si presenta un contadinotto molto male in arnese: — Maestà, | lo | volete davvero quel cardellino? Promettetemi la mano della |
C'era una volta... -
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della Reginotta, e in men di tre giorni l'avrete. — Il Re | lo | prese per le spalle, e lo messe fuor dell' uscio. Il giorno |
C'era una volta... -
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di tre giorni l'avrete. — Il Re lo prese per le spalle, e | lo | messe fuor dell' uscio. Il giorno appresso quegli tornò: — |
C'era una volta... -
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dell' uscio. Il giorno appresso quegli tornò: — Maestà, | lo | volete davvero quel cardellino? Promettetemi la mano della |
C'era una volta... -
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della Reginotta e in men di tre giorni l'avrete. — Il Re | lo | prese per le spalle, gli diè una pedata e lo messe fuor |
C'era una volta... -
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— Il Re lo prese per le spalle, gli diè una pedata e | lo | messe fuor dell' uscio. Ma il giorno appresso, quello, |
C'era una volta... -
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giorni l'avrete. — Il Re, stizzito, chiamò una guardia e | lo | fece condurre in prigione. Intanto ordinava si facesse |
C'era una volta... -
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le arance d' oro? — Se non mi farete più nulla, Maestà, ve | lo | dirò. — Non ti farò più nulla. — Le arance d' oro son |
C'era una volta... -
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rosso, che fa la guardia. Bisogna sapere il motto; e | lo | sanno due soli: il mercante e quel contadino che mi ha |
C'era una volta... -
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nella Grotta delle sette porte, e non so il motto. Se me | lo | sveli, la Reginotta sarà tua. — Parola di Re? — Parola di |
C'era una volta... -
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ruota furioso, trascinando il bastimento. Le acque del mare | lo | sollevano e lo abbassano e lo scuotono, con onde enormi, |
Il libro della terza classe elementare -
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trascinando il bastimento. Le acque del mare lo sollevano e | lo | abbassano e lo scuotono, con onde enormi, che spesso si |
Il libro della terza classe elementare -
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bastimento. Le acque del mare lo sollevano e lo abbassano e | lo | scuotono, con onde enormi, che spesso si rovesciano anche |
Il libro della terza classe elementare -
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di cuoco, e la sua fida nutrice morí di crepacuore. | lo | ero proprio commossa, quando d'improvviso uno stupido |
le straordinarie avventure di Caterina -
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il cucchiaino d'oro che aveva in mano e piagnucolò: — Non | lo | faccio piú! Non lo faccio piú! E poi volle raccontare tutta |
le straordinarie avventure di Caterina -
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che aveva in mano e piagnucolò: — Non lo faccio piú! Non | lo | faccio piú! E poi volle raccontare tutta la storia vera, |
le straordinarie avventure di Caterina -
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le soffitte. Ma non può fare un passo senza che un bandito | lo | segua. — Dove va? — A prendere un po' d'aria. — Buona idea, |
C'era due volte il barone Lamberto -
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non gli piace, per guadagnare altro tempo. Anche Anselmo | lo | tiene d'occhio. Se Ottavio si dirige verso le scale, ci |
C'era due volte il barone Lamberto -
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e in tedesco, — dice Anselmo. — Il francese, purtroppo, | lo | leggo, non lo parlo. Lo spagnolo lo parlo, ma non lo |
C'era due volte il barone Lamberto -
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— dice Anselmo. — Il francese, purtroppo, lo leggo, non | lo | parlo. Lo spagnolo lo parlo, ma non lo capisco. In questo |
C'era due volte il barone Lamberto -
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Anselmo. — Il francese, purtroppo, lo leggo, non lo parlo. | Lo | spagnolo lo parlo, ma non lo capisco. In questo periodo, |
C'era due volte il barone Lamberto -
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Il francese, purtroppo, lo leggo, non lo parlo. Lo spagnolo | lo | parlo, ma non lo capisco. In questo periodo, poi, il |
C'era due volte il barone Lamberto -
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lo leggo, non lo parlo. Lo spagnolo lo parlo, ma non | lo | capisco. In questo periodo, poi, il barone, non potendo |
C'era due volte il barone Lamberto -
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Non c'è niente da fare, gli tocca incrociare i guantoni con | lo | zio Lamberto. Al primo colpo, va al tappeto e comincia a |
C'era due volte il barone Lamberto -
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puoi piú toccarmi. — Con te non c'è gusto a boxare, — dice | lo | zio. Per fortuna tra i banditi c'è un ex campione regionale |
C'era due volte il barone Lamberto -
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a pregare Ottavio di portare la cena ai sei lavoratori. | Lo | fa con le lacrime agli occhi e la morte nel cuore. Un |
C'era due volte il barone Lamberto -
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È COME SEMPRE SICURO DEL FATTO SUO, MA ED-MASTICA-GOMMA | LO | È ANCOR DI PIÙ. E NON C'È DA STUPIRSI, DOPO QUEL CHE E |
