| LA | VEGLIA La sera dei giorni di festa a Villa Castelli la |
I miei amici di Villa Castelli -
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VEGLIA | La | sera dei giorni di festa a Villa Castelli la gente si |
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VEGLIA La sera dei giorni di festa a Villa Castelli | la | gente si riunisce a veglia in casa degli amici o dei |
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intorno ai camino e fanno cuocere le castagne sotto | la | cenere o ascoltano le novelle. Nonna Giuditta sa le storie |
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Nonna Giuditta sa le storie più belle ed i bambini non | la | lasciano mai in pace perchè essa le racconti. Quando la |
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non la lasciano mai in pace perchè essa le racconti. Quando | la | cara vecchina è stanca, dice che non ne sa più; ma i |
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Concimi minerali. Calce. 1. | La | calce si dà alle terre che ne mancano. Ed è un concime |
Il giovinetto campagnuolo II - Agricoltura -
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si dà alle terre che ne mancano. Ed è un concime buono per | la | vite, pei cereali; ottimo per le leguminose (trifoglio, |
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al gambo del frumento, e impedisce che alletti; favorisce | la | vegetazione di tutte le piante, accelerando a loro |
Il giovinetto campagnuolo II - Agricoltura -
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di tutte le piante, accelerando a loro vantaggio | la | scomposizione delle materie animali, e vegetali, contenute |
Il giovinetto campagnuolo II - Agricoltura -
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delle materie animali, e vegetali, contenute nel terreno. | La | calce è ancora un buon correttivo per terre compatte, che |
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di calce viva, perchè brucierebbe le piante, ed i semi. | La | si lascia prima sfiorire. Per ciò si dispone a mucchietti |
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di terra. Dopo 15 o 20 giorni, rimescolata bene con | la | terra, si spande uniformemente sul campo, e con replicate |
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di applicarla è di farne composte. Per ciò si dispone | la | calce viva a strati alternati con altri di zolle erbose, di |
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si cuopre con uno strato di terra; si lascia sfiorire | la | calce; poi si rimescola bene due o tre volte, a distanza di |
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volte, a distanza di alcuni giorni da una volta all'altra. | La | sua azione sarà tanto più efficace, quanto più vecchia, e |
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più efficace, quanto più vecchia, e ben rimescolata, è | la | composta. 3. La calce si impiega in quantità variabile |
Il giovinetto campagnuolo II - Agricoltura -
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quanto più vecchia, e ben rimescolata, è la composta. 3. | La | calce si impiega in quantità variabile secondo la natura |
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3. La calce si impiega in quantità variabile secondo | la | natura dei terreni. Agli argillosi, e ai torbosi, se ne dà |
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Agli argillosi, e ai torbosi, se ne dà molto. In generale | la | dose varia da 3 a 5 ettol. per anno, e per ettaro. Ma si |
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e perciò in dose proporzionatamente maggiore. DOMANDE: 1. | La | calce a quali terre si dà, e a quali piante giova? - È un |
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LUPO E | LA | VOLPE LA CALDAIA DEL RISO Il lupo e la volpe s'incontrarono |
Sempronio e Sempronella -
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LUPO E LA VOLPE | LA | CALDAIA DEL RISO Il lupo e la volpe s'incontrarono un |
Sempronio e Sempronella -
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LUPO E LA VOLPE LA CALDAIA DEL RISO Il lupo e | la | volpe s'incontrarono un giorno per un sentiero. - Uu! - |
Sempronio e Sempronella -
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ferocemente il lupo, e voleva addentare l'avversaria. Ma | la | volpe furba gli disse: - Lap! lap! prima ti voglio invitare |
Sempronio e Sempronella -
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da mangiare? - Un buon piatto di riso. - Bene, ma dopo | la | minestra mangerò te per pietanza. - La volpe non disse nè |
Sempronio e Sempronella -
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- Bene, ma dopo la minestra mangerò te per pietanza. - | La | volpe non disse nè sì nè no. Menò il lupo a casa di un |
Sempronio e Sempronella -
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non disse nè sì nè no. Menò il lupo a casa di un contadino. | La | massaia era uscita e in cucina sugli alari bolliva una |
Sempronio e Sempronella -
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cucina sugli alari bolliva una caldaia di riso. - Tira giù | la | caldaia - disse allora il lupo alla volpe. - Tocca a te, |
Sempronio e Sempronella -
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alla volpe. - Tocca a te, che sei più robusto - ripicchiò | la | furbacchiola. Il lupo, inorgoglito della lode rispose: - |
Sempronio e Sempronella -
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- Hai ragione. Si fece avanti e con le fauci sganciò | la | caldaia dal rampino. Ma la caldaia scottava, e il riso gli |
Sempronio e Sempronella -
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avanti e con le fauci sganciò la caldaia dal rampino. Ma | la | caldaia scottava, e il riso gli si rovesciò sulle gambe. |
Sempronio e Sempronella -
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rovesciò sulle gambe. Per il che il lupo fuggì via urlando. | La | volpe, furba, appena il riso si fu raffreddato sul |
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tempo, le si slanciò addosso per sbranarla. - Lap, lap... | La | volpe fece uno scarto e disse: - Abbi pazienza, prima di |
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che farebbe risuscitare un morto. - Dove? - Vieni con me. | La | volpe menò il lupo in un orto, dove era un pozzo con due |
Sempronio e Sempronella -
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due secchie pendenti dalla carrucola. - È lì dentro - fece | la | volpe. - Entraci prima tu - quasi le comandò il lupo, che |
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- Questa volta non ti befferai di me. - Ubbidisco - disse | la | volpe. Entrò nella secchia vuota, si calò giù, e bevve |
Sempronio e Sempronella -
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calò giù, ma calando lui ch'era più pesante fece venire su | la | volpe ch'era nell'altra secchia. Quando la volpe fu |
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fece venire su la volpe ch'era nell'altra secchia. Quando | la | volpe fu sull'orlo del pozzo, d'un balzo saltò fuori e |
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del pozzo. Accorsero alcuni contadini, i quali, tirata su | la | secchia, e scoperto il lupo che s'era seduto dentro, gli |
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coi bastoni e lo accopparono. Il lupo era più forte, ma | la | volpe fu astuta... |
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| LA | PREGHIERA DEI MORTI La preghiera dei morti è così breve, |
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PREGHIERA DEI MORTI | La | preghiera dei morti è così breve, che anche i bambini la |
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La preghiera dei morti è così breve, che anche i bambini | la | possono dire. Eccola: «L'eterno riposo, dona, loro, o |
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dire. Eccola: «L'eterno riposo, dona, loro, o Signore, e | la | luce perpetua loro risplenda. Riposino in pace. Così sia». |
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Gli altri gridano: -No, no, è troppo facile!- Allora | la | Maria propone:--Le ore del mattino hanno l'oro in bocca - e |
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mattino hanno l'oro in bocca - e aggiunge: -Me l'ha detto | la | maestra stamattina.- Ma anche questo non piace. Invece i |
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con Maria: -Perché stai lì dritta? -Dritta io? Non sono | la | superbia.- Tutti ridono e Giorgio pensa: -È «la superbia».- |
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risponde: -Andò.... andò.... - e non sa dir altro. Tutti | la | beffano e non la vogliono più nel gioco. Narcisa va fuori, |
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andò.... - e non sa dir altro. Tutti la beffano e non | la | vogliono più nel gioco. Narcisa va fuori, e Chicchi che non |
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castigo. Detta una bugia, ne inventano altre per nascondere | la | prima, e credono di farla franca. Ma la bugia ha le gambe |
La giovinetta campagnuola -
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per nascondere la prima, e credono di farla franca. Ma | la | bugia ha le gambe corte; appena detta è scoperta; la si |
La giovinetta campagnuola -
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Ma la bugia ha le gambe corte; appena detta è scoperta; | la | si legge sul volto, e negli occhi; corre su pel naso di chi |
La giovinetta campagnuola -
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si legge sul volto, e negli occhi; corre su pel naso di chi | la | dice. Un bugiardo si conosce più presto che uno zoppo; la |
La giovinetta campagnuola -
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la dice. Un bugiardo si conosce più presto che uno zoppo; | la | verità, come l'olio, viene a galla. Ma poi, anche non si |
La giovinetta campagnuola -
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viene a galla. Ma poi, anche non si venisse a scoprire | la | bugia, forse che Dio non vede nel cuore? Non lo sa la |
La giovinetta campagnuola -
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la bugia, forse che Dio non vede nel cuore? Non lo sa | la | coscienza? La bugia è un vizio brutto, e schifoso, che fa |
La giovinetta campagnuola -
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forse che Dio non vede nel cuore? Non lo sa la coscienza? | La | bugia è un vizio brutto, e schifoso, che fa nell'anima una |
La giovinetta campagnuola -
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che fa nell'anima una macchia più nera dell'inchiostro. | La | bugia è il primo passo al mal fare. Per ciò i bugiardi, e |
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conosciuto bugiardo non si crede più nulla, neanche se dice | la | verità. Peppina ha commesso un piccolo fallo; lo confessò |
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tutti le vogliono bene. Quando si manca, bisogna confessare | la | propria mancanza, come ha fatto Peppina. Bisogna dir sempre |
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propria mancanza, come ha fatto Peppina. Bisogna dir sempre | la | verità, anche se, a dirla, ce ne vien danno. È brutta cosa |
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a dire il falso, può venirne vantaggio. Non devi far | la | spia dei falli altrui. Ognuno ha da guardare a sè. Prima di |
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diventare proprio forti per compiere il loro dovere. Ma | la | maestra ha fatto scrivere su delle striscie di carta delle |
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suoi piccoli allievi a meditarle. Quando sentono più viva | la | voglia di marinare la scuola essi devono ripetere |
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a meditarle. Quando sentono più viva la voglia di marinare | la | scuola essi devono ripetere mentalmente: Giovane ozioso, |
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mentalmente: Giovane ozioso, vecchio bisognoso. Chi | la | dura' la vince. Chi fu sollecito non fu mai poverello. Quel |
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Giovane ozioso, vecchio bisognoso. Chi la dura' | la | vince. Chi fu sollecito non fu mai poverello. Quel che |
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LUPO E | LA | CAPRA Un Lupo e una Capra pensarono di fare tutto in |
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di seminare del grano. Giunto il momento dei raccolto | la | Capra, per andar d'accordo, domandò al Lupo se volesse il |
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si stimava furbo, disse pronto: - Il mucchio più grosso - E | la | Capra rideva mentre mangiava il buon grano. E il Lupo si |
