Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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la sua luce adamantina per bieca via! Lo sa Iddio se  ho  vegliato al mio gioiello, se mai vil senso l'anima mi
la casa mia, penso al deserto, all'oasi ed ai ghiacciai...  ho  ancor sogni bizzarri alle mie notti... e crudi e cotti. I
ogni rancura, e che quand'egli uscia dalla mia stanza -  ho  pianto!
note onnipossenti, e sotto i baci del licor di Chio, forti  ho  le braccia, e l'ali al cor potenti! - Dite, entrar posso
luce dell'angoscia, della paura. Altra voce dal profondo  ho  sentito risonare altra luce e più giocondo ho veduto un
dal profondo ho sentito risonare altra luce e più giocondo  ho  veduto un altro mare. Vedo il mar senza confini senza
l'affetto delle mie canzoni io dico e giuro che nel mondo  ho  vissuto un'altra volta! E fu in quel tempo oscuro, e
petto, ecco il nume, ecco il culto, ecco il Ver!- - Ahimè!  ho  libato al calice dei godimenti umani! Dei baci amai la
fra l'ebbrezza e l'estasi, quando sparve la noia? Succhiato  ho  disinganni, veleno di malanni, col vino e coll'amor! O
e la vertigine, gaudio, amor, malinconia, di cui fatto  ho  il reliquario che ognun dee comporsi in terra. Poche perle
la giovinezza quale altrove invano per le vie della terra  ho  ricercata - non più così ti vidi nel mio sonno, quando la
il mio cervello oscuro e tristo per disegni orrendi. Io non  ho  pace, l'anima è un pantano; nell'anima stagnarono i
casette di macigno disperse a mezza costa, finestre che  ho  visto accese: così a le creature del paesaggio cubistico,
legge che ingiusta non è. * * * O Musa mia, perdonami se ti  ho  costretta a far da moralista! Ma sai quanto mi strazii dei
convulso e caldo m'ottenebra gli occhi il sangue di quanti  ho  amato esso tace ancora o fanciulla. E quando m'irride la