Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

VODIM

Risultati per: di

Numero di risultati: 1414 in 29 pagine

  • Pagina 2 di 29
 DI  SOLE C'era una volta una fornaia, che aveva una figliuola
asse sotto il braccio e la ciambellina sul capo, andava  di  qua e di là a prender le pagnotte e le stiacciate da
sotto il braccio e la ciambellina sul capo, andava di qua e  di  là a prender le pagnotte e le stiacciate da infornare; poi,
le stiacciate da infornare; poi, colla cesta sulle spalle,  di  nuovo di qua e di là per consegnar le
da infornare; poi, colla cesta sulle spalle, di nuovo  di  qua e di là per consegnar le
infornare; poi, colla cesta sulle spalle, di nuovo di qua e  di  là per consegnar le
UGUALI Anna ha ottenuto dalla mamma il permesso  di  invitare a merenda le sue compagne di scuola, il pomeriggio
mamma il permesso di invitare a merenda le sue compagne  di  scuola, il pomeriggio del sabato grasso. Una buona merenda
il pomeriggio del sabato grasso. Una buona merenda e un po'  di  grammofono e di radio terranno allegra la comitiva. Le
sabato grasso. Una buona merenda e un po' di grammofono e  di  radio terranno allegra la comitiva. Le compagne di Anna non
e di radio terranno allegra la comitiva. Le compagne  di  Anna non sono tutte ricche; anzi alcune sono molto povere.
Eppure proprio Ninetta risponde con un rifiuto all'invito  di  Anna. Anna resta male: ha quasi voglia di piangere. Forse
all'invito di Anna. Anna resta male: ha quasi voglia  di  piangere. Forse deve andare in un altro luogo? Ninetta
Forse deve andare in un altro luogo? Ninetta accenna  di  no con il capo. - E allora? Allora Ninetta le confessa,
il capo. - E allora? Allora Ninetta le confessa, esitando,  di  non avere una vestina adatta. Anna corruga la fronte;
Anna corruga la fronte; confronta la sua con la vestina  di  lei. Infatti c'è differenza. Non tutte le compagne
tutte le compagne indossano abiti ben fatti, aggraziati,  di  stoffa calda, a colori vivaci. Anzi da qualche grembialino
gonnelle lise, sbiadite. Il sabato, però, in divisa  di  Piccole Italiane sono tutte eleganti, ravviate; sembrano
le dice con slancio - Ma come? non hai la tua bella divisa  di  Piccola Italiana? A casa mia ci andremo subito dopo
L'uomo vestito  di  nero, di cui Gentile mai seppe il nome e mai ascoltò la
L'uomo vestito di nero,  di  cui Gentile mai seppe il nome e mai ascoltò la voce, lo
nello stesso salone in cui era avvenuta la cerimonia  di  accoglienza, Gentile aveva lavorato poco piú di un'ora
cerimonia di accoglienza, Gentile aveva lavorato poco piú  di  un'ora davanti ad un Imperatore silenzioso ed immobile, che
o del corpo: ma nonostante quella complicata trasmissione  di  messaggi mostrandosi davvero, come il pittore aveva
in cui Gentile aveva scelto da un'interminabile sfilata  di  abiti, turbanti, cinture, drappi e gioie portati da servi,
stessa tinta della barba del Sultano. Un gonfio turbante  di  seta bianca con calotta rossa completava la scelta: Gentile
con calotta rossa completava la scelta: Gentile progettava  di  ritrarre Maometto all'interno di una specie di finestra ad
scelta: Gentile progettava di ritrarre Maometto all'interno  di  una specie di finestra ad arco tondo decorata, sul cui
progettava di ritrarre Maometto all'interno di una specie  di  finestra ad arco tondo decorata, sul cui davanzale fosse
davanzale fosse appoggiato un ricchissimo tappeto trapunto  di  gioielli: come se fasto e ricchezza, restando in primo
in primo piano, liberassero nella figura, non piú ornata  di  quella di un facoltoso mercante, la natura dell'anima e
piano, liberassero nella figura, non piú ornata di quella  di  un facoltoso mercante, la natura dell'anima e dello
e proporre la posizione, schizzare su alcuni fogli  di  pergamena delle linee di contorno. Senza preavviso, ad un
schizzare su alcuni fogli di pergamena delle linee  di  contorno. Senza preavviso, ad un tratto, Maometto si era
Imperatore, come certo sai, ha innumerevoli impegni  di  governo: ti fa sapere per mia voce che non potrà
dal porticato, che digradava a terrazzi verso lo stretto  di  mare, fra file di aranci e piccoli cedri ombrosi. Al
che digradava a terrazzi verso lo stretto di mare, fra file  di  aranci e piccoli cedri ombrosi. Al tramonto, seppure breve,
cedri ombrosi. Al tramonto, seppure breve, la visita  di  Maometto era stata cordiale: quando poi Gentile aveva detto
Maometto era stata cordiale: quando poi Gentile aveva detto  di  essere disposto a ritrarre Amilah, l'Imperatore aveva
Ora, a mezzanotte, il pittore seguiva l'uomo vestito  di  nero, trasportando la leggera cassa degli attrezzi e i
trasportando la leggera cassa degli attrezzi e i rotoli  di  tela attraverso corridoi silenziosi, illuminati da rare
torce profumate. Non incontrarono nessuno, e l'impressione  di  Gentile fu che il popolo di servi e guardie del palazzo,
nessuno, e l'impressione di Gentile fu che il popolo  di  servi e guardie del palazzo, piú che immerso nel sonno,
che immerso nel sonno, stesse obbedendo all'ordine ricevuto  di  lasciare assolutamente sgombri quei passaggi. Erano
l'infinito ornamento dei mosaici lungo le pareti. A metà  di  un corridoio l'uomo vestito di nero si fermò accanto a una
lungo le pareti. A metà di un corridoio l'uomo vestito  di  nero si fermò accanto a una parete: premendo
passi una dall'altra. La porticina si chiuse alle spalle  di  Gentile, e i due avanzarono per una trentina di metri nello
alle spalle di Gentile, e i due avanzarono per una trentina  di  metri nello stretto e silenziosissimo passaggio tra pareti
e silenziosissimo passaggio tra pareti scabre, prive  di  ornamenti. Il pittore immaginò che quel percorso evitasse
degli Eunuchi, posto a strettissima sorveglianza dell'harem  di  Maometto. Alla fine del corridoio, una porta simile a
Poi, seguendo il muto compagno, sbucò fra una dozzina  di  grossi vasi di palme che formavano una specie di giardino
il muto compagno, sbucò fra una dozzina di grossi vasi  di  palme che formavano una specie di giardino interno, sul
dozzina di grossi vasi di palme che formavano una specie  di  giardino interno, sul lato di un'ampia stanza circolare,
che formavano una specie di giardino interno, sul lato  di  un'ampia stanza circolare, dalle pareti completamente
stanza circolare, dalle pareti completamente tappezzate  di  fili verticali di pietruzze colorate bianche e azzurre.
dalle pareti completamente tappezzate di fili verticali  di  pietruzze colorate bianche e azzurre. Quattro candelabri,
bianche e azzurre. Quattro candelabri, alle estremità  di  due diametri incrociati, mandavano calda e piena luce al
una grande pedana quadrangolare era completamente ingombra  di  cuscini gialli e arancio. Fra quelli, Gentile vide la
Fra quelli, Gentile vide la schiena avvolta nella seta  di  una donna addormentata: solo i capelli scuri e lisci erano
visibili, e avvolgendo le aderivano al capo. L'uomo vestito  di  nero non oltrepassò la linea degli ultimi vasi, ma fece
la linea degli ultimi vasi, ma fece cenno a Gentile  di  entrare senza paura nella stanza. Lui rimase nell'ombra del
intimidito e incerto: poi appoggiò su un largo sgabello  di  pelle la sua grande scatola, e si avvicinò di qualche
sgabello di pelle la sua grande scatola, e si avvicinò  di  qualche passo, lentissimamente, alla pedana centrale della
agitato, mano a mano che si accostava al corpo coperto  di  seta verde, immobile nella luce abbondante ma discreta dei
caviglia e all'arzigogolo finissimo del piede. I capelli,  di  nero profondo, con un remoto barbaglio rossastro, si
dovuto aggirare il giaciglio: guardò verso il boschetto  di  palme: il silenzioso accompagnatore accennò, appena
il baldacchino, sorprendendo la fronte sgombra e il viso  di  lei. Uno sgomento del capo, del corpo, delle viscere, gli
Uno sgomento del capo, del corpo, delle viscere, gli fece  di  colpo piegare le ginocchia: per un urto, un peso
altri, pure bellissimi, che aveva veduto; né gli accadde  di  giudicarlo il migliore: gli sembrò invece il primo, l'unico
il migliore: gli sembrò invece il primo, l'unico possibile,  di  una nuova e sconosciuta natura, in cui proporzione dolcezza
per la sua raffigurazione e la sua lode generazioni intere  di  pittori e di poeti. Alzò la faccia oltre il corpo di lei:
e la sua lode generazioni intere di pittori e  di  poeti. Alzò la faccia oltre il corpo di lei: come chiedendo
intere di pittori e di poeti. Alzò la faccia oltre il corpo  di  lei: come chiedendo aiuto con gli occhi a quelli del suo
a quelli del suo accompagnatore: ma non vide, accecato  di  lacrime violente e abbondanti, altro che il misterioso e
dei palmizi. Non vide, per lacrime ed ombra, lo sguardo  di  riservata simpatia, di mesta comprensione, che forse dal
per lacrime ed ombra, lo sguardo di riservata simpatia,  di  mesta comprensione, che forse dal folto dei rami gli
all'Austria. Casa Savoia riprendeva il cammino glorioso  di  Carlo Alberto e di Vittorio Emanuele II. Il Re, in un
Savoia riprendeva il cammino glorioso di Carlo Alberto e  di  Vittorio Emanuele II. Il Re, in un magnifico proclama, così
un magnifico proclama, così parlò ai suoi soldati: Soldati  di  terra e di mare! L' ora solenne delle rivendicazioni è
proclama, così parlò ai suoi soldati: Soldati di terra e  di  mare! L' ora solenne delle rivendicazioni è suonata!
mio Grande Avo, assumo oggi il comando supremo delle forze  di  terra e di mare con sicuro fede nella vittoria, che il
Avo, assumo oggi il comando supremo delle forze di terra e  di  mare con sicuro fede nella vittoria, che il vostro valore,
nemico che vi accingete a combattere è agguerrito e degno  di  voi. Favorito dal terreno e dai sapienti apprestamenti
opporrà una tenace resistenza, ma il vostro slancio saprà,  di  certo, superarla. Soldati, a voi la gloria di piantare il
saprà, di certo, superarla. Soldati, a voi la gloria  di  piantare il tricolore d'Italia sui termini sacri che natura
che natura pose a confini della Patria, a voi la gloria  di  compiere, finalmente, l'opera con tanto eroismo iniziata
iniziata dai vostri padri! L'esercito italiano, al comando  di  Luigi Cadorna, d'un balzo liberò Ala, Gradisca e
su posizioni dominanti, difese da reticolati, e da migliaia  di  cannoni e di mitragliatrici. Gli alpini, i vigorosi figli
dominanti, difese da reticolati, e da migliaia di cannoni e  di  mitragliatrici. Gli alpini, i vigorosi figli delle nostre
ha macchiato la sua anima; Maria è l'Immacolata, la piena  di  grazia, la benedetta fra le donne. È la 'Vergine, è la
la benedetta fra le donne. È la 'Vergine, è la Madre  di  Dio! Ci ha donato il Salvatore divino Gesù, ed è perciò
divino Gesù, ed è perciò anche madrencoostraprottioecnlre  di  potente pietosa. Rivolgiamo a Lei, con particolare
la bella preghiera dell'Ave. - In che modo il Figliuolo  di  Dio si è fatto uomo? - Il Figliuolo di Dio si è fatto uomo,
modo il Figliuolo di Dio si è fatto uomo? - Il Figliuolo  di  Dio si è fatto uomo, prendendo un corpo e un' anima, come
un corpo e un' anima, come abbiamo noi, nel seno purissimo  di  Maria Vergine, per opera dello Spirito Santo.
