Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Numero di risultati: 177 in 4 pagine

  • Pagina 2 di 4

Il codice della cortesia italiana

184296
Giuseppe Bortone 4 occorrenze
  • 1947
  • Società Editrice Internazionale
  • Torino
  • verismo
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, della fiducia, della premura, dell'amore. Quanto alla parte ch'egli deve avere nella educazione basterà ricordare che, come la madre deve esser d'esempio

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Pagina 102

rispettosamente che nelle gallerie e musei; e, quel ch'è peggio, durante le cerimonie sacre. Inconveniente aggravatosi da quando i provvidenziali treni

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Pagina 185

: « Consenti ora ch'io stringa la tua destra » (epis. III) e, nell'esodo: «O amico, deh, porgi la tua mano, antico pegno di fede». Se mai, piú

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Pagina 65

poco; perché, del resto, siamo già abituati, attraverso i classici, a sentire il « tu » sulle labbra del popolano di Roma, sia ch'egli si rivolgesse

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Pagina 71

Passa l'amore. Novelle

241554
Luigi Capuana 3 occorrenze
  • 1908
  • Fratelli Treves editori
  • Milano
  • verismo
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già terminato il modellino in legno e in latta del suo mulino, e lo faceva funzlonare, soddisfatto che andasse meglio di quel ch'egli non aveva sperato

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Pagina 107

parole che avrebbero voluto essere allegre, prendevano, senza ch'egli se ne accorgesse, un accento di strana tristezza. Marina alzava gli occhi ogni

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Pagina 156

aveva chiuso occhio in tutta la nottata, pensando alla sorte di quella giovane, ch'egli sentiva di tratto in tratto sospirare e agitarsi sulle

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Pagina 8

Cosima

243795
Grazia Deledda 2 occorrenze
  • 1947
  • Arnoldo Mondadori Editore
  • Milano
  • verismo
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fatto ch'ella si era sposata senza amore, ad un uomo di venti anni piú vecchio di lei, che la circondava di cure, che viveva solo per lei e la famiglia

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Pagina 41

ricordando le sue giornate ancora fanciullesche, rallegrate solo dalle storielle ch'ella raccontava a se stessa, ella si sentiva al cospetto del mare e

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Pagina 81

Documenti umani

244237
Federico De Roberto 3 occorrenze
  • 1889
  • Fratelli Treves Editore
  • Milano
  • verismo
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ancora alcuni tocchi; poi, ad un tratto, strappò il cartone e lo buttò da canto. - Cominciamo daccapo. Era proprio impossibile ch'egli afferrasse

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Pagina 128

Dicembre. Non ho ancor visto l'organista, nè voglio vederlo; non voglio neppure conoscere la musica ch'egli eseguisce. Che cosa importa? Essa non ha

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Pagina 229

generoso versato per questa indegna! E accostate le mani alla fasciatura tutta madida, le portò al viso. - Che io mi lavi nel tuo sangue, ch'io lavi le

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Pagina 66

Donna Paola

244915
Matilde Serao 2 occorrenze
  • 1897
  • Enrico Voghera editore
  • Roma
  • Verismo
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bassezza del suo spirito, la misuravo. Egli, divorato dal desiderio, ch'era vanità, fremeva di rabbia, fremeva di falso amore e pregava e scongiurava

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Pagina 115

che ella faceva, per dire quello ch'ella diceva, per seguirla, per imitarla. Era l'incantesimo di questa fata, di questa strega, di questa maliarda

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Pagina 123

Il marito dell'amica

245018
Neera 1 occorrenze
  • 1885
  • Giuseppe Galli, Libraio-Editore
  • Milano
  • Verismo
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classici mi «vengono a noia; ch'io vegli o ch'io dorma «non penso che a voi.» Felice di avergli strappato uno slancio di vero amore, Maria trovava la

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Pagina 34

Il ritorno del figlio. La bambina rubata.