La freccia d'argento -
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di Borgo Vecchio, San Pancrazio e via via: la divisione fra | lo | Stato della Chiesa e lo Stato Italiano c'è, ma non si vede, |
Il libro della terza classe elementare -
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e via via: la divisione fra lo Stato della Chiesa e | lo | Stato Italiano c'è, ma non si vede, è un simbolo, perchè |
Il libro della terza classe elementare -
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un simbolo, perchè tutti parlano la stessa lingua, o meglio | lo | stesso dialetto, perchè tutti hanno gli stessi |
Il libro della terza classe elementare -
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paese bisognava dare un re. E disse: - Creerò l' uomo. E | lo | creerò a mia immagine e somiglianza. - Prese del fango, lo |
Il libro della terza classe elementare -
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lo creerò a mia immagine e somiglianza. - Prese del fango, | lo | plasmò in forma d'uomo; poi, gli alitò in volto, e fu |
Il libro della terza classe elementare -
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dell'Iddio vivente, perchè bello, veramente bello | lo | aveva fatto il Signore, che gli aveva segnato sul volto il |
Il libro della terza classe elementare -
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Come il Padre ha mandato me, così io mando voi. Ricevete | lo | Spirito Santo a chi rimetterete i peccati saranno rimessi, |
Il libro della terza classe elementare -
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continuassero ad usare verso i poveri peccai ori - e | lo | siamo un po' tutti - la stessa misericordia ch'Egli aveva |
Il libro della terza classe elementare -
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i miei agnelli, pasci le mie pecorelle. -E con tali parole | lo | stabilì pastore universale di tutta la Chiesa. - Il |
Il libro della terza classe elementare -
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agli Apostoli, e in essi ai loro successori: "Ricevete | lo | Spirito Santo: a chi rimetterete i peccati saranno loro |
Il libro della terza classe elementare -
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Re non | lo | potevan trattenere: schizzava fuoco dagli occhi. Ma quella, |
C'era una volta... -
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schizzava fuoco dagli occhi. Ma quella, ostinata: — Non | lo | voglio! Non lo voglio! Vo'rimanere ragazza. — Il peggio fu |
C'era una volta... -
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dagli occhi. Ma quella, ostinata: — Non lo voglio! Non | lo | voglio! Vo'rimanere ragazza. — Il peggio fu quando il Re di |
C'era una volta... -
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uno scatolino tutto d'oro e di brillanti. Ma la Reginotta | lo | posò lì, senza neppur curarsi d' aprirlo. E piangeva. — |
C'era una volta... -
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- Sentendosi rispondere dallo scatolino, la Reginotta | lo | aperse. — Ah, cardellino mio! Quante lagrime ho sparse! — |
C'era una volta... -
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d'imparare il piano, quando gli è tanto facile, ch'io | lo | suono senza avere imparato mai.... - Nello portò |
Una famiglia di topi -
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sorcetti con tanta bontà: - Come gli dici tu, Rita, quando | lo | fai star in piedi? - - La bambina ripetè, ridendo: |
Una famiglia di topi -
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gatto ama la nettezza: tutti i giorni si lava il muso con | lo | zampino; si lecca ora qua, ora là; si liscia il pelo. Se lo |
Il giovinetto campagnuolo I - Morale e igiene -
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lo zampino; si lecca ora qua, ora là; si liscia il pelo. Se | lo | arruffi, gli fai dispiacere; se lo insudici, si |
Il giovinetto campagnuolo I - Morale e igiene -
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si liscia il pelo. Se lo arruffi, gli fai dispiacere; se | lo | insudici, si impermalisce, e ti graffia, perchè vuol essere |
Il giovinetto campagnuolo I - Morale e igiene -
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in forma e aspetto d'uomo, accompagna il giovane Tobia, | lo | salva dai pericoli del viaggio e specialmente dall' essere |
Quartiere Corridoni -
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essere ,divorato da un grosso pesce del fiume Tigri. Poi | lo | aiuta a riscuotere la somma prestata; gli ottiene in isposa |
Quartiere Corridoni -
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ottiene in isposa Sara figlia di Raguele, parente di Tobia, | lo | riconduce al |
Quartiere Corridoni -
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di affondare nel mare con la sua nave. La sua ordinanza | lo | vide dalla scialuppa mentre si allontanava con parecchi |
Quartiere Corridoni -
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il suo comandante nemmeno nella morte. Si buttò in acqua, | lo | raggiunse e si inabissò con lui. |
Quartiere Corridoni -
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di palloni e ci pensa. Egli ha un fratellino nel cielo. Non | lo | ha conosciuto perchè è morto prima della nascita sua e di |
Quartiere Corridoni -