 DI  STAMPARE IL 10-4-1963 NELLO STABILIMENTO DI RIZZOLI EDITORE
DI STAMPARE IL 10-4-1963 NELLO STABILIMENTO  DI  RIZZOLI EDITORE IN MILANO
storia è nata nella piccola scuola  di  Vho di Piadena. I ragazzi scopersero dalla finestra della
storia è nata nella piccola scuola di Vho  di  Piadena. I ragazzi scopersero dalla finestra della classe
vita che annotarono. Diedero cosí vita alla favola vera  di  Cipí.
torto a nessuno. Ciò che fa vergogna, sono gli abiti pieni  di  lordure, scuciti, cadenti a brandelli. Un po' di sapone per
pieni di lordure, scuciti, cadenti a brandelli. Un po'  di  sapone per pulirli dalle macchie, un po' di refe, e un ago,
Un po' di sapone per pulirli dalle macchie, un po'  di  refe, e un ago, per rimendarli, non costano un occhio: più
più riparare. In certi paesi il campagnuolo veste un paio  di  grossi calzoni, e un ruvido giubbetto di lana, che gli
veste un paio di grossi calzoni, e un ruvido giubbetto  di  lana, che gli serve di camicia, e muta questi abiti una
calzoni, e un ruvido giubbetto di lana, che gli serve  di  camicia, e muta questi abiti una volta all'anno, o tutto al
due. Ma costoro mandano un puzzo, che si sente a più metri  di  distanza. Tanto sudiciume è proprio vergognoso! La camicia
Tanto sudiciume è proprio vergognoso! La camicia è un abito  di  prima ed assoluta necessità. Preferisci le camicie di
abito di prima ed assoluta necessità. Preferisci le camicie  di  cotone a quelle di lana, di canapa, e di lino: esse costano
necessità. Preferisci le camicie di cotone a quelle  di  lana, di canapa, e di lino: esse costano meno, e sono anche
Preferisci le camicie di cotone a quelle di lana,  di  canapa, e di lino: esse costano meno, e sono anche le più
le camicie di cotone a quelle di lana, di canapa, e  di  lino: esse costano meno, e sono anche le più sane, per
necessaria a tutti, ricchi e poveri, perchè è condizione  di  salute. Deponi subito le calzature e gli abiti bagnati
ed anche una malattia più grave. Smetti il mal vezzo  di  andare a piedi scalzi. I piedi incalliscono, si ammaccano,
I piedi incalliscono, si ammaccano, e loro tocca anche  di  peggio. Ricòrdati quanto patì Giannetto, per una spina che
pericolo della vita corse Pietrino, per la morsicatura  di  una vipera!
nozze  di  Cana. Un giorno Gesù assisteva in Cana di Galilea a una
nozze di Cana. Un giorno Gesù assisteva in Cana  di  Galilea a una festa di nozze. Erano con lui i suoi
Un giorno Gesù assisteva in Cana di Galilea a una festa  di  nozze. Erano con lui i suoi discepoli; e c'era anche sua
per la purificazione. Gesù ordinò che fossero riempiti  di  acqua, e, quando questo fu fatto, disse: - Attingete e
questo fu fatto, disse: - Attingete e portate al maestro  di  tavola. - I servi obbedirono; e il maestro, che nulla
- I servi obbedirono; e il maestro, che nulla sapeva  di  quanto era avvenuto, trovò che quel vino era assai migliore
quanto era avvenuto, trovò che quel vino era assai migliore  di  quello servito fino allora. Questo fu il primo miracolo di
di quello servito fino allora. Questo fu il primo miracolo  di  Gesù, e i suoi discepoli credettero in Lui.
E ABELE Il primo racconto fa tanta pena! È il racconto  di  due fratelli, Caino e Abele, figli di Adamo e di Eva. Caino
pena! È il racconto di due fratelli, Caino e Abele, figli  di  Adamo e di Eva. Caino lavorava la terra, Abele pasceva il
racconto di due fratelli, Caino e Abele, figli di Adamo e  di  Eva. Caino lavorava la terra, Abele pasceva il gregge.
suo cuore, Caino no. Perciò il Signore gradiva le offerte  di  Abele, e voltava via l'occhio dalle offerte di Caino.
le offerte di Abele, e voltava via l'occhio dalle offerte  di  Caino. Caino, invece di correggersi, cominciò a odiare
voltava via l'occhio dalle offerte di Caino. Caino, invece  di  correggersi, cominciò a odiare l'innocente fratello, e, un
il Signore: - Caino, Caino, che hai tu fatto? Il sangue  di  tuo fratello grida vendetta verso di me. Perciò tu sarai,
tu fatto? Il sangue di tuo fratello grida vendetta verso  di  me. Perciò tu sarai, sulla terra, maledetto e ramingo. è al
maledetto e ramingo. è al cuore che guarda l'occhio santo  di  Dio. (I. L. dei Re, c. 16).
varo  di  una nave. Il signor Goffredo condusse i nostri tre piccoli
condusse i nostri tre piccoli amici nel vicino porto  di  mare per far loro vedere il varo di una nave. Egli
amici nel vicino porto di mare per far loro vedere il varo  di  una nave. Egli giustamente pensava che la nostra Patria,
Egli giustamente pensava che la nostra Patria, oltre che  di  agricoltura, di grano, e di cereali, ha bisogno delle vie
pensava che la nostra Patria, oltre che di agricoltura,  di  grano, e di cereali, ha bisogno delle vie marittime.
che la nostra Patria, oltre che di agricoltura, di grano, e  di  cereali, ha bisogno delle vie marittime. Circondata com'è
gli abitanti costieri hanno quella non meno gloriosa  di  marinai. Bastano pochi nomi per far rifulgere questa
Quando la nostra comitiva giunse al porto, questo brulicava  di  uomini e ferveva di opere: il mare era azzurro, leggermente
giunse al porto, questo brulicava di uomini e ferveva  di  opere: il mare era azzurro, leggermente agitato. Ma ci
alle banchine, navi da carico e da passeggeri, un groviglio  di  fumaioli, alberi, antenne, grue: vi erano velieri
le loro vele al vento e partivano con un senso nostalgico  di  addio: arrivavano motonavi veloci e snelle, e da un lato
era una bella nave da guerra. Tutto era un lieto brusio  di  lavoro.
Chiamasi parallelogrammo ogni quadrangolo con due coppie  di  lati paralleli (fig. 19). Base di un parallelogrammo è uno
con due coppie di lati paralleli (fig. 19). Base  di  un parallelogrammo è uno qualunque dei suoi lati; e fissato
è uno qualunque dei suoi lati; e fissato uno  di  questi come base, l'altezza ad essa
arrise all'Italia. La nostra armata subì perdite dolorose  di  navi e di vite umane davanti all'isola di Lissa, dov'era
La nostra armata subì perdite dolorose di navi e  di  vite umane davanti all'isola di Lissa, dov'era stata
perdite dolorose di navi e di vite umane davanti all'isola  di  Lissa, dov'era stata assalita dall'armata austriaca. Eppure
a casa, Stucchino butta giù l'epistola  di  risposta al comitato del derby di Akron. Eccola. Al
butta giù l'epistola di risposta al comitato del derby  di  Akron. Eccola. Al Comitato del Derby - Akron (U.S.A.) Alla
che si disputerà ad Akron. Però vorrei pregarLa vivamente  di  permettermi di cedere il biglietto per l'aereo e il diritto
ad Akron. Però vorrei pregarLa vivamente di permettermi  di  cedere il biglietto per l'aereo e il diritto di
permettermi di cedere il biglietto per l'aereo e il diritto  di  partecipazione alla corsa a uno dei due ragazzi di cui ora
diritto di partecipazione alla corsa a uno dei due ragazzi  di  cui ora Le dirò. Questi miei compagni della tribù di San
di cui ora Le dirò. Questi miei compagni della tribù  di  San Michele hanno tutti e due sofferto molto per la guerra
tutti e due sofferto molto per la guerra e meritano più  di  me un viaggio in America. Tra l'altro io devo per massima
io devo per massima parte all'opera loro la mia vittoria  di  Amburgo. Uno è Hai Stuhm, di tredici anni, profugo del
all'opera loro la mia vittoria di Amburgo. Uno è Hai Stuhm,  di  tredici anni, profugo del Memel: durante la fuga gli si
il lunario con la sua mamma. Io spero che sul biglietto  di  viaggio si potrà mettere il nome di uno dei due e che gli
spero che sul biglietto di viaggio si potrà mettere il nome  di  uno dei due e che gli sarà concesso di prender parte alla
mettere il nome di uno dei due e che gli sarà concesso  di  prender parte alla gara. Le sarò grato di una risposta
gli sarà concesso di prender parte alla gara. Le sarò grato  di  una risposta sollecita, perché il tempo stringe. Con
rossa e sta per imbucare la lettera, ha ancora un attimo  di  indecisione: è il «diavoletto» nascosto che di nuovo si fa
un attimo di indecisione: è il «diavoletto» nascosto che  di  nuovo si fa vivo. E che dice? - Non lo fare! Sei ancora in
Va a cascare per l'appunto su una lettera d'affari piena  di  boria che, furibonda, caccia un urlo. Ma ce ne sono altre
della gran famiglia della corrispondenza: letterine color  di  rosa e, senti senti, profumate; stampe e cartoline
e, senti senti, profumate; stampe e cartoline illustrate  di  pessimo gusto. La lettera di Stucchino viene subito
stampe e cartoline illustrate di pessimo gusto. La lettera  di  Stucchino viene subito sommersa da una valanga di domande.
lettera di Stucchino viene subito sommersa da una valanga  di  domande. Sorridente, si pavoneggia nel fuoco di fila degli
una valanga di domande. Sorridente, si pavoneggia nel fuoco  di  fila degli interrogativi che incalzano. Del resto, non ha
che incalzano. Del resto, non ha tutti i torti: non è cosa  di  tutti i giorni una lettera al comitato del derby delle
una lettera al comitato del derby delle casse da sapone  di  Akron, negli Stati Uniti d'America! Durante la notte, essa
racconterò. Egregi signori Minghin e Fafòn, siete pregati  di  non addormentarvi, perchè è una faccenda che vi può
che era stato accolto dallo zio tutto inteso ai suoi affari  di  campagna. Era giusto. Ma Ruggerino aveva una grande voglia
campagna. Era giusto. Ma Ruggerino aveva una grande voglia  di  studiare. e invece lo zio lo voleva fare agricoltore.
