cresta dei polli (Fig. 25). Molte razze hanno la cresta semplice, come i polli selvatici, cioè la bella cresta a ventaglio del tipo di quella dei
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allelomorfi) hanno una notevole importanza teorica, perché dimostrano che uno stesso fattore può presentarsi in stati diversi (cfr. cap. XVII).
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3) Nella F 2 le forme estreme, simili a quelle dei progenitori, hanno frequenza teorica, e perciò probabilità di comparsa, tanto minore quanto
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Il Morgan e la sua scuola, poi, hanno messo in evidenza numerosi fattori letali nel moscerino dell’aceto, Drosophila, che è l’animale meglio
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Anafase. - Ciascuno dei cromosomi è costituito ora da due parti (due cromosomi figli) che spesso hanno forma di anse eguali e sovrapposte, derivate
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nei cromosomi che hanno forma di V l’allontanamento si inizia al vertice dell’ansa. È probabile che alcune fibre citoplasmatiche, che si formano
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interpretata come un nucleolo. Altri autori trovarono poi che le cellule somatiche dei maschi di altri insetti hanno un numero dispari di cromosomi
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gameti maschili e femminili hanno quantità e qualità di citoplasma sommamente ineguali, ma nuclei eguali, appare molto probabile che il nucleo abbia
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sperimento dimostra che tutti i figli, maschi e femmine, hanno occhi normali, se ne conclude che il carattere «occhi normali» domina sull’allelomorfo «occhi
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Le recenti ricerche di G. Raffaele (1933-1938) che hanno avuto ampie conferme, dimostrano invece che gli sporozoiti non penetrano direttamente nei
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hanno una disposizione lineare e una posizione costante lungo i cromosomi, e se la percentuale di scambio è una misura della loro distanza reciproca
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Alcuni autori hanno proposto di chiamare l’unità Morgan, in onore del genetista americano; poiché però le distanze calcolate con questo metodo non
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animali e di piante hanno rivelato notevoli e profonde analogie con quanto è stato scoperto nella Drosophila. Fra le piante la specie che è stata più
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Alcuni autori hanno pensato che, invece di essere formazioni costituite sempre dallo stesso materiale, essi siano da interpretarsi come strutture le
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Boveri (1902), ampiamente esposta in Barigozzi (1937), se ne hanno oggi molte altre, in parte già esposte nel capitolo precedente, e in parte riferite nei
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I genetisti hanno accertato che i geni non sono distribuiti uniformemente su tutta la lunghezza del cromosoma, come si sarebbe potuto prevedere dalle
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specie, non si possono precisare nettamente le condizioni dell’esperimento. Ci si deve necessariamente riferire alle specie così come le hanno
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rosea ha n = 7, le specie F. chiloensis e grandiflora hanno n = 28. Secondo la sua interpretazione i discendenti matroclini provengono da ovuli non
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Le due specie di rospi hanno dimensioni cellulari, e quindi dei gameti, diverse, e perciò in un incrocio si ottiene un nucleo costituito dal 67
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autori hanno creduto di poter concludere che i gameti maschile e femminile contribuiscono in misura diversa all’eredità, sono tuttora piuttosto
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Gasteropodi (es. Chiocciole) hanno il guscio, e la parte del corpo che vi è contenuta, ritorti a spirale, e, per lo più, in un senso ben determinato
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embrioni, che sono ad un tempo ibridi e aploidi, e hanno perciò parecchie ragioni intrinseche di debolezza, non vanno in genere molto avanti nello
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’iniziale minuscola, le dominanti con la maiuscola. I numeri romani tra parentesi indicano il cromosoma in cui hanno sede i rispettivi geni.
