sed Petro."
da protestante che da cattolico e anche ..." Il Santo  Padre  esitò. Al suo pudore verginale ripugnava persino accennare
l'ho detto a nessuno. Io credo, io so che Dio è il nostro  Padre  di tutti, ma io sento nella mia natura la Sua paternità.
sul campanello d'argento. Appena Benedetto tacque, il Santo  Padre  gli ordinò di alzarsi, poi scosse il campanello due volte.
Lo sapete che io non vi posso dar nulla di dote? - disse il  padre  della ragazza al capoccia dei Marcucci. - Lo so, - rispose
Amabile, che era reputata in paese la bella delle belle. Il  padre  di lei faceva il tessitore di panni, dunque Amabile non era
una rosa, posso offrirle un bel fiore d'argento, poiché mio  padre  mi ha lasciato tanti fiorini d'oro da caricare tre carri. -
alla bella fra le belle soltanto dei beni ereditati da mio  padre  e da mia madre; ma ho ancora dei boschi immensi lasciatimi
contentasse? - domandarono i due Maghi. - Supplicherei mio  padre  di tesservi un bell'abito di drappo per ciascuno. I Maghi
a picchiare all'uscio di cucina, che dava sull'orto, e il  padre  andò ad aprire. Ma vedendo la sua bella figliuola pallida,
Amabile raccontò tutto quello che le era accaduto, e il  padre  disse che bisognava ricorrere a fra' Cirillo, che era un
fra le belle, e vedersela morire nel fiore degli anni! Il  padre  mandò a chiamare un forestiero che curava gl'infermi;
non è, il cadavere era sparito. Figuriamoci lo spavento del  padre  e delle donne! Chi diceva che i ladri lo avevano rubato per
che il Diavolo se l'era portato via! Figuriamoci se il  padre  cercò il cadavere della sua Amabile per fargli dare onorata
della canonica a portar le valigette di Edith e di suo  padre  nelle stanze preparate per essi, a spalancar porte e
misura, operar con cautela. Prima ancora che Edith e suo  padre  salissero alle loro stanze, il parroco volle condurli,
un volume di Lessing: Nathan der Weise. Li aveva anche suo  padre  i fiori sul cassettone e aveva la storia della guerra dei
alcuni libri tedeschi e italiani, ma non Un sogno. A suo  padre  che si dols e un poco di questa omissione, ella non rispose
Edith faceva delle osservazioni critiche di cui suo  padre  si scandolezzava. Egli prestava intera fede ai cocci e ai
sul vassoio, sulle mani sottili. "Non sai," le disse suo  padre  in tedesco, impetuosamente "che il signor Silla è qui?"
a don Innocenzo se il caffè gli piaceva dolce o amaro. Suo  padre  si stupiva di una tale indifferenza. Forse ella sapeva
dirlo. Se sapesse quanto abbiamo bisogno di Lei! Bene, mio  padre  diceva anche lui di poterlo credere." Parlava con emozione
"Si consoli" disse don Innocenzo "si consoli. Suo  padre  è forse più vicino a Dio di molti che esercitano il mio
la meta; non vedrà la via, ma vedrà la meta. Il Suo signor  padre  mi vuol bene, non so come né perché. Non c'entra il sangue
memoria a caso, specialmente nelle ombre della sera. Suo  padre  se ne commoveva, s'inteneriva, non tanto per le piccole
Edith ridiscese pochi minuti dopo nella via dove suo  padre  e don Innocenzo l'aspettavano. "È da vergognarsi" diss'ella
preambolo e cominciò subito a raccontare quello che suo  padre  le aveva detto intorno alla passione concepita da Silla per
Edith. Ella non tacque il recente incontro di Silla con suo  padre  e la impressione riportatane da questo. Temeva di qualche