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mangiava il buon grano. E il Lupo si strozzava a buttar giù | la | paglia. L'anno dopo i due amici decisero di seminare le |
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furbo, decise di prendere tutto il bel verde del campo. E | la | Capra ebbe tutte le belle rape bianche. Anche questa volta |
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volta il Lupo si pentì di essersi sbagliato nella scelta. | La | Capra al terzo anno domandò al Lupo: - C'è un bel raccolto |
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il disopra delle rape disse svelto: - Questa volta voglio | la | parte di sotto.- Figuratevi l'allegria della Capra nel |
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di sotto.- Figuratevi l'allegria della Capra nel mangiare | la | bella foglia e l'umiliazione del Lupo nel mangiare le |
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Lupo nel mangiare le stoppose radici dei cavoli! Tanta fu | la | sua rabbia, che non volle più, stare in società con la |
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fu la sua rabbia, che non volle più, stare in società con | la | Capra. |
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che raccomando alla tua memoria: 1.Le buone azioni sono | la | benedizione della nostra vita. 2.Il corpo è sostenuto dagli |
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viene a galla. 18.La bugìa ha le gambe corte. 19.Abbi | la | ragione per guida anche nelle minime cose. 20.La compagnia |
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e niente costa. 25.La civiltà è una moneta che fa ricco chi | la | spende. 26.Le buone maniere trovano ogni uscio aperto. 27.È |
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fa, piacer riceve. 30.La limosina non impoverisce chi | la | fa. 31.Chi del suo dona, Dio gli ridona. 32.Fa al tuo |
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tempo. 41.Le ore non tornano indietro. 42.Il riposo, e | la | salute si guadagnano col lavoro. 43.Ad imparare non è mai |
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51.Esperienza madre di scienza. 52.L'istruzione è utile, | la | virtù è necessaria. 53.Bontà passa beltà. 54.Onestà e |
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e gentilezza, sopravanza ogni bellezza 55.La castità è | la | prima beltà. 56.La ragazza è come la perla; men che si |
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55.La castità è la prima beltà. 56.La ragazza è come | la | perla; men che si vede, più è bella. 57.Anche tra le spine |
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senza regola è barca senza timone. 59.La roba sta con chi | la | sa tenere. 60.Perde il molto chi trascura il poco. 61.Donna |
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62.Donna accorta val tant'oro. 63.La savia donna rifà | la | casa; la matta la disfà. 64.Chi compera il superfluo, |
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accorta val tant'oro. 63.La savia donna rifà la casa; | la | matta la disfà. 64.Chi compera il superfluo, venderà il |
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val tant'oro. 63.La savia donna rifà la casa; la matta | la | disfà. 64.Chi compera il superfluo, venderà il necessario. |
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per nuocere. 71.Ogni stato ha le sue spine, e ogni porta | la | sua croce. 72.Non è tutt'oro quel che luce. 73.Chi si |
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Nella faccia e nelle mani sembra uno spazzacamino; ha | la | testa arruffata; i piedi scalzi, e così sporchi, che mette |
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alla domenica. Ne conosco delle altre che si lavano con | la | punta delle dita, con una sola mano, come fa la gatta. Ma |
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lavano con la punta delle dita, con una sola mano, come fa | la | gatta. Ma fossero pulite come la gatta! La gatta ama la |
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con una sola mano, come fa la gatta. Ma fossero pulite come | la | gatta! La gatta ama la nettezza: tutti i giorni si lava il |
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mano, come fa la gatta. Ma fossero pulite come la gatta! | La | gatta ama la nettezza: tutti i giorni si lava il muso con |
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fa la gatta. Ma fossero pulite come la gatta! La gatta ama | la | nettezza: tutti i giorni si lava il muso con lo zampino; si |
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lo zampino; si lecca ora qua, ora là; si liscia il pelo. Se | la | arruffi, le fai dispiacere; se la insudici, si |
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là; si liscia il pelo. Se la arruffi, le fai dispiacere; se | la | insudici, si impermalisce, e ti graffia, perchè vuol essere |
La giovinetta campagnuola -
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Le ragazze sporche, come Filomena, dovrebbero imparare | la | pulizia dalla gatta. Infine poi, non ci vuole gran fatica a |
La giovinetta campagnuola -
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sporcizia; non fare economia d'acqua; làvati ogni mattina | la | faccia, e il collo, con acqua limpida e fresca. Lava gli |
La giovinetta campagnuola -
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a raccogliere legna per riscaldarsi. Nel tornar a casa | la | strada era lunga e il peso troppo grave, tanto che la |
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casa la strada era lunga e il peso troppo grave, tanto che | la | povera donna ogni poco lasciava cadere il fascio. Passò |
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non tardò molto a pentirsene e ne fu addolorato per tutta | la | strada. Ma passò Amalindo ed ebbe compassione della |
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ebbe compassione della vecchietta. Si caricò sulle spalle | la | legna e gliela portò a casa, poi riprese la sua via, |
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sulle spalle la legna e gliela portò a casa, poi riprese | la | sua via, contento di aver fatto una buona azione. |
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DI SCUOLA Oggi Mario è tornato a scuola. Egli ha ritrovato | la | sua maestra dell'anno scorso, i suoi vecchi compagni e |
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i suoi vecchi compagni e qualche scolaro nuovo, che ripete | la | classe. Mario dice che si vergognerebbe a ripetere la |
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la classe. Mario dice che si vergognerebbe a ripetere | la | classe, perciò ha promesso che starà attento e studierà. |
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animali sorpassano tutte le altre in potenza fertilizzante. | La | carne, il sangue, le ossa, i peli, le corna, la lana, i |
Il giovinetto campagnuolo II - Agricoltura -
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La carne, il sangue, le ossa, i peli, le corna, | la | lana, i residui delle concerie, e dei lanifizi, sono |
Il giovinetto campagnuolo II - Agricoltura -
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delle concerie, e dei lanifizi, sono concimi efficacissimi. | La | carne degli animali morti, separata dalle ossa, e |
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entro una fossa, e cuoprire di calce viva, per affrettarne | la | scomposizione; e dopo un certo tempo si adopera per |
Il giovinetto campagnuolo II - Agricoltura -
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applicano nella dose di 100, e fino a 150 mgr. per ettaro; | la | loro azione dura per tre anni sulle terre arative, e per |
Il giovinetto campagnuolo II - Agricoltura -
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e per cinque a sei anni sui prati. 3. I peli, le unghie, | la | lana, i ritagli di cuoio sono un eccellente concime per la |
Il giovinetto campagnuolo II - Agricoltura -
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la lana, i ritagli di cuoio sono un eccellente concime per | la | vite, per l'olivo, per la canapa, pel tabacco, ecc. |
Il giovinetto campagnuolo II - Agricoltura -
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sono un eccellente concime per la vite, per l'olivo, per | la | canapa, pel tabacco, ecc. DOMANDE: 1. Qual è l'efficacia |
Il giovinetto campagnuolo II - Agricoltura -
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dei concimi animali? - Come si prepara per concime | la | carne di animali morti? 2. Le ossa a quali colture giovano |
Il giovinetto campagnuolo II - Agricoltura -
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due ale sollevasi l' uomo da terra, cioé con | la | semplicità e con la purità; semplicità dev' essere |
Angiola Maria -
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sollevasi l' uomo da terra, cioé con la semplicità e con | la | purità; semplicità dev' essere nell'intenzione, purità |
Angiola Maria -
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- Non è creatura così piccola e vile che non rappresenti | la | divina bontà. Il cuor puro trapassa il cielo e l'inferno. |
Angiola Maria -
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giungere al paese. Si scorgeva, tra gli alberi fronzuti, | la | vetta del campanile: le campane che suonavano mezzogiorno |
Sempronio e Sempronella -
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qualche istante a una fontana che chiocchiolava lungo | la | via. La fontana non c'era quando essi lasciarono il paese. |
Sempronio e Sempronella -
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istante a una fontana che chiocchiolava lungo la via. | La | fontana non c'era quando essi lasciarono il paese. Essa era |
Sempronio e Sempronella -
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lasciarono il paese. Essa era stata costruita insieme con | la | strada, e qualche donna era lì con i secchi ad attingere la |
Sempronio e Sempronella -
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la strada, e qualche donna era lì con i secchi ad attingere | la | fresca acqua corrente. Una lapide infissa dietro la fonte |
Sempronio e Sempronella -
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la fresca acqua corrente. Una lapide infissa dietro | la | fonte indicava il nome di colui che l'aveva donata al |
Sempronio e Sempronella -
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| La | scena rappresenta un muro entro il quale si apre una |
L'uccellino azzurro -
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si apre una porticina. È l'alba. (Entrano Tyltyl, Mytyl, | la | Luce, il Pane, lo Zucchero, il Fuoco e il Latte). LA LUCE |
L'uccellino azzurro -
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Mytyl, la Luce, il Pane, lo Zucchero, il Fuoco e il Latte). | LA | LUCE Scommetto che non immagini dove siamo.... TYLTYL No |
L'uccellino azzurro -
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siamo.... TYLTYL No davvero, Luce, perchè non lo so.... | LA | LUCE Non riconosci quel muro e quella porticina, laggiù?... |
L'uccellino azzurro -
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TYLTYL Vedo un muro rosso e una porticina verde.... | LA | LUCE Non ti ricordano nulla?... TYLTYL Mi ricordano |
L'uccellino azzurro -
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ricordano soltanto questo, che il Tempo ci ha scacciati.... | LA | LUCE Che strana cosa, è il sogno!... Non ci fa riconoscere |
L'uccellino azzurro -
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cosa, è il sogno!... Non ci fa riconoscere più neanche | la | nostra propria casa.... TYLTYL Chi sogna?... Io, forse?... |
L'uccellino azzurro -
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nostra propria casa.... TYLTYL Chi sogna?... Io, forse?... | LA | LUCE O io, piuttosto.... Che ne sappiamo?... Quel muro però |
L'uccellino azzurro -
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sei nato.... TYLTYL Una casa che io ho veduto più volte?... | LA | LUCE Ma sì, non capisci?... È la casa che lasciammo una |
L'uccellino azzurro -
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io ho veduto più volte?... LA LUCE Ma sì, non capisci?... È | la | casa che lasciammo una sera, un anno fa per l'appunto.... |
L'uccellino azzurro -
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fa per l'appunto.... TYLTYL Un anno fa?... Ma allora.... | LA | LUCE Perbacco!... Spalanchi un paio d'occhi.... due grotte |
L'uccellino azzurro -
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paio d'occhi.... due grotte di zaffiro!... È proprio lei, | la | cara casetta del babbo e della mamma.... TYLTYL |
