elettrico era il lume Della sera e là le alte case parevan deserte Laggiù sul mar del pirata De la città abbandonata Tra il mare giallo e le dune...
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d'aceto un canto mi cercò. Era un bel dì di luglio; dagli ampii finestroni piovean cadenze e balsami di fiori e di canzoni; brillavano le mummie nelle
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, tu ti fai strano... oh dove, dove sono i dì volati, i dì che insieme viaggiavam lontano? Era in riva del mar, nel paesetto, in mezzo ai boschi...mi
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il manico d'or, parea la canna di un pover'uomo. Mi zoppicava accanto un vecchierello tutto avvolto in un lurido mantello; era canuto, giallo e
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farfalla è qui la settimana un bimbo il mese. Era ben mesto, o miei poveri amori, ché sulla strada, quando son venuto, mi seguiva un convoglio di dolori
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padre eterno! il giudice calmo, augusto, barbuto! Il Dio della famiglia da bambinel veduto!... Forse perché era vecchio e coperto di rai, so che davver
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morta, appena, appena! Era la lista delle cose buone ch'ella offria nella sua stanza serena. E: - Inchiodala sull'uscio - io le avea detto, un sigaro
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della mia nonna: o povero libro fra tutti io t'amo!. . Ecco i salmi di Davide, ed ecco, ecco il Vangelo ... come era bello il cielo ch'io vi leggeva un
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e le carole: e splende ancor sulla tua testa bionda un bel raggio di sole. E mentre io cerco a quest’etica Musa che mi apparve matrona ed era ganza
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divelto udendo il cicalìo della vegliarda? Egli, che all'alba ancor non era nato, morir canuto a sera avea sperato... nel fango invece a mezzodì giacea, e
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(Versi scritti in giardino) ALLA SIGNORA CONTESSA ERMELLINA DANDOLO Mi parve una farfalla, ed era un bruco. Movea sul tavolo coll'incesso di un bimbo
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della vita era ancor fiore che si schiudea fra l'oro dei capelli e le perle del core; non si sapea di patria, eppur s'amava qual della Musa asilo e
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affanni. Oh! quei dì!... quand 'era un subito apparir di giovinetta, nel mio cor - tempesta candida- il baleno e la saetta! Quando inconscio, ardente
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