Lei che sa, come può credere? Come farei ciò mentre mio  padre  ha tanto bisogno di me? Mettere accanto e forse contro al
certo avrebbe amato egli pure con affetto filiale il  padre  di lei, certo avrebbe cooperato al santo fine che Edith si
questo sacrificio? Pensiamo bene. Potrebb'essere che Suo  padre  desiderasse veder Lei collocata, che questo pensiero gli
vederla e sentirla parlare per volerle subito bene. Il  padre  era orgoglioso della figliola maggiore, e non nascondeva la
Da qualche tempo in qua, appena Cingallegra - anche il  padre  e la sorella la chiamavano così, ma con tono di sprezzo -
quando avrò maritata la maggiore. Reginotta aveva dato al  padre  un'occhiataccia; per questo il ramaio rispondeva così. -
andar via da questo paese, o m'impicco a una trave! Il  padre  che ora, vedendola così disgraziata, le voleva più bene,
persone, un uomo e una donna, prese anch'esse a braccetto;  padre  e figlia; si capiva dall'aspetto e dal loro contegno. Ma la
la mia dichiarazione al padre; mi sono fidanzato". "E se il  padre  scoprirà? ... " "Ho dato un nome falso. La ragazza mi
... " "Ho dato un nome falso. La ragazza mi adora". "Quel  padre  è un imbecille". "È un buon uomo; non gli par vero di
al cuore con una rivoltella di piccolo calibro. Il povero  padre  l'avea trovata morta, stesa sul lettino e cosí composta che
Saturnino, il secondogenito, volle partire a sua volta. Il  Padre  non gli diede che cinque scudi. Giunto in città s'incontrò
a sua volta la sorte. - E tu speri di vincere - disse il  Padre  - là dove furono sconfitti i tuoi fratelli maggiori? - Il
Un giorno, quando già erano giovinetti, il Principe  padre  di Gaetano disse al figlio : - Gaetano, non è conveniente
- E perché? - Perché ora, appena si desta, andrà da suo  padre  e vorrà una spada con l’impugnatura tutta d'oro e pietre
morire perché deve morire. Ora, appena desto, andrà da suo  padre  e vorrà un vestito più bello e più ricco che sia possibile,
- In qual modo ? - Appena il Reuccio si sveglierà andrà dal  padre  a dirgli che vuoi prender moglie. Il padre acconsentirà e
andrà dal padre a dirgli che vuoi prender moglie. Il  padre  acconsentirà e gli procurerà la sposa. Però, mentre
e vuoi correre a spron battuto alla Reggia per chiedere al  padre  il consenso al suo matrimonio. Di fatti, va dal Re e gli
erano poi tanto lontano di qui, quelle terre dove mio  padre  ha fatto la ritirata, ma era un' altra stagione: lui me lo
dal brivido a buon patto del divieto eluso. "Sì, perché mio  padre  me la contava, _ ha continuato Faussone: _ Fin da bambino,
lei e la famiglia; e del resto non è detto che se mio  padre  è morto che aveva solo cinquantasette anni, non sia perché
lo sapeva perché aveva rifiutato di impararlo, insomma col  padre  c' era stata un po' di ruggine perché lui aveva ormai
avevano fatto questione proprio per l' acido cotto, e il  padre  prima si era arrabbiato, e poi era stato zitto perché aveva
come tanti altri: ma il mio Tino vuol dire Libertino. Mio  padre  veramente quando ha fatto la denuncia mi voleva chiamare
non c' è stato nessun perdono; morale della favola, mio  padre  ha ripiegato su Libertino perché pover' uomo non si rendeva
sono al mondo, sarei un po' imbarazzato a risponderle. Mio  padre  voleva chiamarmi libero perché voleva che io fossi libero.
