Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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di fantascienza, Arthur C. Clarke è una smentita vivente  al  luogo comune secondo cui coltivare la scienza ed esercitare
escludono a vicenda; la sua vita e la sua opera dimostrano,  al  contrario, che uno scienziato moderno deve avere fantasia,
Questo libro ha una mira più realistica e più ambiziosa  al  tempo stesso. Non tenta di descrivere il futuro, ma di
del Virey, che portava sospeso  al  collo le insegne del suo ordine accademico, donna Transita
 al  luccichìo di coltellacci enormi. Furono legate mani e piedi
fino ai confini del regno, le slegarono e le abbandonarono  al  loro destino.
ove avea tentato, il malvagio, di dare il colpo di grazia  al  santuario della libertà del mondo, alla grande Repubblica,
della terra per ottenere la concessione d’un posticino  al  banchetto della tirannide!! Povera Francia! a che fosti
accettato l’eredità dell’imperatore-menzogna. Far il birro  al  Negromante del Vaticano, obbligarli a soggiacere al governo
birro al Negromante del Vaticano, obbligarli a soggiacere  al  governo del S. Uffizio. Rinunziare alla capitale d’Italia,
proprio destino dell’umanità che si debba trovare accanto  al  bene tanto male, tante umiliazioni, tanta perversità! Ho
tante umiliazioni, tanta perversità! Ho detto «accanto  al  bene» poiché non si può negare essere l’unificazione
di sedere accanto alle libere nazioni. Tremanti dinanzi  al  despotismo d’un abbietto tiranno straniero, noi non osiamo,
paura che ci castighi, passeggiare per casa nostra, dire  al  mondo che siamo padroni di noi, strapparci dal fianco il
patria dell’anima! tu, sei veramente la sola! l’eterna!  Al  disopra d’ogni grandezza umana anche oggi… sotto qualunque
decennio di libertà. 37 _ Notizie indispensabili od utili  al  viaggiatore. (Non permettendoci il limitato spazio di
ramo di commercio e d'industria, ci limitiamo ad additare  al  viaggiatore alcuno di essi fra i pii. accreditati.)
Buone vetture, legni di piazza e destri servitori sono  al  minimo cenno a vostra disposizione. Il banchiere, il
Le Autorità di qualunque grado sono accessibili in ispecie  al  forestiere; anche mancando di protezioni e di
Le risposte alle suppliche od ai reclami che si presentano  al  protocollo generale si ricevono per mezzo della divisione a
per mezzo della divisione a cui l'affare appartiene.  Al  Prefetto si ricorre, sia direttamente, sia col mezzo delle
all'Ufficio del Ruolo di popolazione Anagrafe), esistente  al  Municipio, via Case Rotte, al numero 4. Qualunque reclamo
Anagrafe), esistente al Municipio, via Case Rotte,  al  numero 4. Qualunque reclamo che il forestiero abbia per
alcuni dei principali indirizzi che crediamo segnalare  al  viaggiatore per gli emergenti suoi bisogni.
dorico; il disegno ne è gentile ed elegante, e devesi  al  poeta prof. cav. Giuseppe Zanoia.
