Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: o

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Anedda, Antonella 1 occorrenze

questa trasformata dal vento e dalla luce. Se srotolo un tappeto o stendo un lenzuolo sul balcone è solo in obbedienza al ritmo di una morte passata

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Dal balcone del corpo

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Anedda, Antonella 1 occorrenze

delle lucertole e neppure dei vermi o dei serpi. Forse li inghiotte forsedorme con i ragni a corona tra i capelli. In realtà li fotografa:una mosca

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Ritorno a Planaval

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Dal Bianco, Stefano 5 occorrenze

che qualcosa sia successo. Non mi interessa se ciò che sto facendo sia vecchio o nuovo, bello o brutto, ma mi dispiacerebbe se fosse inteso come falso

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alberi vicini è più forte delle finestre che sbattono negli altri appartamenti. Sto solo chiuso nella mia casa come un tagliaboschi, O un marinaio, O

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o da frugare altrove. Questa signora io non la conosco e non ha niente di particolare: è una signora e basta, che sta nella sua casa e si nasconde. A

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hanno convinto a credere... E adesso tu, come puoi pretendere di ascoltare la mia storia se la mia storia è infangata, o non è ancora incominciata, se

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parte giomo, la storia della nostra casa nella parte notte, ed è per questo che in salotto o in cucina non riusciamo a stare, mentre con tutti i mezzi

poesia

Il letto vuoto

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Bertoni, Alberto 1 occorrenze

sterpi, fili d'erba e sassi odorosi di catrame o di ferro. Mi accompagnava la sensazione di stare in bilico sulla prateria, nel buco di questa pianura che

poesia

Il letto vuoto

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Bertoni, Alberto 2 occorrenze

è solo tregua, spazio vuoto, la salvezza di una particola di vita, briciola o nervo, davanti a questo muro.

poesia

'altra solo semplice rimessa o accozzaglia di rottami. È l'ora dopocena, precoce per le abitudini italiane, ma di luce già un po' incerta, cosi a nord

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Dai Canti Orfici

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Campana, Dino 1 occorrenze

, voi giovani aurighe per le vie leggere del sogno che inghirlandai di fervore: o fragili rime, o ghirlande d'amori notturni ... Dal giardino una

poesia

La Verna

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Campana, Dino 1 occorrenze

O poesia poesia poesia Sorgi, sorgi, sorgi Su dalla febbre elettrica del selciato notturno. Sfrenati dalle elastiche silhouttes equivoche Guizza

poesia

Poesie - La morte di Tantalo

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Corazzini, Sergio 1 occorrenze

colse, e cadde, morta, al suolo? o pur, libera, dopo lungo palpito d'ale, giunse all'immenso, azzurro Oceano natale, ove ne l'aria, ondeggiano

poesia

POESIE

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MICHELSTAEDTER, Carlo 4 occorrenze

Se camminando vado solitario per campagne deserte e abbandonate se parlo con gli amici, di risate ebbri, e di vita, se studio, o sogno, se lavoro o

poesia

, non conta gli anni il mio core l'anima mia dolorosa non sa le primavere. Fanciulla perché ti soffermi? perché t'avvicini al mio core? perché o

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«Guardi dove cammina! o 'che 'gli è cieco?». M'erutta in faccia con fetor di vino un popolano dondolando l'anca. In vasta curva costeggiando il fiume

poesia

Ti son vicino e tu mi sei lontana, mi guardi e non mi vedi, o s'io ti parlo, pur amando ascolti, non però m'intendi; ti sono questo corpo e questi

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Il paradiso sui tetti

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Pavese, Cesare 1 occorrenze

e diverso. O luce, chiarezza lontana, respiro affannoso, rivolgi gli occhi immobili e chiari su noi. è buio il mattino che passa senza la luce dei

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Penombre

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Praga, Emilio 12 occorrenze

tutto che langue, o manca o fugge, tutto che il tempo invola, e l'uom distrugge, o vecchia cieca tu sei sacra e buona, e ben giri quaggiù la tua corona

poesia

cammin. Amica vo' dirti la nenia segreta, vo' dirti il colloquio che agli astri volò; fur molte, fur vaghe le idee del poeta, ma questa, o mia bella, sol

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amours sont dorés, vivants et poétiques ; vous en parlez du moins, vous n'étes pas publiques! . DE MUSSET, Rolla. É morta. O affascinati adolescenti che

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Pallida, mesta, e collo sguardo chino a che pensi, seguendo, o giovinetta, il mio cammino? Forse sospiri che lungi è la vetta, che seguirmi in eterno

poesia

il giovinetto amor; pensate il gaudio, pensate l'incanto!. . . La sua canizie a questi ricci accanto, questi tuoi ricci d'or, o bambinello mio vispo e