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schiude le manine. Il pallone fa una capriola e via... Nino | lo | guarda salire e sorride. Giungerà a destinazione? |
Quartiere Corridoni -
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riceverà il premio della Cassa di Risparmio. La mamma | lo | burla: - Ma vai là, cantastorie! Che cos'hai risparmiato? |
Quartiere Corridoni -
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Che c'entra? Una cosa Mario ha risparmiato; il tempo per | lo | studio. È stato uno dei migliori alunni della sua classe, |
Quartiere Corridoni -
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studio. È stato uno dei migliori alunni della sua classe, | lo | scorso anno, e la Cassa di Risparmio, su proposta del suo |
Quartiere Corridoni -
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Comprerei | lo | stupendo cavallo che oggi due mercanti saraceni offrivano |
Al tempo dei tempi -
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che oggi due mercanti saraceni offrivano in vendita. Se tu | lo | vedessi, sorella Costanza, quanto è mai bello ! Credo che |
Al tempo dei tempi -
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che a mio fratello sia procurato uno scudo d'oro. - Che | lo | vada a prendere nella bocca del cadavere del Duca suo |
Al tempo dei tempi -
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prendere nella bocca del cadavere del Duca suo padre, dove | lo | mise un tempo la Duchessa sua madre. - E ce lo troverà? - |
Al tempo dei tempi -
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padre, dove lo mise un tempo la Duchessa sua madre. - E ce | lo | troverà? - Ce lo troverà e morrà, e tu avrai le sue |
Al tempo dei tempi -
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un tempo la Duchessa sua madre. - E ce lo troverà? - Ce | lo | troverà e morrà, e tu avrai le sue ricchezze. - Costanza |
Al tempo dei tempi -
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— ... mi fa male qua, mi fa male qui! Mamma passera | lo | riportò dentro. — Vedi che cosa succede ai disubbidienti? — |
Cipí -
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sorrise: — E il mio cuore. Ma ora dormi e tutto passerà. Me | lo | prometti? — Cipí! — rispose l'uccellino e voleva dire sí. |
Cipí -
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strada, — rispose la mamma. — E il nastro d'argento? — È | lo | specchio dove ammirerai le tue belle piume, quando le |
Cipí -
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riunissero sotto un solo governo nazionale. Per raggiungere | lo | scopo, Giuseppe Mazzini fondò |
Il libro della terza classe elementare -
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di un parallelogrammo sono eguali; ed ogni sua diagonale | lo | divide in due triangoli eguali. 82. Si dice rettangolo ogni |
Il libro della terza classe elementare -
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era divenuto davvero di marmo, capì che narrava il vero e | lo | supplicò di non aggiungere parola. - Ma no, - replicò il |
Al tempo dei tempi -
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narrare, e quando giunse al punto dell'abito disse: «E chi | lo | sa e lo narrerà....» allora divenne di marmo fino al petto. |
Al tempo dei tempi -
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e quando giunse al punto dell'abito disse: «E chi lo sa e | lo | narrerà....» allora divenne di marmo fino al petto. - Per |
Al tempo dei tempi -
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al fatto del matrimonio del Reuccio. Ogni momento questi | lo | interrompeva, gli metteva una mano sulla bocca per farlo |
Al tempo dei tempi -
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i capelli, si percuoteva, abbracciava la statua dell'amico, | lo | chiamava coi nomi più teneri e ripeteva sempre: - Infelice! |
Al tempo dei tempi -
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per me ed è stato calunniato. Mi ha amato teneramente e | lo | hanno accusato di volermi uccidere. Sventurata Principessa |
Al tempo dei tempi -
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comare? - Che volete che ci sia? Lui si salvò e l'amico che | lo | protesse diventò di marmo perchè parlò. - Ma non c'è |
Al tempo dei tempi -
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balza su, prende l'arco che aveva portato per cacciare, | lo | scocca e le due colombe gli cadono ai piedi morte. Le |
Al tempo dei tempi -
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Zoologico. Egli sa che non è uno sciocco e non può essere | lo | zimbello della volpe, come dicono le favole. Con una |
Quartiere Corridoni -
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ridere - La so: è vecchia. Passa di lì il lupo, e la volpe | lo | invita a discendere con il pretesto che l'acqua è buona e |
Quartiere Corridoni -
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secchio vuoto e si cala nel pozzo mentre la volpe risale e | lo | saluta. - Vedi come sei? - ribatte Nino - niente affatto. |
Quartiere Corridoni -
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il suo trono in Cielo; ha creato la luce, ha seminato | lo | spazio di stelle. |
Quartiere Corridoni -
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balzò dal letto e con il fucile uscì di casa. Vide Guccio, | lo | afferrò, lo trascinò nel tinello. Tutti al rumore si |
Il libro della terza classe elementare -
