luminoso posto avanti allo specchio. Dal conoscere come si formi l’immagine di un punto il lettore dedurrà come si formi quella di un oggetto che si
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di densità o di natura chimica, e con una tale disposizione che i raggi passino obliquamente dall’uno all’altro mezzo, allora la luce è deviata dal suo
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Egli è dal non aver tenuto conto della differenza essenziale che passa tra corpo colorato e raggio colorato, che i fisici, alcune volte, credono
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Il fenomeno della diffrazione della luce ha una grande influenza nella produzione delle immagini fotografiche, come si può arguire dal caso narrato
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potranno anche ritenersi come equidistanti dal centro della lente, e l’immagine dell’oggetto sarà simile all’oggetto medesimo: ed il rapporto fra la
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Il piccolo pennello luminoso, obliquo ed eccentrico PH, incidente in m, è deviato dal suo corso dalla rifrazione per i margini della lente, e viene a
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dal foco. La nitidezza dell’immagine non si può dunque ottenere che in un punto solo, cioè al foco della lente, e la confusione che si trova fuori del
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far comprendere ciò che saremo per dire circa agli oggettivi fotografici, ma io non posso astenermi dal qui riferire le seguenti riflessioni, sulle
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2° Se si allontana progressivamente il diaframma dal vetro al di là dell’apparato, il raggio di curvatura della superficie focale andrà diminuendo, e
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dal centro alla circonferenza.
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Queste condizioni sono rigorosamente adempiute dal mio oggettivo. Quest’oggettivo è una combinazione triplo-simmetrica, composta di due lenti eguali
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I raggi che partono dal punto p, e che cadono sulla lente anteriore AB dell’oggettivo ABDE, sono rifratti in modo, che senza il diaframma mm
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senza lenti; della camera oscura munita di lenti, come viene adoperata dal fotografo, e che chiameremo camera oscura fotografica; parleremo infine della
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nel dietro della camera; e la luce, che si fa servire ad illuminare questo disegno trasparente, deve, se è possibile, trarsi direttamente dal cielo
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dell’oggettivo tutta la luce trasmessa dal condensatore , mentre che nelle altre la luce è dispersa dopo di aver illuminato fortemente la negativa C. Il
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la distanza mR = mP, come abbiamo dimostrato parlando degli specchi piani. Lo stesso si dica dei raggi partiti dal punto Q, e riflessi dallo specchio
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differenza deriva dal maggiore o minore antagonismo dei corpi. Quelli che sono tra loro maggiormente opposti hanno scambievolmente un’affinità chimica più
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Gli acidi si riconoscono ancora comunemente dal loro modo di agire su certi colori blù vegetali, i quali vengono cambiati in rosso dagli acidi
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Le basi, non altrimenti che gli acidi, vengono riconosciute ancora da altre proprietà a tutte comuni. Vale a dire dal loro sapore caustico, dalla
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L’equivalente poi dell’acido solforico anidro è espresso dal n° 40, perchè l’addizione degli equivalenti che lo compongono ci dà questo numero
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L’equivalente chimico dell’ossigeno viene espresso dal n° 8 come abbiamo veduto, poichè in tutte le combinazioni che esso forma cogli altri corpi si
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Il fotografo estrae sempre l’albumina che impiega dalle uova di gallina, separandola dal rosso o tuorlo, che per contenere una specie d’olio farebbe
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E un corpo con proprietà distinte. Il suo equivalente è 36. Si estrae in grande dal sale di cucina col mezzo del biossido di manganese, dell’acido
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cambiamento di colore, e si direbbe che il cotone non ha ricevuto alcuna notevole modificazione dal contatto dell’acido nitrico; ma se si avvicina un
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si decompone in acido solforoso, che viene cacciato dal calore, ed in ossigeno, che viene assorbito dal protossido di ferro.
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tubi sono divisi in 20 parti eguali, ossia graduati e numerati, a cominciare dal basso andando all'alto.
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4° Errore nel calcolo dei titoli. Dal ragionamento che qui sopra abbiamo fatto, si vede che noi applichiamo ai pesi i ragionamenti fatti sui volumi
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Il ripulimento delle lastre di vetro deve venir praticato dal fotografo con la più grande cura, e non mai affrettarsi di troppo, come sempre fanno i
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La possibilità di conservare la sensibilità all’albumina dipende pur anche dal modo di preservarla dalla luce. Se invece di mettere le lastre nella
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Colloca la camera oscura avanti gli oggetti che vuoi riprodurre fotograficamente. Se tali oggetti si trovano illuminati dal sole, procura che essi lo
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il capo con una tela nera, ed escludendo così la luce esterna dal vetro spulito.
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differente acquistato dal cotone.
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laboratorio con un buon tiro d’aria, onde non esporsi a respirare i vapori mal sani, che emanano dal miscuglio durante l’operazione.
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Il collodio contrattile è quello che quando si stende sul vetro forma una pellicola che si contrae e tende a staccarsi dal vetro. Una tale pellicola
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sulle lastre e da queste riponendolo nel suo vaso, il collodio finisce per intorbidarsi a motivo delle impurità che si sollevano dal fondo del vaso, o
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abbastanza solidamente sul vetro in modo che esso non possa più staccarsi dal vetro nell’immergerlo nel bagno, e ciò succede in pochi istanti
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3aTempo della posa. — Ma tutti questi precetti sarebbero insufficienti, se il fotografo non si sovviene che la buona venuta del ritratto dipende dal
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più basse, più vicine all’oggettivo. La massima nitidezza nella prova ottenuta trovisi p. e. alla distanza di 20 centimetri dal centro del cartone, e
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La prova sviluppata e lavata con acqua si deve subito fissare appena sortita dal gabinetto oscuro, e per ciò eseguire la si ricopre tutta colla
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strato secco con alcool, quindi vi pone la tela incerata, e la lascia seccare prima di staccare lo strato dal vetro.
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Il collodio albuminato venne per la prima volta fatto conoscere dal prof. Taupenot. A prima giunta esso pare di una inutile complicazione, perchè
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maggiore Russel, il quale procedimento viene assai commendato dal signor Hardwich nell’ultima edizione del suo Manuale della chimica fotografica, e viene
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Dopo solleva foglio per foglio dal bagno, ed appendi per un angolo ad un ago curvato in forma di S su di un filo teso orizzontalmente per aria. Una
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carta ad una sufficiente distanza dal fuoco, oppure con un ferro a lisciare nel modo sopraddetto, la cera si diffonde in modo uniforme, e la carta
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mal fabbricata, il metodo da seguirsi per renderla migliore è presso a poco quello che venne proposto dal signor Stefano Geoffray (a). Si immerge la
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Questa proprietà della carta non deve esser posta in dimenticanza dal fotografo per poter sempre sensibilizzare la carta dalla parte più liscia, la
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La soluzione nell’operazione del fissare perde della sua potenza fissatrice, non perchè la carta tolga l’iposolfito dal bagno, ma perchè questo
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3a Soluzione di cloruro d’oro dell'abate Laborde. — Non possiamo astenerci dal qui riferire la seguente ricetta che trovasi nel Cosmos dell’abate
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disegno; deve, il più che è possibile, imitare la natura. Così, per es., un castello diroccato imbrunito dal tempo richiederà una tinta diversa da quella
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leggerezza, semplicità, solidità, e pel suo poco costo, è quella che venne proposta dal signor cav. G. Montefiore Levi (a).
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