L'uccellino azzurro -
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porticina.... Riconosco il chiavistello. E il babbo e | la | mamma sono lì dentro?... Siamo tornati dalla mamma?... |
L'uccellino azzurro -
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voglio entrare subito... Voglio abbracciarla subito!... | LA | LUCE Un momento.... Stanno dormendo, non bisogna destarli a |
L'uccellino azzurro -
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non bisogna destarli a un tratto.... E poi, tanto, | la | porta non si aprirà che a quella tale ora.... TYLTYL Quale |
L'uccellino azzurro -
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ora.... TYLTYL Quale ora?... C'è da aspettare molto?... | LA | LUCE Ahimè, no.... Pochi minuti soltanto.... TYLTYL Non sei |
L'uccellino azzurro -
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Che cos'hai, Luce?... Sei pallida, ti senti poco bene?... | LA | LUCE Non è nulla, bambina mio.... Sono un po' triste perchè |
L'uccellino azzurro -
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perchè sto per lasciarvi.... TYLTYL Come!... Ci lasci?... | LA | LUCE Purtroppo!.... Qui non ho più niente da fare; l'anno è |
L'uccellino azzurro -
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Qui non ho più niente da fare; l'anno è compiuto; | la | Fata sta per tornare, verrà a chiederti l'Uccellino |
L'uccellino azzurro -
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mia se mutano colore, se muoiono o volano via?... Credi che | la | Fata andrà in collera?... Che cosa credi che dirà?... LA |
L'uccellino azzurro -
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la Fata andrà in collera?... Che cosa credi che dirà?... | LA | LUCE Abbiamo fatto tutto quello ch'era in noi.... Bisogna |
L'uccellino azzurro -
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che muta colore quando si mette in gabbia.... TYLTYL E | la | gabbia, dov'è?... IL PANE È qui, padroncino.... Essa fu |
L'uccellino azzurro -
|
cure durante questo lungo e pericoloso viaggio; oggi che | la | mia missione è compiuta, ve la restituisco, intatta e ben |
L'uccellino azzurro -
|
pericoloso viaggio; oggi che la mia missione è compiuta, ve | la | restituisco, intatta e ben chiusa, tale e quale la ebbi in |
L'uccellino azzurro -
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ve la restituisco, intatta e ben chiusa, tale e quale | la | ebbi in consegna.... (Col tono di un oratore che sta per |
L'uccellino azzurro -
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con cesso di aggiungere poche parole.... IL Fuoco Non ha | la | parola!... L'ACQUA Silenzio!... IL PANE Le malevoli |
L'uccellino azzurro -
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nemico disprezzabile, di un rivale invidioso.... (Alzando | la | voce) non m'impediranno di compiere fino alla fine il mio |
L'uccellino azzurro -
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In nome di tutti dunque.... IL Fuoco Non in nome mio!... Ho | la | lingua, se mai, per parlare!... IL PANE .... In nome di |
L'uccellino azzurro -
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profonda, io mi congedo da questi due predestinati bambini, | la | cui alta missione è oggi compiuta. E nel dare loro l'addio |
L'uccellino azzurro -
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missione è oggi compiuta. E nel dare loro l'addio con tutta | la | tristezza e tutta la tenerezza che la vicendevole stima.... |
L'uccellino azzurro -
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E nel dare loro l'addio con tutta la tristezza e tutta | la | tenerezza che la vicendevole stima.... TYLTYL Come?... Ci |
L'uccellino azzurro -
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l'addio con tutta la tristezza e tutta la tenerezza che | la | vicendevole stima.... TYLTYL Come?... Ci dici addio? Ci |
L'uccellino azzurro -
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anche tu?... IL PANE Ahimè, è così.... Vi lascio, sì, ma | la | separazione sarà soltanto apparente: voi non udrete più la |
L'uccellino azzurro -
|
la separazione sarà soltanto apparente: voi non udrete più | la | mia voce, è vero, ma.... IL Fuoco Non sarà un gran male!... |
L'uccellino azzurro -
|
insulti non mi toccano.... Io dunque dicevo: non udrete più | la | mia voce, non mi vedrete più sotto questa mia forma |
L'uccellino azzurro -
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non vi abbandonerò mai.... IL Fuoco E io dunque?... | LA | LUCE Su, via, il tempo passa, sta per scoccare l'ora nella |
L'uccellino azzurro -
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brucia!... TYLTYL Ahi! Ahi!... Mi brucia il naso!... | LA | LUCE Via, Fuoco, modera un po' la tua foga.... Non hai mica |
L'uccellino azzurro -
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Mi brucia il naso!... LA LUCE Via, Fuoco, modera un po' | la | tua foga.... Non hai mica che fare col tuo focolare.... L' |
L'uccellino azzurro -
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Ha inondato ogni cosa!... L'ACQUA Quando vi riposerete, | la | sera, vicino alle sorgenti, - ce ne sono tante, qui, nella |
L'uccellino azzurro -
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IL Fuoco Non si direbbe!... L'ACQUA Quando vedrete | la | boccia dell'acqua ricordatevi di me.... Mi troverete anche |
L'uccellino azzurro -
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vuoto nella vostra memoria, ricordate qualche volta che | la | mia presenza fu Alce un giorno per voi.... Non posso |
L'uccellino azzurro -
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(La Gatta entra correndo con i peli irti, spettinata, con | la | veste strappata, premendosi il fazzoletto sulla guancia, |
L'uccellino azzurro -
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mal di denti, e gemendo rabbiosamente; mentre il Cane | la | rincorre dandole pugni, calci e testate). IL CANE |
L'uccellino azzurro -
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dandole pugni, calci e testate). IL CANE (picchiando forte | la | Gatta) Tieni!... Ne hai abbastanza?... Ne vuoi ancora?... |
L'uccellino azzurro -
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Ne hai abbastanza?... Ne vuoi ancora?... To', to'!... | LA | LUCE, TYLTYL e MYTYL (precipitandosi per separarli) |
L'uccellino azzurro -
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Aspetta!... (Separano con energia i due contendenti). | LA | LUCE Che c'è? Che succede?... LA GATTA (piagnucolando e |
L'uccellino azzurro -
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i due contendenti). LA LUCE Che c'è? Che succede?... | LA | GATTA (piagnucolando e asciugandosi gli occhi) La colpa è |
L'uccellino azzurro -
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LA GATTA (piagnucolando e asciugandosi gli occhi) | La | colpa è del Cane, signora Luce.... Mi ha ingiuriata, mi ha |
L'uccellino azzurro -
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mi ha messo dei chiodi nella minestra, m'ha tirato | la | coda, m'ha picchiata, mentre io non avevo fatto nulla, |
L'uccellino azzurro -
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di quelle buone e ne avrai dell'altre!... MYTYL (stringendo | la | Gatta fra le braccia) Dove ti ha fatto male, mia povera |
L'uccellino azzurro -
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mia povera Tylette? Ora mi metto a piangere anch'io.... | LA | LUCE (al Cane, con accento severo) La tua condotta è tanto |
L'uccellino azzurro -
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piangere anch'io.... LA LUCE (al Cane, con accento severo) | La | tua condotta è tanto più riprovevole in quanto che hai |
L'uccellino azzurro -
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un tratto) Stiamo per separarci da, questi poveri bimbi?... | LA | LUCE Sì, sta, per scoccare quella tale ora che già, |
L'uccellino azzurro -
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nel regno del Silenzio.... Non potremo più rivolgere loro | la | parola.... IL CANE (urlando a un tratto disperatamente e |
L'uccellino azzurro -
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faccia qualche cosa di eccezionale?... Vuoi che abbracci | la | Gatta?... MYTYL (alla Gatta) E tu, Tylette?... Non ci dici |
L'uccellino azzurro -
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MYTYL (alla Gatta) E tu, Tylette?... Non ci dici nulla?... | LA | GATTA (fredda, enigmatica) Io vi voglio bene a tutti e due, |
L'uccellino azzurro -
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vi voglio bene a tutti e due, secondo i vostri meriti.... | LA | LUCE E ora, bambini miei, tocca a ma di darvi l'ultimo |
L'uccellino azzurro -
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Diremo alla mamma che sei stata tanto buona con noi.... | LA | LUCE Non è possibile, purtroppo.... A noi non è concesso di |
L'uccellino azzurro -
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porta, e debbo TYLTYL E dove andrai, così sola sola?... | LA | LUCE Non andrò molto lontano, cari bambini: vado laggiù, |
L'uccellino azzurro -
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no, non voglio!.... Veniamo con te.... Dirò alla mamma.... | LA | LUCE Non piangete, cari piccini.... Io non ho la voce, come |
L'uccellino azzurro -
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mamma.... LA LUCE Non piangete, cari piccini.... Io non ho | la | voce, come l'Acqua; ho soltanto il mio splendore, che |
L'uccellino azzurro -
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otto, dietro il muro). Sentite!.. Scocca l'ora.... Addio! | La | porta si apre!... Entrate, entrate, entrate!... (Spinge i |
L'uccellino azzurro -
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e a sinistra, fra le quinte. Urla del Cane, da un angolo. | La | scena rimane per un istante vuota; poi il fondo, che |
L'uccellino azzurro -
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il fondo, che rappresenta il muro entro il quale si trova | la | porticina, si apre nel mezzi. e scopre l'ultimo quadro). |
L'uccellino azzurro -
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| LA | PREGHIERA DELLA STAGIONE RISORTA Quando la primavera |
I miei amici di Villa Castelli -
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PREGHIERA DELLA STAGIONE RISORTA Quando | la | primavera trionfa siamo grati a Colui che ci largito |
I miei amici di Villa Castelli -
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nuovamente luce, fiori, speranze! Eleviamo quindi a Lui | la | nostra preghiera: «Gloria al Padre e al Figliolo e allo |
I miei amici di Villa Castelli -
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in alcuni casi | la | zappa fa miglior lavoro della vanga; e ciò accade in terre |
Il giovinetto campagnuolo II - Agricoltura -
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si ricorre al piccone, fig. 6. 4. Si adoperano specialmente | la | vanga e la zappa per smuovere la terra nei vigneti, nei |
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al piccone, fig. 6. 4. Si adoperano specialmente la vanga e | la | zappa per smuovere la terra nei vigneti, nei gelseti, nei |
Il giovinetto campagnuolo II - Agricoltura -
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Si adoperano specialmente la vanga e la zappa per smuovere | la | terra nei vigneti, nei gelseti, nei frutteti, a filari poco |
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DOMANDE: 1. Con quali strumenti si lavora il terreno? 2. | La | vanga come lavora il terreno? 3. Qual lavoro fa la zappa? - |
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2. La vanga come lavora il terreno? 3. Qual lavoro fa | la | zappa? - In quali terre la zappa serve meglio della vanga? |
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il terreno? 3. Qual lavoro fa la zappa? - In quali terre | la | zappa serve meglio della vanga? 4. In quali casi è più |
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| LA | TESSITRICE Il suo nome era Rosa, ma tutti la chiamavano |
Sempronio e Sempronella -
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LA TESSITRICE Il suo nome era Rosa, ma tutti | la | chiamavano Tuna. Tuna, da Fortuna, poichè la buona |
Sempronio e Sempronella -
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Rosa, ma tutti la chiamavano Tuna. Tuna, da Fortuna, poichè | la | buona vecchietta soleva dire che la fortuna del poverello è |
Sempronio e Sempronella -
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da Fortuna, poichè la buona vecchietta soleva dire che | la | fortuna del poverello è nella salute e nella voglia di |