245385
Grazia Deledda 12 occorrenze
  • 1919
  • Fratelli Treves, Editori
  • Milano
  • Verismo
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lo costringo a voltarsi, a vedermi. Gli stavo così addosso ch'egli sulle prime credette che l'avessi fatto per sbadataggine. Ma io lo abbracciai

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Pagina 107

. La vita si spalancava davanti a me luminosa. L'istinto non m'ingannava, circa Tobia: sentivo ch'egli mi dava i denari a usura, con la sicurezza di

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Pagina 111

loro gambe con furia bonaria e pare solo un po' annoiata della loro lieve resistenza e della libertà ch'essi si prendono di scherzare con lei. La

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Pagina 128

Mi ricondusse a casa e si mise a discorrere con la zia: l'aspetto tranquillo di lei mi assicurava ch'egli non le diceva nulla del mio triste

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Pagina 138

cosa pareva finita lì, quando sul tardi, nel tornarmene a casa, m'accorsi ch'egli mi seguiva. Aveva la fiocina, il cestino e la rete, come quella

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Pagina 141

amica. La zia preparava la colazione: nel vedere che io mi indugiavo a casa mi rivolse qualche sguardo inquieto. Io avevo il dubbio ch'ella sapesse

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Pagina 168

più muovere per riguardo suo: o almeno alla superficie la incolpavo di questo, mentre veramente desideravo ch'ella morisse per restar solo nella casa e

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Pagina 191

dispetto dei miei creditori nel vedersi derubati della bimba, - ch'essi avevano già adottato con tutti i mezzi legali. Mi veniva da ridere. Adesso

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Pagina 199

d'una vela e mi spingesse. Ma dove, dove andavo? In casa del dottore no, non volevo più andare: e non più per paura, ma perchè sentivo ch'era inutile

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Pagina 213

guerra; tutti venivano per vedere il bambino, perchè s'era sparsa la voce ch'egli operava miracoli: guariva gl'infermi, sapeva dire dov'erano i soldati

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Pagina 32

Davide, intanto, e il brigadiere, erano andati via: il dottore invece, ritornato presso Bona, reclamava la tazza di caffè ch'ella un tempo ad ogni

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Pagina 45

misi sul quadrato di luce sull'erba, in modo ch'ella potesse vedermi: ella restava immobile. Allora mi slanciai fin sotto la sua finestra, con

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Pagina 84

Il romanzo della bambola

245575
Contessa Lara 5 occorrenze
  • 1896
  • Ulrico Hoepli editore libraio
  • Milano
  • Verismo
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topi, impauriti, fuggivano. Alla Giulia, ch'era una personcina pulita, rincresceva soltanto che non ci fosse nessuno per lavarle la faccia e per

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Pagina 100

dottore, che prescrisse alla piccola malata parecchie medicine e una dieta assoluta. Dichiarò ch'erano proprio stati i troppi dolci causa di quel

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Pagina 21

una pantomima, dove a Pulcinella, ladro, secondo il solito, toccava un fracco di legnate, ch'egli si meritava; e più in là dei Beduini a cavallo, co

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Pagina 5

soldo I'una. Camilla scelse la più bella: un bocciòlo appena schiuso, ch'esalava un profumo delizioso; poi salì a due a due i gradini di casa, col

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Pagina 53

questa bambina! - pensava ella con malinconica soddisfazione. Perchè bisogna sapere ch'era accaduto un fatto curioso. Rachele, nel vestir la bambola, visto

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Pagina 81

L'indomani

246276
Neera 2 occorrenze
  • 1889
  • Libreria editrice Galli
  • Milano
  • Verismo
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pochi o molti anni trascorsi, non modificavano l'impressione violenta ch'ella provava leggendo le parole d'amore scritte da un'altra a suo marito

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Pagina 117

più nulla. Una sorda antipatia le sorgeva in petto per la sorella di Toniolo, vedendo ch'ella osava servirsi del pane di Alberto, toccarlo sul braccio

