cinquant'anni, dai lunghi capelli brizzolati e l'aspetto di chi sia abituato al comando. Lo seguiva un giovane molto bello dall'aspetto fiero, che in
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e due, egualmente meravigliati di trovarsi insieme. Il topo comune attaccò, primo, il discorso. - Chi sei? come ti chiami? - disse come hai potuto
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mai.... - Nello portò trionfalmente Moschino al padre. - Ecco chi sonava, babbo! - diss' egli ridendo come un matto. - Ma, signor Moschino, lei una ne
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pomeriggio Palla di fuoco riuscí a mettere un poco di ordine nel cielo devastato. — Ecco che cosa capita a chi si azzuffa! Guardate come siete ridotte
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. — Addio! — sussurrarono gli altri fiorellini. — Chi sono, Mamí? — domandò Cipí. E la mamma: — Sono fiocchi bianchi che Palla di fuoco pian piano
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disse: — Là c'è la casa del signore della notte, il vecchio saggio dagli occhi parlanti. — E chi sarebbe codesto vecchio saggio? — Ma guarda un po
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figlioli le storie vere della sua vita che li facevano restare a becco aperto. Narrava che cosa accade a chi precipita nel buco nero della torre fumante e
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palle degli occhi, a mangiar certe bazzoffie delle trattorie. - Ti s'ha a portare il panchetto? A chi non fini- sce di chiacchierare per la strada. A
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Impara a pronunziar bene. Non parla bene chi pronunzia male. E noi, quasi tutti, pronunziamo l'italiano scelleratamente. Una bella lingua pronunziata
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dotati di un'anima che pensa, vuole e ama; eppure, chi di noi l'ha vista? Noi non vediamo Dio, ma Dio vede noi. E questo è ciò che importa. Ci vede, e
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festa per altri: la vita è un dovere per tutti e tutti ne dovremo rendere conto. Chi avrà bene adoperato i doni di Dio sarà premiato; gli altri saranno
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I veri seguaci di Gesù. E diceva ancora: - Chi vuoi essere mio discepolo, rinneghi sè stesso, prenda la sua croce e mi segua. - E cosa voleva dire
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passi e di voci, domandò chi fosse. Gli fu risposto che passava Gesù Nazzareno. Allora il povero cieco alzò la voce, implorando: - Gesù, figlio di
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più scioperi, tumulti, indisciplina; ma ordine, rispetto verso i superiori, concordia operosa tra chi lavora e chi dà lavoro. Tutti coloro che
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incontra i suoi compagni di terza, e si ferma a salutarli. Sono tutti fanciulli sui nove anni, chi bruno, chi biondo, più o meno abbronzati dal sole
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pranzo...37 5. I segreti di Melchiorre...41 6. I dottori...47 7. Il funerale...51 8. L'ora d'aria...59 Parte Seconda: CUORE DI CANE...67 9. Chi c'è là
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misura d'uomo. Per farlo sempre meglio, conta anche sulla generosità di chi l'ha scelta con fiducia. Contribuire, con eventuali lasciti o donazioni, al
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, stetoscopio e borsa nera a soffietto entrò nell'ambulatorio col passo frettoloso di chi non ha assolutamente tempo da perdere. Lo seguiva a distanza, con
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6. La economia del foraggio. Chi sa il mestiere, va in fin dell'anno con profitto della borsa e degli animali. Chi non lo sa, spreca: oggi, perchè ha
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7. Preparazione degli alimenti: mescolanze. Tutto è buono, a chi sa usarne: e con poco si contenta il bestiame. Con minima spesa, e con lieve
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cavallo, il mulo, e l'asino. Fin le vacche mettono odio a chi le maltratta, e trovano il momento a vendicarsi. I tori son docili con le buone maniere
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5. Un buon vaccaro vale un buon bifolco. Chi non ha amore alle bestie, non ne ha nemanco ai cristiani: lo dice il proverbio, ed è vero. Ma a trattar
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riuscirai. Chi maneggia la prima volta l'aratro, non tira i solchi dritti come un I. Si sa che nessuno nasce maestro. Anche qui ricorda i proverbi
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28. Impara dalla formica e dall'ape. Sii previdente; fin da giovane pensa all'avvenire. Chi lavorando non pensa al domani, confida troppo nel tempo
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molto nella state a far provvista di cibo per la stagione in cui prevediamo che sarà per mancarci. Ma chi non sa far altro che bere, saltare e cantare