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progenie, donde il volo dolcissimo innalzate? Urne fantastiche, ov'è l'orto gentil che vi ha colmate? Quando gorgoglii nel teschio mio, o santa origine del

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destini umani! O dubbii, o sogni, addio! Io vedo, e sento, e benedico Iddio!

poesia

dalla base San Luca: - son ritornati i barbari? Povera Italia eunuca! A chi scrisse la bibbia guastar l'appartamento... o artisti del trecento

poesia

Perchè sei pallido o mio bambino? Perchè il tuo lucido occhio azzurrino, su cui di un dubbio non scese il velo, infaticabile s'affisa in cielo? Non

poesia

volto dimmi a chi ride adesso? Sul tuo recente tumulo poc'anzi ancor sostai; inutilmente i pallidi giacinti interrogai... Seppellivano un vecchio, o

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; Ripenserai le lagrime delire, e i giuramenti a Dio, o bugiarda, di vivere e morire pel genio mio! E allora sentirai l'onda dei vermi salir nel tenebrore, e

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azzurro strano! Affediddio!...battiamoci a quartine, o nella botte entriamo a teste chine, o diam di fiato a qualche tromba che assordi il creato

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TAVOLOZZA

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Praga, Emilio 13 occorrenze

Spesso una voce incognita mi dice: - O giovinetto, perché dolente hai l'anima, e pallido l'aspetto? Di desidèri inutili, oh, non ascolta il grido

poesia

galleggia sui marosi del chiaro orizzonte, e, coi raggi scherzando, passeggia sulla cresta bizzarra del monte. O capanne, fra i larghi oliveti

poesia

sentimento, colla materia Dio porrà fin ... la stanza, o Lena, di fiori piena, sarà l'emporio d'ogni color, e allor nell'abito o nel soprabito, Lena, mi

poesia

; ecco frati, e suore, e preti, cui nel volto ancor si legge la nequizia che fu legge per le plebi di altri dì! - O bruna fanciulla che sempre sorridi

poesia

cammino, oh torna, e sèguita la canzonetta, o forosetta! Ma là, sul lido candido, ahi! forse, o bricconcella, ti aspetta nella nota navicella ansioso

poesia

lauro sognato, quando, svaniti i fascini ad uno, ad uno, alla sua soglia picchiò il digiuno ... Si spense ... - O martire! riposa in pace; presso il tuo

poesia

Quando scendo alla riva del mare lungo il lido di sabbia minuta, ove tragge la barca sparuta il nocchiero che all'alba tornò; o fanciulla, vien meco

poesia

hai teco un rimario, viaggiatore?… - Ove fuggisti, o mio lepido umore, in che borgo ho smarrite le parole? Sì, al focolar del prima albergatore, sento

poesia

fiano servi, facchini, o pizzicagnoli, fabbri, arrotini : arti tranquille, in cui perito è l'uom che mai non si è tagliato un dito. Ed io? nel fervido

poesia

raccomanda. Si comincia a educare il gatto o il cane con cento schiaffi, ed un soldo di pane, poi si contano travi e casseruole, poi sospinta la serva alle

poesia

non mi vedete alla chiesetta, non paventate l'ira del Signore: non è incenso o latin che lo diletta, ma il profumo, ma l'estasi del core! E il mio cor

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, o Pio, che il Campidoglio avrà; siam gli implacati vindici del pianto delle madri, siam l'egida dei padri risorti a libertà!

poesia

divini, e i merli ai fiori e ai pampini frammisti sogno dei paesisti; così della tua luce, o Musa, un raggio, rapito al paesaggio, scenda sul viso alle

poesia

Trasparenze

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Praga, Emilio 7 occorrenze

AD ARRIGO BOITO S'anco accoglier dovesse indifferente un sorriso o una celia il verso mio, (giacché sta tra il passato ed il presente o il disdegno o

poesia

o di un bisavolo; zoppicava, aleggiava, certo in cerca di un buco, sul foglio sparso di versi neonati. Rideano i giorni in cui sbuccia il sambuco, e

poesia

sole a sole, ingiurïar la tepida stagione o il sol che va in Scorpione... se pur qualche burlevole compare dalla bettola giunto, a giusto punto, non le

poesia

inneggio o bestemmio tu ascoltami e taci. Deh!... Taci ed ascoltami : mi adora e non parla! L'amore ineffabile detesta la ciarla! Di sguardi satanici, di

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altamente cercate, di prepotenti affetti e di visioni nell'invocato Avvenir divinate o in le sante illusioni, la bella fronte rifulgea. Non disse parola mai

poesia

O primavera, gioventù dell'anno, gioventù, primavera della vita. Creso pagò con lucciole ed Elena ha sorriso: la terra e il paradiso favellano d'amor

poesia

li irraggi della lor terra natìa. Però, scenda del Tevere alla valle, o salga al Campidoglio, o dai quadrivii del suburbio sbocchi, la folla, senator

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