il berretto succursale per riporselo in capo, rialzando  al  tempo stesso i due paraventi acustici19)
se ne va senza indagar l'arcano: giunto alla meta,  al  teunine abborrito, al dì che tutto strugge, si accorge di
indagar l'arcano: giunto alla meta, al teunine abborrito,  al  dì che tutto strugge, si accorge di aver stretto nella mano
o preghi, ignaro del Nume, o allibito sghignazzi in faccia  al  cielo, o del Real dorma sul seno inerte, vive e muore in un
sovra cui sono i secoli passati; dove, immobile e chino,  al  suon dei rami palpitanti e foschi, meditava il bramino. Di
immortale, fra le biade, irride, coi suoi cori di Fauni,  al  mietitore; lo stagno, a cento a cento, cader dal fiero
rivide le crocette d'argento. E la montagna che si specchia  al  lago vince in gloria la Vénere di Milo: prima che il greco
sen disserra... Dimmi i cenni marini! Spesso io mi curvo  al  tripode profondo, atomo qual mi sono: e l'alma scena
già seduta in fondo alla sua gondola, e già aveva comandato  al  gondoliere di andare, quando il T.... giunse alla riva del
nessuno e meno poi un principe. Egli dunque si attenne  al  più savio consiglio, imbarcossi in altra gondola e così
e così pensò inseguire la sconosciuta. «Voga - egli disse  al  gondoliere - e se raggiungi quella gondola là, guadagnerai
dalla mezzaluce dello studio di un poeta solitario  al  fragore ed alla strage di una guerra spietata. Non conosco
la violenza? Che ci sia un limite, è certo; subito  al  di là, si cade in peccati mortali, l' estetismo, il
peccati mortali, l' estetismo, il sadismo, il prostituirsi  al  cannibalismo di un certo pubblico. Babel è prossimo a
_ altro nel palazzo Municipale del Marino, proveniente  al  Comune da eredità del defunto conte Carlo Taverna. Parecchi
ARMATA FRANCESE DAL SUPREMO GENERALE BONAPARTE GUIDATA  AL  TRIONFO CHE NEL GIORNO 14 MAGGIO 1796 PER QUESTA VIA PORTO'
MILANESE MEMORE E RICONOSCENTE. Questa epigrafe fu tolta  al  ritorno degli Austriaci.
ancora  al  1849 ed alla scena fatale in cui il nostro povero Muzio
delle mene del paolotto e della sua complice, ma in Roma,  al  curatore delle anime, al medico spirituale, al confessore
e della sua complice, ma in Roma, al curatore delle anime,  al  medico spirituale, al confessore della padrona di casa, chi
ma in Roma, al curatore delle anime, al medico spirituale,  al  confessore della padrona di casa, chi ardirebbe fare uno
primo delle sue seduzioni, veicolo per cui esso giunge  al  conoscimento d’ogni cosa, spionaggio infernale ch’egli
sesso più forte! Il povero Siccio, per l’amore che portava  al  bambino ed alla casa, fu il primo congedato quando la
costui. - Non abbiamo noi l’orfanotrofio? Egli là sarà  al  sicuro dagli sviamenti di questo secolo perverso e
il malèssere avèa guidato all'unione, addusse l'unione  al  benèssere. E tanto più di concordia era necessità, che, in
le messi immature alla falce, e già intorpidiva la terra  al  brumale letargo. Pressava dunque di provvedere al presente,
la terra al brumale letargo. Pressava dunque di provvedere  al  presente, dai campi del cielo mietendo, e al futuro, da
di provvedere al presente, dai campi del cielo mietendo, e  al  futuro, da quelli del mare. Reti e saette si altèrnano
l'esito che era da attendersi: fanatismo completo ... Ma  al  momento in cui gli autori comparivano per la ducentesima
in cui gli autori comparivano per la ducentesima volta  al  proscenio, il velario riparatore che copriva il palco
di un libero cittadino! Tutti gli sguardi si volsero  al  palco di prima fila, e i cinquantamila spettatori
domani un grandioso negozio di salumeria in via dei Ghiotti  al  numero 10. Colgo questa occasione per fare un po' di
10. Colgo questa occasione per fare un po' di réclame  al  mio Stabilimento, e augurando a tutti il miglior appetito,
Così parlando, il sarcastico vecchietto sovrappose  al  proprio volto una maschera-guttaperca al sembiante del
sovrappose al proprio volto una maschera-guttaperca  al  sembiante del drammaturgo Scalvoni, e lanciandosi
questo titolo esponiamo  al  lettore quanto la città di Milano offre al viaggiatore in