Sempronio e Sempronella -
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del poverello è nella salute e nella voglia di lavorare. E | la | Tuna era sempre vissuta sana come un pesce, sana da |
Sempronio e Sempronella -
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maritata, sana anche ora che i settant'anni sono suonati. | La | vedovanza e la solitudine gravavano sulle sue spalle senza |
Sempronio e Sempronella -
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anche ora che i settant'anni sono suonati. La vedovanza e | la | solitudine gravavano sulle sue spalle senza curvarle. |
Sempronio e Sempronella -
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così d'estate come d'inverno, ella era in piedi. Rifaceva | la | cameretta, e scendeva quei pochi scalini di legno tarlato |
Sempronio e Sempronella -
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un po' con quel pigrone del gatto che osava chiederle | la | colazione con insistente miagolìo, preparava la sua solita |
Sempronio e Sempronella -
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chiederle la colazione con insistente miagolìo, preparava | la | sua solita tazzina di caffè, fatto di orzo, cicoria e |
Sempronio e Sempronella -
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tesi i fili che si svolgevano dal roccchettone man mano che | la | tela s'ordiva e s'arrotolava intorno al cilindro. La Tuna, |
Sempronio e Sempronella -
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che la tela s'ordiva e s'arrotolava intorno al cilindro. | La | Tuna, sorbito il caffè, sedeva al telaio: sedeva, per modo |
Sempronio e Sempronella -
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sedeva, per modo di dire, poichè, appena messa in corsa | la | spola, le mani e le braccia non avevano più requie, e i |
Sempronio e Sempronella -
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le gambe facevano una ginnastica ininterrotta: di modo che | la | vecchierella s'appoggiava appena sul duro sedile. E allora, |
Sempronio e Sempronella -
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ai primi richiami argentini delle campane di mezzogiorno. | La | spola andava e tornava, quasi come una lucertolina chiusa |
Sempronio e Sempronella -
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da una mano all'altra. Tic tac, tic tac, mentre fuori | la | neve cadeva a larghe falde in silenzio, coprendo il |
Sempronio e Sempronella -
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fiocchi bianchi come fiori di cotone; tic tac, mentre fuori | la | primavera copriva di un abito verde i castagni ed i noci: |
Sempronio e Sempronella -
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tic tac, fino a che, le ombre della sera non immergevano | la | stanza nella più profonda oscurità. A settant'anni la Tuma |
Sempronio e Sempronella -
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la stanza nella più profonda oscurità. A settant'anni | la | Tuma aveva la resistenza di una ragazzotta di venti. Quando |
Sempronio e Sempronella -
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nella più profonda oscurità. A settant'anni la Tuma aveva | la | resistenza di una ragazzotta di venti. Quando veniva una |
Sempronio e Sempronella -
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venti. Quando veniva una promessa sposa per farsi tessere | la | tela del corredo, la Tuna parlava dei suoi tempi molto |
Sempronio e Sempronella -
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una promessa sposa per farsi tessere la tela del corredo, | la | Tuna parlava dei suoi tempi molto lontani, quando ogni |
Sempronio e Sempronella -
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molto lontani, quando ogni sposa filava e tesseva da sè | la | tela occorrente al proprio corredo. O come sono mutati i |
Sempronio e Sempronella -
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di là si soffermavano a scambiare quattro parole con | la | Tuna, che non cessava il suo lavoro. Sempronio e |
Sempronio e Sempronella -
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Asciutta di carni, e un po' giallognola in volto per | la | vita passata in gran parte all'aria chiusa e nella |
Sempronio e Sempronella -
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all'aria chiusa e nella semioscurità della sua casupola, | la | Tuna pareva una di quelle vecchie fate delle fiabe che |
Sempronio e Sempronella -
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di quelle vecchie fate delle fiabe che operano prodigi con | la | rocca e con l'ago: e alle quali i fanciulli che hanno molta |
Sempronio e Sempronella -
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capanna, alzandosi all'alba per lavorare e coricandosi | la | sera per riposare qualche ora e poter riprendere la mattina |
Sempronio e Sempronella -
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la sera per riposare qualche ora e poter riprendere | la | mattina l'usato lavoro, che fanno ormai non più per sè, ma |
Sempronio e Sempronella -
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fanno ormai non più per sè, ma per gli altri, intessendo | la | tela alle spose giovani che cominciano ora la vita, e che |
Sempronio e Sempronella -
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intessendo la tela alle spose giovani che cominciano ora | la | vita, e che preparano le fasce per le creaturine che |
Sempronio e Sempronella -
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nella credenza quando avevo tutto finito, tutto ciò era per | la | signorina Nicoletta! - Tutto ciò era per Nicoletta, - |
Otto giorni in una soffitta -
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poteva arrischiar questo. - Questo povero agnellino, - dice | la | vecchia governante che contempla Nicoletta scotendo la |
Otto giorni in una soffitta -
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dice la vecchia governante che contempla Nicoletta scotendo | la | testa - curato da tre ragazzi nella soffitta! - Curata così |
Otto giorni in una soffitta -
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soffitta. - Per fortuna! - dice Alano. Ora bisogna che | la | mamma racconti la sua scoperta. I ragazzi hanno fretta di |
Otto giorni in una soffitta -
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fortuna! - dice Alano. Ora bisogna che la mamma racconti | la | sua scoperta. I ragazzi hanno fretta di saper tutto. - |
Otto giorni in una soffitta -
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giorni nessuno si era accorto che c'era? - Ah, - risponde | la | mamma - è stato Matù a raccontarmi la sua storia e a |
Otto giorni in una soffitta -
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- Ah, - risponde la mamma - è stato Matù a raccontarmi | la | sua storia e a condurmi da Nicoletta! - Evviva Matù! - |
Otto giorni in una soffitta -
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e a condurmi da Nicoletta! - Evviva Matù! - grida Maurizio. | La | mamma racconta dunque che, appena fatto il bagno, era |
Otto giorni in una soffitta -
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Nell'ultimo cassetto che ha aperto e dove proprio c' è | la | cintura, vede una cosa inaspettata e sorprendente: dei |
Otto giorni in una soffitta -
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legati con uno spago. « Che cosa può essere? » pensa | la | signora d'Aufran. «È strano: questi capelli nel mio |
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dei ragazzi. Purchè non abbiano fatto qualcosa di grave. » | La | signora d'Aufran, perplessa, rimette i riccioli biondi nel |
Otto giorni in una soffitta -
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rimette i riccioli biondi nel cassetto e si mette | la | cintura. Un leggero grattare alla porta la fa sorridere: sa |
Otto giorni in una soffitta -
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e si mette la cintura. Un leggero grattare alla porta | la | fa sorridere: sa che è Matù. - Mrrrr, - fa Matù dietro la |
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la fa sorridere: sa che è Matù. - Mrrrr, - fa Matù dietro | la | porta. E quando gli viene aperto, entra, maestoso, amabile |
Otto giorni in una soffitta -
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viene aperto, entra, maestoso, amabile e carezzevole con | la | sua padrona che ama tanto. I suoi grandi occhi verdi sono |
Otto giorni in una soffitta -
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grandi occhi verdi sono chiari come un'acqua limpida: è | la | gioia. La pupilla non è |
Otto giorni in una soffitta -
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occhi verdi sono chiari come un'acqua limpida: è la gioia. | La | pupilla non è |
Otto giorni in una soffitta -
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chiamavano in casa Gigetto perchè | la | mattina era un pigrone. Non voleva mai scendere dal letto e |
Gemme - Corso completo di letture -
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fare uno scherzo al signorino Marmotta , che dormiva ancora | la | grossa. Prese una bottiglia d'acqua di seltz, si accostò |
Gemme - Corso completo di letture -
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giù sùbito, e appena potè capire da che parte era venuta | la | doccia, corse per farla pagar salata ad Antonietto. Ma per |
Gemme - Corso completo di letture -
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pagar salata ad Antonietto. Ma per fortuna, sopraggiunse | la | mamma, e rimise la pace fra i due litiganti sgridandoli |
Gemme - Corso completo di letture -
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Antonietto. Ma per fortuna, sopraggiunse la mamma, e rimise | la | pace fra i due litiganti sgridandoli entrambi. Sgridò |
Gemme - Corso completo di letture -
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Antonino, per lo scherzo che non doveva fare, e Gigetto per | la | sua grande poltroneria. |
Gemme - Corso completo di letture -
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da quelle che si trovano in esso prevalenti. Se | la | materia che predomina è sciolta, gli dà scioltezza; se è |
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di un terreno alla coltivazione, bisogna studiarne | la | composizione. 2. I terreni coltivabili sono principalmente |
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che ora ti farò praticamente conoscere. L'argilla è | la | terra da stoviglie e da mattoni: ed eccone le sue |
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le sue proprietà. Se prendi un po' di questa terra, e | la | bagni, diventa molle, pastosa, attaccaticcia; puoi farne |
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puoi farne pallottole; stemperarla in poltiglia. Se | la | fai seccare al sole, diventa compatta, dura, si restringe, |
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dura, si restringe, e si screpola in ogni senso. Se | la | metti al fuoco si cuoce, arrossa, indurisce come pietra. La |
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la metti al fuoco si cuoce, arrossa, indurisce come pietra. | La | sabbia, che tu ben conosci, ha qualità opposte a quelle |
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tatto. Lascia passar l'acqua come un filtro. Il calcare è | la | pietra da calce, quella che si mette nella fornace per fare |
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nella fornace per fare della calcina. Il calcare è, come | la | sabbia, poco consistente; assorbe molt'acqua, e prontamente |
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sabbia, poco consistente; assorbe molt'acqua, e prontamente | la | perde; si impasta debolmente con l'acqua; seccando si |
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calcare a colpo d'occhio, versandovi sopra un po' di aceto: | la | terra bolle, fischia, e fa molta spuma. DOMANDE: 1. Perchè |
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e fa molta spuma. DOMANDE: 1. Perchè si deve studiare | la | composizione dei terreni? 2. Di quali sostanze sono |
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- Per quali caratteri e qualità distingui l'argilla? - | La | sabbia? - Il calcare? |
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sollevarsi leggiera, serena, come al respirare un' aria che | la | nutre, ch'è la sua, non ebbe certamente, nè avrà mai quel |
Angiola Maria -
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serena, come al respirare un' aria che la nutre, ch'è | la | sua, non ebbe certamente, nè avrà mai quel senso divino che |
Angiola Maria -