Ruggerino soffriva e, quando poteva, leggeva libri  di  nascosto, a volte al riflesso della stalla ove di notte
libri di nascosto, a volte al riflesso della stalla ove  di  notte rimaneva una lampada accesa. La tenacia di Ruggerino
stalla ove di notte rimaneva una lampada accesa. La tenacia  di  Ruggerino vinse l'antico uso dello zio e della sua
l'antico uso dello zio e della sua famiglia, cioè quello  di  disprezzare ogni cosa che fosse di studio e moderna. I
famiglia, cioè quello di disprezzare ogni cosa che fosse  di  studio e moderna. I coloni vedevano nella stanza del
I coloni vedevano nella stanza del ragazzo, stanza per modo  di  dire perché egli dormiva in una specie di corridoio dove di
stanza per modo di dire perché egli dormiva in una specie  di  corridoio dove di giorno tutti passavano, dall'odore di
di dire perché egli dormiva in una specie di corridoio dove  di  giorno tutti passavano, dall'odore di spigo e di fieno che
di corridoio dove di giorno tutti passavano, dall'odore  di  spigo e di fieno che giungeva dalla immensa campagna
dove di giorno tutti passavano, dall'odore di spigo e  di  fieno che giungeva dalla immensa campagna assolata,
che giungeva dalla immensa campagna assolata, vedevano su  di  un tavoluccio messo quasi sotto una vecchia cappa di
su di un tavoluccio messo quasi sotto una vecchia cappa  di  camino, certi curiosi libri così intitolati: «I solfati»
«Ludovico Ariosto». - Mio nonno Gaspare sapeva molte poesie  di  questo arrosto - disse un contadino - ma sono inutili
loro altezza, le pareti mostravano scalini a intervalli  di  trenta centimetri, come se, durante la costruzione, si
si fosse molte e molte volte deciso, a ritmo regolare,  di  aumentare l'ampiezza della sala. Ogni fascia, che
fascia, che percorreva interamente i quattro lati, ciascuno  di  cinquanta metri, era mosaicata in modo diverso: da
curvilinee verso l'alto, tanto da imporre il senso ottico  di  un'evaporazione, di un espanso rigoglio luminoso. I colori
tanto da imporre il senso ottico di un'evaporazione,  di  un espanso rigoglio luminoso. I colori prevalenti di questa
di un espanso rigoglio luminoso. I colori prevalenti  di  questa meraviglia d'ornato andavano dal rosso-arancio delle
al verde-azzurro delle superiori. Il pavimento era  di  marmo assolutamente nero, e il soffitto di madreperla
Il pavimento era di marmo assolutamente nero, e il soffitto  di  madreperla rosazzurra infinitamente venata. Attraverso le
le quattro ampie porte moresche che, esattamente al centro  di  ogni lato, interrompevano le fasciature di mosaico, quattro
al centro di ogni lato, interrompevano le fasciature  di  mosaico, quattro chiostri riempivano l'immenso salone di
di mosaico, quattro chiostri riempivano l'immenso salone  di  una luce multipla e vaporosa che si modificava durante il
Nel pieno del pomeriggio, mentre avveniva la cerimonia  di  saluto, la luce prevaleva da Ovest: e i mosaici della
orientale gettavano luce rossastra all'interno, come quella  di  fiamme miracolosamente fresche. Stordito da quella
miracolosamente fresche. Stordito da quella meraviglia  di  colore e di spazio, Gentile quasi non badava alla
fresche. Stordito da quella meraviglia di colore e  di  spazio, Gentile quasi non badava alla sessantina di
e di spazio, Gentile quasi non badava alla sessantina  di  dignitari seduti su sgabelli molto bassi attorno al trono
dignitari seduti su sgabelli molto bassi attorno al trono  di  Maometto: erano Visir, Ambasciatori di stati interni,
attorno al trono di Maometto: erano Visir, Ambasciatori  di  stati interni, rappresentanti della Serenissima a
per ultimo dal lato occidentale, provenendo dai vapori  di  luce dorata, si era accomodato sul seggio in oro massiccio,
si era accomodato sul seggio in oro massiccio, tempestato  di  cento rubini, al centro del salone, e con un corto cenno
cenno della voce aveva fatto alzare il volto abbassato  di  tutti. A una distanza di dieci passi, Gentile rinunciò a
fatto alzare il volto abbassato di tutti. A una distanza  di  dieci passi, Gentile rinunciò a soddisfare il suo interesse
rinunciò a soddisfare il suo interesse e la sua curiosità  di  pittore sul volto del suo soggetto, aspettando future
tanto piú che Maometto non sembrava guardare lui piú  di  qualche altro fra i presenti: fissando un punto alto,
inchino rivolto al Sultano, a Gentile e ai rappresentanti  di  Venezia, iniziò a proclamare con voce salmodiante: — Grande
a proclamare con voce salmodiante: — Grande è la gloria  di  Allah il potente, ispiratore del nostro sovrano, vaso di
di Allah il potente, ispiratore del nostro sovrano, vaso  di  infinite benedizioni, che con sapienza e generosità ci
che avanzava lentissimo nella sua argomentazione. Guardò  di  nuovo il Sultano, fermo e, all'apparenza, concentratissimo;
giubbetti preziosi, lavorati finemente con cuciture  di  perle, altri avevano ricami sulle tuniche, in fili d'oro e
certi portavano in testa turbanti schiacciati, con cupole  di  cuoio, o rilevati e gonfi, fermati al nodo da borchie o
gemme. — ... e lode alla gloriosa Signoria della Repubblica  di  Venezia, città degna di stare al fianco di Costantinopoli
gloriosa Signoria della Repubblica di Venezia, città degna  di  stare al fianco di Costantinopoli nel diadema della
della Repubblica di Venezia, città degna di stare al fianco  di  Costantinopoli nel diadema della creazione, che con
se la voce del vecchio provenisse dalla luce, un metro al  di  sopra della testa dei presenti. Di nuovo Gentile si
dalla luce, un metro al di sopra della testa dei presenti.  Di  nuovo Gentile si distrasse, e senza frenare un sorriso
chi fosse stato dieci volte più vanitoso e presuntuoso  di  lui, Gentile tornò a perdersi nei mosaici che, come un
Gentile tornò a perdersi nei mosaici che, come un orizzonte  di  sogno, lo circondavano. Il sovrano, statua di se stesso,
un orizzonte di sogno, lo circondavano. Il sovrano, statua  di  se stesso, emergeva con il suo bianco nella confusa nube
contro l'abbandono. Dopo un'ora il vecchio dignitario cessò  di  parlare: e benché il pittore non avesse ascoltato che a
il suo discorso, era certo che nulla era stato detto più  di  quello che già aveva detto il Doge, quando insieme a
dei presenti nel salone del palazzo imperiale, mostravano  di  pensare che una sola di quelle sonanti parole avrebbe
del palazzo imperiale, mostravano di pensare che una sola  di  quelle sonanti parole avrebbe potuto essere taciuta. Tutti,
inchini, pronunciavano lodi ed auguri, in uno strano filo  di  mormorio, che alle orecchie di Gentile divenne presto
auguri, in uno strano filo di mormorio, che alle orecchie  di  Gentile divenne presto insignificante e vago come quello di
di Gentile divenne presto insignificante e vago come quello  di  una fontana, o un quieto stormire di fronde al vento della
e vago come quello di una fontana, o un quieto stormire  di  fronde al vento della sera.
IV. - Grandezze 409 Multipli e sottomultipli 411 Unità  di  misura per le lunghezze 413 Unità di misura per le capacità
411 Unità di misura per le lunghezze 413 Unità  di  misura per le capacità 415 Unità di misura per i pesi 416
le lunghezze 413 Unità di misura per le capacità 415 Unità  di  misura per i pesi 416 Unità di misura per i valori 417
per le capacità 415 Unità di misura per i pesi 416 Unità  di  misura per i valori 417 Numeri decimali 418 Misure 424
Numeri decimali 418 Misure 424 CAPITOLO V. - Prime nozioni  di  geometria 428 Superficie. - Linee. - Punti 428 Angoli. -
parallele 434 Spezzate. - Poligoni 435 Le varie specie  di  triangoli 438 Le varie specie di quadrangoli 440
435 Le varie specie di triangoli 438 Le varie specie  di  quadrangoli 440 Circonferenze. - Cerchi. - Poligoni
preparano profende, o razioni più appetitose, nutritive, e  di  facile digestione. I miscugli fatti con brodi, od infusi di
di facile digestione. I miscugli fatti con brodi, od infusi  di  semi, di farine, di crusca, di tuberi cotti, di frutti
digestione. I miscugli fatti con brodi, od infusi di semi,  di  farine, di crusca, di tuberi cotti, di frutti carnosi e di
I miscugli fatti con brodi, od infusi di semi, di farine,  di  crusca, di tuberi cotti, di frutti carnosi e di foglie,
fatti con brodi, od infusi di semi, di farine, di crusca,  di  tuberi cotti, di frutti carnosi e di foglie, giovano
od infusi di semi, di farine, di crusca, di tuberi cotti,  di  frutti carnosi e di foglie, giovano specialmente alle
di farine, di crusca, di tuberi cotti, di frutti carnosi e  di  foglie, giovano specialmente alle vacche lattaie, e agli
Vendibili presso la Libreria F. Casanova - Torino MANUALE  DI  VITICOLTURA E DI VINIFICAZIONE PER GLI AGRICOLTORI ITALIANI
la Libreria F. Casanova - Torino MANUALE DI VITICOLTURA E  DI  VINIFICAZIONE PER GLI AGRICOLTORI ITALIANI 3ª ediz. Un vol.
BUON COLTIVATORE Libro per le Scuole rurali e per la gente  di  campagna ---- Premiato con Medaglia d'argento dal Congresso
Premiato con Medaglia d'argento dal Congresso Pedagogico  di  Napoli (settembre 1871) ed approvato dai Consigli
Dodicesima edizione, con figure nel testo. Un vol. in-12°  di  156 pag. - L. 0,80. La coltivazione della vite in Italia.
vol. in-12°, 1870 . . . . . . . . L. 1 - Sul miglior modo  di  fare i vini comuni. Un vol. in-12°, 1869 » 0 55 Lezioni
i vini comuni. Un vol. in-12°, 1869 » 0 55 Lezioni popolari  di  economia rurale dette nelle conferenze magistrali agrarie
economia rurale dette nelle conferenze magistrali agrarie  di  Torino. Un vol. in-12° . . . . » 1 - Sulle dottrine
vol. in-8°, 1866 . . . . . . » 7 50 La sezione dell'Istmo  di  Suez e la perforazione delle Alpi Italiane. Considerazioni
addio, Tit, — gridarono. Caterí stava seduta sulla casa  di  legno della gallina che era morta, e Bellissima le
morta, e Bellissima le asciugava gli occhi con le sue mani  di  stoffa. — Verrò a trovarvi! — gridò Tit. Caterí stava per
lontano. Da quella sera, Caterinuccia aspettò la visita  di  Tit; ella si mise per l'occasione il nastrino celeste con
sulla chitarretta delle canzoni meravigliose, che parlano  di  palazzi rossi e di bandiere, di tigri, di cingallegre e di
delle canzoni meravigliose, che parlano di palazzi rossi e  di  bandiere, di tigri, di cingallegre e di giacinti. Cantano
meravigliose, che parlano di palazzi rossi e di bandiere,  di  tigri, di cingallegre e di giacinti. Cantano di banditi che
che parlano di palazzi rossi e di bandiere, di tigri,  di  cingallegre e di giacinti. Cantano di banditi che dormono
di palazzi rossi e di bandiere, di tigri, di cingallegre e  di  giacinti. Cantano di banditi che dormono sulle montagne e
bandiere, di tigri, di cingallegre e di giacinti. Cantano  di  banditi che dormono sulle montagne e di principesse dai bei
giacinti. Cantano di banditi che dormono sulle montagne e  di  principesse dai bei capelli che passeggiano per i giardini
per i giardini tenendo in mano una margherita. Cantano  di  avventure straordinarie che tutti i bambini conoscono,
del Sogno, i cinque amici si ritrovano spesso, a casa  di  Caterì e nel regno di Tit; qui vivono le piú gloriose
amici si ritrovano spesso, a casa di Caterì e nel regno  di  Tit; qui vivono le piú gloriose avventure, ad
PARALLELE. 71. I bordi liberi  di  un nastro, largo, per es.. un centimetro, e tenuto ben teso
due rette situate in un piano e tali che ogni punto  di  una qualunque di esse dista dall'altra di un centimetro.