titolo esponiamo al lettore quanto la città di Milano offre  al  viaggiatore in materia di Spettacoli teatrali diurni e
Scherma, Ginnastica, Pattinaggio, Bersaglio, Salita  al  Duomo, Gite piacevoli ai dintorni di Milano, ecc. Quando il
voglia conoscerne i passatempi, dovrà innanzi tutto recarsi  al  Teatro alla Scala, il quale offre il primo spettacolo che
Radegonda, il Milanese (Non ometta il viaggiatore la visita  al  Teatro Milanese, ove vi si recita la Commedia in dialetto,
ove vi si recita la Commedia in dialetto, che dipinge  al  vivo i costumi della città.), il Politeama Milanese, nel
della Commedia, che si sta costruendo in Piazza San Fedele.  Al  Fossati ed al Nuovo Teatro Re si danno operette buffe,
che si sta costruendo in Piazza San Fedele. Al Fossati ed  al  Nuovo Teatro Re si danno operette buffe, balletti e
Seguono i teatri diurni: il Padiglione nazionale, i Circhi  al  Nuovo Tivoli, e la Commenda, ecc. Quando nella sosta che un
caffè Cova in via San Giuseppe, in quello del Rinascimento  al  Corso Venezia, e Gnocchi al Foro Bonaparte; _ al caffè
in quello del Rinascimento al Corso Venezia, e Gnocchi  al  Foro Bonaparte; _ al caffè Maldifassi, in via Principe
al Corso Venezia, e Gnocchi al Foro Bonaparte; _  al  caffè Maldifassi, in via Principe Umberto, ogni giovedì e
via Principe Umberto, ogni giovedì e domenica, come anche  al  caffè Garibaldi in Piazza Fontana, ed in altre sale di
rifabbricò, e Francesco Sforza lo abbellì. Il palazzo era  al  di fuori cinto da portici, rinforzati da quattro torrioni,
Ferdinando lo fece rifabbricare tra gli anni 1772  al  1778, come è al presente dall'architetto Giuseppe
lo fece rifabbricare tra gli anni 1772 al 1778, come è  al  presente dall'architetto Giuseppe Piermarini da Foligno,
Italiana. _ Creato il Regno d' Italia servì di abitazione  al  Vice_Re, principe Eugenio di Beauharnais; come poi lo fu
principe Eugenio di Beauharnais; come poi lo fu dal 1818  al  1848 pel ViceRe austriaco, l'arciduca Rainieri. _ Oggi è di
fu costruita sull'area di antico palazzo appartente  al  duca Serbelloni.
sé): Li compatisco perché sono cretini! (Alla Reginotta e  al  Reuccio} Grazie, Reuccio! I miei cani mangiano meglio!
ma indipendente ed il profitto della sua industria serviva  al  mantenimento proprio e del suo protetto ch’egli amava ogni
come un Adone. Egli non tornava mai a casa senza portare  al  suo caro qualche cosa che sapeva gradirgli, e certo egli si
ciceronesche, poteva ei pure condurre un forestiere  al  campo Vaccino o nel tempio di S. Pietro, e preferiva questa
una borsa piena di monete d’oro, dicendo con voce austera  al  vecchio: «Questo denaro servirà a migliorare la condizione
ma quand’anche giungeste a conoscermi non dite mai  al  vostro compagno da che parte vi sia venuta questa piccola
sasso crebber le noie e il danno. Tra le colonne, intorno  al  piedestallo, or stanno casse di sego, mucchi di corde e
e la sera mutati in vetri di Murano; qui, ammonticchiati  al  prezzo di un bacio o di un ducato, la gonna della vedova,
a sbalzi, a caso arraffato dall'ugna della miseria, e  al  naso della beffarda Usura, fior della fame, offerto! Quanto
antenati ambizïosi acquisti... Rividero il sereno venduti  al  forastiero; e quel giorno gli scheletri piansero in
fanciul terribile un piede e la faretra, poi Giunone che  al  laccio della parete appresa ha l'ala azzurra e piangere ti
di un'imagine nuda che non vo' porre in carte, lagnossi  al  proprietario e voleva andar via; l'ebreo gli rispondeva: "
sul capo suo librate, e quando un mendicante che stava  al  quinto piano vi fu trovato morto col suo rosario in mano, "
parlando a un Mocenigo, su per l'ampia scalea, e accanto  al  piedestallo fermossi, curïosa e tranquilla, a osservare la
ripassò, ma un piumato cinquantenne patrizio le camminava  al  lato, e, assorta nel colloquio, dimenticò la schiena tutta
all'irsuto mento, come uno stel di mammola che si dimena  al  vento; e intanto donna Bella, la fanciulla curiosa, di
zucca.) questa, Eccellenza, è per voi ! ...(Offre la zucca  al  Ministro.)