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e con il fucile uscì di casa. Vide Guccio, lo afferrò, | lo | trascinò nel tinello. Tutti al rumore si svegliarono e |
Il libro della terza classe elementare -
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paglia, bianco e freddo come un morticino. San Francesco | lo | prese, lo strinse al cuore, lo scaldò tra le sue braccia e |
Quartiere Corridoni -
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bianco e freddo come un morticino. San Francesco lo prese, | lo | strinse al cuore, lo scaldò tra le sue braccia e il bimbo |
Quartiere Corridoni -
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un morticino. San Francesco lo prese, lo strinse al cuore, | lo | scaldò tra le sue braccia e il bimbo si rianimò, aperse gli |
Quartiere Corridoni -
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— Dove prenderlo quel maledetto Ranocchino! L' aquila | lo | aveva già digerito da un pezzo! — Si presentò la vecchia: — |
C'era una volta... -
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un pezzo! — Si presentò la vecchia: — Maestà, Ranocchino ve | lo | farei trovare io; ma ci vuole un gran coraggio. — Mi |
C'era una volta... -
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e lasciate molta carne attaccata al cuoio. — Il Re | lo | scorticò e lasciò molta carne attorno al cuoio. — Ora |
C'era una volta... -
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il cuoio. E, subito, ecco gli uccellacci di preda che | lo | afferrano cogli artigli e se lo portano lassù. La notte, |
C'era una volta... -
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gli uccellacci di preda che lo afferrano cogli artigli e se | lo | portano lassù. La notte, spaccò il cuoio col coltello di |
C'era una volta... -
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non l' ebbe appena finita, che più voci gridarono la spera, | lo | specchio. "Sì, disse il maestro, questo enimma è assai |
Il Plutarco femminile -
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Grotta, colla bisaccia in collo, trovò il contadino che | lo | attendeva. — Maestà, la Reginotta ora è mia. — Il Re si |
C'era una volta... -
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mie arance d' oro? — Se non mi farete più nulla, Maestà, ve | lo | dirò. — Non ti farò più nulla. — Son lì dove le avete |
C'era una volta... -
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viste; ma per riaverle bisogna conoscere un altro motto, e | lo | sanno due soli: il mercante e quel contadino che mi ha |
C'era una volta... -
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soli: il mercante e quel contadino che mi ha preso. — Il Re | lo | mandò a chiamare: — Facciamo un altro patto. Dimmi il motto |
C'era una volta... -
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zotico, Reginotta, è più Re di Sua Maestà. — Se fosse vero, | lo | sposerei. Va' a dirglielo, e torna subito. — Lo giurate? — |
C'era una volta... -
|
fosse vero, lo sposerei. Va' a dirglielo, e torna subito. — | Lo | giurate? — Lo giuro. — E gli aperse la gabbia. Ma il |
C'era una volta... -
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sposerei. Va' a dirglielo, e torna subito. — Lo giurate? — | Lo | giuro. — E gli aperse la gabbia. Ma il cardellino non |
C'era una volta... -
|
— O il cardellino non canta più? È un bel pezzo che non | lo | sento. — Maestà, è sulla muta. - Il Re s' acchetò. Un'altra |
C'era una volta... -
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— O il cardellino non canta più? È un bel pezzo che non | lo | sento. — Maestà, è un po'malato. - E il Re s' acchetò. |
C'era una volta... -
|
tempo. Il tempo è un tesoro che non costa un soldo; ma se | lo | perdi, non lo puoi comprare, neppure a pagarlo un milione. |
Il giovinetto campagnuolo I - Morale e igiene -
|
è un tesoro che non costa un soldo; ma se lo perdi, non | lo | puoi comprare, neppure a pagarlo un milione. Il tempo |
Il giovinetto campagnuolo I - Morale e igiene -
|
e non ritorna più: impara dunque a spenderlo bene fin che | lo | hai. L'arte di impiegar bene il tempo si impara da ragazzi; |
Il giovinetto campagnuolo I - Morale e igiene -
|
Ero già vecchio, solo, mia moglie è morta giovane, me | lo | sono preso con me con il permesso delle autorità. Bisognava |
Il libro della terza classe elementare -
|
un grande capitano di lungo corso. Oppure, se vuole, | lo | manderò all'Accademia di Livorno. Ci vorranno molti soldi, |
Il libro della terza classe elementare -
|
manderò all'Accademia di Livorno. Ci vorranno molti soldi, | lo | so: ma che me ne importa se morirò sulle alghe, quando, |
Il libro della terza classe elementare -
|
| Lo | seguivano due dei suoi amici piú fidi, che portavano gli |
le straordinarie avventure di Caterina -
|
ma semplicemente si levò di fra i denti il pugnale e | lo | mostrò a Tit. — Uccidimi, — disse Tit. — Sí, uccidimi. Ma |
le straordinarie avventure di Caterina -
|
arie. Sono pronto a risparmiarti, se mi fai strada. Tit | lo | guardò con tale disprezzo, che Caterina provò ammirazione e |
le straordinarie avventure di Caterina -
|
Avete mai sentito parlare di me? E mentre quei tre | lo | guardavano, con un balzo egli fu addosso a Terrore, e gli |
le straordinarie avventure di Caterina -
|
meno di esclamare: «Che aria di galantuomo!» E Carlambrogio | lo | è davvero: tutto il paese lo dice un modello di bontà, e di |
Il giovinetto campagnuolo I - Morale e igiene -
|