non faccio per dire nel mio mestiere me la cavo, ma se mio  padre  non avesse insistito, delle volte con le buone e delle
mangiava solo la roba che gli passava la ferrovia, mio  padre  gli ha ceduto una delle sue morose, così a fondo perduto
che mi ha trovato il posto alla Lancia e ha convinto mio  padre  a lasciarmi andare, e più tardi mi ha presentato alla prima
e le galline faraone e si è fatto i soldi. Invece mio  padre  si è rimesso a lavorare come prima, a battere la lastra
li regalava. Mia madre era brava, molto di chiesa, ma mio  padre  non lo trattava tanto bene. Non gli diceva niente, ma era
Appena operato ci risente un poco, poi si stranisce. Il  padre  (vecchio e alcolizzato): impazzisce. Però non se la fa coi
in un vicolo lenzuola ricamate di corredi da sposa. Il  padre  provvide subito alla completa restituzione, maschera
calvo, gli occhi celati dalle lenti, labbra strette. Il  padre  si torce le dita. Alla sentenza fa l'atto di strapparsi i
camicia "americana" a paesaggi e figurine, civettuola. Il  padre  _ proprietario terriero e consigliere comunale _ non riesce
(sorellastre e matrigna giovane). Ha raccontato lo stesso  padre  che a un'asina in calore, per farla sfogare – comprensione,
che era stato istigato dall'amante. Poi dichiara che fu il  padre  a suggerirglielo. (Nel frattempo, lui in carcere, è morto
campagnola porta materasse di lana. Alla domanda se il  padre  lavorava, risponde che lui non c'era. Ho ritegno a
risponde che lui non c'era. Ho ritegno a insistere sul  padre  vivo, le avrà abbandonate. Giovane doveva essere la morta,
parole, non tanto senza senso quanto senza peso. Già il  padre  è una labile immagine di soldatino giovane (diosaperché
in tedesco la sua effusione affettuosa. Intanto suo  padre  la interrompeva con esclamazioni e gesti, batteva con le
signorina Edith?" "Signor Silla, Lei è amico di mio  padre  e quindi è amico mio. Io non capisco perché Lei mi faccia
rimprovero una sola. Del resto, ero venuto per dire a Suo  padre  che domani non posso pigliar lezione. Vorrebbe Lei avere la
scotendo la testa come per dire "che Le ne importa?" "Mio  padre  l'ha veduto" diss'ella, quasi timidamente, ma senza
confusione, tanta gente in casa per il matrimonio. E mio  padre  e io abbiamo pure bisogno subito di quiete e di verde.
È quasi certo che partiremo posdomani. Da qualche tempo mio  padre  non ha progredito come speravo e io sono in sospetto
via e di non avere adoperato bene il grande amore di mio  padre  per me; mi viene nel pensiero che sarebbe forse stato
ma io ho bisogno di sapere come fare, come parlare con mio  padre  tutti i momenti e non può essere poco importante se
posso, la mia ragione. Dio mi ha molto concesso perché mio  padre  ora viene in chiesa e so che sicuramente prega; ma questo è
a Dio? Quando penso le grandi sventure che ha sofferto mio  padre  e il suo lungo vivere fra uomini che non curano le cose
la fede in Dio che gli è tornata, io sento di riverire mio  padre  come una persona santa, benché non pratica come io e tanta
è un grande lume, una forza. E sovra tutto desidero che mio  padre  si trovi con Lei qualche tempo. Mio padre ha veramente
desidero che mio padre si trovi con Lei qualche tempo. Mio  padre  ha veramente simpatia per Lei, sentimento impossibile a
Venisse il giorno in cui Ugo, battendo l'avello del  padre  colle calcagna spronate, potesse dirsi: - Mi ascoltate? Io
- Aimone, hai conosciuto Unfrido? Sai com'è morto? - Vostro  padre  lo fece trascinare dall'istesso puledro morello. Ma perchè
castella. Aimone, non farti scrupolo: quando portavi a mio  padre  la lancia pel combattimento ti facevi forse di dietro?
