Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

VODIM

Risultati per: delle

Numero di risultati: 108 in 3 pagine

  • Pagina 2 di 3

Menhir

344646
Prete, Antonio 1 occorrenze

accanto a me nel corridoio, era nell'angolo delle sue rose, sulla strada tra i rovi sotto il sole, il foulard nero con i fiori rossi, vedi laggiù

poesia

Menhir

344802
Prete, Antonio 1 occorrenze

allontana la bellezza. Di qua dal velo un altro luogo, un'altra ora. Il frastuono delle cicale nel vespro, il mare che manda scintille in fondo al mantello

poesia

Il letto vuoto

344804
Bertoni, Alberto 1 occorrenze

, le voci dei giuochi delle bocce e la voce del pallone da football... ”.

poesia

Menhir

344890
Prete, Antonio 1 occorrenze

La furia improvvisa delle campane nel sabato lontano di resurrezione e il sole ancora dolce nella strada, le strisce d'ombra sui marciapiedi e le

poesia

Ritorno a Planaval

345019
Dal Bianco, Stefano 3 occorrenze

, e sto rischiando. Di solito scrivo delle cose che mi sono abituato a chiamare poesie, ma se questa cosa di questo momento non dovesse funzionare, non

poesia

rami, visto sempre dall'interno, fa pensare ad un cuore pulsante, il cuore della nostra casa posto fuori. Tutto questo movimento delle piante che abbiamo

poesia

una stanza illuminata all'altra delle nostre case rispettive, come se non avessimo niente da inventare, come se tutti e due non avessimo da lavorare

poesia

Il letto vuoto

345038
Bertoni, Alberto 1 occorrenze

prima delle mode e dei bilanci secolari, il tarlo di Auschwitz: prima di tutto il resto, un'esperienza ferroviaria priva di ritorno, della quale era

poesia

Dai Canti Orfici

656784
Campana, Dino 1 occorrenze

levava nell'odor lussurioso dei vichi, e la bianca notte mediterranea scherzava colle enormi forme delle femmine tra i tentativi bizzarri della fiamma di

poesia

La Verna

656795
Campana, Dino 2 occorrenze

nell'aria del crepuscolo si intendono delle risa, serenamente, e dalle mura sporge una torricella rosa tra l'edera che cela una campana: mentre, accanto

poesia

, ... Per i vichi marini nell'ambigua Sera cacciava il vento tra i fanali Preludii dal groviglio delle navi: I palazzi marini avevan bianchi Arabeschi

poesia

Poesie - La morte di Tantalo

662850
Corazzini, Sergio 1 occorrenze

voglio la tristezza delle rose morte all'inizio della primavera per farne una corona alle mie bende. Il mio cortile con un po' di cielo, con poche

poesia

La Bufera ed altro

663763
Montale, Eugenio 2 occorrenze

giardino delle piante grasse, sotto il tennis; ma il parente maniaco non verrà più a fotografare al lampo di magnesio il fiore unico, irripetibile, sorto su

poesia

Pagina 0260

sfugge. Chi ha avuto da te quest' alta lezione di decenza quotidiana (la più difficile delle virtù) può attendere senza fretta il libro delle tue

poesia

Pagina 0262

UNA PARTITA A SCACCHI - Leggenda drammatica in un atto

676115
Giacosa, Giuseppe 1 occorrenze

lontano Grida, canti e clamori di villici. - Imbruniva. - Pei fessi delle imposte filtrava un'aria viva Che pareva dicesse: L'inverno è qui che viene. - Io

poesia

POESIE

678152
MICHELSTAEDTER, Carlo 7 occorrenze

Ma un vento lieto giù dalla montagna invade la natura senza luce che per pioggia e per nebbia si dissolve e delle nubi oscure la continua trama

poesia

la polvere degli avi e i propositi dei savi rompi e l'ombra delle chiese. Ed il pavido borghese che nell'essa porta il gelo dell'inverno trapassato e

poesia

vento e lo sciame ronzante degli insetti. - Delle rondini il volo affaccendato segna di curve rotte il cielo azzurro e trae nell'alto vasti cerchi il

poesia

l'onda canuta, né la mensa famigliare e l'usato giaciglio ho rimpianto o il commercio delle care e dolci cose. Né deserto e triste m'è apparso il mar

poesia

l'allevava il mio sogno lontano, ancor ch'io fossi d'ogni certa speranza privo al tutto; ma da quello una vena mi fluiva di forza che nel mezzo delle

poesia

massa delle nubi, e lungi livida luce rompe la tenèbra e pei piani rivela in nuovo aspetto messi ondeggianti ed alberi ricurvi e pei monti corruschi

poesia

non sia un dei mari. Anche il mare è un deserto senza vita, arido triste fermo affaticato. Ed il giro dei giorni e delle lune, il variar dei venti e

poesia

Penombre

679386
Praga, Emilio 11 occorrenze

attraverso! - E il fruscìo delle morbide sottane volea beffarmi, cingendole il fianco; e le corna mi fean con pieghe strane sul lato manco, da quella

