Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: accennava

Numero di risultati: 81 in 2 pagine

  • Pagina 2 di 2

XXI legislatura – Tornata del 22 dicembre 1901

543253
Palberti; Villa 1 occorrenze
  • 1901
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
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Noi, come per la revisione dei redditi per l'applicazione dell'imposta fondiaria, abbiamo in corso l'ingente lavoro del catasto nuovo; così mettiamo in corso questo lavoro delle tabelle per i lavori sui quali sono da applicarsi le tasse sugli affari, e lo facciamo, dirò così, con un metodo sperimentale: cominciamo a farlo in quelle 15 o 16 provincie alle quali accennava l'onorevole Salandra, dove il catasto è quasi finito, e ne facciamo l'esperimento. Dopo due anni quelle tabelle saranno rivedute, poi saranno ancora rivedute ogni cinque anni. Intanto l'esperienza ci dimostrerà se vi sono difetti da correggere, e il sistema sarà migliorato. E a grado a grado, come io spero e desidero che abbia ad applicarsi presto il catasto nuovo in tutte le provincie del Regno, così potremo dare

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XI Legislatura – Tornata del 4 dicembre 1873

545510
Biancheri 1 occorrenze
  • 1873
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
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Ma, quando questo diritto di patronato non compete ai parrocchiani, l'espressione del loro voto avrebbe, secondo me, e dovrebbe avere, quell'effetto morale a cui accennava l'onorevole Guerrieri-Gonzaga al cominciare del suo discorso, vale a dire dovrebbe obbligare il superiore ecclesiastico a tenerne conto, perchè in realtà i canoni prescrivono che, nella scelta dei ministri del culto, debbono gli ordinari tenere anche conto singolare delle particolari condizioni locali e del voto dei parrocchiani, imperocchè importa di dar pastori accetti e graditi al gregge, di non dar pastori i quali sieno invisi come il lupo.

Pagina 293

X legislatura – Tornata del 27 maggio 1867

546301
Mari 1 occorrenze
  • 1867
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
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Per conseguenza, io non accetterei il rigorismo al quale accennava l'onorevole Valerio, parendomi che già sia abbastanza e anche troppo che professori dei quali ho tenuta parola abbiano date le loro dimissioni ed il ministro le abbia accettate. E poi, costituzionalmente parlando, l'accettazione di un ministro è ciò che noi qui dobbiamo richiedere; non dobbiamo indagare se un decreto sia o no firmato dal Re. Davanti alla Camera, la Corona disparisce: la dimissione è da noi ritenuta come accettata. Spero che non si vorrà aggravare la posizione di illustri colleghi che certo non senza sacrificio si separano da quel nobile ufficio di che altamente si onoravano.

Pagina 870

VIII Legislatura – Tornata del 5 marzo 1861

548032
Zanolini 2 occorrenze
  • 1861
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
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Io quindi che non posso ammettere che le minoranze impongano alle maggioranze, ma che non posso parimente ammettere che i diritti delle minoranze siano così stranamente sacrificati, crederei che non possa sussistere la ragione, cui ultimamente accennava il signor relatore, che cioè la sezione, di cui si tratta, possa essere considerata come se si fosse astenuta dal dare il voto.

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Ma non è adesso che una simile quistione debb'essere trattata e risolta; quando sarà fatta la consueta indagine per conoscere quali siano i nostri colleghi che rivestano il carattere d'impiegato, allora verrà appunto la discussione se i consiglieri di luogotenenza, di cui accennava il signor relatore, ed anche se i commissari presso il Consiglio di Stato debbano o no reputarsi impiegati, ed essere soggetti al sorteggio. Ora non debbe trattarsi che della verificazione dei poteri, e l'unica questione che dobbiamo discutere è quella dell'ammissibilità dei nostri onorevoli colleghi.

Pagina 152

XI Legislatura – Tornata del 15 maggio 1873

549282
Biancheri 2 occorrenze
  • 1873
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
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Ma l'onorevole Mancini, pel quale nutro antica stima ed amicizia, benchè mi sia avversario così fiero, è troppo eminente giurista per non rammentare la stupenda definizione che delle eccezioni, riguardo alla legge, dettero i giureconsulti romani; definizione che è tanto lontana da quella cui egli accennava nel suo discorso. Le eccezioni, dicevano quei grandi giureconsulti, sono quae contra, rationem juris, propter aliquam utilitatem vel necessitatem publicam, introductae sunt. Dunque per giudicare delle nostre eccezioni bisogna esaminare dapprima se siano veramente contra rationem juris, vale a dire create senza ragione e senza giustizia, e poi, se pure discostandosi dagli assoluti principii del diritto, non sieno state introdotte propter aliquam necessitatem vel utilitatem publicam.

