sarà della stessa grandezza dell’oggetto, e quest’immagine sarà simmetrica dell’oggetto, conservando la naturale posizione che ha l’oggetto.
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Sia D la distanza dell’oggetto dalla lente, ossia AC.
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Ponendo invece D = 2F, avrassi 1/d = 1/F-1/2F = 1/2F ossia d = 2F. La distanza dell’immagine sarà ora doppia della distanza focale principale. In tal
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potranno anche ritenersi come equidistanti dal centro della lente, e l’immagine dell’oggetto sarà simile all’oggetto medesimo: ed il rapporto fra la
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0m, 40 la distanza dell’immagine = d
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d indica la distanza dell’immagine dalla lente,
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0m, 20 il diametro dell’immagine, ossia la sua grandezza = g,
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(1°) Sia 100 metri la distanza dell’oggetto dalla lente = D
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(5°) Sia finalmente 50 metri il diametro dell’oggetto,
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0m, 40 la distanza dell’immagine dalla lente,
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(4°) Sia 50 metri il diametro dell’oggetto,
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si conoscerà la distanza dell’immagine della lente colla formola:
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Ivi non si potrebbe certamente trovare una posizione del vetro smerigliato tale che la nitidezza fosse la stessa per tutte le parti dell’immagine
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Coll’oggettivo del signor Sutton si può, come coll’oggettivo Porro, avere un campo angolare di 425°, ossia un’immagine di più di un terzo dell
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Lunghezza focale principale dell’oggettivo, misurata dalla lente posteriore . . . 0" 48.
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Esaminiamo ora l’effetto del diaframma mm posto nell’interno dell’oggettivo.
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I raggi trasmessi da questa lente producono ad una conveniente distanza una immagine ingrandita dell’oggetto. L’ingrandimento è quello che abbiamo
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b. Cornea trasparente. — Immediatamente attaccata alla sclerotica trovasi la cornea trasparente, che chiude il bulbo dell’occhio l’occhio sul davanti
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g. Umor acqueo. — La parte dell’occhio che è al di qua dell’iride e della cristalloide verso la cornea trasparente è ripiena di un liquido poco
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h. Umor vitreo. — La parte dell’occhio che sta tra la cristalloide e la retina è ripiena di un liquido più denso che l’umor acqueo, e somigliante al
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Dalla descrizione che abbiamo dato prima d’ora dell’andamento dei raggi luminosi quando vengono riflessi da superficie piane, come sono gli specchi
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I due occhi dell’osservatore essendo in LL’ e le due semilenti
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Se invece si considera il peso dell’aria si trova che sopra
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detonazione allorquando viene in contatto di un corpo acceso. La detonazione è dovuta all’istantanea combinazione dell’idrogeno e dell’ossigeno, per via
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I vapori dell’alcool e dell’etere (principalmente di quest’ultimo) mescolandosi coll’aria possono dare origine ad un miscuglio gassoso analogo al
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Tavola dei principali miscugli frigoriferi dell’acqua liquida, ed in forma di ghiaccio.
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L’areometro pei liquidi più pesanti dell’acqua ha la graduazione numerata dall’alto al basso, e si conta invece dal basso all’alto nell’areometro pei
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2° Per l’areometro dei liquidi più leggieri dell’acqua dalla formola P = 146/136+d.
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1° Per l’areometro dei liquidi più pesanti dell’acqua dalla formola P = 152/152-d.
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AREOMETRO PEI LIQUIDI PIÙ PESANTI DELL’ACQUA.
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Quantunque assai grande la tendenza dell’acido solforico a combinarsi coll’acqua, è però molto minore di quella che esso ha d’unirsi cogli ossidi
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Per causa della forza, e della tendenza che ha l’acido solforico ad impadronirsi dell’acqua, un pezzo di legno, quando viene in contatto dell’acido
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E un corpo con proprietà distinte. Il suo equivalente è 36. Si estrae in grande dal sale di cucina col mezzo del biossido di manganese, dell’acido
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Il cloruro d’oro si prepara introducendo dell’oro nell’acqua regia: Au + NO5 + 3HCI = AuCl3 + 3HO + NO2. Nel fare quest’operazione quando non si ha
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. Scioglie 1/80 del suo peso di solfo e 2/100 di fosforo. L’ammoniaca, la soda, la potassa sono capaci di provocare la decomposizione dell’etere e
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Si ottiene in forma di sublimato riscaldando in un bagno di olio sino al calore di +210° dell’acido gallico, oppure semplicemente dell’estratto di
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Per produrre un tale effetto il sig. Krüger (a) impiega con buon successo dell’olio di cannella.
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La composizione dell’acido pirogallico viene rappresentata dalla formola C8H4O4, che dà l’equivalente 84.
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indeterminata, la cui azione sia per una parte minore dell’azione di una seconda soluzione determinata, e per l’altra parte maggiore dell’azione di
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vetro mettono un naturale ostacolo al passaggio dell’albumina. Ma quando, per troppa incuria dell’operatore, essa pervenne ad aprirsi un varco
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. Infatti, come dissimo, in contatto dell’aceto nitrato l’albumina si coagula, diventa insolubile e rimane sopra di essa dell’ioduro d’argento sensibile alla
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Sgraziatamente con tutti questi mezzi di aumentare la sensibilità si cade nel pericolo di una riduzione generale dell’ioduro d’argento, la quale si
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Allorchè si vuole esporre umido non si deve lavare nell’acqua la lastra prima dell’esposizione, se si desidera avere molta celerità di azione
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Modo di agire dei liquidi rivelatori. — La soluzione dell’acido gallico nello sviluppamento dell’immagine agisce in modo diverso della soluzione del
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Lo svolgimento dell’immagine col mezzo dei liquidi rivelatori essendo dovuto ad un processo di deossidazione, ne segue che tutto quanto può
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6a Reazione tra il cotone e l'acido nitro-solforico. — Il cotone posto in questo miscuglio reagisce principalmente coll'acido nitrico, che cede dell
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causa dell’azione dell’aria sopra di essa, la quale fa sì che, nello sviluppare più tardi l’immagine, la carta venga a macchiarsi tutta.
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Ora si può esaminare la prova al libero contatto della luce, essa è fissata. E se si trova che è ben riuscita sarà pregio dell’opera il fissarla col
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Dopo dell’azione della luce l’immagine è visibile, è di color verde sopra fondo giallo.
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(a) L’equivalente chimico dell’uranio è = 60, e la composizione del nitrato di uranio è U2O3,NO5,6HO.
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