situate in un piano e tali che ogni punto di una qualunque  di  esse dista dall'altra di un centimetro. Orbene, quando due
che ogni punto di una qualunque di esse dista dall'altra  di  un centimetro. Orbene, quando due rette stanno in un piano
ALBERTO. Lo Statuto. Ma soltanto il Re  di  Sardegna, fra i principi regnanti in Italia, era veramente
da sentimenti schiettamente italiani. In quegli anni era Re  di  Sardegna Carlo Alberto di Savoia. Prode e cavalleresco,
italiani. In quegli anni era Re di Sardegna Carlo Alberto  di  Savoia. Prode e cavalleresco, egli aveva già concesso
già concesso benefiche riforme al suo popolo, che amava  di  sincero affetto. Il sogno di Carlo Alberto era quello di
al suo popolo, che amava di sincero affetto. Il sogno  di  Carlo Alberto era quello di mettersi alla testa degl'
di sincero affetto. Il sogno di Carlo Alberto era quello  di  mettersi alla testa degl' Italiani per cacciare gli
atto solenne, promulgato il 4 marzo 1848, che porta il nome  di  Statuto. Grandissime
nella casina dell'orto, questa mattina, primo giorno  di  scuola, si è in piedi all'alba. Nino e Ninetta non hanno
all'alba. Nino e Ninetta non hanno dormito per il timore  di  far tardi. Di solito si fatica a tirarli giù dal letto.
e Ninetta non hanno dormito per il timore di far tardi.  Di  solito si fatica a tirarli giù dal letto. Oggi, appena la
Hanno dato la sveglia ai fratelli maggiori e pretendono  di  mettersi in cammino alle sette. La mamma ha il suo da fare
da fare per convincerli a mangiare in pace la loro zuppa  di  latte. La Mimma vorrebbe lei pure la cartella e il cestino
lei pure la cartella e il cestino della merenda pieno pieno  di  buone cose. È impaziente di raggiungere la sua scuola.
della merenda pieno pieno di buone cose. È impaziente  di  raggiungere la sua scuola.
e la sua porta d'acque gli vennero incontro come la scena  di  un sogno. L'odore mai interrotto di spezie e fiori si
incontro come la scena di un sogno. L'odore mai interrotto  di  spezie e fiori si addensò, si complicò, ricevette affluenti
spezie e fiori si addensò, si complicò, ricevette affluenti  di  essenze piú grevi, umane ed animali, fumi e sangue: mentre
fumi e sangue: mentre la limpidezza del mare s'avvaporava  di  luce e la superficie d'acqua s'increspava di un'agitazione
s'avvaporava di luce e la superficie d'acqua s'increspava  di  un'agitazione che sembrava frutto di pensiero. Prima
d'acqua s'increspava di un'agitazione che sembrava frutto  di  pensiero. Prima schiacciato all'orizzonte, il profilo di
di pensiero. Prima schiacciato all'orizzonte, il profilo  di  torri e terrazzi, cupole e minareti, padiglioni chiari e
si rilevò: fiori una vastità orizzontale e complessa  di  vite, segni, movimenti, presenze, richiami di luci e ombre,
e complessa di vite, segni, movimenti, presenze, richiami  di  luci e ombre, scivolamenti di scafi, scantonamenti di
movimenti, presenze, richiami di luci e ombre, scivolamenti  di  scafi, scantonamenti di figure. Costantinopoli avanzò,
di luci e ombre, scivolamenti di scafi, scantonamenti  di  figure. Costantinopoli avanzò, riempiendo lo sguardo, lo
quello monotono della chiglia: facendo presto emergere lame  di  suono, grida di donne, bambini, asini, pecore, galletti,
della chiglia: facendo presto emergere lame di suono, grida  di  donne, bambini, asini, pecore, galletti, muezzin,
sulla coffa, segnalava a qualche invisibile osservatore  di  terra, forse verso una torre bianca che dominava la baia,
bandierine in continuo movimento. Aggirando ormai a forza  di  remi un basso promontorio, la piccola nave si affacciò
dall'assedio delle costruzioni della città. Un bosco  di  pini e ginestre scendeva da una scarpata semicircolare fino
semicircolare fino alla spiaggia dorata, che aveva forma  di  falce. Appena si sentiva, oltre le sponde verdi della
oltre le sponde verdi della collina, lo sterminato brusío  di  Costantinopoli. Mezza dozzina di persone dalle vesti ampie
lo sterminato brusío di Costantinopoli. Mezza dozzina  di  persone dalle vesti ampie e ricche, aspettavano
quietamente, ferme e distanziate, sulla spiaggia. Dietro  di  loro, appoggiate al suolo fra portatori accovacciati, sei
il livello del mare. Preceduto dall'ingombro ammagliante  di  un turbante di seta, sali a bordo Kama Katuray, fiduciario
mare. Preceduto dall'ingombro ammagliante di un turbante  di  seta, sali a bordo Kama Katuray, fiduciario del Sultano,
con un inchino a quello del dignitario. — Benché sia felice  di  sentire il suono della mia... — Felice l'uomo che parla
e ha un solo pensiero, — sorrise Kama Katuray. — Ti prego  di  seguirmi, Signore: sei atteso a palazzo.
CONTESSA Orisanda Vivalda Spinola dei Tornielli  di  Cavagliano, giunta ormai ai novant'anni, incominciò a
a prendere in seria considerazione la possibilità  di  morire e mandò a chiamare il notaio Brisighini per fare
potesse aspirare ai suoi beni era un lontanissimo nipote  di  ramo materno, il marchese Leopoldo Umberto
in occasione del compleanno della zia, porgeva un mazzo  di  rose gialle, non si fermava mai più di dieci minuti e poi
porgeva un mazzo di rose gialle, non si fermava mai più  di  dieci minuti e poi ripartiva a tutto gas su di una Ferrari
mai più di dieci minuti e poi ripartiva a tutto gas su  di  una Ferrari "testa rossa", sgommando come un autentico
Ferrari "testa rossa", sgommando come un autentico pilota  di  rally. A bordo di quella Ferrari, ogni anno, restava ad
sgommando come un autentico pilota di rally. A bordo  di  quella Ferrari, ogni anno, restava ad aspettarlo una bella
la stessa. L'anziana nobildonna aveva verificato la cosa  di  persona, giacché non era né cieca, né indifferente ai
né cieca, né indifferente ai costumi del suo parentado. Per  di  più aveva in casa un cannocchiale molto potente, eredità
eredità del suo bisnonno Filiberto Maria, valoroso capitano  di  vascello al servizio dei re di Sardegna, e sapeva come
Maria, valoroso capitano di vascello al servizio dei re  di  Sardegna, e sapeva come usarlo. Mai e poi mai avrebbe
quindi al notaio che dava tutto in beneficenza: la tenuta  di  campagna, i vari palazzi in città, le riserve di caccia
la tenuta di campagna, i vari palazzi in città, le riserve  di  caccia lungo il fiume, il castello sulla collina, eccetera,
e chiese, un po' esitante: - E Villa Felice? Che ne sarà  di  questo suo bel palazzo, signora contessa? - Le dirò, signor
signor Brisighini, che ci ho pensato a lungo. E ho deciso  di  farne una casa di riposo per gli anziani della mia città.
che ci ho pensato a lungo. E ho deciso di farne una casa  di  riposo per gli anziani della mia città. Io qui ci ho
lettori, che dopo avere scorso la prefazione, fanno l' atto  di  chiudere il libro. Un momento, signori. Chiedo il permesso
chiudere il libro. Un momento, signori. Chiedo il permesso  di  rivolgere poche parole a ciascun di loro. Poi ritornerò a
Chiedo il permesso di rivolgere poche parole a ciascun  di  loro. Poi ritornerò a te, giovinetto.
BAMBINA VESTITA  DI  ROSA Che subbuglio nel Quartiere Corridoni! è scomparsa
della portinaia dello stabile numero dieci, una cosetta  di  tre anni, cara a tutti. Ha approfittato di un momento in
una cosetta di tre anni, cara a tutti. Ha approfittato  di  un momento in cui la mamma distribuiva la posta degli
è stata trovata, spaurita e piangente, presso una famiglia  di  negozianti, che l'avevano raccolta in piazza del mercato.
subito diffusa la notizia: - È stata smarrita una bambina  di  tre anni, bionda, occhi azzurri, vestita di rosa. -
una bambina di tre anni, bionda, occhi azzurri, vestita  di  rosa. - Benedetta la radio! - pensano i casigliani radunati
casigliani radunati in portineria a festeggiare il ritorno  di  Maria Stella. - A proposito, oggi è l'anniversario della
Stella. - A proposito, oggi è l'anniversario della nascita  di  Marconi - dice il fabbro accennando il «25 Aprile» che
levano il cappello, mentre le donne innalzano alla memoria  di  Marconi fervide benedizioni.
