capitar qua dentro? Di topi come te non ne ho visti mai. Che fai qui? Chi ti ci ha portato? - Moschino, che vide l'altro così brutto e in così cattivo
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dimostrargli quanto noi gli siamo grati della bella storia che ci ha raccontata. - Ma sarà poi vera? - saltò su a dire Moschino. - Anche se non è vera la
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degli artigli che ci sono e non ci sono». E con un voletto si posò sul ramo piú lungo del fico, che penzolava proprio sopra l'animale. Appena
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. Un animale baffuto che aveva osservato la scena da lontano, scese dal fienile lentamente e pensò: «Adesso il primo che ci casca me lo pappo io
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lui esce quando io non ci sono. Forse le nuvole vi potrebbero aiutare, che sono sempre in giro. Cipí e la passeretta, senza stancarsi, decisero di
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battito dei due cuori pareva un battito solo. Un giorno però decisero: — Adesso basta giocare, ci mettiamo al lavoro e facciamo la nostra casetta
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so ancora, Madurer. Ci ho pensato molto, ma la mia mente è rimasta vuota, bianca come le pareti di questa stanza. — Però qualcosa dipingerai, vero
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Sostiamo un poco, e voltiamoci indietro. Vedi, nel breve tratto percorso, quante parole abbiamo trovate, che ci hanno destato un ricordo storico
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dell'armonia, abbiano faticato a comporre tanti versi squisitamente armoniosi, quando noi li pronunziamo in maniera che se ci sentisse chi li fece ci
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meglio che tu incominci coi vocaboli, che sono i più necessari, e che per qualche tempo non t'occupi d'altro. Ci sono, prima di tutto, certe consuetudini
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, Gesù, nella sua predicazione, chiamò continuamente Iddio col nome di Padre suo; dichiarò di essere il Figlio di Dio, si fece uomo per salvarci; ci
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Dio! Ci ha donato il Salvatore divino Gesù, ed è perciò anche madrencoostraprottioecnlre di potente pietosa. Rivolgiamo a Lei, con particolare
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LA PASSIONE E LA MORTE. Il racconto dei patimenti e della morte di Gesù è un racconto che ci è familiare. Ricordiamone i tratti principali: la lega
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grandi baffi ancora umidi per l'acqua bevuta gli disse: - Si può essere eroi anche zoppetti come sei tu. Il giorno seguente ci fu un grande via vai di
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anno una magnifica vittoria arrise alla bandiera italiana. Le formidabili posizioni nemiche che ci sbarravano la via di Gorizia, il Sabotino, il Podgora
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Il cielo stellato. Se è notte, ci sono le stelle, e tra esse una che serve a orientarci. Le stelle ci appaiono come tanti spilli lucenti infissi
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Le acque. L'acqua! È la vita del paese. Senza di essa non vivrebbero nè gli uomini, nè le piante, nè le bestie. L'acqua ci viene dal cielo, quando
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contro il palato, diceva a voce alta: - Qui ci sarebbe da rosicchiare per un anno! E Sergio, Pensieroso, domandava: E che ci sarà mai dentro? - Dentro
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premio il babbo ci condusse a visitare i luoghi dove Benito Mussolini nacque e passò la fanciullezza. Il viaggio, in automobile, fu bellissimo: le
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CI HAI PENSATO bene, Stucchino? Decisioni come queste non si prendono alla leggera! A me pare che distribuendo tutti i regali tu abbia già fatto
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dico fin d'ora come andrà a finire: quelli mandano altri due biglietti per voi per il viaggio in aereo. Vedrete! Ci scommetto qualsiasi cosa! - Sarebbe
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Le labbra di Stucchino tremano, quando legge il telegramma. Jörg e Hai, lì presenti, sulle prime non ci credono, e allora Stucchino porge loro il
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ALO DEVE urlare a più non posso per farsi capire in mezzo al rombo assordante dei motori. - Ci sono tutti? Chi manca alzi la mano!... Ricontali un po
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! Da una villa del Viale dei Castagni proviene un baccano d'inferno. Ci accostiamo quatti quatti al portone. C'è una targa metallica con la scritta
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... - Il signor Martelli. - Il dottor. Casnaghi. - La Maria Spia... - Ma adesso han chiuso. - La pagheranno salata. - Sicuro, ci pensiamo noi. - Noi? I
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maresciallo con orgoglio. - Noi ci sappiamo fare coi bambini. Potremmo tirarne su un esercito, di questi poppanti. - Sì, sì. Non ne dubito. Ma domani
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può tutto quello che vuole. Dio è il creatore e il padrone del mondo: e noi siamo le sue predilette creature. Il Signore Iddio, infinitamente buono, ci
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lavoro, come si è di buon umore! Con che appetito si mangia! Come si dorme bene! Questa gioia del lavoro cresce ogni giorno, ci fa contenti del nostro
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la Principessa ed io ci prendemmo per mano e andammo insieme attraverso la macchia fino al Bosco. Lucertole, scoiattoli, le rondini e le cingallegre
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e nessuno di loro sa soffiarsi il naso. È proprio quello che mi ci voleva! — E allora, adesso che hai trovato l'impiego, potremo mangiare tutti i
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preparare il pranzo? La chioccia - Ciò ciò ciò - chiama i pulcini a raccolta - ci ho il verme, ci ho. - E lo sminuzza, un pezzetto a tutti, badando che i
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quella di prima. Ci si lavora e ci si vive in pace e in salute.
