quali possiede la metà del numero di cromosomi caratteristico della specie. Si è convenuto di chiamare numero aploide e di indicare con n questo numero
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Anche qui, mentre la meiosi è un fenomeno generale e essenzialmente uniforme per il risultato raggiunto — la riduzione dei cromosomi da 2n a n — i
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i 2n cromosomi si appaiano, accostandosi a due a due e formano n coppie (cromosomi bivalenti, o gemini) le quali si pongono nel fuso
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si trovano così 2n cromosomi, di cui n provengono dal padre e n dalla madre. L’uovo inizia la segmentazione dividendosi in 2, poi in 4, 8, 16, ecc
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n —1). Il cromosoma impari va ad un polo della mitosi, e può, indifferentemente, rimanere nell'uovo, o andare nel globulo polare (come ha dimostrato
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della prima divisione riduttiva N. 1, 7 o 8 sono eteromorfi. Serie inferiore: a-d, le quattro possibilità della disposizione dei gemini eteromorfi
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rosea ha n = 7, le specie F. chiloensis e grandiflora hanno n = 28. Secondo la sua interpretazione i discendenti matroclini provengono da ovuli non
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dischetti, crocette, triangolini e quadratini) alla dose d’irradiazione in Drosophila melanogaster (da N. W. Timoféeff-Ressovsky, 1937)
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spesso si formano perciò, invece di quattro cellule, due sole, con numero di cromosomi uguale a quello somatico = n. Talvolta però i cromosomi si
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gameti in cui accidentalmente non è avvenuta la riduzione, epperò diploidi, fecondati da gameti normali, aploidi: 2n + n = 3 n. È interessante osservare
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Mutanti tetraploidi e artioploidi. Sono quelli in cui il numero dei cromosomi è = 4 n, o (artioploidi) che contengono un numero pari di genomi
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La tetraploidia può ancora derivare da ibridazione fra razze o specie con diverso numero di cromosomi; ad esempio Triticum vulgare (n = 21) e T
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Un’altra serie poliploide, anche più numerosa è quella delle rose (n = 7), in cui si conoscono specie diploidi (2 n = 14) diploidi (21) tetraploidi
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polisomiche studiate da Blakeslee e Belling (Fig. 93-95). Questi autori hanno trovato Dature con 25 cromosomi (2 n + 1) e hanno riconosciuto, per i
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uova possono svilupparsi anche nei testicoli dei rospi (N. Beccari) e si conoscono anche casi di vero e proprio ermafroditismo.
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la una casella N. 16 al fenotipo con i due recessivi (piselli verdi e angolosi).
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le tre caselle N. 11, 12, 15, al fenotipo con il dominante dell’altra coppia (piselli verdi e tondi);
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le tre caselle N. 6, 8, 14 al fenotipo con il dominante di una coppia (piselli gialli e angolosi);
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le nove caselle N. 1, 2, 3, 4, 5, 7, 9, 10, 13 corrispondono al fenotipo con due dominanti (semi gialli e tondi);
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, che i rapporti fenotipici sono dati dallo sviluppo del binomio (3 + l)n: monoibridismo (3+1)1 = 3+1 = 4
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. Chiamiamo *N il fattore del nero, n il suo allelomorfo, bianco, a il fattore del pelo lungo (angora), A il suo allelomorfo, pelo corto. Il risultato
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