125] ad Howard Castle fu già attribuita a Velazquez e a | Gherardo | Honthorst (Waagen)45, e ci spiegheremo questo imbarazzo dei |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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. Indugia, le manca il coraggio. Ma come ode dietro a sé | Gherardo | ripeterle "va' via, va' via", esce. E si scontra nei due |
Fra Gherardo -
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al fascismo. Personaggi ufficiali come Giuseppe Bottai o | Gherardo | Casini erano convinti che solo una propaganda indiretta |
Corriere della Sera -
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caravaggesca con quel tanto di temperamenti dispositivi che | Gherardo | soleva apportare alle fondamenta del maestro e che dovevano |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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a uno stipite della porta di casa dei Putagi, | Gherardo | segue con occhi smarriti il moto ondeggiante della folla |
Fra Gherardo -
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del Vescovo, due dei famigli si pongono ai lati di | Gherardo | e lo fanno avanzare, la faccia rivolta al popolo, sino al |
Fra Gherardo -
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| Gherardo | ha assistito al breve assedio dei due soldati dal cortile |
Fra Gherardo -
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della scuola di Utrecht, come la Diana con le ninfe di | Gherardo | delle Notti a Copenaghen, e quella di Giacomo Van Loo a |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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anche a | Gherardo | la Cena di N. S. in Emmaus, dispiacevole nelle cere, se |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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del principe Pio; Gerrit van Honthorst (detto anche | Gherardo | delle Notti) nella Vecchia che guarda una moneta. Potremmo |
Leggere un'opera d'arte -
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seguono, circondati e guardati da famigli armati: e | Gherardo | è in mezzo a loro senza mantello e senza tonaca, ma vestito |
Fra Gherardo -
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del Battolozzi e il «lume particolare» di quel curioso | Gherardo | delle Notti settecentesco che fu Wright of Derby. |
Da Bramante a Canova -
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Cecilia e l'angelo di Roma (450); non più di Orazio, ma di | Gherardo | Honthorst, come del resto rettificai ne «L'Arte», 1920, |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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oltre quella figlia, altro che un maschio; così messer | Gherardo | di Porciano sperava di avere una bella dote. Ma ogni volta |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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ed i miei uomini saremo nel suo castello, - disse il conte | Gherardo | al messo di Poppi. E subito fece preparar le armi e |
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alle gambe dei cavalli o alle proprie. Attorno a messer | Gherardo | di Porciano si riunirono, dopo terminata la zuffa, tutti i |
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- Mi hai recato in dote un vero tesoro, - disse il conte | Gherardo | alla moglie, - tutti noi siamo salvi, meno Bosio, il |
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assedio non era stato possibile agli uomini del conte | Gherardo | di tener sempre addosso l'armatura. Ogni sera essi la |
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avete seguìto lui, seguirete me, - ella disse. - Il conte | Gherardo | non deve rimanere un'ora nelle mani dei nostri nemici. E |
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rimase un solo nemico capace di reggere un'arma. Il conte | Gherardo | fece trasportare al castello i due capi degli assedianti, e |
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Prima offrirono forti somme di denaro, che al conte | Gherardo | non parvero sufficienti; poi unirono a quelle somme |
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Saccone di Bibbiena e Tarlati di Fronzola, e il conte | Gherardo | accettò l'offerta, tanto più che da due anni teneva |
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i porcianesi in ogni guerra. Ma venuto a morte il conte | Gherardo | e la contessa Luisa, i loro discendenti non ebbero più per |
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