 al  regno del Padre, le sorelle si travestirono da pellegrine,
e il petto adorno di conchiglie e d'amuleti si presentarono  al  palazzo. Il Re le ricevette nella sala del trono. Accanto a
e cominciò a salire i gradini del trono danzando e cantando  al  suono di una musica lontana. La sua canzone narrava di tre
l'acqua delatrice ma la toccò appena che restò di marmo.  Al  Re fu come cadesse dagli occhi una benda; vide le tre
in vena; era di cattivo umore. - No, non seggo - rispose  al  Ratti, che voleva fargli posto accanto a sé. E andò vicino
Ratti, che voleva fargli posto accanto a sé. E andò vicino  al  cavalier Mochi, da cui gli era stato accennato
accosto: - Voi portate fortuna. Ma Andrea girava attorno  al  tavolino, fermandosi dietro le spalle di chi teneva la
posta, che si raddoppiava ad ogni colpo. Trovatosi vicino  al  Ratti, questi lo afferrò per la falda del vestito: - Senza
Non vi lascio piú andare. Le carte erano ritornate in mano  al  Porati, che le mescolava, ne faceva dei mucchietti da
passando davanti l'uscio a cristalli della camera d'Elvira,  al  vederlo socchiuso, si fermò: e accese un altro cerino. -
sentitasi venir male, aveva aperto l'uscio, chiamato  al  soccorso, e nessuno aveva udito? Stava per affacciarsi
le due camere: - Povera ragazza! Dorme cosí poco la notte!  Al  tossicchiare dell'ammalata egli provava, ogni volta, un
egli provava, ogni volta, un senso di oppressione  al  petto, un'intima commozione dolorosa, della quale, intanto,
Ingoia tanti intrugli! ... E sarà inutile: morrà consunta!  Al  brivido che gli corse per la schiena restò immobile,
con lo sguardo intento che pareva volesse penetrargli sino  al  fondo del cuore, la bocca ingrandita dall'esagerazione
rilevato, che spiccava sul nastro di velluto nero attorno  al  collo; l'atteggiamento della persona, con quella tunica di
eran passati cosí presto! ... Che sbaglio per tutti e due!  Al  rapido svegliarsi di tanti dolci ricordi, s'impietosiva per
l'avrebbe mai vinta? Mai? E alzava rabbiosamente gli occhi  al  soffitto. - Aveva torto! ... Era un ingrato! ... Fatalità!
un mese e un giorno, S'apra un bocciol di rosa accanto  al  giglio! (Si odono salir, da fuori, nuove gioconde
via di San Bernardino, recandosi  al  Verziere, o mercato delle erbe, trovasi una colonna di
Questa colonna è ora sacra alla libertà di Milano. Attorno  al  piedestallo di essa, su lapidi di bronzo, collocate il 18
Mi resta una sola vita; la consacro a Voi, mia Regina, e  al  mio popolo ...