di galantuomo!» E Carlambrogio lo è davvero: tutto il paese | lo | dice un modello di bontà, e di onestà. Egli non recò mai |
Il giovinetto campagnuolo I - Morale e igiene -
|
ed onesta, si ribella ad ogni violenza ed ingiustizia, e | lo | fa pronto sempre a difendere il debole contro il |
Il giovinetto campagnuolo I - Morale e igiene -
|
intorno a sè, e raccoglie consolazioni senza fine: tutti | lo | stimano, e gli vogliono bene. Giovinetto, spècchiati in |
Il giovinetto campagnuolo I - Morale e igiene -
|
si fa: così! E, preso il rotolino che aveva in mano, se | lo | appoggiò dalla parte della cresta alla spalla e fece atto |
Gambalesta -
|
la via tra le gambe. Non potrai sbagliare: sempre lungo | lo | stradone fino... Te lo dirò domani fin dove; è appunto |
Gambalesta -
|
Non potrai sbagliare: sempre lungo lo stradone fino... Te | lo | dirò domani fin dove; è appunto mercoledì. Ti aspetto. |
Gambalesta -
|
fortuna... Scrivetevi qui, sulla fronte, le mie parole. Chi | lo | manda non vuol comparire. Voi conoscete me e basta; come se |
Gambalesta -
|
manda non vuol comparire. Voi conoscete me e basta; come se | lo | mandassi io, il ragazzo... Comare Concetta, lasciato di |
Gambalesta -
|
dire a nessuno né dove vai, né che cosa porti. Prenderai | lo | stradone, quello che conduce all'Albero bianco, e andrai |
Gambalesta -
|
trovi un vecchio che dovrebbe stare ad attenderti. Verrà; | lo | riconoscerai, perché è sciancato. Ti dirà: - Sei tu quello |
Gambalesta -
|
- Va bene - disse Cuddu, dopo aver riposto la lettera sotto | lo | sparato della camicia e abbottonandosi il panciotto. - Bada |
Gambalesta -
|
nei fondi accanto, un carrettiere che passasse per | lo | stradone, non avvicinarti al vecchio, non fargli neppure un |
Gambalesta -
|
Sono | lo | Stracciarolo, per servirvi, — disse l'ornino che aveva |
le straordinarie avventure di Caterina -
|
— Vediamo un po'. Eppure uno straccetto, uno straccettino, | lo | avrete. Ve lo pago un soldo. — Non ho che il vestito della |
le straordinarie avventure di Caterina -
|
po'. Eppure uno straccetto, uno straccettino, lo avrete. Ve | lo | pago un soldo. — Non ho che il vestito della festa, che è |
le straordinarie avventure di Caterina -
|
topi che fecero? - saltò su a domandare Moschino. - Ve | lo | dirò domani, se state quieti: ora bisogna tornare a casa - |
Una famiglia di topi -
|
i topi s' affollarono un' altra volta intorno a Dodò, e | lo | pregarono di seguitare La guerra dei topi e delle rane. E |
Una famiglia di topi -
|
è nato per voi il Salvatore, ch'è Cristo Signore. Voi | lo | riconoscerete a questo segno: troverete un bambino avvolto |
Il libro della terza classe elementare -
|
Giuseppe, il Bambino, come l'angelo aveva detto; e piamente | lo | adorarono. |
Il libro della terza classe elementare -
|
così, con la capocchia nodosa. Questi era sbrigativo.. | Lo | addossava al muro del casolare senza tetto, lo riparava con |
Gambalesta -
|
sbrigativo.. Lo addossava al muro del casolare senza tetto, | lo | riparava con le falde del cappottone, gli cavava dal petto |
Gambalesta -
|
Quel suo andare e venire era stato notato. Il Canzirro, che | lo | incontrava spesso all'andata o al ritorno, gli domandava |
Gambalesta -
|
volta: - Ma dove vai? Cuddu rispondeva vagamente: - Qui! | Lo | aveva incontrato due volte anche don Giovanni il |
Gambalesta -
|
girarmi a guardare. Che peccato non aver visto! Ormai non | lo | fa più. Ci siamo. Ecco Aziz. - Tu devi essere Maristella. - |
Pane arabo a merenda -
|
- Sei tu quello che dipinge gli accendini? - Sì. come | lo | sai? - Beh, anch'io, la fama corre. Aziz regala a me un |
Pane arabo a merenda -
|
- Eh, sì. - Ti manca molto? - Quindici pagine, poi te | lo | regalo. - Shukran — ringrazia Maristella. |
Pane arabo a merenda -
|
scusarmi. Forse qualcuno di voi si è fatto male? I ragazzi | lo | guardano stupiti e si accorgono che le sue pupille sono |
Quartiere Corridoni -
|
- mormora quello che ritrova per primo la voce. Il cieco | lo | cerca con le mani e lo accarezza. Accarezza tutte testoline |
Quartiere Corridoni -
|
ritrova per primo la voce. Il cieco lo cerca con le mani e | lo | accarezza. Accarezza tutte testoline che ha intorno. - Oh |
Quartiere Corridoni -
|
di freddo e di paura e questo sciocco si lagna perchè | lo | riscaldo un po'. Aspetta, aspetta. - Si nascose dietro una |
Quartiere Corridoni -
|
chiuse nel suo palazzo. Un mese, due, tre tutto andò bene | lo | stesso, ma poi la crosta della terra si raffreddò; le erbe |
Quartiere Corridoni -
|
e i bambini andarono in processione al palazzo del sole e | lo | supplicarono di riaffacciarsi alla finestrella del cielo, |
Quartiere Corridoni -
|
era paurosa. Si sentiva la pioggia e l'ululare del vento. | Lo | presero e lo legarono. Guccio si fece forza e non fiatò, |
Il libro della terza classe elementare -
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Si sentiva la pioggia e l'ululare del vento. Lo presero e | lo | legarono. Guccio si fece forza e non fiatò, come conviene |
Il libro della terza classe elementare -
|
a rivedere il sole dalla sua antica vetta, se qualcuno non | lo | prende e riporta lassù; così l'uomo, dopo il peccato |
Il libro della terza classe elementare -
|
la pace? - Non poteva. Solo Iddio poteva far questo, e | lo | fece, perchè Iddio amò l'uomo, benchè disobbediente al suo |
Il libro della terza classe elementare -
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e gli promise un Redentore, un Salvatore. Questi fu | lo | stesso Figliuolo di Dio fatto uomo. Il suo nome Gesù |