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risparmiato; e ti ricordo il giustissimo proverbio: Chi non sa tener conto d'un soldo non vale un soldo. Uno spillo val meno d'un centesimo, non è vero
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, nessuno vorrà fregarsi con te. Chi ha maniere incivili, grossolane, sgarbate, dà molestia, e disgusto alla gente. Andrea è una buona pasta di ragazzo, ma
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vizioso, che non la merita, e la fa quanto più può, e senza vanto, a chi è veramente povero. Uomo di gran cuore, compatisce i difetti altrui, perdona le
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i loro consigli, e mettili in pratica. Alla tua età non si conosce ancora quel che è bene vero, e male vero; però devi rimetterti ai consigli di chi
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uno stato che muove a schifo. Giovinetto, hai visto mai qualche cosa di più brutale, di più sconcio e ributtante, che un uomo ubriaco? Disgraziato chi
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Quercia e ho visto le orme di Tit, che era appena partito quando sono arrivata io. Se volete sapere chi è Tit, dovete leggere bene tutta la storia, dal
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— Buona sera! — disse ella cordialmente. — Ma chi siete ? Tit? — Sí, - dichiarò Tit. Subito i due cingallegrini lo guardarono con curiosità e
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strofinaccio. Ma sí, era proprio Bellissima. Non volete crederci? — Ma chi poteva immaginare che Grigia si chiamasse Bellissima? Guarda un po'! — diceva
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domandò chi l'aveva trattenuta a casa. - La mia casa stessa - rispose quella. - Era così calda e comoda mentre fuori infuriava il vento! Poi la
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Per chi pregheremo Il buon fanciullo prega prima di tutto per sè, perchè possa crescere buono e virtuoso. È impossibile crescer buoni e virtuosi, se
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servirlo. Chi prega bene e serve fedelmente il Signore, adempie questo comandamento. Il secondo proibisce di nominare senza rispetto il nome santo di
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era proprio lui - si fece conoscere e disse loro che Dio aiuta sempre chi mostra riverenza verso di Lui e pietà verso i fratelli. Aveva detto Tobia
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sarebbe stata curiosa di vedere tali meraviglie. Chi sa! forse avrebbe incontrato qualche bambina come lei, della seconda. Magari avrebbe potuto
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i tetti... e bravo chi la insegue. - Ha gli occhiali? - Grossi come ruote di automobile. La sera, a letto, la piccola si rannicchia sotto le coperte
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da un colonnello della guarnigione, gli si avvicina e gli domanda chi è, quanti anni ha, come si trova sotto le armi. Il soldato tace. Il generale
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. — Che cosa ti senti, figliuola mia? — Maestà, non mi sento nulla; ma.... chi dà la sua parola la dovrebbe mantenere. — Come? Lei dunque voleva quel
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: Chi guarisce la Reginotta sarà genero del Re. — E i banditori partirono per tutto il regno, con tamburi e trombette. — Chi guarisce la Reginotta sarà
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dove c'era un palazzo simile a quello del mago. Picchiò al portone. — Chi sei? Chi cerchi? — Cerco Cornino d'oro. — Capisco: ti manda mio fratello
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' è una condizione: Chi vuole la mia figliuola Dee star sette anni alla pioggia e al sole; E se sette anni alla pioggia e al sole non sta, Fosse chi
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fata viveva rinchiusa, e ve lo condussero facilmente. Picchiarono all' uscio. — Chi siete? — Siamo noi. - Fata Fantasia li riconobbe alla voce, e
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sonno, pensava al babbo e alla mamma: — Chi sa se più si ricordano di me? Forse mi credono morta! - E piangeva sui guanciali; quand' ecco sente buttar
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e tese l'orecchio. Se l'era sognato? — Aspettare e non venire è una cosa da morire! — Non se l' era sognato! E domandò subito: — Chi sei tu ? — Non
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neppure amici perchè era tanto brutto che gli dispiaceva di farsi vedere. Questo Principe dunque non sapeva a chi lasciare i suoi fendi e per questo
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Oggi in classe ero distratto. Non riuscivo a non pensare a Maristella. La maestra improvvisamente mi ha chiesto: - Nadir, dimmi due pronomi. - Chi
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Chi sono p. 8 I jeans » 10 A scuola » 12 Casa sua » 14 Lavoro » 16 A casa » 18 La vicina » 20 Casablanca » 22 Il nonno » 26 La nebbia » 28 Aldo e suo
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