Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

VODIM

Risultati per: morgan

Numero di risultati: 138 in 3 pagine

  • Pagina 2 di 3

Giovanna la nonna del corsaro nero

204871
Metz, Vittorio 2 occorrenze
  • 1962
  • Rizzoli
  • Milano
  • paraletteratura-ragazzi
  • UNICT
  • w
  • Scarica XML

sfilò una delle sue pistole dalla sua fusciacca e sparò in aria un colpo. Morgan afferrò al volo lo scudo che era ricaduto giù e lo mostrò ai pirati. Nel

capitano Morgan, espugnatore di Panama, il capitano Kid, il quale ha lasciato in giro tanti tesori che anche oggi, quando non piove, la gente combina delle

«Tex Willer» 338 (1 Dicembre 1988)

351656
Claudio Nizzi 2 occorrenze

MORGAN INCITA I CAVALLI...

NON È IL NOSTRO AMICO DANNY MORGAN.

Il Corriere della Sera

381114
AA. VV. 1 occorrenze

del prestito Morgan giudicati insufficienti, e alcune misure tecniche nelle operazioni di cambio, che i banchieri hanno fin da oggi applicato con

Elementi di genetica

416397
Giuseppe Montalenti 35 occorrenze
  • 1939
  • L. Cappelli Editore
  • Bologna
  • biologia
  • UNIPIEMONTE
  • w
  • Scarica XML

questo fenomeno, che fu poi compiutamente illustrato per opera della scuola di Morgan, fu dato il nome di allelomorfismo multiplo, o allelia multipla o

Pagina 114

Il Morgan e la sua scuola, poi, hanno messo in evidenza numerosi fattori letali nel moscerino dell’aceto, Drosophila, che è l’animale meglio

Pagina 123

facilmente comprensibile se si ammette che i fattori che determinano quei caratteri risiedano negli eterocromosomi. Ma spetta soprattutto a Th. H. Morgan il

Pagina 157

. Primo incrocio (spiegazione nel testo) (da Th. H. Morgan).

Pagina 159

Molti altri fattori che si comportano in modo analogo a quello «occhi bianchi» sono stati poi trovati dal Morgan e dai suoi collaboratori (Bridges

Pagina 160

La questione del valore del cromosoma Y nell’eredità è stata molto discussa; il Morgan era giunto alla conclusione ch’esso fosse «geneticamente vuoto

Pagina 166

Nel 1913 uno dei collaboratori del Morgan, C. B. Bridges, ottenne una brillante conferma dell’ipotesi che i geni associati al sesso siano localizzati

Pagina 167

La massima parte dei fatti e delle teorie che abbiamo esposto e di quelli che esporremo in seguito sono stati scoperti ed elaborati da Th. H. Morgan

Pagina 171

ricerca fisiologica, ma non era ancora stato oggetto di ricerche genetiche. In quell’anno Th. H. Morgan pubblicò il suo primo contributo sull’eredità

Pagina 172

Morgan, Bridges, Sturtevant (1925). Si usa scrivere i nomi e i simboli dei geni dominanti con l’iniziale maiuscola (Bar, B; Deformed, D; Pale-III, P-III

Pagina 174

Drosofila, analizzati dal Morgan, gli permisero di estendere le conclusioni a cui era arrivato per i cromosomi sessuali anche agli autosomi, e di gettare le

Pagina 175

incrocio (da Th. H. Morgan).

Pagina 176

precedente, che si rivelano stabili. Il Morgan ha interpretato questo risultato ammettendo che i fattori, che risultano così associati, o linked, come

Pagina 177

’aver posto in rilievo la semplicità della interpretazione dell’associazione data dal Morgan, e la mirabile concordanza dei dati genetici con quelli

Pagina 178

conto di questo fatto, si dovrebbe prevedere che l’associazione sia totale, o nulla. Vediamo come il Morgan abbia girato questa difficoltà.

Pagina 178

. H. Morgan).

Pagina 180

ricombinarsi con geni che risiedono in un altro cromosoma, il Morgan propose una teoria, che consta di due ipotesi principali:

Pagina 182

Secondo la concezione del Morgan, pertanto, la percentuale di scambio misura la distanza dei punti dove, in un cromosoma, son situati i geni; punti

Pagina 183

Alcuni autori hanno proposto di chiamare l’unità Morgan, in onore del genetista americano; poiché però le distanze calcolate con questo metodo non

Pagina 184

una buona conferma alla prima ipotesi. Il Morgan, del resto, fa osservare che i valori delle percentuali di scambio non possono dare altro che una

Pagina 186

spiega, secondo il Morgan, come due geni che, come Star e speck dell’esempio sopracitato, distano di 104 unità diano una percentuale di scambio di 48