già aveva amato... Ei passò fra i garzoni della fanciulla  al  fianco, poscia sentì il profumo del suo bel seno bianco,
disciolto, vedea nel sonno immergersi la sua pupilla brana,  al  chiaror di una lampada mite come la luna; sempre, ovunque,
quando, dopo i motti latini, il prete venerando avea detto  al  bell'angelo : " Voi beata tre volte, o fanciulla, cui Dio,
uno sposo!..." Padre!... Padre!... il più augusto dei nomi  al  vanitoso vecchio suonò bestemmia e vituperio, e in cori gli
Re continuava a chiamarlo così. Nessuno osava di domandare  al  Re: - E il Reuccio, Maestà? Ora, dovete sapere che nel
che nel giardino reale c'era una pianta di rosa unica  al  mondo, che faceva una rosa all'anno, meravigliosa di colore
Una mattina, il Re stava per salire in carrozza davanti  al  palazzo reale, quando si presentò una vecchia, curva e
fuori ci vuol la freccia di Freccia-Frecciaio, temprata  al  rovaio, ché al mondo non c'è il paio, di Freccia-Frecciaio.
la freccia di Freccia-Frecciaio, temprata al rovaio, ché  al  mondo non c'è il paio, di Freccia-Frecciaio. - E dov'è la
E dov'è la freccia ... - ... di Freccia-Frecciaio, temprata  al  rovaio, ché al mondo non c'è il paio? - Sì, dov'è? - Fate
... - ... di Freccia-Frecciaio, temprata al rovaio, ché  al  mondo non c'è il paio? - Sì, dov'è? - Fate un bando,
ha bisogno della freccia di Freccia-Frecciaio, temprata  al  rovaio ... - Sì, lo so - la interruppe il Re - ché al mondo
al rovaio ... - Sì, lo so - la interruppe il Re - ché  al  mondo non c'è il paio ... - Ebbene, giacché lo sapete,
per la freccia di Freccia-Frecciaio ... - ... temprata  al  rovaio, ché al mondo non c'è il paio, di Freccia-Frecciaio
di Freccia-Frecciaio ... - ... temprata al rovaio, ché  al  mondo non c'è il paio, di Freccia-Frecciaio ... Il Re non
Si presenti Freccia-Frecciaio, con la freccia temprata  al  rovaio, ché al mondo non c'è il paio, di Freccia-Frecciaio!
Freccia-Frecciaio, con la freccia temprata al rovaio, ché  al  mondo non c'è il paio, di Freccia-Frecciaio! Diventarono
- La freccia di Freccia-Frecciaio ... E tutti: - Temprata  al  rovaio! ... ché al mondo ... - Non c'è il paio ... - Sì, sì
... E tutti: - Temprata al rovaio! ... ché  al  mondo ... - Non c'è il paio ... - Sì, sì ... di
proprio la freccia ... - ... di Freccia-Frecciaio, temprata  al  rovaio, ché al mondo non c'è il palo, di Freccia-Frecciaio!
... - ... di Freccia-Frecciaio, temprata al rovaio, ché  al  mondo non c'è il palo, di Freccia-Frecciaio! Chi aveva
questa la freccia del ... - ... Freccia-Frecciaio, temprata  al  rovaio, ché al mondo non c'è il palo? Sì, è questa. Allora
del ... - ... Freccia-Frecciaio, temprata al rovaio, ché  al  mondo non c'è il palo? Sì, è questa. Allora il Reuccio fu
puzzolente che appestava ... Era quel che aveva prodotto  al  Reuccio il movimento da diritta a manca, da manca a
La Fata si era vendicata, facendo quel maleficio  al  Reuccio; ma ora, pentita, era venuta a riparare. Inoltre,
era venuta a riparare. Inoltre, per compenso, disse  al  Reuccio: - Ti darò in moglie la più bella Reginotta della
una Fata. E il Freccia-Frecciaio, con la freccia temprata  al  rovaio? ... Basta, per carità! Ebbe in compenso tant'oro
mezzo alla stanza. Dame e servitori, in piedi, sono attorno  al  Re, ognuno con un vassoio in mano, pronti agli ordini del