audace, tentava di cancellarsi dalla mente la memoria del  padre  e della madre, lanciandosi colla fantasìa in un
soleva fermarsi, passando, in casa del buon Marcello,  padre  di Camilla, a poca distanza di Roma. E s’era colà
ingrossando minacciò svelare l’arcano, onde temendo del  padre  e dell’amante, la povera Camilla si lasciò persuadere ad
anche questa volta. Del resto Elio è regolarmente orfano di  padre  e di madre. Orfano di guerra, per così dire ritardato, il
e di madre. Orfano di guerra, per così dire ritardato, il  padre  essendo morto in tempo di pace a seguito di deterioramento
per la sua triste storia di orfano a quel modo. Orfano di  padre  e sarebbe poco, ma la madre si era per giunta impiccata
Ecco perché, conclude persuaso. Non si ricorda del  padre  morto, non sa della guerra bombe paura miseria, ma solo le
aveva un figliuolo, tanto ma tanto capriccioso. Siccome il  padre  suo aveva un gran regno e non aveva altro erede che lui,
tutte lei. Lei disfare e rifare i due lettini, quello del  padre  e il suo; lei spazzare, rassettare le camerette del
a chiamarla: l'Uccellino che non canta. È vero che il  padre  suppliva per lei. Tirava gli spaghi e cantava, batteva la
ordine è stato subito eseguito: strozzati tutti e due,  padre  e figlia! Nello stesso momento si udirono pianti e grida
le montagne grigie e paonazze dell'orizzonte. Mentre il  padre  zappava, curvo sulla distesa verde-chiara del frumento
qualche cosa.» Il fanciullo partiva di corsa, mentre il  padre  pensava: «Le anime innocenti trovano più facilmente i
ad ingannarla». Ma Anania non trovava niente. Verso sera  padre  e figlio tornavano lentamente in paese, attraversando lo
Risparmiate il più grave rimorso e chi sa quale condanna al  padre  giustiziere, ed a noi i relativi brividi nell'insonnia" .
lui la piena confessione del reato, che gli si imputa. Il  padre  ha ucciso la figlia. Questa orrenda novella vi do. E per
la magione paterna, si comprenderebbe la discesa del  padre  all'efferato castigo. Ma essa per il mercimonio del vizio
cui stiano a cuore i casti pensieri della tomba. Il  padre  consumò risolutamente il parricidio; dico parricidio,
dell'uccisione di Nerina De Ritz-Vispi non fu colpevole il  padre  sacrificatore, non fu colpevole la vittima sacrificata, ma
all'ultima Tule della infamia femminile. Immaginate che il  padre  fosse riuscito a strappare la figlia fisicamente viva dal
L'innocenza pagò spesso la salvezza della colpa. Se un  padre  poté condannare mortalmente il figlio per supina ubbidienza
articolo secondario del Regolamento Militare, a fortiori un  padre  potrà sacrificare una figlia per una solenne riparazione
diritto, il diritto romano investiva di tale sacerdozio il  padre  di famiglia. I figli erano chiamati liberi , ma viceversa
famiglia. I figli erano chiamati liberi , ma viceversa il  padre  aveva realmente su essi il diritto di vita e di morte, ius
morte, ius vitae et necis . E la patria potestà spettava al  padre  di famiglia durante tutta la sua vita. Sapevamolo, che le
vi commuove i cuori. Nerina stessa vi prega confessando del  padre  sacrificatore: ... ..………… A morir m'invita Dolce desio di
morale, perché ogni coscienza inorridisce al fatto d'un  padre  che uccida la figlia). Il pubblico ministero vi invita a
la figlia). Il pubblico ministero vi invita a segnare tale  padre  col marchio della colpa, senza scuse, perché niuno può
può approvarne l'applicazione fattane arbitrariamente da un  padre  sopra la figlia. Invece il difensore vi ha lumeggiato tutti
figlia fino alla profondissima voragine sociale, da cui il  padre  non poteva più onestamente riscattarla, fuorché sulle
purificatrice. Come magistrato Le do congedo. Come  padre  di famiglia Le auguro salute eterna.