Il libro della terza classe elementare -
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ma anche per chiederle... indovinate? La radio! Se la mamma | lo | sapesse, direbbe: - La mia bimba pizzica di matto. Ma la |
Quartiere Corridoni -
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direbbe: - La mia bimba pizzica di matto. Ma la mamma non | lo | sa e la sua bimba vuol farle una sorpresa. La Regina |
Quartiere Corridoni -
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di Cavour soggiacque il 6 giugno 1861 ad una malattia, che | lo | colse improvvisamente e lo spense ancor giovane. Nel |
Il libro della terza classe elementare -
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giugno 1861 ad una malattia, che lo colse improvvisamente e | lo | spense ancor giovane. Nel delirio, il grande ministro |
Il libro della terza classe elementare -
|
dei morbidi petali del...» «Vuoi dire che puzza, Blabante?» | lo | interruppe il conte, ciglioso. «Non lo nego, se tu lo |
Narco degli Alidosi -
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puzza, Blabante?» lo interruppe il conte, ciglioso. «Non | lo | nego, se tu lo affermi». «E di che puzza, per il demonio?» |
Narco degli Alidosi -
|
lo interruppe il conte, ciglioso. «Non lo nego, se tu | lo | affermi». «E di che puzza, per il demonio?» sbottò Narco, |
Narco degli Alidosi -
|
il tuo fiato sente fosse sentore noto, ancorché pessimo, | lo | si potrebbe nominare e conoscere... Ma come tu suggerisci, |
Narco degli Alidosi -
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bellezza! Ma chi ha mai servito di modello a questa tela? - | Lo | zio storse la bocca nel vederlo così estasiato davanti al |
Al tempo dei tempi -
|
la bocca nel vederlo così estasiato davanti al quadro e | lo | chiamò per fargliene osservare altri; ma il Reuccio non gli |
Al tempo dei tempi -
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Nel vedere che tutte le chiamate erano inutili, | lo | zio s' avvicinò al Reuccio e gli disse: - Ma ti piace |
Al tempo dei tempi -
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al Reuccio e gli disse: - Ma ti piace davvero? - E me | lo | domanda? A chi non piacerebbe? - Vorresti conoscerla questa |
Al tempo dei tempi -
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fatato, che vola per l' aria come un' aquila. Stasera tu | lo | monti, chiudi gli occhi, indichi dove tu vuoi andare e il |
Al tempo dei tempi -
|
- Per l'appunto deve comparire la luna in quel momento? Non | lo | credo, perchè il cielo è tutto bigio uniforme. E poi, anche |
Al tempo dei tempi -
|
un porco che vola. - Così rassicurato, stabilì con | lo | zio che dopo il pranzo di Corte sarebbe andato da lui per |
Al tempo dei tempi -
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sera andò dallo zio, si fece condurre il porco nel cortile, | lo | inforcò, gli disse dove doveva portarlo e in un battibaleno |
Al tempo dei tempi -
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un cavaliere servirsi di un animale simile per traversare | lo | spazio aereo. - Dica, bella fanciulla, che nessun cavaliere |
Al tempo dei tempi -
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dei tornei cui aveva partecipato, delle guerre; insomma | lo | assaliva di domande e gl'impediva di rivolgere a lei quelle |
Al tempo dei tempi -
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di sentirsi stanca e, lasciando la compagnia in sala, | lo | condusse di nuovo sulla terrazza dove egli sarebbe rimasto |
Al tempo dei tempi -
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di nuovo dallo zio a chiedergli in prestito il porco. Ma | lo | zio non l'intendeva di affaticare tanto un animale così |
Al tempo dei tempi -
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di affaticare tanto un animale così prezioso, che | lo | portava per il mondo a vederne tutte le maraviglie, senza |
Al tempo dei tempi -
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rileggevano dieci, venti volte le parole eccitatrici. Molti | lo | impararono a memoria e dall'alto di una catasta di legname |
I ragazzi della via Pal -
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impararono a memoria e dall'alto di una catasta di legname | lo | declamarono ai sottostanti con voce bellicosa; anche gli |
I ragazzi della via Pal -
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ai sottostanti con voce bellicosa; anche gli ascoltatori | lo | sapevano a memoria, ma ascoltavano egualmente a bocca |
I ragazzi della via Pal -
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il testo, tornavano alla catasta, s'arrampicavano in cima e | lo | declamavano alla loro volta. Tutta la banda era in |
I ragazzi della via Pal -
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dove il bidello vendeva i panini col burro. Nemeciech | lo | chiamò in disparte e gli raccontò tutto. Ma sul campo, alle |
I ragazzi della via Pal -
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seno alla Società dello Stucco era scoppiato uno scandalo: | lo | stucco sociale si era disseccato! Si era screpolato e |
I ragazzi della via Pal -
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Si era screpolato e divenuto inservibile, cioè non | lo | si poteva più premere. E la colpa era indubbiamente del |
I ragazzi della via Pal -