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dimmi, non ti nacque nell'anima un pensiero almeno, che | la | vita vi possa esser più felice, gli anni più lenti e men |
Angiola Maria -
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patria, dove si piacque di crear così bella e benedetta | la | natura? - Se tu non facesti questo voto, io lo feci per te. |
Angiola Maria -
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io lo feci per te. Era una mattina piena d' incanto. - | La | primavera cominciava appena; la limpidezza dell'aria e lo |
Angiola Maria -
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mattina piena d' incanto. - La primavera cominciava appena; | la | limpidezza dell'aria e lo splendore del cielo, l'armonia |
Angiola Maria -
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era bellezza e mistero. È il bel tempo che il poeta sogna | la | gioventù del mondo, i giorni della creazione, quando terra |
Angiola Maria -
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della materia e della forza; che al ricco ozioso ristora | la | stanca complessione, e al povero contadino fa le promesse |
Angiola Maria -
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più forte il bisogno d'amare i nostri fratelli, d' amar | la | terra dove nascemmo i luoghi dove il nostro cuore apprese |
Angiola Maria -
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dove anche abbiam dovuto gustare i primi dolori, e piangere | la | prima volta! O nostra patria! - Ecco il sole che, nella |
Angiola Maria -
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della sua luce suscita l' allegrezza nel cielo, sparge | la | fecondità nelle campagne , la tranquillità nella vita, e |
Angiola Maria -
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allegrezza nel cielo, sparge la fecondità nelle campagne , | la | tranquillità nella vita, e l'amore nell'anima di tutti! |
Angiola Maria -
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di vigneti e di pascoli, di casolari e di borgate! Qui | la | bellezza del cielo e della terra, la frequenza degli |
Angiola Maria -
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e di borgate! Qui la bellezza del cielo e della terra, | la | frequenza degli uomini, la leggiadria delle donne.... È la |
Angiola Maria -
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del cielo e della terra, la frequenza degli uomini, | la | leggiadria delle donne.... È la terra de' nostri padri, |
Angiola Maria -
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la frequenza degli uomini, la leggiadria delle donne.... È | la | terra de' nostri padri, dell'antica nostra religione, delle |
Angiola Maria -
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| La | zappa, o marra, fig.4, 5, non capovolge le zolle, le |
Il giovinetto campagnuolo II - Agricoltura -
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è men buono che quello della vanga: onde si dice che | la | zappa ha la punta d'argento. |
Il giovinetto campagnuolo II - Agricoltura -
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buono che quello della vanga: onde si dice che la zappa ha | la | punta d'argento. |
Il giovinetto campagnuolo II - Agricoltura -
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| la | scolaresca era rimasta meravigliata. Giulio, quel birichino |
Gemme - Corso completo di letture -
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col caldo evapora, forma il vapore acqueo e le nubi. | La | pioggia cade abbondante specialmente in primavera e in |
Gemme - Corso completo di letture -
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specialmente in primavera e in autunno. D'inverno cade | la | neve. D'estate cade la grandine che fa tanto male. L'uomo, |
Gemme - Corso completo di letture -
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e in autunno. D'inverno cade la neve. D'estate cade | la | grandine che fa tanto male. L'uomo, lavandosi bene, si |
Gemme - Corso completo di letture -
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bene, si mantiene sempre in buona salute.» Com'era contenta | la | signorina! E anche Giulio era molto contento. Che cominci a |
Gemme - Corso completo di letture -
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non ghiotta, ma sufficiente al bisogno. Il campo ti dà | la | farina pel pane, la polenta, e le paste; l'orto ti dà i |
La giovinetta campagnuola -
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sufficiente al bisogno. Il campo ti dà la farina pel pane, | la | polenta, e le paste; l'orto ti dà i legumi, ed erbe per |
La giovinetta campagnuola -
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per condimento; il porco ti fornisce il lardo, e il grasso; | la | vacca il latte, il burro, e il cacio; la gallina le uova; |
La giovinetta campagnuola -
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e il grasso; la vacca il latte, il burro, e il cacio; | la | gallina le uova; gli alberi i frutti. Di questi prodotti |
La giovinetta campagnuola -
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una parte puoi riservarla per l'uso domestico, e vendere | la | rimanente. Se a questi cibi aggiungi talvolta un pezzo di |
La giovinetta campagnuola -
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vacca, o una fetta di salame, fai un pranzetto che ristora | la | tua gente, e la mette in allegria. Fin che dura la buona |
La giovinetta campagnuola -
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di salame, fai un pranzetto che ristora la tua gente, e | la | mette in allegria. Fin che dura la buona stagione, ti è |
La giovinetta campagnuola -
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ristora la tua gente, e la mette in allegria. Fin che dura | la | buona stagione, ti è facile variare i cibi; non hai che a |
La giovinetta campagnuola -
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hanno il pregio di rendere i cibi più gustosi, e saporiti. | La | massaia spensierata, che non prevede, e non provvede, ha i |
La giovinetta campagnuola -
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crucci, nell'inverno, a preparare i pasti. Al contrario | la | massaia attiva, e previdente, ha raccolto un po' di tutto, |
La giovinetta campagnuola -
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attiva, e previdente, ha raccolto un po' di tutto, come | la | formica; perciò non ha fastidio pel desinare, e, spendendo |
La giovinetta campagnuola -
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pel desinare, e, spendendo nulla di più, fa star bene | la | famiglia. |
La giovinetta campagnuola -
|
Se non sa che cosa fare delle proprie mani; Se lascia | la | casa, per correre dalle comari del vicinato a menar con |
La giovinetta campagnuola -
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per correre dalle comari del vicinato a menar con esse | la | lingua sul conto del prossimo; Se si mangia di nascosto i |
La giovinetta campagnuola -
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e vorrebbe mutar vestito ogni domenica, come si cambia | la | camicia; Se non ha cura dei vecchi, compassione degli |
La giovinetta campagnuola -
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è ignorante, e non vuole istruirsi; Se non ama l'ordine, e | la | nettezza; Se non è contenta del proprio stato, e invidia |
La giovinetta campagnuola -
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del proprio stato, e invidia l'altrui; Se fa consistere | la | religione nella bigotteria; e per essa trascura i suoi |
La giovinetta campagnuola -
|
questi difetti non sarà mai buona moglie, e buona madre; nè | la | felicità, nè la fortuna, troverà mai l'uscio di sua casa. |
La giovinetta campagnuola -
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sarà mai buona moglie, e buona madre; nè la felicità, nè | la | fortuna, troverà mai l'uscio di sua casa. |
La giovinetta campagnuola -
|
il luogo specialmente destinato per onorare e pregar Dio è | la | chiesa. Quella è la sua casa, luogo di pio raccoglimento, e |
La giovinetta campagnuola -
|
destinato per onorare e pregar Dio è la chiesa. Quella è | la | sua casa, luogo di pio raccoglimento, e immagine del |
La giovinetta campagnuola -
|
Nella chiesa ci sembra di essere più vicini a Dio; | la | nostra fede in lui è più viva, e più fervorosa è la |
La giovinetta campagnuola -
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a Dio; la nostra fede in lui è più viva, e più fervorosa è | la | preghiera. Là sentiamo proprio d'essere tutti fratelli, |
La giovinetta campagnuola -
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uniti in un solo affetto, si prega insieme, e si invoca | la | benedizione del Signore sulle nostre famiglie, su tutto il |
La giovinetta campagnuola -
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Una volta fu domandato ad un vecchio sapiente qual fosse | la | prima virtù dei bambini, ed egli rispose: -L'obbedienza. -E |
I miei amici di Villa Castelli -
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prima virtù dei bambini, ed egli rispose: -L'obbedienza. -E | la | seconda? -L'obbedienza. -E la terza, quella che deve |
I miei amici di Villa Castelli -
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rispose: -L'obbedienza. -E la seconda? -L'obbedienza. -E | la | terza, quella che deve comprendere tutte le altre virtù?- E |
I miei amici di Villa Castelli -
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| LA | DOMENICA La domenica è iI giorno dedicato al Creatore del |
I miei amici di Villa Castelli -
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DOMENICA | La | domenica è iI giorno dedicato al Creatore del Mondo. Gli |
I miei amici di Villa Castelli -
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si lavano di buon mattino tutto il corpo, si mettono | la | biancheria, pulita e indossano gli abiti della festa. |
I miei amici di Villa Castelli -
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le cattive erbe. Si adoperano soli, o in composte. 2. | La | marna è pure un correttivo, ed un concime. Opera come la |
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2. La marna è pure un correttivo, ed un concime. Opera come | la | calce; ma la sua azione è meno energica. Si applica a |
Il giovinetto campagnuolo II - Agricoltura -
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pure un correttivo, ed un concime. Opera come la calce; ma | la | sua azione è meno energica. Si applica a intervalli di 5 a |
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dove si può avere a poca distanza, ed a buon prezzo. | La | calce, e la marna, aumentano il prodotto delle terre; ma le |
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si può avere a poca distanza, ed a buon prezzo. La calce, e | la | marna, aumentano il prodotto delle terre; ma le spossano |
Il giovinetto campagnuolo II - Agricoltura -
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perchè agiscono come stimolanti, e rendono più pronta | la | scomposizione dei concimi. Esse dunque non suppliscono alla |
Il giovinetto campagnuolo II - Agricoltura -
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Esse dunque non suppliscono alla concimazione ordinaria; | la | richiedono anzi maggiore, e la rendono più utile. 3. Il |
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alla concimazione ordinaria; la richiedono anzi maggiore, e | la | rendono più utile. 3. Il gesso è un concime utile alla |
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a vegetazione già cominciata, di buon mattino con | la | rugiada, perchè si fermi sulle foglie delle giovani piante. |
Il giovinetto campagnuolo II - Agricoltura -
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Qual è l'azione della marna? - In qual dose si applica? - | La | calce, e la marna, bastano a concimare le terre? 3. A quali |
Il giovinetto campagnuolo II - Agricoltura -
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della marna? - In qual dose si applica? - La calce, e | la | marna, bastano a concimare le terre? 3. A quali piante |
Il giovinetto campagnuolo II - Agricoltura -
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| LA | STRADA |
I miei amici di Villa Castelli -
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| LA | CUCINA DI ZELINDA Zelinda, un'amica di mamma Vittoria, è |
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mamma Vittoria, è una brava donna da casa. A qualunque ora | la | si vada a trovare ha sempre le sue stanze rassettate. La |
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la si vada a trovare ha sempre le sue stanze rassettate. | La | cucina è la stanza dove Zelinda trascorre il maggior tempo |