ad ogni ora del giorno. Con tre, quattro o cinque lire  al  maximum i può avere in tutti questi alberghi un buon
uno scoppio di gioja, balzando ver' la fanciulla, che già  al  suolo piegava, e rialzàndosela al petto. E le due ànime
la fanciulla, che già al suolo piegava, e rialzàndosela  al  petto. E le due ànime innamorate si fùsero in un
èrano le più lunghe, e le più brevi quelle in cui ti avevo  al  mio fianco; sò che, quando apparivi, facèasi angusto al
al mio fianco; sò che, quando apparivi, facèasi angusto  al  cuor rapidìssimo il seno, e m'imbragiava la gota, e per tè
già nella tua, non più sapevo ritrarla; sò che, appoggiata  al  saldo tuo braccio, mi sentivo sicura e inturgidivo
... infinita! - E ora - ella aggiunse infiammando, misto  al  timore l'audacia - per tè, lascerèi lo stesso mio babbo, ed
lontan lontani da questi, anch'io avèa un padre, un padre  al  quale non si sarebbe potuto rimproverare se non la troppa
E, tuttavìa, colùi che a mè dava una fàcile gioventù, e  al  quale io, in compenso, apparecchiavo una vecchiaja di
apparecchiavo una vecchiaja di stenti, trovò scuse  al  mio fallo che io stesso trovar non potèa, e il babbo pagò
Forestina: - La maledizione di un padre non arrivò mai  al  Signore. A Lui non arriva che ciò che parte dal cuore, e il
Il Nebbioso saltò all'aperto su 'n masso che soprastava  al  pendìo, e apparve staccando nel mattinale chiarore. Ma, sì
dolori, quanti sacrifizii, quanto sangue, per riuscire  al  patto federativo di tutti i popoli di Europa! Non per
le mie noie e bearmi la stupida esistenza che trascino  al  fianco di quel vecchio imbecille».
specifico, era necessario all' autore, anche se inutile  al  resto del mondo. Penso che sia questo il caso di Paul
spalle si è accumulato peso su peso, dolore su dolore, fino  al  suo suicidio a cinquant' anni nel 1970. Sono riuscito a
e di famigli. Un giorno d'estate la Regina di cuori ordinò  al  giardiniere di portarle due cane- stre di albicocche e al
al giardiniere di portarle due cane- stre di albicocche e  al  cuoco di recarle fior di farina, uova e zucchero. Ella
che prova come neppure i re e le regine possano es- sere  al  coperto dai colpi impreveduti del destino. C'era nella
stuzzicava il palato, appena un odore buono gli giungeva  al  naso. Ora, questo Fante così brutto e così ghiotto, passò
sala, si fermò davanti alle torte e rimase come inchiodato  al  suolo. Senza aver preso almeno due di quelle torte non si
fu una disperazione generale e nessuno voleva por- tare  al  Re di cuori la triste e stupefacente notizia che erano
del Re. Questi si dilettava ad insegnare il mi- nuetto  al  proprio erede, il Principino di cuori, e agli eredi degli
conosce il ladro delle torte deve portarlo, vivo o morto,  al  Re di cuori; se no, pena la testa. - La gente non aveva
- Quel che ho visto ho visto, ma non lo dico altro che  al  Re. - Se non lo dico al Re, non lo dico a nessuno -
ho visto, ma non lo dico altro che al Re. - Se non lo dico  al  Re, non lo dico a nessuno - aggiungeva l'ancella. I tre
dico a nessuno - aggiungeva l'ancella. I tre Fanti andarono  al  palazzo e fe- cero chiamare il maggiordomo. - Guardate: qui
- Il maggiordomo non voleva neppure passare l'ambasciata  al  Re. Ohe cosa po- tevano sapere un gatto e un’ancella? Ma il