DIVENTARE UN EROE Nino oggi ritorna dalla celebrazione  di  Balilla. Ha visto premiare tanti ometti per i loro atti di
di Balilla. Ha visto premiare tanti ometti per i loro atti  di  valore. C'era persino un Figlio della Lupa, un bambino di
di valore. C'era persino un Figlio della Lupa, un bambino  di  sei anni. - Questi Figli della Lupa danno dei punti ai lupi
sei anni. - Questi Figli della Lupa danno dei punti ai lupi  di  mare - scherza Antonio, prendendo Nino per il naso. - Era
Majo? - Sta a sentire, Nino. Siamo in un paese all'uscita  di  scuola. Il nome non lo ricordo. In mezzo alla piazza c'è un
Il nome non lo ricordo. In mezzo alla piazza c'è un palo  di  ferro, un sostegno della linea elettrica. Gli scolaretti vi
vi si arrampicavano per gioco e così fecero il giorno  di  cui ti parlo. Un ragazzetto di nove anni abbracciò il palo:
e così fecero il giorno di cui ti parlo. Un ragazzetto  di  nove anni abbracciò il palo: e non potè più staccarsi. La
La corrente aveva fatto circolo nel suo corpo. La sorellina  di  dieci anni accorse in aiuto, gli tese una mano e fu presa a
nel circolo. I compagni tutt'intorno urlavano, bianchi  di  spavento. La folla accorse, gridò, discusse, si consultò,
si consultò, ma non si mosse. I due meschini avevano tempo  di  morire. Ecco invece farsi innanzi un trottolino di sei
tempo di morire. Ecco invece farsi innanzi un trottolino  di  sei anni, generoso, impetuoso. Si slanciò sui compagni e
a rimettersi e scoppiò in una bella risata. Non sapeva  di  essere un eroe. Era Pierino Majo. Nino, ricorda questo
è la piú contenta perché, essendo tutta  di  stoffa, non sente né fame né freddo, al contrario di
tutta di stoffa, non sente né fame né freddo, al contrario  di  Rosetta e di Caterinuccia. Ora vi fu un giorno, quando già
non sente né fame né freddo, al contrario di Rosetta e  di  Caterinuccia. Ora vi fu un giorno, quando già la gallina
guardò Caterinuccia, e Caterinuccia disse : — Ho un po'  di  fame. Mi daresti un piatto di carne arrostita con contorno,
disse : — Ho un po' di fame. Mi daresti un piatto  di  carne arrostita con contorno, Rosetta? - Oggi non si può,
In questo paese i bambini crescono e nessuno ha piú bisogno  di  me per guardarli. E le bambine imparano da sole a fare la
Mangerò carne arrostita senza contorno. - Non credo  di  potertela offrire, Caterí. Oramai è venuto l'inverno e
e nessuno mi chiama per innaffiare l'orto. La mamma  di  Puccio dice
CASA PATERNA. Nelle serate d'inverno la mamma  di  Anselmuccio raccontava ai suoi bambini i suoi ricordi
giardino, da un orto e un cortile dai muri alti ricoperti  di  edera ed ombreggiato da un albicocco, le cui frutta
rimanere in una stanza all'ultimo piano, una specie  di  soffitta riparata dal solo tetto, sostenuto da grosse travi
sostenuto da grosse travi e da uno spesso graticolato  di  canne. Dalle travi pendevano grappoli di uva e di frutta,
spesso graticolato di canne. Dalle travi pendevano grappoli  di  uva e di frutta, raspi di cipolle e filze di pomodori, ed
di canne. Dalle travi pendevano grappoli di uva e  di  frutta, raspi di cipolle e filze di pomodori, ed anche
Dalle travi pendevano grappoli di uva e di frutta, raspi  di  cipolle e filze di pomodori, ed anche trecce di agli e
grappoli di uva e di frutta, raspi di cipolle e filze  di  pomodori, ed anche trecce di agli e turgidi salami ben
raspi di cipolle e filze di pomodori, ed anche trecce  di  agli e turgidi salami ben legati; con tutto questo la
una soffitta, perchè era alta, con le pareti bianche  di  calce, il pavimento di legno, due belle finestre che
era alta, con le pareti bianche di calce, il pavimento  di  legno, due belle finestre che guardavano una sul paese,
l'altra sulla campagna: inoltre c'era uno scaffale pieno  di  libri antichi e moderni, che io leggevo con grande amore e
utili e belle. Cosa che poco volentieri fà la maggior parte  di  voialtri. Ma io pretendo che qualunque carriera seguirete o
 DI  ISTITUTO La Casa di Riposo offre ai suoi ospiti spazi
DI ISTITUTO La Casa  di  Riposo offre ai suoi ospiti spazi privati e aree comuni in
scritta del Regolamento dell'Istituto, allo scopo  di  garantire il benessere comune e di salvaguardare i diritti
allo scopo di garantire il benessere comune e  di  salvaguardare i diritti individuali. l . AI Comitato
del personale e la gestione del Fondo Benefico. 2. Al fine  di  tutelare gli ospiti da spiacevoli inconvenienti e per
da spiacevoli inconvenienti e per metterli in condizione  di  usufruire pienamente del loro soggiorno, l'amministrazione
pienamente del loro soggiorno, l'amministrazione della Casa  di  Riposo si assume l'onere di gestire gli assegni
l'amministrazione della Casa di Riposo si assume l'onere  di  gestire gli assegni pensionistici, fornendo un dettagliato
massima tranquillità degli ospiti, si precisa l'importanza  di  rispettare puntualmente: a) l'invito ad accedere al
soltanto nelle ore riservate ai pasti; b) la richiesta  di  utilizzare la sala TV soltanto nelle fasce orarie
è opportuno tenere in camera cibi e bevande; f) l'obbligo  di  preavvisare la direzione per ricevere visite fuori dagli
visite fuori dagli orari prestabiliti; g) il divieto  di  trattenere con sé animali domestici di qualunque tipo Lì,
g) il divieto di trattenere con sé animali domestici  di  qualunque tipo Lì, ........ Firma per accettazione (giorno,
L'Italia  di  cento anni fa ed il Risorgimento italiano Pag. 211 Le
e Milano insorgono contro l'Austria 225 Le cinque giornate  di  Milano 226 La prima guerra per l' indipendenza nazionale:
del 1848 230 La campagna del 1849. - Abdicazione e morte  di  Carlo Alberto 236 Le dieci giornate di Brescia 238 La
Abdicazione e morte di Carlo Alberto 236 Le dieci giornate  di  Brescia 238 La difesa di Roma. - Giuseppe Garibaldi 239 La
Alberto 236 Le dieci giornate di Brescia 238 La difesa  di  Roma. - Giuseppe Garibaldi 239 La ritirata di Giuseppe
238 La difesa di Roma. - Giuseppe Garibaldi 239 La ritirata  di  Giuseppe Garibaldi 241 L'assedio di Venezia 242 Vittorio
239 La ritirata di Giuseppe Garibaldi 241 L'assedio  di  Venezia 242 Vittorio Emanuele II 245 Camillo Benso, conte
Venezia 242 Vittorio Emanuele II 245 Camillo Benso, conte  di  Cavour 247 La guerra di Crimea 248 L'oppressione austriaca.
II 245 Camillo Benso, conte di Cavour 247 La guerra  di  Crimea 248 L'oppressione austriaca. - I martiri di Belfiore
guerra di Crimea 248 L'oppressione austriaca. - I martiri  di  Belfiore 250 La seconda guerra per l'indipendenza
1859 252 L'annessione dell'Emilia e della Toscana al Regno  di  Vittorio Emanuele II: 1859-1860 260 L'oppressione borbonica
borbonica nel Regno delle Due Sicilie. - La spedizione  di  Carlo Pisacane 261 La spedizione dei Mille: 1860 263
261 La spedizione dei Mille: 1860 263 L'annessione al Regno  di  Vittorio Emanuele II della Sicilia, dell' Italia
1866 269 Aspromonte e Mentana Pag. 275 I Settanta  di  Villa Glori. - I Cairoli 276 La Breccia di Porta Pia: 1870
275 I Settanta di Villa Glori. - I Cairoli 276 La Breccia  di  Porta Pia: 1870 278 Roma capitale del Regno d' Italia: 1871
Il dissidio tra il Papato ed il Regno d' Italia 279 Morte  di  Vittorio Emanuele II: 1878 280 Umberto I: 1878-1900 281 La
Emanuele II: 1878 280 Umberto I: 1878-1900 281 La necessità  di  colonie italiane e la conquista della Eritrea 283 Vittorio
283 Vittorio Emanuele III 286 La conquista della Libia,  di  Rodi, del Dodecanneso: 1911-1912 287 Le terre irredente. -
L'intervento dell' Italia 292 Il terzo ed il quarto anno  di  guerra. - Le battaglie della Bainsizza, del Monte Santo e
guerra. - Le battaglie della Bainsizza, del Monte Santo e  di  Caporetto: 1917. - La battaglia del Piave: 1918 297 La
La guerra sul mare 302 La guerra nel cielo 305 La battaglia  di  Vittorio Veneto 1918 306 La pace 310 L' impresa di Fiume:
di Vittorio Veneto 1918 306 La pace 310 L' impresa  di  Fiume: 1919-1920 311 I martiri e gli eroi italiani nella
balìa dei sovversivi 317 Il salvatore. - I Fasci Italiani  di  Combattimento 318 La lotta contro i sovversivi 319 La
SAPONE CEDE BIGLIETTO PER AEREO A UN PROFUGO E A UN ORFANO  DI  GUERRA GENEROSA RINUNCIA DI UN TEDESCO TREDICENNE GERMAN
A UN PROFUGO E A UN ORFANO DI GUERRA GENEROSA RINUNCIA  DI  UN TEDESCO TREDICENNE GERMAN BOY VUOL PROCURARE AD ALTRI
COMITATO DEL DERBY GLI ROMPE LE UOVA NEL PANIERE UN FIGLIO  DI  PROFUGHI DELLA GERMANIA ORIENTALE E UN ORFANO DI GUERRA
UN FIGLIO DI PROFUGHI DELLA GERMANIA ORIENTALE E UN ORFANO  DI  GUERRA SUBISCONO UN'AMARA DELUSIONE
BORBONICA NEL REGNO DELLE DUE SICILIE. La spedizione  di  Carlo Pisacane. I Borboni avevano cercato, con rigori
Pisacane. I Borboni avevano cercato, con rigori inumani,  di  soffocare ogni sentimento favorevole alla causa italiana
nel Regno delle Due Sicilie. Orrende galere erano piene  di  uomini insigni, come il letterato Luigi Settembrini ed il
l'ardente amore per la Patria. Voi non potete farvi un'idea  di  quei sepolcri di vivi. Le celle erano poste sotto il
la Patria. Voi non potete farvi un'idea di quei sepolcri  di  vivi. Le celle erano poste sotto il livello del suolo e
catene che pesavano oltre dieci chilogrammi. E, per colmo  di  raffinata crudeltà, erano uniti in questo barbaro modo il
questo barbaro modo il condannato politico, uomo onesto e  di  delicato sentire, col delinquente comune. Un grande
l'ignominioso governo borbonico, chiamandolo «la negazione  di  Dio»! Nel 1857 un valoroso, Carlo Pisacane, tentò di
di Dio»! Nel 1857 un valoroso, Carlo Pisacane, tentò  di  provocare una rivolta. Sbarcò a Sapri, nel golfo di
tentò di provocare una rivolta. Sbarcò a Sapri, nel golfo  di  Policastro, con 300 compagni. Ma, assalito dalle truppe
cento dei suoi; i sopravvissuti furono fatti prigionieri e,  di  essi, molti vennero fucilati, gli altri condannati a varie
sue bellezze e della sua forza traggano fermo proposito  di  conservarsi buoni italiani. L'opera di Benito Mussolini fa
fermo proposito di conservarsi buoni italiani. L'opera  di  Benito Mussolini fa rispettare e stimare l'Italia da tutte
e stimare l'Italia da tutte le nazioni del mondo, e molte  di  esse vollero stringere con noi trattati di commercio e di
mondo, e molte di esse vollero stringere con noi trattati  di  commercio e di amicizia. L'Italia, cento anni fa divisa e
di esse vollero stringere con noi trattati di commercio e  di  amicizia. L'Italia, cento anni fa divisa e schiava, è oggi
potenze del mondo, al quale presenta un mirabile spettacolo  di  disciplina, di lavoro e di fede. Gli eroi ed i martiri del
al quale presenta un mirabile spettacolo di disciplina,  di  lavoro e di fede. Gli eroi ed i martiri del Risorgimento,
presenta un mirabile spettacolo di disciplina, di lavoro e  di  fede. Gli eroi ed i martiri del Risorgimento, della grande
unita, prospera e forte. Spetta ora a voi crescere sani  di  mente e di corpo per continuarne l'opera, in modo che
prospera e forte. Spetta ora a voi crescere sani di mente e  di  corpo per continuarne l'opera, in modo che l'Italia sia,
in modo che l'Italia sia, ancora una volta, splendido faro  di  civiltà; pronti, come i vostri padri ed i vostri avi, se la
creatura bella della terra. Quando il Signore ebbe finito  di  creare i cieli e le stelle, ed ebbe finito di creare la
ebbe finito di creare i cieli e le stelle, ed ebbe finito  di  creare la terra, ornata di verzure e d'ogni famiglia di
e le stelle, ed ebbe finito di creare la terra, ornata  di  verzure e d'ogni famiglia di bestie, vide che a questo gran
di creare la terra, ornata di verzure e d'ogni famiglia  di  bestie, vide che a questo gran paese bisognava dare un re.
sul volto il lume del Volto suo divino. L'uomo era fatto  di  terra, ma animato dal soffio di Dio. Così l'uomo risulta di
divino. L'uomo era fatto di terra, ma animato dal soffio  di  Dio. Così l'uomo risulta di corpo e di anima. Il corpo
di terra, ma animato dal soffio di Dio. Così l'uomo risulta  di  corpo e di anima. Il corpo invecchia, ma l'anima no, perchè
animato dal soffio di Dio. Così l'uomo risulta di corpo e  di  anima. Il corpo invecchia, ma l'anima no, perchè è
del finale giudizio. Riflettiamo: siamo l'immagine vivente  di  Dio! Nei nostri atti e nei nostri pensieri comportiamoci
l'estro poetico  di  Stucchino, che si è rivelato all'improvviso con spavento
all'improvviso con spavento generale. Ma anche Hai,  di  solito tanto taciturno, ora è preso dall'ùzzolo di poetare.