lo spirito dell'acqua gli alitò nel pensiero. Sentì che il  Padre  lo avviava per novo cammino, che ve lo avrebbe portato
parole della Paternità Vostra non è lo spirito del nostro  Padre  solo e vero, al quale sia gloria." Nel dire "al quale sia
falso. Iddio mi richiamò colla voce dei miei morti, di mio  Padre  e di mia madre. Mi allontanai allora dalla donna che mi
Benedetto rispose piano: "Il bambino preso in braccia dal  Padre  mentre dormiva, sa egli cosa il Padre farà di lui?" L'
preso in braccia dal Padre mentre dormiva, sa egli cosa il  Padre  farà di lui?" L' Abate non replicò niente, finì di
pio della creatura inferiore con la creatura supplice al  Padre  comune. Benedetto non li udiva. Egli si alzò, pacato in
dai Gesuiti nell'anno 1766, sotto la direzione del  padre  Boscovich. Il Gabinetto tecnologico, ricco di una
Marchesi, del Cima da Conegliano, di Giovanni Sanzio  padre  di Rafaello, di VanThielen, del Morillo, di Guido, di G. B.
fatto prima una larga pratica. Essi erano stovigliai da  padre  in figlio, e ascoltavano sorridendo d'incredulità quella
c'era mancato poco ch'egli non perdesse quel suo secondo  padre  come lo chiamava, a cui voleva bene più del suo vero padre
padre come lo chiamava, a cui voleva bene più del suo vero  padre  da lui appena conosciuto e del quale gli rimaneva soltanto
o ragionandone da sè, gli accadeva di chiamarlo suo secondo  padre  Cardello si metteva a ridere, pensando: - Quanti secondi
provando il terrore del pericolo corso dal terzo secondo  padre  e la gioia di vederlo salvo, Cardello non rise; ormai, per
ormai, per lui il Piemontese era l'unico e vero suo secondo  padre  Il giorno che il convalescente potè lasciare il letto,
"È considerevole quel tesoro?" chiese il marchese. "Vostro  padre  aveva accumulato cinquecento libbre d'oro, oltre a
la gelida creatura che non aveva metà dei tormenti di suo  padre  e che non voleva chiedere a Dio e alla Vergine la
da lunghi fremiti. Quando la fanciulla tremava, tutta, suo  padre  ne sentiva il contraccolpo e parendogli che la rivelazione
adesso: ma si capiva che l'ora, l'ambiente e le parole del  padre  esaltavano la sua convulsione. Un singhiozzo sommesso le
affannata, Bianca Maria era scivolata dal petto di suo  padre  sui cuscini e si udiva il sibilo del suo respiro, si
in quella stanza si confondevano i due delirii, del  padre  e della figliuola, tragicamente. Alla livida e glaciale
riconobbe subito la voce di suo  padre  e tutto commosso gridò: "Che cosa fate qui, babbo mio, a
era rimasto affondato fino alla gola. Per buona fortuna suo  padre  fece in tempo a salvarlo: ma quando Pipì uscì fuori dal
mi trattenni colla figlia del Gran Proposto, Orbene: se il  padre  di Fidelia acconsente, io eleggo a termine impreteribile di
entrare." Ella si alzò, abbracciò silenziosamente suo  padre  e rientrò in salotto con lui, andò a sedere nell'angolo di
un pochino con don Innocenzo, per quest'ultima sera. Suo  padre  si dolse affettuosamente che lo mandasse a letto lui. "Ma
di questo, parliamo dell'altra buona notizia che Suo  padre  Le ha dato e che ha dato anche a me. Tutto il resto è stato
Aveva capito, egli, i miei segreti pensieri ci rca mio  padre  e li approvava nel suo cuore. Me ne sono accorta un giorno
che mi guardò incontrandoci mentre uscivamo dal Duomo, mio  padre  ed io. Veniva da noi quasi tutti i giorni e non ho mai