a miagolare e a far le fusa, e il maggiordomo si presentò  al  Re di cuori, annunziando che un gatto e un'ancella gli
- ri- spose il gatto. - Indica dunque il posto del ladro  al  maggiordomo, altrimenti la tua pelle sarà data in pasto
rovina! - Il Fante di cuori, tutto in lacrime, fu condotto  al  palazzo reale, alla presenza del Re, e per sua punizione
punto di levarsi di te- sta la corona e gettarla in faccia  al  ladro. Il Re di cuori gli dette un'ammoni- zione, e fu sul
cittadino Rolland, che sono stata ritta più di un'ora  al  medesimo posto, per udire la spiegazione dei meravigliosi
stringendole la mano con tenerezza. - Rispondi sinceramente  al  tuo vecchio padre: conosci tu il nome del giovine artista,
affermare coll'esempio, io ti ammonisco che tu mancheresti  al  più sacro dovere di fraternità, accusando ed infamando un
infamando un cittadino, che oggi è puro ed onorabile come  al  giorno della sua nascita - Io sono in casa mia, mastro
di pregiudizi ereditati. Queste parole turbarono la fronte  al  vecchio Proposto. Rolland gli strinse la mano, uscì dalla
gli strinse la mano, uscì dalla comune, e abbandonandosi  al  pendio della glissante,
 Al  mio ottimo amico Professore Angelo Vecchio. Tu lo volesti,
del bene che mi hai fatto incessantemente, spronandomi  al  lavoro e combattendo le mie diffidenze. Ricordami sempre
facesse battezzare dai Santi Faustino e Giovita, sgorgando  al  sacro uso una fonte che tuttodì quivi si riguarda. _
_ Di contro evvi la soppressa chiesa di San Vincenzo  al  Prato, di gotica architettura, il cui primitivo edificio
porta si chiamò sino  al  1862 Orientale, anche Lenza per corruzione di lingua. I
del paese. Alcuni storici affermano fosse dedicata  al  Sole, perché da questa parte nasce ad illuminare la città.
perché memori ancora del passo dei giganti; sospira  al  re lontano il velluto dei troni, e alle nonne defunte
Quando dame e patrizi, fanciulle e cavalieri, giungevano  al  palazzo con paggi e trombettieri, a esilararsi l'animo
dove il capro e la volpe, la tigre ed il coniglio, piume  al  cappello e spada al fianco, in giubba o in manto, in toga o
volpe, la tigre ed il coniglio, piume al cappello e spada  al  fianco, in giubba o in manto, in toga o in armatura, riso
era passato, bello di gloria, il Morosini; dove intorno  al  damasco dei tavoli seduti delle nuove d'allora cianciavano
 al  Lazzaretto fuori di Porta Venezia. Tiro di Carabina e di
0,08 Tassa con cartone L. 0,08 Alla Piazza Castello, vicino  al  bastione di Porta Magenta, evvi il Bersaglio Municipale.
acquistare una marca personale per trenta giorni continui  al  prezzo di lire 3. l diritto che accorda tale marca viene
sospeso nei giorni di partita. Le munizioni acquistate  al  Bersaglio debbono essere consumate nel luogo e non possono
le gravi difficoltà incontrate per l'acqua che vi scorre  al  disotto. _ Ha cinque ordini di logge, compreso il loggione,
la bella facciata è dell'architetto Tazzini. Nella casa  al  numero 1, nella vicina via Pantano, vedesi l'iscrizione che
e ladri ed eran veramente ladri e truffatori condannati  al  chiodo per falsificazioni e furti. Il romano mendico sotto
peste pretina, le permetterebbe d’innalzare un monumento  al  diletto del suo cuore ed ai suoi eroici compagni.