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Capricciosa, questa Pasqua! Un anno cade in marzo, un altro in aprile: ora ci fa grazia di un rimasuglio di inverno, ora ci regala a piene mani la
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d'opera dell' Estate musicale. Debutterà presto la Compagnia del Carro di Tespi con la «Traviata». - Bene! - grida Mario spiccando un salto - Ci
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Dio non ci aiuta! Poi prega per la mamma e il babbo e per tutti quelli che gli vogliono bene. Ma prega anche per il Sommo Pontefice, ch' è il Padre di
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LE PREGHIERE PIÙ BELLE Il Padre nostro Il Padre nostro è la preghiera che Gesù stesso ci ha insegnato; con essa noi chiediamo al Padre celeste tutte
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Le rivelazioni della Trinità Ecco qui, sotto i vostri occhi, due figure con due belle rivelazioni o immagini della Trinità, che ci ha fatte lo stesso
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L' Eucaristia Ma vi è un altro grande tesoro, il Sacramento dell'Eucaristia, che non ci dona soltanto la grazia di Dio, ma ci dona Gesù Cristo
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sette spighe piene vogliono dire che in Egitto ci saranno presto sette anni di grande abbondanza; le sette vacche magre e le sette spighe vuote
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Le disposizioni Ebbene: tutti quelli che ci amano, vogliono prepararci al grande avvenimento: ricevere Gesù nel nostro cuore, cioè fare la prima
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! Ben tornato! Egli passa a baciarli, facendo solletico ai piccoli visi con la barba di tre giorni. - Grazie, cari, buon anno. Iddio ci conservi la pace
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finestrella del cielo, di inondare la terra di luce e di calore. Gli dissero - Noi non abbiamo nessuna altra ricchezza che te. Tu ci dai la gioia, tu
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Istituto ci si insegna i giochetti d' ingegno a uso Gesuiti."
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. Questo giovine è figlio d'un regnante. Una maga gli aveva fatto l' incantesimo, e per romperlo ci voleva la ragazza dal dente d' oro. Ora dovrete sposarvi
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sponsali, e il Reuccio e Tizzoncino vissero a lungo, felici e contenti.... E a noi ci s'allegano i denti.
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— Maestà, — dissero, all' ultimo; — qui ci vuol Ranocchino, o la Reginotta è spacciata. - Il Re si disperava: — Dove prenderlo quel maledetto
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un finestrino in cima alla torre, comparve una testa, e una voce di donna chiamò: - Peppa, ci sei? - Ci sono, - rispose donna Peppa di giù. Allora
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Antonio Ferrara è nato a Portici, in provincia di Napoli. A Napoli ci è rimasto fino all'età di ventuno anni. Adesso vive a Novara con la moglie
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borsa c'è un telefonino e un portafoglio. Dentro il portafoglio ci sono cinque banconote da cinquanta euro: duecentocinquanta euro! Guardo meglio e vedo
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scuola significa che ci vai volentieri! — esclama la mamma. - Mamma, non confondiamo l'andata con il ritorno! - preciso un po' seccato. Ieri sera sono
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