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a trovare ha sempre le sue stanze rassettate. La cucina è | la | stanza dove Zelinda trascorre il maggior tempo della |
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il maggior tempo della giornata. Essa mostra con gioia | la | sua bella cucina. Ecco il focolare colla cappa del camino, |
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bolle un tegame che manda odore d'intingolo. Le molle e | la | paletta pare che facciano da guardiani al focolare. Ad una |
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si vedono i ramaiuoli, il colabrodo, uno strizzalimoni, | la | grattugia e il tagliere; i mestoli, sempre puliti, sono |
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le stoviglie e vicino una piattaia o rastrelliera. | La | tavola posta nel mezzo è grande e pulitissima, attorno sono |
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e pulitissima, attorno sono disposte in ordine le sedie. | La | cucina di Zelinda è così lucida e ordinata che invita |
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é nato cieco e prega spesso il Signore perchè gli, conceda | la | grazia di poter vedere il sole, i fiori e la mamma sua. Una |
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gli, conceda la grazia di poter vedere il sole, i fiori e | la | mamma sua. Una notte, mentre il bimbetto dormiva tranquillo |
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sussurrò all'orecchio: -Se vuoi venir con me poitrai vedere | la | luce, i fiori, un magnifico giardino illuminato dalle |
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buoni. Vengo subito - rispose il ciechino, e prese | la | mano dell'Angelo che lo condusse verso la porta di fuori. |
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ciechino, e prese la mano dell'Angelo che lo condusse verso | la | porta di fuori. Giunti in un giardino, Gigino pensò alla |
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in un giardino, Gigino pensò alla sua mamma e chiese: - E | la | mia mamma? - La mama resta; ella non può stare fra i |
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Gigino pensò alla sua mamma e chiese: - E la mia mamma? - | La | mama resta; ella non può stare fra i bambini - rispose |
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Gigino, appena svegliatosi, abbracciò con più affetto | la | mamma sua. |
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| LA | SCUOLA È CHIUSA La scuola è chiusa. Mario, che ormai è |
I miei amici di Villa Castelli -
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SCUOLA È CHIUSA | La | scuola è chiusa. Mario, che ormai è stato promosso alla |
I miei amici di Villa Castelli -
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serrate, e prova come un senso di malinconia. - Dove sarà | la | mia maestra? Tornerà un altr'anno? - E suoi compagni? Essi |
I miei amici di Villa Castelli -
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anzi si incontran con lui. Ma è diverso trovarsi per | la | campagna dal trovarsi fra i banchi. Intanto la scuola è |
I miei amici di Villa Castelli -
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trovarsi per la campagna dal trovarsi fra i banchi. Intanto | la | scuola è chiusa. A Mario pareva a volte, andandovi, di |
I miei amici di Villa Castelli -
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manchi qualcosa. Forse i suoi libri, i suoi quaderni; forse | la | voce della sua maestra che gli insegnava a guardare le |
I miei amici di Villa Castelli -
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momento era venuto. Lo stesso vecchio servitore attraversò | la | galleria, borbottando fra le gengive, e scomparve dietro |
Angiola Maria -
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interne, fatto segno alla giovine di seguirlo, lasciò | la | vecchia, dispettosa di quel complimento, a contemplare a |
Angiola Maria -
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della sconosciuta dama, pure rassicuravasi pensando che | la | signora, s'era vero quanto la vedova le aveva ripetuto, |
Angiola Maria -
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rassicuravasi pensando che la signora, s'era vero quanto | la | vedova le aveva ripetuto, doveva esser buona e pietosa; e |
Angiola Maria -
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aveva ripetuto, doveva esser buona e pietosa; e rammentava | la | prima sua benefattrice, la contessa Anna; ma tanto Maria |
Angiola Maria -
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buona e pietosa; e rammentava la prima sua benefattrice, | la | contessa Anna; ma tanto Maria aveva sofferto, che non |
Angiola Maria -
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adesso, come lo fu allora. Appena il servitore ebbe aperta | la | porta del gabinetto, s'intese di là entro una voce d'uomo: |
Angiola Maria -
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una voce d'uomo: « Venite pure, quella giovine, venite; | la | signora marchesa ha la degnazione di ricevervi. » Ella |
Angiola Maria -
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Venite pure, quella giovine, venite; la signora marchesa ha | la | degnazione di ricevervi. » Ella entrò, in atto rispettoso, |
Angiola Maria -
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fece alcuni passi, e modestamente sollevò gli occhi. | La | marchesa era seduta sur un canapè ricoperto di un drappo di |
Angiola Maria -
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di bizzarri fregi, intagli e ghirigori, che avrebbero fatto | la | maraviglia de' nostri moderni amatori dell' arredare |
Angiola Maria -
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dell' arredare antico. Parca e malinconica penetrava | la | luce per l' unica finestra di sotto a' lembi semiaperti di |
Angiola Maria -
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nera a trafori; il ritratto d' una santa vergine e martire. | La | signora marchesa mostrava nell' aspetto la dignità d'un |
Angiola Maria -
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e martire. La signora marchesa mostrava nell' aspetto | la | dignità d'un buon mezzo secolo compiuto; e benché altri non |
Angiola Maria -
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e amico di casa, pure ella si teneva ritta e dura su | la | persona, con la faccia secca, grinzosa, acuto il mento, e |
Angiola Maria -
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casa, pure ella si teneva ritta e dura su la persona, con | la | faccia secca, grinzosa, acuto il mento, e le braccia |
Angiola Maria -
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di ricchi merletti a can- noncini le s' impadiglionava su | la | testa e proteggeva due ciocche di capelli biondi |
Angiola Maria -
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artificiali; uno sciallo nero le copriva le spalle magre e | la | persona; e i suoi piccoli piedi, che forse erano stati la |
Angiola Maria -
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e la persona; e i suoi piccoli piedi, che forse erano stati | la | disperazione de' ballerini dell' aristocratico minuetto, |
Angiola Maria -
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che le sedeva a lato, finiva allor' allora di succhiare | la | consueta cioccolata sul dipinto labbro della chicchera, e, |
Angiola Maria -
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suo costume per le visite della mattina; delle quali | la | prima era appunto per la buona cioccolata della marchesa |
Angiola Maria -
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visite della mattina; delle quali la prima era appunto per | la | buona cioccolata della marchesa Due lunghe, uguali e |
Angiola Maria -
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e del canonico, furono il primo interrogatorio che subì | la | fanciulla, e bastarono a rapirle dal cuore la poca fiducia |
Angiola Maria -
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che subì la fanciulla, e bastarono a rapirle dal cuore | la | poca fiducia con che veniva, e ad agghiacciarle su gli |
Angiola Maria -
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molto propizio alla nostra Maria, se le prime parole che | la | dama le rivolse, furono: « M'avevano prevenuta che una |
Angiola Maria -
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mia umile condizione. » « Però quel color nero fa spiccare | la | vostra fisonomia; siete un po' pallida, ma bellina. » « Oh! |
Angiola Maria -
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vero.... Perchè, » aggiunse, fissando di nuovo gli occhi su | la | fanciulla « lo dovete alla sua raccomandazione, se |
Angiola Maria -
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a far qualche cosa per voi.... » « Oh! signora marchesa!... | la | prego, la prego.... » disse in atto d'umiltà e di riverenza |
Angiola Maria -
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cosa per voi.... » « Oh! signora marchesa!... la prego, | la | prego.... » disse in atto d'umiltà e di riverenza il |
Angiola Maria -
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disse in atto d'umiltà e di riverenza il canonico; « già è | la | nostra parte, di noi altri preti, quella di procurare il |
Angiola Maria -
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quella di procurare il bene de' poveri. E quando s' ha | la | fortuna d'aver a fare con dame illustri e pie, come lei, |
Angiola Maria -
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» « Il male è» ripigliò questa « che pur troppo | la | nostra carità il più delle volte è sterile: è il grano che |
Angiola Maria -
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poveri, ma onesti.... e adesso sono morti..,. « Sì, sì, | la | solita storia; tutte così.... ma prima, spiegatevi; |
Angiola Maria -
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signori inglesi.... » « Ah sì?... » domandò, strabiliando, | la | marchesa; « veramente, è una circostanza che non mi piace |
Angiola Maria -
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Ma chi vi mise in quella casa forestiera » « È stata | la | sorte.... un caso.... io era la compagna delle damigelle di |
Angiola Maria -
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casa forestiera » « È stata la sorte.... un caso.... io era | la | compagna delle damigelle di quel signore; avevo passati |
Angiola Maria -
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occhi. « E questo vostro fratello cos' era?... » Così, con | la | freddezza di un giudice processante, continuava la marchesa |
Angiola Maria -
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con la freddezza di un giudice processante, continuava | la | marchesa il suo interrogatorio. « Era vicecurato in un |
Angiola Maria -
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» « Come?... come?... » interruppe il canonico; e battendo | la | tavola con una palmata, che fece sobbalzare a un punto |
Angiola Maria -
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prete Carlo ***? » « Proprio lui, » proferì con fioca voce | la | sbigottita giovinetta, e chinò sul seno la faccia, |
Angiola Maria -
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con fioca voce la sbigottita giovinetta, e chinò sul seno | la | faccia, lasciando in quell' atto cadere il velo, che prima |
Angiola Maria -
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signora marchesa, non ne facciamo niente.... ritiro | la | raccomandazione.... Non si può, la mia ragazza, non ai può |
Angiola Maria -
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niente.... ritiro la raccomandazione.... Non si può, | la | mia ragazza, non ai può So ben che ci canzonate! » Che cos' |
Angiola Maria -
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canonico, si spieghi, ch' io mi sento venir fredda!... » E | la | marchesa, sbarrando con ispavento i piccoli occhi, scoteva |
Angiola Maria -
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marchesa, sbarrando con ispavento i piccoli occhi, scoteva | la | cuffia, a gran rischio di scompigliare le bionde sue |
Angiola Maria -
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Il canonico si levò in piedi, e delle braccia fatto arco su | la | tavola, si chinò all'orecchio della marchesa, sfiorando |
Angiola Maria -
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che mistero. Ma quelle parole furono come colpo di folgore. | La | marchesa balzò in piedi anch'essa, con una ciera sdegnosa, |
Angiola Maria -
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anch'essa, con una ciera sdegnosa, stralunata; fulminò | la | povera giovine con un'occhiata terribile; poi, a poco a |