dal terrore alle prime grida degli uccelli notturni,  al  primo ululato dei lupi. Ad un tratto, tra la ramaglia e i
minuscola, curva, canuta, grinzosa, apparve nel vano,  al  chiarore del focolare. - Buona donna, mi sono perduto;
di quel poco. - Anche troppo, madre mia. Si sedettero  al  desco. La vecchia pose in mezzo un piattello ed una ciotola
segreto che tutti ignorano. Ti indicherò la via che conduce  al  castello dei desiderî... All'alba del domani la vecchietta
i draghi, gli spiriti si addormenteranno dal mezzogiorno  al  tocco. Se tu ti fermassi scoccato il tocco, saresti
della vecchia e si voltò. Ed eccolo ricondotto d'improvviso  al  punto donde era partito. - Pazienza, ricomincerò. - Mi
per carità! Si voltò impietosito, ed eccolo ricondotto  al  punto di partenza. Ebbe un moto d'ira, poi riprese
il cammino sulle sue stampelle. Camminò due giorni:  al  tramonto del secondo giorno sentì un fragore d'armi, uno
di cavalli; si voltò impaurito ed eccolo ricondotto  al  crocevia di partenza. - Sono inganni che mi tende il
la strada, sordo ai richiami. Dopo tre giorni giunse  al  castello disabitato. Attese lo scoccare delle dodici e
si sovvenne del tempo che passava, tolse il cero di mano  al  negromante, ritornò indietro di corsa, si smarrì pei
mandò un valletto intimandogli di recarsi a Corte. - Direte  al  Re che non m'inchino a nessuno. Se crede bene venga lui da
valletto che ritornò con tale risposta, e giurò odio eterno  al  forestiero misterioso. Fortunato viveva la vita del gran
le dichiarò il suo amore e le disse che voleva presentarsi  al  Re per chiederla in isposa. - Non fate questo! Mio Padre vi
sui suoi terrazzi la Principessa Nazzarena. Essa appariva  al  richiamo dello sposo, non più pallida e tremante, ma
la città addormentata. All'alba Fortunato comandava  al  cero verde di trasportare la Principessa nelle sue stanze e
si era accorta di queste assenze notturne e riferì la cosa  al  Re. - Se non è vero ti faccio appiccare - aveva detto il
la sottile traccia candida... E la traccia lo condusse  al  palazzo del forestiero misterioso. Irruppe nelle stanze di
Fortunato che dormiva. Prima che questi potesse ricorrere  al  cero salvatore, lo fece legare, trasportare al palazzo
ricorrere al cero salvatore, lo fece legare, trasportare  al  palazzo reale, rinchiudere nei sotterranei, per decretarne
eccezion fatta della Principessa, sprofondino in terra fino  al  mento. Ed ecco la folla, la Corte, il Re, la Regina,
rimasto in piedi un suddito solo! Fortunato prese Nazzarena  al  braccio e s'appressò alla testa regale. - Maestà, ho
con lei e lascerò voi e i vostri sudditi sepolti fino  al  mento. Il Re guardò Fortunato, lo vide giovine e bello,
il re. - Parola di Re? - parola di Re. Fortunato comandò  al  cero il disseppellimento di tutti e tutti risorsero per
imperturbabile. Ragionevoli dubbi. Attualmente è di leva.  Al  tempo del reato aveva superato di qualche giorno i
a una presunzione di maturità responsabile dall'oggi  al  domani. Già tre rinvii: senza accorgersi? senza provvedere?
Già tre rinvii: senza accorgersi? senza provvedere? Passa  al  tribunale ordinario. Mentre un testimone descrive la rissa
devono condurlo fuori dell'aula. Andandosene si segna  al  Crocifisso come i contadini e le prostitute. Il bambino
era male?" "Non lo sapevo che gli facevo male." Assegnato  al  riformatorio. Buona scuola: il difensore. Si finge di non
eredità, ordigni se ne continueranno a trovare fino  al  duemila e non è escluso che un altro conflitto li rinnovi.
tarlato e nero chiuse a doppia chiave, e  al  chiodo che pendeva da una sconnessa trave sorrise come al
e al chiodo che pendeva da una sconnessa trave sorrise come  al  volto di una donna amorosa, o alle socchiuse foglie di un
mal francese. L'attortigliò, la strinse, montò, l'avvinse  al  chiodo, e poi la smunta faccia, muto, cacciò nel nodo... Ma
appare. A fior dell'onda, come una stella! Eccola!  Al  fioco lume lunare, Si slancia fuori, ridente e snella ...