Hai, di solito tanto taciturno, ora è preso dall'ùzzolo  di  poetare. O bere o affogare? Egli ha pronta una replica in
del facchino Kroppke che abita nel gran casamento  di  piazza Wieland. Chi non ha con loro molta familiarità li
Tutti e due vorrebbero un giorno diventare meccanici  di  autorimessa. Cosino è soprannominato così perché ogni due
due parole dice «coso» e «cosare». La sua caratteristica è  di  mangiar molto, a tutte le ore e con gran soddisfazione.
inoltre la cassa dei crociati e riesce a disporre sempre  di  un fondo di riserva di trenta pfennig, pari a circa
cassa dei crociati e riesce a disporre sempre di un fondo  di  riserva di trenta pfennig, pari a circa quarantacinque
crociati e riesce a disporre sempre di un fondo di riserva  di  trenta pfennig, pari a circa quarantacinque lire. Winnetou
lire. Winnetou 4 si chiama così soltanto dal primo d'aprile  di  quest'anno. Gli hanno fatto credere in quel giorno che era
che era stato pubblicato un quarto volume delle avventure  di  Winnetou Il pellirossa Winnetou è il più popolare degli
Il pellirossa Winnetou è il più popolare degli eroi  di  Karl May, noto scrittore tedesco autore di numerosissimi
degli eroi di Karl May, noto scrittore tedesco autore  di  numerosissimi libri d'avventure. Poiché Karl May era morto
1912, non era possibile che fosse uscito un quarto volume  di  Winnetou., oltre i tre già esistenti, ed egli per un palo
Winnetou., oltre i tre già esistenti, ed egli per un palo  di  settimane non ha fatto che girare da una libreria all'altra
girare da una libreria all'altra in cerca del quarto volume  di  Winnetou. I capelli di Winnetou 4 sono color carota, ma lui
all'altra in cerca del quarto volume di Winnetou. I capelli  di  Winnetou 4 sono color carota, ma lui va superbo della sua
color carota, ma lui va superbo della sua chioma, che dice  di  un biondo tizianesco. Stucchino è quello che sta seduto
ereditata da suo padre, l'avvocato Ramthor. La passione  di  Stucchino è quella di storpiare i proverbi. Ma avremo
l'avvocato Ramthor. La passione di Stucchino è quella  di  storpiare i proverbi. Ma avremo presto modo di conoscerlo a
è quella di storpiare i proverbi. Ma avremo presto modo  di  conoscerlo a fondo! Alo è il capogruppo dei crociati. Egli
a sorridere. Però, quando parla, dice sempre cose piene  di  buon senso. Alo fa il garzone muratore e spera di diventare
piene di buon senso. Alo fa il garzone muratore e spera  di  diventare un giorno architetto. No, non ti sei sbagliato: è
gruppo ha sempre l'ultima parola. Veramente si accontenta  di  ripetere le ultime 3 - La Freccia d'argento parole di chi
di ripetere le ultime 3 - La Freccia d'argento parole  di  chi ha parlato prima di lui... Lo dicono un po' zuccone. Né
3 - La Freccia d'argento parole di chi ha parlato prima  di  lui... Lo dicono un po' zuccone. Né lui né i suoi genitori
un po' zuccone. Né lui né i suoi genitori sono oriundi  di  qui. Durante un freddissimo inverno dovettero fuggire verso
della Germania. Qui a C. si è trovata una nuova possibilità  di  lavoro per il padre di Hai, che in Curlandia era pescatore
si è trovata una nuova possibilità di lavoro per il padre  di  Hai, che in Curlandia era pescatore di salmoni. Al tempo
lavoro per il padre di Hai, che in Curlandia era pescatore  di  salmoni. Al tempo della grande fuga Hai aveva sei anni, e
gli vogliono un bene dell'anima. Ecco, ora sai l'essenziale  di  ciascuno di loro. Ma che cos'hanno i crociati, che se ne
un bene dell'anima. Ecco, ora sai l'essenziale di ciascuno  di  loro. Ma che cos'hanno i crociati, che se ne stanno lì
i crociati, che se ne stanno lì pensierosi? Ora uno  di  loro parla: - Voglio andare a vedere se il toso è già
vedere se il toso è già tosato? - Be', ora ne sappiamo meno  di  prima! Che vuoi fare? - Voglio vedere se l'avviso è già
a gambe levate. Nel silenzio che subentra si sente la voce  di  Alo che chiede: - Che cosa ci manca ancora? - La vernice,
- Dietro l'armadio degli attrezzi, dove sono le ruote  di  Mikro e Makro. - L'essenziale è... - Il cigolio della porta
è... - Il cigolio della porta tronca a mezzo la frase  di  Alo. Cosino entra come un bolide. - La data della cosa è
E SOTTOMULTIPLI. 40. Una grandezza si dice multipla  di  un'altra (o il multiplo di un'altra) secondo 1, o 2, o 3, .
Una grandezza si dice multipla di un'altra (o il multiplo  di  un'altra) secondo 1, o 2, o 3, . . . , se è eguale a 1, o
dell'ora secondo 24; il valore della lira è multiplo  di  quello di un soldo secondo 20; ecc., ecc. Fra i multipli di
secondo 24; il valore della lira è multiplo di quello  di  un soldo secondo 20; ecc., ecc. Fra i multipli di una
di quello di un soldo secondo 20; ecc., ecc. Fra i multipli  di  una grandezza quelli secondo i numeri 2, 3, 4 si dicono
adoperati. 41. Allorchè una grandezza è multipla  di  un'altra secondo un certo numero, quest'ultima si dice
quest'ultima si dice sottomultipla (o il sottomultiplo)  di  quella secondo lo stesso numero. Quindi il giorno è
7; l'ora è sottomultipla del giorno secondo 24; il valore  di  un soldo è sottomultiplo di quello della lira secondo 20;
giorno secondo 24; il valore di un soldo è sottomultiplo  di  quello della lira secondo 20; ecc., ecc. Fra i
della lira secondo 20; ecc., ecc. Fra i sottomultipli  di  una grandezza quelli secondo i numeri 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8,
quinto, un sesto, un settimo, un ottavo, un nono, un decimo  di  essa; quelle secondo i numeri 11, 12,..., 20,..., 100,...,
un ventesimo, ..., un centesimo, ..., un millesimo  di  essa. La metà di una grandezza è lo stesso che un suo
..., un centesimo, ..., un millesimo di essa. La metà  di  una grandezza è lo stesso che un suo mezzo; la terza,
è la ventesima parte della lira; ecc., ecc. Talvolta invece  di  sottomultipla si dice anche parte aliquota di una
invece di sottomultipla si dice anche parte aliquota  di  una grandezza.
avevamo verifica  di  italiano. Prima la maestra ha spiegato l'importanza delle
Ci ha spiegato che le virgole consentono a chi scrive,  di  esprimere più adeguatamente il proprio pensiero e le
il proprio pensiero e le proprie emozioni e a chi legge,  di  comprendere esattamente il testo e intanto di respirare in
a chi legge, di comprendere esattamente il testo e intanto  di  respirare in maniera naturale durante la lettura. Durante
Aldo ha mangiato quattro merendine, un pacchetto  di  patatine e due tavolette di cioccolato. La verifica di Aldo
quattro merendine, un pacchetto di patatine e due tavolette  di  cioccolato. La verifica di Aldo (la maestra l'ha letta ad
di patatine e due tavolette di cioccolato. La verifica  di  Aldo (la maestra l'ha letta ad alta voce) è stata questa:
Qualcosa che palpita nell'aria e sembra petali  di  fiori, ali di farfalla, dice ai ragazzi: - Oggi è maggio.
che palpita nell'aria e sembra petali di fiori, ali  di  farfalla, dice ai ragazzi: - Oggi è maggio. Aprile ha
ha preparato il verde tappeto perchè maggio lo trapunti  di  fiori. I giardini e gli orti sono un paradiso. Che profumo
fiori. I giardini e gli orti sono un paradiso. Che profumo  di  rose! Quante, quante ne fioriscono! Molte di esse sono
Che profumo di rose! Quante, quante ne fioriscono! Molte  di  esse sono destinate alla Madonna, maggio è il suo mese, e
ad adornare i suoi altari. L'orto degli Altieri rosseggia  di  fragole e di ciliege. Marcello sta ore e ore sotto la
i suoi altari. L'orto degli Altieri rosseggia di fragole e  di  ciliege. Marcello sta ore e ore sotto la pianta ad
il mio piano" stava spiegando Giovanna ai suoi compagni  di  avventure "bisogna innanzitutto sapere dove si trovi
innanzitutto sapere dove si trovi attualmente il conte  di  Trencabar." I quattro che si trovavano nelle immediate
I quattro che si trovavano nelle immediate vicinanze  di  Maracaibo in un punto dove sorgevano numerose le case
dove sorgevano numerose le case coloniche, fra piantagioni  di  caffè, di cacao e di canna da zucchero, si fermarono alla
numerose le case coloniche, fra piantagioni di caffè,  di  cacao e di canna da zucchero, si fermarono alla vista di un
le case coloniche, fra piantagioni di caffè, di cacao e  di  canna da zucchero, si fermarono alla vista di un contadino
di cacao e di canna da zucchero, si fermarono alla vista  di  un contadino che non sembrava molto preoccupato per la
nel suo orticello fischiettando allegramente il motivo  di  una canzoncina in voga. "Ehi, buon villano!" lo chiamò
"Sapreste dirmi dove dimora abitualmente il governatore  di  Maracaibo?" "E tu, brutta vecchia cretina," rispose il
sei ancora crepata?" Giovanna avvampò. "Come vi permettete  di  chiamarmi brutta vecchia cretina?" "E voi perché mi avete
avete chiamato villano?" "Mi sia consentito il dire" cercò  di  spiegare Battista "che la signora vi ha chiamato villano,
dà etimologicamente a questa parola... Villano, cioè uomo  di  villa, ossia contadino..." "Io sono ignorante e so soltanto
adesso? Da chi si può sapere dove si trovi il governatore  di  Maracaibo?" "Ve lo dirò io" disse un signore alto
io" disse un signore alto dall'aspetto molto serio, vestito  di  scuro e con le scarpe impolverate. "Il conte di Trencabar
vestito di scuro e con le scarpe impolverate. "Il conte  di  Trencabar in questo momento non si trova a Maracaibo, ma
Maracaibo, ma nella sua villa sul golfo, a circa otto tiri  di  schioppo da qui..." "Ne siete sicuro?" domandò Giovanna.
veduto mezz'ora fa nel suo giardino mentre faceva gli onori  di  casa al Viceré testé arrivato dal vicereame di Napoli e
gli onori di casa al Viceré testé arrivato dal vicereame  di  Napoli e destinato a sostituire l'attuale Viceré di queste
di Napoli e destinato a sostituire l'attuale Viceré  di  queste colonie di Sua Maestà Cristianissima." "Il Viceré? E
e destinato a sostituire l'attuale Viceré di queste colonie  di  Sua Maestà Cristianissima." "Il Viceré? E come fate a
Viceré? E come fate a sapere che si tratta dell'ex Viceré  di  Napoli?" "Ho avuto agio di incontrarlo più volte per via
che si tratta dell'ex Viceré di Napoli?" "Ho avuto agio  di  incontrarlo più volte per via Toledo, nei pressi del largo
"Vi ho incontrato più volte nei pressi del vostro castello  di  Ventimiglia" rispose il misterioso signore con semplicità.
diretto verso la foresta, spintovi dal caso e da vaghezza  di  solitarie meditazioni. "Quel viandante!" esclamò Jolanda.