che mi aiutasse Lei perché nessuno ha da saper niente e mio  padre  meno di tutti." Don Innocenzo le prese una mano, gliela
di aspettare un poco onde ricomporsi pel caso che suo  padre  non dormisse ancora e la chiamasse. "Guardi" disse
stessa diede di frego a quei segni. La finestra di suo  padre  fu aperta in quel momento. Lo si udì esclamare: "Cosa è
fanciulli, servitori, rispondevano alle invocazioni del  padre  di famiglia e chinavano la riverente fronte a la
lui stesso, i figli un giorno sonocolpiti da ciò, che il  padre  consenta a tutto quanto la madre desidera infatto di
quasi a disdegnare ciò che fino allora ha adorato: il  padre  cui ripugna una trasformazione, che è piuttosto una
che non gli ha fatto che del bene. E il dovere d'un  padre  è di mirare al bene dei figli, dovesse fare per ciò il
di agorafobia intellettuale; coloro che onorano bensì il  Padre  universale dei viventi, ma provano di certe conseguenti
La voce suona stridula ma affiochita. Presente in aula il  padre  (mai guarderà da quella parte) maresciallo di pubblica
è laureato in economia e commercio. La faccia sconvolta del  padre  maresciallo turba anche i giudici. Ma l'imputazione risulta
non è il solo qui dentro.) Giuseppe V. avrà il perdono. Suo  padre  rialzerà la testa con un moto di gioia, alleviato pure
A diciotto ella poteva essere stata una bella biondona. Suo  padre  e suo zio, mercanti di oggetti artistici, stavano
il nostro bravo Aldo? - chiese uno dei due viennesi, il  padre  della zitellona. All'udire quella frase confidenziale il
da un santo sdegno. - Ma dunque - uscì finalmente a dire il  padre  - il signor Aldo crede ancora possibile una Venere, dopo
Nanà. Essa è un portento. - Dicevate dunque - disse il  padre  austriaco, quasi volesse stornar il discorso dalle imagini
prima del conte sindaco. Bisogna dunque sapere che il  padre  di Aldo Rubieri era stato colonnello di stato maggiore al
Aldo non aveva che dodici anni, ed era accasato con suo  padre  a Vienna, il rinnegato italiano godeva settemila fiorini
annui come impiegato nel ministero della guerra. Suo  padre  aveva sposato una baronessa polacca. Si capisce facilmente
passeggio e si giuravano anche a voce eterno amore. - Mio  padre  non mi permetterebbe certamente di sposarti ora; - disse
ai desideri di Aldo, compariva superfluo. Ma quando il  padre  di Leopoldina s'accorse dello scapuccio di sua figlia,
La imprudente promessa di quella somma, strappatagli dal  padre  di Leopoldina in un momento di abberrazione, lo decise
al domani, poi al posdomani, tre, otto giorni, finchè il  padre  risolvette di ritornare lui stesso in cerca di Rubieri.
di spuntarla. Leopoldina avrebbe rinunciato. Ma il  padre  e lo zio erano feroci, e la persuadettero che si doveva
Quando furono sul pianerottolo dinanzi all'uscio il  padre  e lo zio ristettero per rifiatare e per consultarsi. Il
ciò che stava, scritto sull'uscio: - Che c'è? - domandò il  padre  in tedesco. - Avanti - disse la zitellona, che sapeva un
- Ecco herr avvocato... Tocca parlare io, perchè mio  padre  e mio zio non conoscere italiano. - Dica pure... dica pure,
fece? - Come italiano egli era maggiorenne o quasi. - Suo  padre  era italiano o austriaco? - Suo patre non aveva perduta sua
godeva di veder gli Austriaci in ansia. - Bene - disse il  padre  a Leopoldina - spiega all'avvocato che vogliamo avere il
contrario, sta il viceversa. - Domandagli ora - ripigliò il  padre  dopo che Leopoldina gli ebbe tradotta la risposta