Angiola Maria -
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sono proprio accorata, ma non posso far niente per voi.... | la | cosa è troppo, troppo seria. Voi forse non ne avete colpa, |
Angiola Maria -
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Voi forse non ne avete colpa, ma le leggi, il governo, | la | religione e la quiete della mia coscienza, vogliono così; è |
Angiola Maria -
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non ne avete colpa, ma le leggi, il governo, la religione e | la | quiete della mia coscienza, vogliono così; è impossibile, |
Angiola Maria -
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terribile, immeritata, che faceva altrui delitto | la | pietà verso l'infelice orfanella? Era l' infamia che pesava |
Angiola Maria -
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e caro? Essa tremava, come veramente fosse colpevole; | la | sua mente si smarriva, nè so qual forza la sostenesse in |
Angiola Maria -
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fosse colpevole; la sua mente si smarriva, nè so qual forza | la | sostenesse in quella difficile prova. S'avanzò con |
Angiola Maria -
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prova. S'avanzò con sommessione, com' era venuta, verso | la | sdegnata marchesa; timida arrischiò un passo, e tentò di |
Angiola Maria -
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marchesa; timida arrischiò un passo, e tentò di baciar | la | mano di lei, per chiederle perdono d'averla sturbata. Ma la |
Angiola Maria -
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la mano di lei, per chiederle perdono d'averla sturbata. Ma | la | pia e superba dama ritirò la mano, e la congedò dicendo: « |
Angiola Maria -
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perdono d'averla sturbata. Ma la pia e superba dama ritirò | la | mano, e la congedò dicendo: « Mi rincresce, la mia giovine; |
Angiola Maria -
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sturbata. Ma la pia e superba dama ritirò la mano, e | la | congedò dicendo: « Mi rincresce, la mia giovine; ma, per |
Angiola Maria -
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dama ritirò la mano, e la congedò dicendo: « Mi rincresce, | la | mia giovine; ma, per ora, non m' è concesso assolutamente |
Angiola Maria -
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in segreto, e con gran calore. Maria trovò nella galleria | la | vecchia Giuditta; la quale, rassegnata ad aspettarla, erasi |
Angiola Maria -
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calore. Maria trovò nella galleria la vecchia Giuditta; | la | quale, rassegnata ad aspettarla, erasi a tutto bell'agio |
Angiola Maria -
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volto sereno, che voleva dire: - E così? siete contenta? Ma | la | fanciulla, tutt' ancora confusa, le prese tremando la mano, |
Angiola Maria -
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Ma la fanciulla, tutt' ancora confusa, le prese tremando | la | mano, e stringendosele vicino: « Andiamo, » le disse, « |
Angiola Maria -
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inutile tentativo presso d'un'altra caritatevole signora, | la | quale trovò Maria d'età troppo fresca, per essere cameriera |
Angiola Maria -
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essere cameriera di una sua figliuola sposa, fu allora che | la | povera giovine accettava di collocarsi, come ricamatrice, |
Angiola Maria -
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vita nessuno le avrebbe rimproverato il dolore, | la | sua misera condizione; nessuno sarebbe venuto a ripeterle |
Angiola Maria -
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le avesse chiesto mai il perché della sua tristezza. Anche | la | signora Giuditta, da prima così premurosa, così affannosa', |
Angiola Maria -
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poiché, appena le venne fatto d'appoggiare altrove | la | fanciulla, non si lasciò più tampoco vedere. Non già |
Angiola Maria -
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che essa l'aveva veduto l'ultima volta. L'onesta crestaja | la | teneva in casa sua, avendole destinata una cameretta buja, |
Angiola Maria -
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in casa sua, avendole destinata una cameretta buja, a mezzo | la | scala, che prima serviva di ripostiglio, e che rispondeva |
Angiola Maria -
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nane, e un piccolo scanno nella stradetta fra il letto e | la | parete. Una luce morta, rabbujata dal colore delle tettoje |
Angiola Maria -
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un aspetto più tristo ancora, e quasi di carcere. Eppure | la | buona orfanella, quando si trovava, nel misero asilo, dove |
Angiola Maria -
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e della pace. E poi, ella coricavasi col cuor libero, con | la | mente serena, dormiva ancora i soavi sonni dell'infanzia. E |
Angiola Maria -
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que' sei mesi. E nel giorno de' morti, era venuta su | la | fossa della madre, fra i poveri e i buoni, a portare anch' |
Angiola Maria -
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nei tini e diventò vino, che fu portato all'oste. Ma quando | la | castagna uscì dal riccio, il contadino la raccolse nei |
I miei amici di Villa Castelli -
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Ma quando la castagna uscì dal riccio, il contadino | la | raccolse nei sacchi e la tenne per sè, ringraziando il |
I miei amici di Villa Castelli -
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uscì dal riccio, il contadino la raccolse nei sacchi e | la | tenne per sè, ringraziando il Signore di avergli donato, |
I miei amici di Villa Castelli -
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per sè, ringraziando il Signore di avergli donato, per | la | brutta stagione, un frutto così saporito e nutriente. |
I miei amici di Villa Castelli -
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saper conservare quel che si ha, e quel che si guadagna. | La | vera economia vuole che si spenda il necessario; non più, e |
La giovinetta campagnuola -
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è una bella virtù, dall'avarizia che è una brutta passione. | La | donna economa provvede ai bisogni della casa, in |
La giovinetta campagnuola -
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conto; ma non mette passione nel possederlo. Al contrario | la | donna spilorcia, ed avara, ama il danaro per se stesso, e |
La giovinetta campagnuola -
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della famiglia, risparmia anche le spese necessarie, soffre | la | fame, e la fa soffrire ai figlioli; al danaro sacrifica la |
La giovinetta campagnuola -
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risparmia anche le spese necessarie, soffre la fame, e | la | fa soffrire ai figlioli; al danaro sacrifica la pace, e il |
La giovinetta campagnuola -
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la fame, e la fa soffrire ai figlioli; al danaro sacrifica | la | pace, e il benessere della famiglia. La donna economa è |
La giovinetta campagnuola -
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al danaro sacrifica la pace, e il benessere della famiglia. | La | donna economa è padrona del danaro; la donna avara ne è |
La giovinetta campagnuola -
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della famiglia. La donna economa è padrona del danaro; | la | donna avara ne è schiava. E sempre s'è visto che il danaro |
La giovinetta campagnuola -
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FRA GLI UCCELLINI Il suolo era gelato. | La | neve, cadendo, infarinava ogni cosa. I passerotti, sorpresi |
Sempronio e Sempronella -
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arruffate dal vento. Quando Sempronio corse per avvertire | la | sorella che la neve fioccava, ella era già in cortile e |
Sempronio e Sempronella -
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vento. Quando Sempronio corse per avvertire la sorella che | la | neve fioccava, ella era già in cortile e stava aprendo il |
Sempronio e Sempronella -
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si levò da terra, là dove rasente alla parete, sotto | la | bassa grondaia, la neve non s'era posata. C'erano passeri, |
Sempronio e Sempronella -
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là dove rasente alla parete, sotto la bassa grondaia, | la | neve non s'era posata. C'erano passeri, cardellini, |
Sempronio e Sempronella -
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e selvaggi abitatori della campagna, e però, appena buttata | la | mondiglia ai polli, e foglie e torsi di cavoli e un pugno |
Sempronio e Sempronella -
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agli uccellini digiuni. Da quel giorno, per quanto durò | la | neve, tutte le volte che Sempronella si recava a dar da |
Sempronio e Sempronella -
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sempre avvolta da un nuvolo di uccelletti che aspettavano | la | loro parte di cibo. |
Sempronio e Sempronella -
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a giocare in soffitta, Nicoletta avrebbe dovuto passar | la | notte sul tetto! - Altro che la notte!... - rinforza |
Otto giorni in una soffitta -
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avrebbe dovuto passar la notte sul tetto! - Altro che | la | notte!... - rinforza Maurizio. - Tutta la vita, forse, |
Otto giorni in una soffitta -
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- Altro che la notte!... - rinforza Maurizio. - Tutta | la | vita, forse, perchè nessuno viene mai in soffitta. - |
Otto giorni in una soffitta -
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piano: - Il mio angelo custode, in questo momento, è | la | mia buona mamma. Essa ha preso il suo posto, lo so! - I tre |
Otto giorni in una soffitta -
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lo so! - I tre ragazzi guardano con tenera compassione | la | loro flglia adottiva, e nessuno di loro pensa che sia |
Otto giorni in una soffitta -
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e nessuno di loro pensa che sia possibile chiudere.... | la | finestra della propria casa a un ospite mandato dagli |
Otto giorni in una soffitta -
|
| la | formica: |
Sempronio e Sempronella -
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| LA | BARCHETTA Piegano e ripiegano il foglio, ed ecco, i due |
Sempronio e Sempronella -
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i loro sguadi, e sulle onde che si inseguono essi gittano | la | minuscola imbarcazione; essi varano con grida di gioia il |
Sempronio e Sempronella -
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carta, destinato a una rapida corsa e a un certo naufragio. | La | carta non regge alla foga impetuosa del fiume, l'acqua la |
Sempronio e Sempronella -
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La carta non regge alla foga impetuosa del fiume, l'acqua | la | bagna e la inzuppa: ben presto i bordi immollati cedono, la |
Sempronio e Sempronella -
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non regge alla foga impetuosa del fiume, l'acqua la bagna e | la | inzuppa: ben presto i bordi immollati cedono, la navicella |
Sempronio e Sempronella -
|
la bagna e la inzuppa: ben presto i bordi immollati cedono, | la | navicella perde a poco a poco la sua forma slanciata, fino |
Sempronio e Sempronella -
|
i bordi immollati cedono, la navicella perde a poco a poco | la | sua forma slanciata, fino a che un'onda più alta delle |
Sempronio e Sempronella -
|
forma slanciata, fino a che un'onda più alta delle altre | la | copre di un suo fiotto, la sommerge miseramente. La |
Sempronio e Sempronella -
|
che un'onda più alta delle altre la copre di un suo fiotto, | la | sommerge miseramente. La barchetta è perduta! Non aveva nè |
Sempronio e Sempronella -
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altre la copre di un suo fiotto, la sommerge miseramente. | La | barchetta è perduta! Non aveva nè remi nè vela: non aveva |
Sempronio e Sempronella -
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rive del mare. Essa ha durato quanto dura un piccolo gioco. | La | carta con cui l'avevano fabbricata era scritta; una mano di |
Sempronio e Sempronella -
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di punteggiatura. E l'acqua ha stemperato e disciolto tutta | la | bella scrittura, il componimento è affondato insieme con la |
Sempronio e Sempronella -
|