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Pagina 152

Il drago. Novelle, raccontini ed altri scritti per fanciulli

246561
Luigi Capuana 3 occorrenze
  • 1895
  • Enrico Voghera editore
  • Roma
  • Verismo
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vacanza; ma non gliene importava. Il peggio era che, ogni volta ch'egli pregava il babbo o la mamma di vestirlo con la giacchetta e i pantaloni lunghi

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. Veramente Lulù non abusava del suo potere, anche perchè il babbo non permetteva che ne abusasse. Non c'era desiderio del figliuolo ch'egli non s'affrettasse

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, non erano venuti a suonare sotto le sue finestre; disabituati, dopo tanti anni, non si rammentavano più ch'egli esistesse al mondo. Ma ora che aveva

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Pagina 34

La sorte

247808
Federico De Roberto 3 occorrenze
  • 1887
  • Niccolò Giannotta editore
  • Catania
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. Allora don Giacomo dimenticava il romanzo. - Denari? Dove vuole ch'io li prenda? La proprietà è tutta ipotecata, i creditori non si possono tenere a bada

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Pagina 11

soldi, ch'egli non ci ripigliava neanche il sapone; giovanotti che gli sciupavano una bottiglia d'olio per ungersi i capelli e gli facevano perdere

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Pagina 125

braccetto, che se egli non avesse saputo ch'erano loro, non li avrebbe riconosciuti. - Che cosa vuol dire aver quattrini! Ora non guarda più nessuno in

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Pagina 180

Una notte d'estate

249511
Anton Giulio Barrili 1 occorrenze
  • 1897
  • Enrico Voghera editore
  • Roma
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sua bellissima figliuola, dicendogli netto che morirò, se non la sposo. - Ah, scellerato! a me... Che sì, ch'io...- Ma il povero Geronimo, che aveva

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Pagina 123

Una peccatrice

249756
Giovanni Verga 7 occorrenze
  • 1866
  • Augusto Federico Negro
  • Torino
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, ch'egli non avea saputo rendere grazioso in quel momento come il sorriso a cui aveva forzato il suo labbro sdegnoso nel presentarsi alla contessa R

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Pagina 112

meccanismo, per non attirarci la taccia, poscia, di aver fatto agire delle marionette, da chi non ne vedesse il filo motore ch'è il cuore. Cinque giorni

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Pagina 13

mano dell'uomo più nobile e generoso ch'io m'abbia conosciuto; - gli disse, - e avrà la bontà di perdonarmi se ho rischiato d'essere importuno per

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Pagina 135

! ch'io possa vederti!... Perchè nel tempo istesso che io provo questo godimento supremo, che mi comunica il tuo corpo da fata fra le mie braccia, non

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Pagina 223

Brusio, ch'era entrata con Raimondo nello stanzino di suo figlio, e si era appoggiata, con quell'atteggiamento ineffabile d'amore delle madri, alla

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Pagina 33

, - saranno appena due mesi ch'io la vidi al teatro. - La sua malattia fu brevissima; - rispose Raimondo, - è morta per Pietro Brusio. - Per Brusio

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Pagina 5

l'uscio, ascoltando ansiosamente il più lieve rumore ch'egli facesse, e che potesse farle indovinare lo stato del cuore di lui; appena udì che si

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Pagina 71

Dramm intimi

250003
Giovanni Verga 2 occorrenze
  • 1884
  • Casa Editrice A. Sommaruga e C.
  • Roma
  • Verismo
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che era fina e bianca come la farina di prima qualità, e al mugnaio ch'era ancora in gamba — costò cinquanta svanziche quell'allegria — chè allora nel

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poi ci avrai il tuo bisogno. Ma che nessuno ti veda, per l'amor di Dio, ora ch'è tempo di fichidindia, e la gente è tutta per quelle balze. Chissà

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