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il presidente aveva ii dovere di masticare ogni tanto | lo | stucco sociale. Colnai, nuovo presidente, aveva omesso nel |
I ragazzi della via Pal -
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via Pal: — Ahò o! Ahò o! Tutti si voltarono. Boka entrava. | Lo | seguiva Nemeciech con una gran sciarpa rossa intorno al |
I ragazzi della via Pal -
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dello Stucco già si erano accalcati intorno a Boka e | lo | investivano di mille domande. Boka fece un cenno di |
I ragazzi della via Pal -
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vicina. — Domani! — continuò Boka — E da oggi proclamo | lo | stato d'assedio. Ognuno deve devozione assoluta al proprio |
I ragazzi della via Pal -
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piano. Egli non voleva denunciare Ghereb altro che quando | lo | avesse acciuffato. Molti chiesero: — Che ne è di Ghereb? — |
I ragazzi della via Pal -
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di tenere il broncio di nuovo con Colnai perchè... Boka | lo | fissò come se volesse trafiggerlo con lo sguardo e disse: — |
I ragazzi della via Pal -
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perchè... Boka lo fissò come se volesse trafiggerlo con | lo | sguardo e disse: — Taci! Barabas tacque; ma sbuffò tra sè |
I ragazzi della via Pal -
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agitò l'Ernesto, impappinandosi. - Io penso... io temo... - | Lo | è, lo è, vi dico... Avete letto o no, questi benedetti |
Tutti per una -
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l'Ernesto, impappinandosi. - Io penso... io temo... - Lo è, | lo | è, vi dico... Avete letto o no, questi benedetti documenti? |
Tutti per una -
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- Non può essere andata tanto lontano. E vedendo che tutti | lo | guardavano annichiliti, si mise a scuoterli per le spalle e |
Tutti per una -
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come per chiedere se aveva saputo spiegarsi bene e | lo | vide pallido e smarrito come non mai - Professore, ti senti |
Tutti per una -
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sostenendo il professore fino ad un divano, dove | lo | forzò a distendersi. - E resto qui con lui. Voi, però, |
Tutti per una -
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in faccia, per il timore di leggere negli occhi degli altri | lo | stesso spaventoso pensiero. E si sparpagliarono in punta di |
Tutti per una -
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i feriti, si eran tutte accese di gran tenerezza per lui, e | lo | mostravano orgogliosamente, come una maraviglia, a quanti |
Gambalesta -
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vedeva attorno al suo letto quattro o cinque persone che | lo | guardavano con intensa curiosità, che gli domandavano: - |
Gambalesta -
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acchetarlo e confortarlo, la signora soggiungeva: - Verrà, | lo | faremo cercare. Sta' tranquillo. Venne infatti, ma per |
Gambalesta -
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gli era passato per il capo che potesse trattarsi di Cuddu. | Lo | avea lasciato in cima alla collina ordinandogli di non |
Gambalesta -
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rimorso di non averlo costretto a tornare addietro quando | lo | aveva scorto seduto sul ciglione a poche miglia da Catania. |
Gambalesta -
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Per le vie di Messina, aggirandosi tra la folla, egli | lo | aveva cercato con gli occhi, lusingandosi d'incontrarlo, e |
Gambalesta -
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e avea raccomandato agli altri suoi compagni paesani: - Se | lo | vedete, prendetelo per un orecchio e conducetelo in |
Gambalesta -
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Ignazio! - Che cosa è stato? Che cosa è stato? - Non | lo | affaticate facendolo parlare. Non vedete com' è commosso? - |
Gambalesta -
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Non vedete com' è commosso? - Scusi, signora... - Ve | lo | dirò io : si è battuto, è stato ferito... È vivo per |
Gambalesta -
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- Com' è stato? - insisteva compare Ignazio. - Non | lo | fate affaticare parlando; i dottori non vogliono. - Scusi, |
Gambalesta -
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ti agitare; verrà anche da te! - gli disse la signora. - Io | lo | conosco; gli ho portato una lettera! - balbettò Cuddu, |
Gambalesta -
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Avrebbe visto Garibaldi da vicino! Gli avrebbe parlato! | Lo | aveva intravisto soltanto da lontano, dal balcone di casa, |
Gambalesta -
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era entrato a Messina, dopo la vittoria di Milazzo. E | lo | diceva al paesano di Cuddu con voce alterata dall'emozione. |
Gambalesta -
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ragazzo potesse essere uno dei feriti. Cuddu credette che | lo | avesse riconosciuto e, togliendosi vivacemente il berretto |
Gambalesta -
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ricordarsi. - Mi mandava mastro Sidoro - riprese Cuddu. - | Lo | mandò il Comitato. Alla dilucidazione di compare Ignazio il |
Gambalesta -
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Cuddu. Intervenne la signora: - Ora zitto! Ricòricati! | Lo | aiutò maternamente a rimettersi sotto la coperta, togliendo |