? Come tornare indietro con quella mostruosità? - Risolse  di  tornar di notte, perchè nessuno lo vedesse. La Regina,
indietro con quella mostruosità? - Risolse di tornar  di  notte, perchè nessuno lo vedesse. La Regina, accortasi di
di notte, perchè nessuno lo vedesse. La Regina, accortasi  di  quel gonfiore sulle spalle, gli domandò: — Maestà, che
disgrazia! — E raccontò com' era andata. La Regina risolse  di  tentar lei: — Fra loro donne si sarebbero intese meglio. —
donne si sarebbero intese meglio. — Fece le sue provviste  di  pane e vino per otto giorni, e partì. A mezza strada: —
— Pazienza! ricomincerò. — La seconda volta, più in là  di  mezza strada, ecco alle sue spalle un gran rumore, come di
di mezza strada, ecco alle sue spalle un gran rumore, come  di  cavalli che corrano di galoppo: — Bada! bada! — Presa dallo
alle sue spalle un gran rumore, come di cavalli che corrano  di  galoppo: — Bada! bada! — Presa dallo spavento, si volta, e
— Bada! bada! — Presa dallo spavento, si volta, e si trova  di  nuovo al punto d'onde era partita. Allora, da scaltra,
Delle Fate ce n' è tanta! — La Fata gobba. — Le scappò  di  bocca. — Gobba sarai tu! - La Regina si tastò subito le
subito le spalle. Le era proprio spuntata la gobba. Tornò  di  notte, per non esser veduta; e il Re, prima di ogni cosa,
gobba. Tornò di notte, per non esser veduta; e il Re, prima  di  ogni cosa, le guardò dietro. — Maestà che portate addosso ?
- Il Re non sapea risolversi: — Non era sangue loro? — Farò  di  mio capo, — disse fra sè la Regina. E, di nascosto al Re,
loro? — Farò di mio capo, — disse fra sè la Regina. E,  di  nascosto al Re, chiamò una guardia di palazzo: — Prendi
fra sè la Regina. E, di nascosto al Re, chiamò una guardia  di  palazzo: — Prendi questa cassettina e vattene in un bosco.
e vattene in un bosco. Quando sarai lì, farai una catasta  di  legna, ve la metterai su e darai fuoco. Finchè non sia
Re ordinava gli si chiamasse la zingara: — Dimmi la ventura  di  Serpentina. — Buona o cattiva, Maestà?
Le favole  di  solito cominciano con un ragazzo, un giovinetto o una
gran pranzo. Questa favola, invece, comincia con un vecchio  di  novantaquattro anni che alla fine, dopo molte avventure,
che alla fine, dopo molte avventure, diventa un ragazzino  di  tredici anni. Non sarà uno sgarbo al lettore? No, perché
brava spiegazione. Il lago d'Orta, nel quale sorge l'isola  di  San Giulio e del barone Lamberto, è diverso dagli altri
dagli altri laghi piemontesi e lombardi. È un lago che fa  di  testa sua. Un originale che, invece di mandare le sue acque
È un lago che fa di testa sua. Un originale che, invece  di  mandare le sue acque a sud, come fanno disciplinatamente il
sud, come fanno disciplinatamente il Lago Maggiore, il lago  di  Como e il lago di Garda, le manda a nord, come se le
il Lago Maggiore, il lago di Como e il lago  di  Garda, le manda a nord, come se le volesse regalare al
e vuole l'articolo al femminile: la Nigoglia. Gli abitanti  di  Omegna sono molto orgogliosi di questo fiume ribelle e vi
la Nigoglia. Gli abitanti di Omegna sono molto orgogliosi  di  questo fiume ribelle e vi hanno pescato un motto che dice,
risultasse inevitabile. Un esercito italiano, al comando  di  Raffaele Cadorna, marciò su la Città Eterna. Il 20
1870 nelle sue mura. presso Porta Pia, fu aperta a colpi  di  cannone una breccia, e attraverso di essa i nostri soldati
Pia, fu aperta a colpi di cannone una breccia, e attraverso  di  essa i nostri soldati entrarono in Roma. La popolazione li
in Roma. La popolazione li accolse con un vero tripudio  di  gioia. Finalmente il tricolore italiano veniva spiegato al
per i martiri e gli eroi caduti nel lungo cammino tribolato  di  spine!
CROCIATI E IL GRUPPO STELLA DEL NORD DEVONO METTERSI  DI  BUONA LENA A LAVORARE, PERCHÉ LA «FRECCIA D'ARGENTO» POSSA
D'ARGENTO» POSSA ESSERE IN CONDIZIONI PERFETTE PER LA CORSA  DI  AMBURGO. NEL FRATTEMPO, al comitato del derby di Amburgo è
LA CORSA DI AMBURGO. NEL FRATTEMPO, al comitato del derby  di  Amburgo è stata comunicata la vittoria di Stucchino e della
del derby di Amburgo è stata comunicata la vittoria  di  Stucchino e della Freccia d'argento nelle eliminatorie. E
tre biglietti ferroviari. Stucchino deve presentarsi il 9  di  maggio, con la Freccia d'argento e due compagni quali
con la Freccia d'argento e due compagni quali «personale  di  scorta», al comitato del derby di Amburgo, dove gli
compagni quali «personale di scorta», al comitato del derby  di  Amburgo, dove gli verranno date le istruzioni relative alla
È già stato messo in opera un assale anteriore nuovo  di  zecca, ed ora i crociati, agli ordini di Alo, e i ragazzi
anteriore nuovo di zecca, ed ora i crociati, agli ordini  di  Alo, e i ragazzi della Stella del Nord, con a capo
che vanno accuratamente riparati e poi passati con una mano  di  vernice. Tutti si affaccendano con attrezzi e colla, con
messo in disparte. - E come vuoi fare? - Sorteggiamone uno  di  ciascun gruppo: o con la conta o con qualcosa di simile. Io
uno di ciascun gruppo: o con la conta o con qualcosa  di  simile. Io penso che si potrebbe anche sorteggiarli col
nomi dei due ragazzi che andranno ad Amburgo come personale  di  scorta. Dei crociati è Hai il designato, e del gruppo di
di scorta. Dei crociati è Hai il designato, e del gruppo  di  Stucchino, la Stella del Nord, il fortunato è Jörg. * * *
per comperare un cavolo e due carote, esce con una piramide  di  ceste e pacchettini. Prendo un carrello ed entro anch'io,
farò una spesa super! Voglio soltanto provare il piacere  di  portare tutto in giro per una mezz'oretta. Poi metterò
Imito una signora in pelliccia che prende scatolette  di  cibo per gatti, un ragazzo che arraffa sacchetti di
di cibo per gatti, un ragazzo che arraffa sacchetti  di  caramelle. Poi acchiappo a casaccio, un po' qui un po' là.
acchiappo a casaccio, un po' qui un po' là. Un pacco blu  di  spaghetti, un barattolo di pelati, due bottiglie di vino.
po' qui un po' là. Un pacco blu di spaghetti, un barattolo  di  pelati, due bottiglie di vino. Metto tutto dentro, formaggi
blu di spaghetti, un barattolo di pelati, due bottiglie  di  vino. Metto tutto dentro, formaggi e succhi di frutta,
bottiglie di vino. Metto tutto dentro, formaggi e succhi  di  frutta, melanzane e barattoli di marmellata. Lascio cadere
dentro, formaggi e succhi di frutta, melanzane e barattoli  di  marmellata. Lascio cadere nel carrello una scatola formato
Lascio cadere nel carrello una scatola formato famiglia  di  fazzolettini di carta da soffiarci tutti i nasi del mondo!
nel carrello una scatola formato famiglia di fazzolettini  di  carta da soffiarci tutti i nasi del mondo! Acciuffo con
del mondo! Acciuffo con indifferenza una confezione maxi  di  carta igienica profumata. Quante cacche durerà? Duemila?
le mie giravolte tra gli scaffali. Poi la voce fredda  di  una commessa prende il posto della musica e awerte che il
Alla fine nel mio carrello resta soltanto un pacchetto  di  cuscus, malinconico e solo.
lingua, nel quale esperimento tutti i metodi; ma seguo  di  preferenza quello che tengono inconsciamente i bambini
le idee nel mio capo. Lo vuol vedere? È una miraviglia  di  scapigliatura intellettuale. Mentre lei lo sfoglierà, io le
scaffale un grosso registro, che pareva il Libro maestro  di  una Casa di commercio, e me lo mise aperto sul tavolo. -
un grosso registro, che pareva il Libro maestro di una Casa  di  commercio, e me lo mise aperto sul tavolo. - Veda - mi
scrittori, man mano che li andavo leggendo, senz'ordine  di  tempo nè di materie. Vede che si salta dal Boccaccio al
man mano che li andavo leggendo, senz'ordine di tempo nè  di  materie. Vede che si salta dal Boccaccio al Giusti, da Gino
dal Cellini al Leopardi. Noti qui, fra gli estratti  di  due trecentisti, uno studio sulla terminologia del
a una pagina d'aggettivi prediletti da Dante, una serie  di  locuzioni relative al vino, pescate nel ditirambo del Redi.
