Gli elettroni sono corpuscoli tutti eguali tra di loro; leggerissimi, avendo massa 1800 volte più piccola di quella dell'atomo più leggero
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costitutive dell'atomo; gli elettroni e: j nuclei. Hanno essi stessi una struttura complessa oppure no? Per l'elettrone e per il nucleo più leggero, cioè
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costituito da un nucleo accompagnato da 26 elettroni. Ma sotto l'azione del bombardamento quasi tutti questi elettroni gli vengono strappati e
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che ci permettono di misurare la velocità dei raggi catodici e il rapporto tra la carica elettrica e la massa degli elettroni che li costituiscono.
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dell'elettrone si ha anche per gli elettroni interni agli atomi che, con i loro movimenti, producono l'emissione della luce.
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Gli elettroni sono i soli corpi sui quali sia stato possibile verificare con una discreta esattezza la validità delle leggi della meccanica
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negativa in forma di elettroni, restava da conoscere in quale forma si trovasse nell'atomo quella elettricità positiva che è necessaria a dare
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Secondo il modello di Rutherford, la valenza ed in genere le proprietà chimiche di un atomo dipendono esclusivamente dal movimento degli elettroni
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, sarebbe del pari insormontabile agli elettroni. Ma invece, come si è visto nel § precedente, la meccanica ondulatoria consente ad alcuni degli
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può dunque dire che la superficie del metallo rappresenta per gli elettroni un gradino di potenziale di altezza , cosicchè, se disponiamo l'asse x
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Assai notevole è poi la legge che lega la forza viva w con cui sono emessi gli elettroni alla frequenza v della radiazione incidente: essa è
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analoghe a quella di Balmer, il BOHR fu condotto a pensare che l'emissione di tali spettri fosse provocata dal salto quantico di uno solo degli elettroni
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elettroni del nocciolo come formanti intorno al nucleo una distribuzione continua o «nuvola» di elettricità negativa, statica ed a simmetria sferica, così da
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magnetici generati dai Z — 1 elettroni del nocciolo si elidono: invece negli altri atomi vi è da tener conto degli spin e dei campi magnetici generati
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In questa teoria si è supposto che gli elettroni diffondenti fossero liberi, mentre nella realtà essi sono più o meno vincolati al nucleo dell'atomo
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È questa la relazione cercata. Da essa risulta, in particolare, che, col variare di θ da O a 180°, θ' varia da 90° a 0°: quindi, gli elettroni sono
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trattasse di particelle identiche (p. es., elettroni) si dovrebbero fare altre considerazioni, che rimandiamo al cap. VI.
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DIRAC fa l'ipotesi che uno spazio privo di cariche elettriche non debba pensarsi come uno spazio in cui non vi sono elettroni, ma che invece vi siano
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argomento e sulla annichilazione degli elettroni, rimandiamo al n. 26 e al n. 31 della bibl., nonchè all'opuscolo di I. CURIE ed F. JOLIOT L'électron
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(l) Per indicazioni bibliografiche più complete e per maggiori particolari su questo argomento e sulla annichilazione degli elettroni, rimandiamo al
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ciascuno degli elettroni dell'atomo resta individuato da una quaterna di numeri quantici. Questi numeri intervengono in tutte le leggi che determinano
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in un atomo non vi sono mai due elettroni aventi la stessa qua>terna di numeri quantici Poichè il quarto numero quantico, s, può assumere solo due
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possono essere al più due elettroni aventi questa tema di numeri quantici orbitali (o, come si dice brevemente, questa «orbita»). In questa forma fu
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a un valore tale da poter trascurare le interazioni fra i diversi elettroni, come si è detto a pag. 474: sia allora la autofunzione dell'i-esimo
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formula di Bohr (18). Si comprende dunque che quando degli atomi sono bombardati da elettroni di energia sufficiente ad eccitarli, essi debbono emettere
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rarefatto, la sostanza che si deve studiare, si trova il sistema per il lancio di elettroni costituito, come si è detto al § precedente, da un filamento
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Ma supponiamo ora di aumentare il potenziale V, finchè eV sia poco superiore ad E2—E1: allora la forza viva degli elettroni, in vicinanza della
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usate per accelerare gli elettroni (p. es. 40 volt): allora nessuno degli elettroni lanciati dal filamento potrà arrivare alla placca P, perchè saranno
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collisione tra elettroni ed atomi (effetto Ramsauer), ed a varie altre questioni.
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Gli elettroni erano emessi (fig. 11) da un filamento di tungsteno incandescente F, e venivano accelerati dal campo creato tra F ed il diaframma D
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Si inviano gli elettroni sul cristallo non più normalmente ma con un angolo di incidenza θ (fig. 14). La direzione di propagazione, nell'interno del
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I corpuscoli elettrici negativi, o elettroni, sono noti da molto tempo come costituenti i raggi catodici ed i raggi β delle sostanze radioattive
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Altre esperienze di diffrazione degli elettroni, sia col metodo analogo a quello di Lane che col metodo analogo a quello di Bragg, sono state poi
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Le esperienze di diffrazione degli elettroni, descritte nei §§ precedenti, hanno dimostrato chiaramente che non solo la radiazione elettromagnetica
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elettroni che possano essere eccitati dalla radiazione a più piccola lunghezza d’onda. Così l’energia, anziché scaricarsi sulle nostre cellule, viene
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Questo risultato si raggiunge bersagliando con fotoni gli elettroni esterni di particolari molecole (rubidio, anidride carbonica, elio-neon...) in
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Nel magnetron il catodo, un filo incandescente, emette elettroni al centro del dispositivo, che ovviamente è sotto vuoto. Un magnete permanente
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quindi assai più notevole se il gas ionizzato contiene elettroni liberi, che non se essi sono legati sotto forma di ioni atomici o molecolari, di massa
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La presenza di elettroni o ioni nella atmosfera non produce soltanto una variazione dell'indice di rifrazione per le onde e1ettromagnetiche, ma
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Accenneremo infine al notevole effetto esercitato dal campo magnetico terreste sulla rifrazione delle onde elettromagnetiche. Gli elettroni liberi
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concezione, ma riguarda i due fluidi come costituiti di particelle materializzate (elettroni) il cui trasporto costituisce le correnti.
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Lorentz ha tratto la sua concezione degli elettroni da un geniale ravvicinamento di fatti diversi; il valore delle sue ipotesi deriva appunto dalle
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l) I corpi sono formati da elettroni i quali si contraggono in una traslazione, riducendosi ad ellissoidi schiacciati, per effetto di una pressione
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sviluppi della teoria degli elettroni, dai quali è scaturita una Dinamica elettrica.
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elettroni.
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È stata affacciata l'ipotesi, che la ragione per cui le distanze che si possono raggiungere di giorno sono minori, è dovuta agli elettroni lanciati
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Questa valvola contiene aria o gas assai rarefatto. Quando la lampada viene accesa, gli elettroni o ioni negativi proiettati dal filamento dànno al
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di elettroni, a cui sono dovute queste proprietà, si trova in condizioni di degenerazione assai forte (infatti per esso, data la considerevole
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La fisica delle particelle fornisce il seguito della storia cosmica. Tre minuti dopo il Big Bang protoni e neutroni formano con gli elettroni una
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perduto nel tutto del sistema stellare, un sistema solare, un duplice sistema: quello nel quale il nocciolo positivo è il Sole e gli elettroni sono i
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