Gambalesta -
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scambiare per un eroe. E ora, dopo parecchi anni, ora che | lo | chiamano Mastro Cuddu, o meglio col nomignolo di |
Gambalesta -
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pur troppo! Il nomignolo di Gambalesta, questo, sì, me | lo | merito e ci tengo. Guadagno più pane con le gambe che con |
Gambalesta -
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fatto che se si fosse mosso di lì Giovanna e gli altri non | lo | avrebbero più ritrovato "vorrei restare qui..." "Il tuo |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
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"vorrei restare qui..." "Il tuo zelo è degno di lode," | lo | elogiò il sergente Manuel "ma il regolamento è il |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
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comprese al volo e tolta via la coperta di broccato... | Lo | guardò sorpreso mentre Nicolino entrava nel fascio di luce |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
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vedeva un accidente andava a sbattere contro il soldato che | lo | precedeva. "E stai attento a come cammini!" lo rimproverò |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
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soldato che lo precedeva. "E stai attento a come cammini!" | lo | rimproverò il sergente. "Avanti, tenere le distanze, uno, |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
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continuamente nei lembi della coperta di broccato che | lo | ricopriva completamente e saltellava ora su una gamba, ora |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
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la pianta dei piedi nudi. "Avanti, cammina, maledetto" | lo | spronò Giovanna, pungolandolo con la punta della sua spada. |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
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con la punta della sua spada. E afferratolo per una spalla | lo | guidò verso il cancello presso il quale credeva fosse di |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
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quale credeva fosse di guardia Nicolino. La sentinella che | lo | aveva sostituito, vedendo lo 10. Giovanna strano gruppo che |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
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Nicolino. La sentinella che lo aveva sostituito, vedendo | lo | 10. Giovanna strano gruppo che avanzava verso il cancello, |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
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la reazione della vecchia che con un perfetto colpo di judo | lo | fece volare al disopra della sua spalla e lo colpì col |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
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colpo di judo lo fece volare al disopra della sua spalla e | lo | colpì col taglio della mano sulla nuca. Il Viceré |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
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gridò il Viceré. "Sapete chi era che mi voleva rapire? Me | lo | ha detto lei stessa! Giovanna, la nonna del Corsaro Nero!" |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
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"E com'è che Giovanna, la nonna del Corsaro Nero, è qui! | Lo | sapete che a momenti rapiva Sua Altezza il Viceré?" "Santo |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
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il governatore "vi avrà tenuto con le molle..." "E perché?" | lo | investì il Viceré. "Sono forse una immondizia io, da |
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schiena, ma, poiché l'elmo gli era andato via dalla testa, | lo | riconobbe. "Ma è Nicolino!" esclamò. Lo scosse. "Ehi, |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
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via dalla testa, lo riconobbe. "Ma è Nicolino!" esclamò. | Lo | scosse. "Ehi, Nicolino... Nicolino!" E gli assestò degli |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
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per risvegliarlo. Nicolino aprì gli occhi e fissò | lo | sguardo davanti a sé con una sorridente espressione da |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
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"Perché questa volta invece di rapire il governatore, | lo | sfiderò al duello e voi due, Battista e Jolanda, mi farete |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
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una storia assai bella, che diceva cosí: — Tutti gli alberi | lo | conoscono e le foglie ripetono il suo nome. Anche il vento |
le straordinarie avventure di Caterina -
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conoscono e le foglie ripetono il suo nome. Anche il vento | lo | sa e lo dice all'erba. Tor tor tor tititi. Il re dei topi |
le straordinarie avventure di Caterina -
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e le foglie ripetono il suo nome. Anche il vento lo sa e | lo | dice all'erba. Tor tor tor tititi. Il re dei topi ancora |
le straordinarie avventure di Caterina -
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