la bella scrittura, il componimento è affondato insieme con | la | carta della barchetta, insieme con quel bel nove azzurro |
Sempronio e Sempronella -
|
onde in tempesta, e lottano, lottano disperatamente con | la | furia dei venti e dei marosi, e al fine devono cedere alla |
Sempronio e Sempronella -
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si vedono perduti, tutti piangono, gridano, implorano: | la | imbarcazione è perduta, galleggia in balia delle onde, |
Sempronio e Sempronella -
|
alla deriva, sbatte contro gli scogli, va in frantumi, ed è | la | morte per tutti! La violenza dell'acqua è tremenda. Al paro |
Sempronio e Sempronella -
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contro gli scogli, va in frantumi, ed è la morte per tutti! | La | violenza dell'acqua è tremenda. Al paro della carta, ad |
Sempronio e Sempronella -
|
c' è poesia senza verità e senza virtù. Se | la | Musa non veste il semplice manto della verità, se la virtù |
Angiola Maria -
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Se la Musa non veste il semplice manto della verità, se | la | virtù non le insegna il suo casto e tranquillo sorriso, le |
Angiola Maria -
|
avrà il suo più dolce premio, quell'intimo assenso ch' è | la | risposta dell'anima; non troverà nessuno che gli consacri |
Angiola Maria -
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d' amare; il cuore sente bensì e gusta quello che accarezza | la | sua parte di creta, ma intende e ama ciò che solleva la sua |
Angiola Maria -
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la sua parte di creta, ma intende e ama ciò che solleva | la | sua parte più bella, la coscienza. Per chi studia il cuore |
Angiola Maria -
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ma intende e ama ciò che solleva la sua parte più bella, | la | coscienza. Per chi studia il cuore e le sue migliori |
Angiola Maria -
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che nutrono le virtù semplici e domestiche, anche | la | vita della più umile creatura, anche la storia segreta |
Angiola Maria -
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e domestiche, anche la vita della più umile creatura, anche | la | storia segreta dell'anima più modesta, sono una lezione |
Angiola Maria -
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virtù sono rare, e per questo appunto sono grandi; ma | la | virtù modesta, la virtù docile e vera abita in mezzo di |
Angiola Maria -
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e per questo appunto sono grandi; ma la virtù modesta, | la | virtù docile e vera abita in mezzo di noi. E tu, sempre che |
Angiola Maria -
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virtù docile e vera abita in mezzo di noi. E tu, sempre che | la | cerchi, a ogni passo puoi incontrarti con essa; la ritrovi |
Angiola Maria -
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che la cerchi, a ogni passo puoi incontrarti con essa; | la | ritrovi ne' piccoli e ne' potenti; e più spesso forse nella |
Angiola Maria -
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che l'anima più severa e resIla non può a meno di sentirne | la | bellezza, di donarle grazia, amicizia, o se non altro, di |
Angiola Maria -
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e pellegrina nel mondo. Dapprima il cielo, il sole, | la | bella natura, la contentezza dell'oggi e del dimani, tutto |
Angiola Maria -
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nel mondo. Dapprima il cielo, il sole, la bella natura, | la | contentezza dell'oggi e del dimani, tutto è per lei. Essa |
Angiola Maria -
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per poco. Dice un filosofo, che l' uomo è così grande, che | la | sua grandezza appare anche in ciò, ch'egli si conosce |
Angiola Maria -
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de' suoi dolori, trova in sè medesimo una forza novella, | la | speranza. Questa gli dona la consolazione dell' amicizia, |
Angiola Maria -
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sè medesimo una forza novella, la speranza. Questa gli dona | la | consolazione dell' amicizia, la dolcezza dell'amore; ed |
Angiola Maria -
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speranza. Questa gli dona la consolazione dell' amicizia, | la | dolcezza dell'amore; ed egli, incapace di sprezzar sè |
Angiola Maria -
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del bene. Allora l'amore sostiene il cuore, consiglia | la | fede, suscita la volontà: e così tutti i nostri giorni |
Angiola Maria -
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l'amore sostiene il cuore, consiglia la fede, suscita | la | volontà: e così tutti i nostri giorni fossero come quelli |
Angiola Maria -
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una seconda natura; e questa, il più delle volte, soggioga | la | prima. Onde i meglio fortunati son coloro che, senza |
Angiola Maria -
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Onde i meglio fortunati son coloro che, senza fallire | la | via, toccano più vicino alla meta; avendo saviezza bastante |
Angiola Maria -
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sè stessi, o coraggio abbastanza per soffrire. E anch'essa, | la | debole creatura, nata solo per amare o per piangere, |
Angiola Maria -
|
i più bei fiori della vita, conserva nel cuore un tesoro, | la | sua rassegnazione e la sua fede. L'angustia del dubbio, il |
Angiola Maria -
|
vita, conserva nel cuore un tesoro, la sua rassegnazione e | la | sua fede. L'angustia del dubbio, il languore dell'abbandono |
Angiola Maria -
|
L'angustia del dubbio, il languore dell'abbandono logorano | la | sua fragile esistenza; pure essa sostiene le prove della |
Angiola Maria -
|
le prove della sventura, che son lunghe e dolorose, perchè | la | sventura è fedele. Ella è sola quaggiù, ma Dio è sopra di |
Angiola Maria -
|
testimonio della virtù abita- trice della terra. - Così | la | storia d' una vita semplice e giusta può esprimersi in tre |
Angiola Maria -
|
il padre tuo e | la | madre tua. I genitori sono l'immagine di Dio sulla terra; |
La giovinetta campagnuola -
|
fece a tutti questo comandamento: «Onora il padre, e | la | madre, se vuoi vivere lungamente sopra la terra». Guai a |
La giovinetta campagnuola -
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il padre, e la madre, se vuoi vivere lungamente sopra | la | terra». Guai a chi trasgredisce il comando di Dio! Guai |
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e non li rispetta come deve! Guai a chi fa piangere | la | sua madre! Dio conta quelle lagrime, e la cattiva figliola |
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a chi fa piangere la sua madre! Dio conta quelle lagrime, e | la | cattiva figliola piangerà poi per tutta la vita. La buona |
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lagrime, e la cattiva figliola piangerà poi per tutta | la | vita. La buona figliola rispetta sempre i genitori, e li |
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e la cattiva figliola piangerà poi per tutta la vita. | La | buona figliola rispetta sempre i genitori, e li ama quali |
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più, perchè hanno patito maggiori privazioni per lei, e | la | sua affezione è un grande conforto alla loro povertà. Sono |
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bisogni? Li soccorre quanto può, più che può. Insomma, | la | brava figliola in tutta la sua vita non dimentica mai che, |
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può, più che può. Insomma, la brava figliola in tutta | la | sua vita non dimentica mai che, per quanto ella faccia, non |
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| la | Luisa aveva una bambola. Gliel'aveva regalata una signora |
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regalata una signora che abitava nella stessa casa. | La | Luisa, felice, voleva insegnarle tante belle cose. Voleva |
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merito dell'Emilia. - Soprattutto diceva adunque un giorno | la | Luisa alla bambola - devi imparare a star bene a tavola. Si |
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a tavola. Si spiega il tovagliolo e ei si forbisce spesso | la | bocca. Ti piace il vino dolce? Ma bada, ve', che non |
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nè berlo tutto d'un fiato fino all'ultima goccia. - | La | povera bambola, che non capiva un bel nulla, la fissava coi |
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goccia. - La povera bambola, che non capiva un bel nulla, | la | fissava coi suoi occhioni di vetro spalancati, immobili e |
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fissava coi suoi occhioni di vetro spalancati, immobili e | la | Luisa continuava: - Ohibò, non si beve mentre si ha la |
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e la Luisa continuava: - Ohibò, non si beve mentre si ha | la | bocca piena, e poi non si fanno i bocconi così grossi, |
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sul piatto degli altri, e non parlare mentre mangi e hai | la | bocca piena. Allora diventerai tu pure una bambola ben |
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Luisa! Chi l'avesse sentita avrebbe riso certo, perchè, se | la | fanciulla aveva imparato a mente tutte le buone regole di |
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tanto forte dalla chioccia che gli sanguina un ditino. | La | chioccia ha creduto che Mario, giocando coi pulcini, glieli |
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si è rivoltata con slancio beccandogli il dito forte forte. | La | chioccia è per l pulcini come la madre pei figli. Guai a |
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il dito forte forte. La chioccia è per l pulcini come | la | madre pei figli. Guai a chi glieli tocca! |
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| LA | GUERRA |
Sempronio e Sempronella -
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casetta, accanto a quella di Mario c'è un bambino che ha | la | febbre da parecchi giorni. Il bambino è affidato alla nonna |
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non possono restare a curarlo. Pensate che cosa ha fatto | la | povera vecchia invece di chiamare ll dottore. È andata a |
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formiche; quando le formiche avranno mangiato l'uovo, pensa | la | vecchina, che ricorda questo rimedio usato un tempo dalla |
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che ricorda questo rimedio usato un tempo dalla sua mamma, | la | febbre sarà passata! Speriamo che i genitori possano tornar |
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chiamare il dottore, perchè il povero bambino può morire se | la | guarigione deve dipendere dalle formiche. |
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qualche volta fa i capriecetti. Un giorno | la | mamma le disse: - Làvati bene il collo col sapone. Non devi |
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che l'inverno è passato. - L'Emilia si decide a lavarsi Ma | la | fanciulla cominciò a piagnucolare e a toccare l'acqua |
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cominciò a piagnucolare e a toccare l'acqua appena con | la | punta delle dita. - Fin che farai così e sarai sudicia, non |
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che farai così e sarai sudicia, non mi piacerai - le disse | la | mamma. L'Emilia voleva piacere a tutti e specialmente alla |
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violetta. Tu conosci | la | violetta mammola. Essa è l'immagine della modestia: col suo |
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dà nell'occhio, ed anche si sta nascosta sotto le foglie. | La | violetta non grandeggia sullo stelo; non risplende per |
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umile, e per vederla, bisogna andarla a cercare. Ma a chi | la | cerca, e la trova, dà bella vista, e odore soave; e però le |
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vederla, bisogna andarla a cercare. Ma a chi la cerca, e | la | trova, dà bella vista, e odore soave; e però le mammolette |
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fioracci prosontuosi che brillano di vivi colori, levano su | la | testa sopra tutti gli altri, e poi, in vece di odore, fanno |
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Queste sì che somigliano le viole mammole. Esse amano | la | semplicità nel vestire; non ambiscono di essere vedute e |
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