Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Numero di risultati: 872 in 18 pagine

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Elementi di genetica

414784
Giuseppe Montalenti 50 occorrenze
  • 1939
  • L. Cappelli Editore
  • Bologna
  • biologia
  • UNIPIEMONTE
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AZIONE E COOPERAZIONE DEI FATTORI. I RAPPORTI MENDELIANI ATIPICI

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Pagina 103

Molti geni hanno un’azione multipla, cioè influenzano parecchi caratteri; probabilmente tutti i geni hanno questa proprietà, cioè sono pleiotropi (L

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§1. - I gameti come portatori dei caratteri ereditarî.

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La membrana nucleare intanto si dissolve, e il succo nucleare si mescola al citoplasma, nel quale ora son liberi i cromosomi. I quali cominciano a

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CROMOSOMI E MENDELISMO. I CROMOSOMI SESSUALI

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Per altre vie si poté però raccogliere un maggior numero di argomenti, e molto più probativi, in favore della tesi che il nucleo, e, in ispecie, i

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Supponiamo che i geni che determinano i caratteri ereditarî siano localizzati nei cromosomi, e vediamo come, in quest’ipotesi, debbono comportarsi

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I Gruppo: Digametia maschile.

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Fig. 40. - Schema dell’eredità del carattere «occhi bianchi» e della sua interpretazione con la localizzazione del gene w nel cromosoma X. I

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Su questi cardini s’impernia tutta l’analisi cromosomica, cioè lo studio della posizione dei loci dei varî geni lungo i diversi cromosomi. Se i geni

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della sinapsi, ma risultano ricombinati con i pezzi di quelli. Con essi pezzi si spostano, naturalmente, i geni che vi sono localizzati, e così si

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Che i cromosomi non siano artefatti dovuti alle manipolazioni della tecnica microscopica (cfr. § seguente) è ormai ben certo, perché furono visti

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Ci si domanda quindi: 1) se il numero dei cromosomi è costante; 2) se i cromosomi hanno una individualità propria; 3) se vi è una continuità genetica

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riferisce alla legge dell’indipendenza: i cromosomi, per comportarsi veramente come i fattori mendeliani, dovrebbero distribuirsi a caso, secondo

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§7.- I cromosomi giganti delle ghiandole salivari.

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dal fatto che i due genomi eterogenei, i due assetti cromosomici delle specie parenti, sono spesso caratterizzati da numero e qualità diversa dei

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si spiega col fatto che i genitori — che non appartengono, per lo più, a linee pure, o genotipi omogenei — sono, come tutti gli organismi il cui

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Nel secolo XVIII, poi, quando i problemi dello sviluppo, che sono sempre intimamente connessi con quelli della eredità, tornarono in discussione

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sul torace: forked (I), peli forcuti; scute (I), assenza di alcuni peli; Bristled (II), peli sternopleurali supplementari; spineless (III) mancanza

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diventa simile al mesotorace, e i bilancieri si trasformano in piccole ali; compressed (III), testa e occhi appiattiti; bobbed (I), strie addominali

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Riassumiamo qui i risultati principali finora acquisiti, senza

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I poliploidi originatisi dall’unione di gruppi di genomi eterogenei, per esempio quelli derivati da ibridazione di specie non molto vicine

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Accanto a questi casi ve ne sono altri in cui i due sessi sono estremamente simili, e soltanto minime differenze, visibili solo ad un occhio bene

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§ 5. – I problemi dell’eredità.

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Ci si domanda dunque come i geni contenuti nel nucleo dello zigote manifestano le potenze di cui sono i portatori, cioè per quale serie di reazioni

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§ 3. - I primi stadi dello sviluppo.

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Un secondo quesito è questo: sono i figli identici ai genitori? Anche ciò non si verifica, ed è chiaro che sarebbe impossibile quando, com’è il caso

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§ 2. - I gruppi sanguigni. La predisposizione ai tumori.

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Pagina 383

Poiché i numerosi studi finora fatti non hanno ancora approdato a risultati sicuri e generalizzabili, ci asteniamo dal riferire le conclusioni a cui

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Pagina 387

Morgan, Th. H. - Genetica. E. I. XVI, 1932.

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Pagina 398

Pasquini, P. - Riproduzione. E. I., XXIX, 1936.

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Pagina 400

Cap. I. - La riproduzione come base dei fenomeni ereditarî.

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Pagina 400

Ghigi, A. - Selezione. E. I., XXXI, 1936.

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Pagina 402

Cap. X - Cromosomi e mendelismo. I cromosomi sessuali.

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Pagina 406

– – Geschlechtschromosomenuntersuchungen an Psychiden. Z. I. A., XVIII,

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Pagina 407

C. I. P., N. 237, 1916.

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Pagina 408

Montalenti, G. - Il sesso. E. I. XXXI, 1936.

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Pagina 418

Boldrini, M. - Eugenica, E. I. XIV, 1932.

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Pagina 428

§ 5.- I problemi dell’eredità 33

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Pagina 447

§ 5. - I reincroci 84

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Pagina 448

§ 2. - I fattori letali 122

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Pagina 448

§ 4. - I cromosomi sessuali 151

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Pagina 449

cap. X. – Cromosomi e mendelismo. I cromosomi sessuali 144

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Pagina 449

§ 7. - I cromosomi giganti delle ghiandole salivari 212

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Pagina 450

§ 3. - I primi stadi dello sviluppo 333

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Pagina 451

I - piselli gialli e lisci (due dominanti) 315

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Pagina 80

Cioè i rapporti numerici fra i quattro fenotipi della F2 da aspettarsi in base alla teoria sono 9 : 3 : 3 : 1, e a questi abbiamo visto che si

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Pagina 83

§ I. - La struttura elementare degli esseri viventi.

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Pagina 9

Non di rado anche la dominanza cambia con l’età: a tutti è noto che spesso i bimbi hanno capelli e occhi chiari, i quali poi scuriscono col tempo

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Pagina 94

Qualcuno ha creduto di poter sostenere che i fattori dominanti siano quelli filogeneticamente più antichi (Standfuss, 1910), cioè quelli comparsi

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Pagina 97

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