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in un modo o nell’altro, a ritornare alla diploidia. Le mutazioni aploidi perciò, se hanno spesso molta importanza
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una certa affinità reciproca. Ma le razze tetraploidi, che hanno gameti diploidi, possono dar luogo a ibridi fecondi, perché i cromosomi affini si
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suo omologo. Un caso simile si è verificato nell’incrocio di Primula floribunda X Pr. verticillata che hanno ambedue n = 9 cromosomi. L’ibrido è
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, spesso è relativa, come hanno messo in luce specialmente le ricerche di M. Hartmann (1909 e segg.) in alcune Alghe (in particolare nella Feoficea
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, hanno tenuto conto soprattutto del lato fisiologico. Una di queste, la teoria ormonica, ha riscosso un certo favore per alcun tempo: essa ammetteva che la
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per il fattore della mascolinità (M), e la femmina eterozigote, mentre ambedue posseggono un fattore della femminilità (F), si hanno le seguenti
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uova sono capaci d’esser fecondate. Varî autori (Guyénot, Harms, Ponse), hanno visto che queste uova, fecondate da spermî di maschio normale producono
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dimorfismo sessuale (Fig. 107). Le femmine sono lunghe parecchi centimetri, i maschi, che hanno anche forma molto diversa, misurano pochi millimetri
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, producendo duplicazioni o deficienze nel cromosoma X con i raggi, hanno potuto saggiare l’importanza di ogni sua parte nella determinazione del sesso, e
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genetica delle cellule somatiche determina direttamente i caratteri sessuali secondarî: zone di costituzione genetica maschile hanno caratteri maschili, e si
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Ricerche di questi ultimi anni, tuttavia, hanno posto fuori di dubbio l’esistenza e la funzione morfogenetica di ormoni diversi negli Insetti e in
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Anche nei fagiani, nei tacchini e nei pavoni, molti caratteri si comportano in modo analogo, come hanno dimostrato, fra l’altro, le ricerche del
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hanno la stessa forma). La forma è pressoché eguale, ma la larghezza delle strisce nere è maggiore nella femmina; questo carattere non è influenzabile
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intero embrione, non diversamente dall’unico nucleo dell’uovo appena fecondato, da cui, per successive divisioni, hanno tratto origine.
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gruppi di blastomeri separati (uno solo è qui rappresentato) sono totipotenti; C e D, separazione dei quartetti «animale» e «vegetativo» che hanno
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i testicoli (che sono di colore bruno) o gli ovari della razza AA in bruchi della razza aa (che hanno i testicoli incolori), le farfalle che da
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Anche le estese ricerche di B. Ephrussi e G. W. Beadle, con il trapianto di occhi nelle larve di varie razze di Drosophila hanno dimostrato l
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ricerche sono stati Haldane, Hardy, Wright, Fisher, e altri, che hanno elaborato teorie matematiche suscettibili di un controllo sperimentale, e Vavilov
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Come si vede, tutte le teorie evoluzionistiche elaborate in passato hanno recato contributi a questo indirizzo di studi che, è lecito sperare
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individui che, per il carattere esaminato, hanno un valore superiore alla media, e minus varianti quelli di valore inferiore.
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alla vita, hanno maggior probabilità di scampare, nella lotta per l’esistenza, e quindi di aver discendenza. E se quei caratteri che li hanno fatti più
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, fisiologia, patologia) non sono che estrapolazioni dei dati ricavati dallo studio di piante e animali, i quali hanno spesso, di per sé, scarsissima o nulla
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qualità del nutrimento hanno un’importanza di prim’ordine per la regolarità dello sviluppo, la fecondità, la produzione carnea, ecc. degli animali. E
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organi: non è detto infatti che i figli degli atleti, i quali hanno enormemente sviluppata con l’esercizio la loro muscolatura, abbiano in eredità
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, provenienti ciascuno da uno dei genitori. . Questi termini non hanno significato se
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il risultato non varia, cioè si hanno gli stessi quattro tipi sopra elencati, nelle stesse proporzioni. Non ha importanza, dunque che i caratteri
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Non di rado anche la dominanza cambia con l’età: a tutti è noto che spesso i bimbi hanno capelli e occhi chiari, i quali poi scuriscono col tempo
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