poesia

e le placide sponde delle profonde - gioie albergatrici? Come restare? Abbacchiano le noci sulle montagne ; già dei fanciulli le garrule voci, fra le

poesia

ha corso, nè luce, nè suon... Oh cadete, mie pallide gote, e sull'ossa lasciate impietrir l'onestà delle sfingi, le immote che al deserto non ponno

poesia

attaccar la briglia alle fossette delle vostre spalle, la noia, il condottier della famiglia, si dipingea di ciel le guancie gialle! Giacchè, marchesa, voi

poesia

ciel mi sogguardate collo splendor delle tremanti occhiate, ditelo voi, vergini cose, è vero, ch'io tutto finirò nel cimitero? Suonano a esequie, un

poesia

di teschi al sol risorti!... Le croci, pinte ad olio, o sculte in marmo e in oro, son là, delle famiglie miserrimo decoro, alla neve, alla pioggia

poesia

solingo lavor. Quando la nebbia intorbida l'ampia campagna rasa, è pur dolce l'immagine delle donne di casa: le muse son, son gli angeli del

poesia

il queto bimbo urlando. Dormi: la notte è fertile di sante apparizioni, e nuota in lei più rapido l'estro delle canzoni; io, Beniamini, io veglio col

poesia

in agguato io vedea sulla sua porta filar la tela delle voglie ardenti, piangete meco: Serafina è morta. Morta: l'amante dell'ultima notte n'ebbe gli

poesia

poeta, e son gelosa! Son gelosa de' tuoi vaghi dolori delle tue belle vendemmie di fiori, sono gelosa della fantasia che ti dilunga dalla soglia mia

poesia

all'allòr delle tue bianche chiome, del nostro pianto asperso, e profumato sul nostro cuore! Inno, inno mio, vola per l'ampio oceano! L'amor che ti conduce

poesia

TAVOLOZZA

679475
Praga, Emilio 8 occorrenze

, ritrosa romana, al par delle statue di piazza Fontana? Ch'io vada pescandoti, per darti la cena, nel nostro naviglio delfino, o murena ? Ch'io danzi coi

poesia

lattai dalle cascine, che la sera amoreggiano le fulve contadine, mentre ai bifolchi narrano, raccolti nelle stalle, l'ardor delle cavalle che trottano

poesia

dell'uom volgare, senti l'ingiurie, che rimbalzando già cedono al baston l'aspro comando! Addio tripudio delle canzoni, si pensi a tergere le contusioni

poesia

tempeste, belle al mite sospir delle calme! - - Sacerdoti! alle turbe infelici predicate i miracoli vieti, e di ceri e dorate cornici fate addobbo alle

poesia

la compagna appar! Portan la vela lacerata ai venti, come stendardo che in battaglia erró; portano remi e canapi stridenti, che il nerbo delle braccia

poesia

coll'usato affetto e mi sedette accanto. Poi mi narrò de' suoi lunghi malanni e delle pene della famigliuola; sentirsi affranto e avvelenato ormai dall'afa

poesia

Tele antiche, io vi saluto, che dall'arte profumate, qui vivete, come mummie delle razze trapassate!- Ecco appeso alle pareti lungo stuol di

poesia

libra a tergo di ogni donna, che al fruscio delle perle e della gonna nascoso entro la chioma, è il solo amante, e ambizion si noma. Il solo amante

poesia

Trasparenze

679545
Praga, Emilio 9 occorrenze

eterei sorrisi, i nostri s'infiammino due pallidi visi! Facciam delle coltrici gli Elisi e l'Inferno!... Si ingoii l'assenzio se manca il Falerno! Te

poesia

De mémoire de rose on n'a jamais vu mourir de jardinier. TENDHAL. Sull'infanzia dei germi e delle fronde il marzo sbuffa; alle ospitali gronde, alle

poesia

' sentieri agresti, delle canzoni! Del focolar con cui spesso, nel verno, si viveva del prossimo in disparte, rimescolando fra di noi l'eterno tema

poesia

Quanti sogni, quante favole, che follie, che visïoni, non scandemmo, o Musa, al facile rimeggiar delle canzoni! Si cantò la luna, il pallido astro

poesia

basterna d'ogni onor vestita l'amatista pudica, dei folli sogni e dell'oblio nemica. Non olezzò di ambrosia delle Pimplee la chioma, sul fonte di Ippocrene

poesia

. Raccogliti, cor mio, l'ora è solenne! Le rondini più e più stringon le spire dei vispi voli in cui beâr le penne, e le assal delle gronde il sovvenire. Così

poesia

stanzetta s'empie di trasparenze, di visïoni e di memorie pie al suon delle lontane avemarie. Altri di bianche nudità, di note, di profumi briaco, pallido

poesia

delle radici e perché i placidi sospir dell'erbe che ti fean ventaglio? Va saltellando il grillo, la sempiterna Venere già rigonfia d'amor le foglie

poesia

mio balcone, e mi addormenta. Sogno allor le scarpette esposte al vento, i magi in viaggio ancor sui dromedari, e il gioir delle madri, e lo sgomento

poesia