il più strano disordine che si possa immaginare. Elenchi  di  proverbi toscani; infilzate di vocaboli e di frasi
si possa immaginare. Elenchi di proverbi toscani; infilzate  di  vocaboli e di frasi ingiuriose; una pagina intitolata: -
Elenchi di proverbi toscani; infilzate di vocaboli e  di  frasi ingiuriose; una pagina intitolata: - Vari modi di dar
e di frasi ingiuriose; una pagina intitolata: - Vari modi  di  dar dell'asino al prossimo; in un'altra pagina, sotto un
corrente nei giornali e nella conversazione, e ad alcuni  di  quelli scritto accanto: - Guàrdati! -; quelli appunto, mi
scrivere e nel parlare. Alternati con questi, altri elenchi  di  frasi e di parole, abbracciati da grandi graffe, lungo le
nel parlare. Alternati con questi, altri elenchi di frasi e  di  parole, abbracciati da grandi graffe, lungo le quali era
forma per rammentare a sè stesso d'usarli. Poi una serie  di  dizionarietti speciali: di giochi fanciulleschi, di difetti
stesso d'usarli. Poi una serie di dizionarietti speciali:  di  giochi fanciulleschi, di difetti fisici. di motti
serie di dizionarietti speciali: di giochi fanciulleschi,  di  difetti fisici. di motti scherzosi, di colori, di piante,
speciali: di giochi fanciulleschi, di difetti fisici.  di  motti scherzosi, di colori, di piante, di strumenti di
fanciulleschi, di difetti fisici. di motti scherzosi,  di  colori, di piante, di strumenti di lavoro, illustrati di
di difetti fisici. di motti scherzosi, di colori,  di  piante, di strumenti di lavoro, illustrati di figurine
difetti fisici. di motti scherzosi, di colori, di piante,  di  strumenti di lavoro, illustrati di figurine schizzate con
di motti scherzosi, di colori, di piante, di strumenti  di  lavoro, illustrati di figurine schizzate con la penna, per
di colori, di piante, di strumenti di lavoro, illustrati  di  figurine schizzate con la penna, per chiarire il
disegnati un violino e una finestra, con su scritti i nomi  di  tutte le loro parti, e una figura umana in caricatura, che
Pagina delle busse, nella quale erano notate tutte le forme  di  percossa possibili, dal rovescione al biscottino; con tutti
rifilare, rivogare, somministrare, tirare: un tesoro  di  gentilezze. Di tanto in tanto, in grandi caratteri: -
rivogare, somministrare, tirare: un tesoro di gentilezze.  Di  tanto in tanto, in grandi caratteri: - Esercizi ginnastici
chiocciola, dove una stessa idea è espressa parecchie volte  di  seguito in forma diversa. Alcuni di questi esercizi,
parecchie volte di seguito in forma diversa. Alcuni  di  questi esercizi, intitolati Scrigni poetici, erano sonetti
sciolti, nei quali l'amico aveva incastrato una quantità  di  modi, per ricordarli meglio, in grazia del ritmo. Fra due
c'era un discorso d'un pedante marcio, tutto tessuto  di  quei vocaboli e di quelle frasi antiquate, che nessuno usa
d'un pedante marcio, tutto tessuto di quei vocaboli e  di  quelle frasi antiquate, che nessuno usa più parlando, ma
per bene. Mi cadde sott'occhio, fra l'altro, una pagina  di  Spazzature, dov'era raccolto un buon numero di quelle frasi
una pagina di Spazzature, dov'era raccolto un buon numero  di  quelle frasi fatte, calìe letterarie, o fiori secchi di
di quelle frasi fatte, calìe letterarie, o fiori secchi  di  rettorica, che ricorrono di continuo nei discorsi e nei
letterarie, o fiori secchi di rettorica, che ricorrono  di  continuo nei discorsi e nei brindisi, e che son diventati
la mia attenzione e Mi parve strana una grande quantità  di  parole e di frasi segnate a capo e a piè di pagina, sui
e Mi parve strana una grande quantità di parole e  di  frasi segnate a capo e a piè di pagina, sui margini, tra
grande quantità di parole e di frasi segnate a capo e a piè  di  pagina, sui margini, tra riga e riga, a traverso lo
alcune in istampatello, altre inquadrate in quattro tratti  di  penna, o scritte con matita rossa, verde o turchina, o
cose. Tutto il librone n'era tempestato, e anche molte  di  queste note illustrate da piccoli schizzi di figure umane,
e anche molte di queste note illustrate da piccoli schizzi  di  figure umane, di mobili, d'utensili, d'oggetti d'ogni
queste note illustrate da piccoli schizzi di figure umane,  di  mobili, d'utensili, d'oggetti d'ogni genere; e v'eran qua e
note, coi titoli già scritti. Trovai in ultimo un elenco  di  quei modi dialettali, che si sogliono scansare con gran
e siano correttissimi, e nella pagina accanto una raccolta  di  frasi di complimento antiche e moderne, alla quale faceva
correttissimi, e nella pagina accanto una raccolta di frasi  di  complimento antiche e moderne, alla quale faceva riscontro
moderne, alla quale faceva riscontro un piccolo dizionario  di  moccoli smorzati, di quelle esclamazioni vigorose di
faceva riscontro un piccolo dizionario di moccoli smorzati,  di  quelle esclamazioni vigorose di meraviglia o di dispetto,
di moccoli smorzati, di quelle esclamazioni vigorose  di  meraviglia o di dispetto, che la gente ben educata
smorzati, di quelle esclamazioni vigorose di meraviglia o  di  dispetto, che la gente ben educata sostituisce ai sacrati
per male; tutt'altro. - Bene! - mi disse. - Mi fa piacere  di  vederla ridere. È il commento che desideravo e aspettavo,
desideravo e aspettavo, perchè giustifica la mia mancanza  di  metodo, ed è un modo di riconoscere che si può far dello
perchè giustifica la mia mancanza di metodo, ed è un modo  di  riconoscere che si può far dello studio della lingua uno
la lingua io scrivo versi, recito la commedia, lavoro  di  mosaico, faccio ginnastica con la penna, rivedo le bucce
rido, tesoreggio, disegno, fantastico, e serbo una libertà  di  spirito che esclude ogni fatica e ogni noia. Non è un
Veda, io non darei questo libraccio per un peso eguale  di  biglietti da cento. E se lo stampassi, credo che farebbe
chi sa! O lo lascerò alla Biblioteca Vittorio Emanuele,  di  Roma.
doveva leggere, la quale si chiamava Laura ed era figliuola  di  uno dei più nobili e ricchi signori della città. E la
che cosa era stato, quando si fermò una carrozza all'uscio  di  strada, e poco di poi entrò nella sala la signora Laurina,
quando si fermò una carrozza all'uscio di strada, e poco  di  poi entrò nella sala la signora Laurina, che, fatti i
Colonna nacque nel 1490, da famiglia antica o nobilissima  di  Roma.' e suo' padre Fabrizio Colonna, Gran Contestabile del
e suo' padre Fabrizio Colonna, Gran Contestabile del regno  di  Napoli, la promise, quando aveva quattro anni, a Francesco
quando aveva quattro anni, a Francesco d'Avalos marchese  di  Pescara, detto il Gran Capitano, che la sposò veramente
detto il Gran Capitano, che la sposò veramente all'età  di  14 anni. Essa fu a' suoi tempi un miracolo di bellezza, di
all'età di 14 anni. Essa fu a' suoi tempi un miracolo  di  bellezza, di virtù e di ingegno; fu sposa affettuosa e
di 14 anni. Essa fu a' suoi tempi un miracolo di bellezza,  di  virtù e di ingegno; fu sposa affettuosa e virtuosa; ben
Essa fu a' suoi tempi un miracolo di bellezza, di virtù e  di  ingegno; fu sposa affettuosa e virtuosa; ben presto il suo
così sola, non ebbe altro conforto che un tenero commercio  di  lettere con lui, consacrandosi con assiduità con gran cura
i suoi consigli; e quando i principi italiani gli proposero  di  farlo re di Napoli, se abbracciava il loro partito egli
e quando i principi italiani gli proposero di farlo re  di  Napoli, se abbracciava il loro partito egli rifiutò per
se abbracciava il loro partito egli rifiutò per cagione  di  queste savio parole che Vittoria gliene scrisse: "Mi basta
che Vittoria gliene scrisse: "Mi basta d'esser la moglie  di  un prode e onorato capitano, nè cerco di esserla di un re
d'esser la moglie di un prode e onorato capitano, nè cerco  di  esserla di un re traditore." Il d'Avalos però morì di
moglie di un prode e onorato capitano, nè cerco di esserla  di  un re traditore." Il d'Avalos però morì di ferite a Milano,
cerco di esserla di un re traditore." Il d'Avalos però morì  di  ferite a Milano, quando essa aveva 35 anni: lo pianse
35 anni: lo pianse amaramente e lo fece pietoso soggetto  di  tante sue poesie. Era bella, tuttora giovane; aveva fama di
di tante sue poesie. Era bella, tuttora giovane; aveva fama  di  cortese e di saggia, e molti signori e grandi personaggi si
poesie. Era bella, tuttora giovane; aveva fama di cortese e  di  saggia, e molti signori e grandi personaggi si sarebber
dolore, non aprì ll'animo ad altro affetto, se non a quello  di  Dio e della vita beata. Passati di poco i 50 anni, and� a
affetto, se non a quello di Dio e della vita beata. Passati  di  poco i 50 anni, and� a Roma, patria do'suoi antenati; e qui
patria do'suoi antenati; e qui morì nel 1547. Le poesie  di  questa gran donna dicono i letterati che sono le più belle
quelle degli imitatori del Petrarca, e che tra le poetesse  di  quel secolo essa è la prima: le sue lettere parimente si
è la prima: le sue lettere parimente si danno per modello  di  eleganza e di senno. I più gran personaggi di quel tempo la
le sue lettere parimente si danno per modello di eleganza e  di  senno. I più gran personaggi di quel tempo la onorano e la
per modello di eleganza e di senno. I più gran personaggi  di  quel tempo la onorano e la celebrarono: basti qui ricordare
ammonendola come verso tutti si debbono usare gli uffici  di  civiltà; ma specialmente verso più persone insieme
verso più persone insieme radunate: e che questa mancanza  di  riguardo era più grave in lei, nobile e ricca, perchè
esser presa per alterigia e per dispregio a persone da meno  di  sè; quando invece i nobili e i ricchi dovrebbero essere i
i fogli, dei quali si era scordata; ma che sperava  di  non cadere un'altra volta in simile mancanza. Poi,
cinque cose non belle nel suo bel discorso. Quel commercio  di  lettere della Vittoria col suo marito, non dico che sia
questa leziosaggine è usata spesso da coloro che pretendono  di  parlare in punta di forchetta; e non sanno. Lo tenga a
è usata spesso da coloro che pretendono di parlare in punta  di  forchetta; e non sanno. Lo tenga a mente: benchè,
e non sanno. Lo tenga a mente: benchè, parlandosi  di  donne celebri, pare che si possa comportare. Errore
lontano da chi parla, si dice quivi. C' è chi porta esempi  di  buoni scrittori, che hanno usato l'una di queste due
chi porta esempi di buoni scrittori, che hanno usato l'una  di  queste due particelle per l'altra; ma, se gli esempj sono
che ebbe il maestro, si fecero altre discussioni in cose  di  lingua, finchè venne il tempo di andarsene.
altre discussioni in cose di lingua, finchè venne il tempo  di  andarsene.
salvatore. - I Fasci Italiani  di  Combattimento. In Italia vi erano ancora uomini forti e
e gl'Italiani, che in essa avevano dato prove così fulgide  di  coraggio e di concordia: il Duce della riscossa fu Benito
che in essa avevano dato prove così fulgide di coraggio e  di  concordia: il Duce della riscossa fu Benito Mussolini. Il
marzo 1919 Benito Mussolini fondò a Milano i Fasci Italiani  di  Combattimento, scegliendo come insegna di battaglia e di
i Fasci Italiani di Combattimento, scegliendo come insegna  di  battaglia e di fede il fascio littorio, simbolo di forza e
di Combattimento, scegliendo come insegna di battaglia e  di  fede il fascio littorio, simbolo di forza e di giustizia.
insegna di battaglia e di fede il fascio littorio, simbolo  di  forza e di giustizia. Provate a spezzare una verga isolata:
battaglia e di fede il fascio littorio, simbolo di forza e  di  giustizia. Provate a spezzare una verga isolata: vi
concordia, nessuno varrà a sopraffarli. Inoltre il fascio  di  verghe legate con una scure era stato nell'antica Roma
le maggiori autorità dello Stato romano, donde il suo nome  di  fascio littorio. Così Benito Mussolini, col suo genio,
potenza e della giustizia romana, e richiamava al pensiero  di  Roma gli animosi, che gli si stringevano attorno.