Pagina 189

quelle finora proposte (Goldschmidt, Winkler), rende conto dei fatti. La semplicità della teoria di Morgan, e i suoi buoni fondamenti, alcuni dei quali

Pagina 192

associazione non è assoluta, ma può rompersi, con maggiore o minore probabilità (percentuale di scambio). Secondo la teoria del Morgan lo scambio genetico

Pagina 192

legge di Mendel Il Morgan, giustamente, considera le leggi di Mendel come due sole: 1) la purezza dei gameti; 2) l’indipendenza. , e, di conseguenza

Pagina 193

La teoria cromosomica ha trovato, fin da quando il Morgan e la sua scuola, nel secondo decennio di questo secolo, cominciarono ad elaborarla

Pagina 194

, senza alcuna eccezione. È questo un risultato della massima importanza. Le carte statistiche, come già aveva avvertito il Morgan, non danno quindi i

Pagina 205

Lo scambio è un fenomeno accertato geneticamente. Si è visto che l’interpretazione datane dal Morgan consiste nell’ammettere, che, durante la sinapsi

Pagina 206

Dopo che tali conclusioni furono accolte dalla scuola di Morgan e poste a base di tutta la teoria dello scambio, un immenso lavoro fu eseguito dai

Pagina 207

aveva previsto il Morgan. Fra le zone meno attive sono notevoli, nella Drosofila, l’intero cromosoma T (che si credeva un tempo geneticamente vuoto, e

Pagina 216

1925 Morgan, Bridges e Sturtevant calcolavano a circa 20 milioni il numero delle mosche narcotizzate e

Pagina 260

, non riuscirebbero mai ad emergere. Se il Morgan, nel 1910, non avesse isolato quell’un maschio con occhi bianchi (white), che divenne l’origine di una

Pagina 260

soprattutto per opera della scuola del Morgan, ma anche di molti altri studiosi indipendenti è veramente ingente; e, nonostante che molti casi

Pagina 295

Anche la scuola del Morgan ha elaborato una teoria quantitativa per l’interpretazione degli intersessi della Drosofila (Fig. 104). I fatti osservati

Pagina 303

La scuola del Morgan, pertanto, anziché di «valenza» dei geni, preferisce parlare di «bilancio» (balance) o di «equilibrio» dei geni e considera il

Pagina 304

), De Vries (1903), Wilson (1905) e poi di Th. H. Morgan, a cui fu conferito il premio Nobel per la medicina nel 1933. Si videro così confluire e

Pagina 33

L'evoluzione

446816
Montalenti, Giuseppe 3 occorrenze

cromosomi del nucleo cellulare. Nel decennio fra il 1910 e il 1920 lo zoologo americano Th. H. Morgan e i suoi collaboratori dimostrarono in modo

Pagina 169

, uno dei collaboratori del Morgan, annunciò una importante scoperta: bombardando con raggi X o con altre radiazioni ionizzanti i gameti (cioè

Pagina 177

, di non avere votato occuparsi del problema dell’evoluzione. È vero che alcuni fra i primi genetisti (ad eccezione del Morgan) sembravano non dedicare

Pagina 179

L'origine dell'uomo e la scelta in rapporto col sesso

448725
Carlo Darwin 5 occorrenze
  • 1871
  • Unione Tipografico-Editrice
  • Torino
  • Scienze
  • UNIPIEMONTE
  • w
  • Scarica XML

signor L. H. Morgan, A Conjectural Solution of the Origin of the Class. System of Relationship, nei Proc. American Acad. of Sciences, vol. VII

Pagina 135

L’opera del signor Morgan, The American Beaver, 1868, conferma molto bene questa osservazione. Io non posso tuttavia trattenermi dal pensare ch’egli

Pagina 39

Come pel castoreum del castoro, vedi l’interessantissimo lavoro del sig. L. H. Morgan, The American Beaver, 1868, p. 300. Pallas (Spic. Zool., fasc

Pagina 492

sig. Morgan e da sir J. LubbockPrimitive Marriage, p. 208; sir J. Lubbock, Origin of Civilisation, p. 100. Vedi pure il sig. Morgan, loc. cit., intorno

Pagina 554

Citato dal signor L. H. MORGAN, The American Beaver, 1868, p. 272. Il capitano Stansbury riferisce parimente il modo interessante in cui un giovane

Pagina 62

Problemi della scienza

522823
Federigo Enriques 1 occorrenze

sviluppi rimasero interrotti quasi un secolo, e furono ripresi in parte indipendentemente, dalla scuola geometrica inglese (PEACOCK, DE MORGAN, BOOLE), e

Pagina 93

Storia sentimentale dell'astronomia

535255
Piero Bianucci 1 occorrenze

La classificazione della Cannon ha conosciuto raffinamenti successivi ad opera di Morgan, Keenan e Kellman con l’aggiunta di categorie stellari

Pagina 227