Pagina 6365

Ma qui m Italia, in questo Parlamento, le questioni cui accennava l'onorevole Corbetta, intorno agli ordini religiosi, hanno avuto già tre ampie e dottissime discussioni, ed è difficile aggiungere argomenti a quelli che furono in quelle discussioni da uomini eminentissimi propugnati.

Pagina 6365

XI legislatura – Tornata del 17 giugno 1873

552496
Biancheri 1 occorrenze
  • 1873
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
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Ecco le tre cifre che rimangono a votare, oltre i diversi stanziamenti complessivi dei bilanci e la legge generale, come accennava.

Pagina 7204

X Legislatura – Tornata del 24 aprile 1869

559901
Mari 1 occorrenze
  • 1869
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
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Pagina 10181

XV legislatura – Tornata del 13 aprile 1886

563811
Di Rudinì 1 occorrenze
  • 1886
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In questo stato di cose, la Camera, se pure, con una larga interpretazione dell'articolo 45 dello Statuto, potesse entrare in molte di quelle considerazioni a cui chi ha parlato prima di me accennava, è evidente, dico, che, in questo stato di cose, non lo può: poiché si tratta di discutere un atto che parte dall'imputato; si tratta di discutere un atto che non è se non la espressione dell'esercizio di un suo diritto: quello di denunciare al supremo magistrato del regno una sentenza che lo offende o nell'onore, o nella persona.

Pagina 18264

X Legislatura – Tornata del 6 luglio 1870

564413
Biancheri 1 occorrenze
  • 1870
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
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In quanto alla presa di possesso, cioè di avere il diritto di ritenerli sino al giorno in cui si farà la vendita di questi beni, perchè poi sul prezzo che risultasse dalla vendita si costituisse la rendita da inscriversi, l'onorevole mio collega il ministro delle finanze vi accennava un fatto compiuto, sul quale io credo che sarebbe grave pericolo per l'amministrazione della cosa pubblica il ritornare; il fatto, cioè, che nella massima parte le fabbricerie sono già state private del possesso dei loro beni, che anzi, per una cifra imponentissima, si è già verificata la vendita dei beni stessi.

Pagina 3082

XX Legislatura – Tornata del 9 aprile 1897

568825
Zanardelli 1 occorrenze
  • 1897
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Ora io, pur apprezzando la grande equanimità dell'onorevole ministro e la ponderata misura delle sue parole, non posso dichiararmi sodisfatto della risposta data; e perchè non mi affidano le arti della diplomazia, che non valsero a prevenire le stragi e le rapine; e perchè, proseguendo ancora di questa guisa nella politica d'Oriente, il nostro Governo disconosce il diritto di quelle genti, che lottano per la loro redenzione, dimentica i principii, in nome dei quali la patria nostra risorse a libertà; e perchè infine disconosce anche quella corrente di sentimento popolare, alla quale accennava testè l'onorevole Magliani, pur venendo a conclusioni diverse dalle mie.

Pagina 75

XIII legislatura – Tornata del 27 aprile 1880

571038
Coppino 1 occorrenze
  • 1880
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
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Ed a questo proposito, quando l'altro giorno l'onorevole Marselli parlava delle nostre condizioni di difesa, ed accennava come l'Italia, rispetto alla frontiera dell'est, se aveva una inferiorità dal lato di terra, però aveva il vantaggio di una superiorità marittima, io rifletteva che ci facciamo grandi illusioni sopra questa nostra superiorità marittima, poichè nel caso considerato dall'onorevole Marselli, cioè nel caso di operazioni nell'Adriatico, le nostre navi non potrebbero trovarci nessun porto per farvi anche quelle minime riparazioni che occorrono tanto sovente al giorno d'oggi colle navi ad elice; bisognerebbe che queste navi andassero alla Spezia.

Pagina 1691

XV legislatura – Tornata del 7 dicembre 1883

573190
Farini 1 occorrenze
  • 1883
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
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anche perchè qualche grido s'intese che accennava ad un imminente irrompere della forza, in un attimo si disperse; in un attimo la piazza che, come ho detto prima, era gremita di popolo, restò affatto deserta. In questo precipitoso disciogliersi della folla, più persone furono travolte e gettate a terra, ed alcune, fra le quali un povero vecchio, miseramente e crudelmente rimasero calpestate. Ora, onorevoli colleghi, non pare a voi, non pare anche all'onorevole ministro dell'interno che la semplice esposizione di questo fatto, esposizione schietta, fedele, che non aggiunge e non toglie una lìnea al fatto stesso, nel modo onde avvenne, non pare, o signori, che questo fatto rappresenti una offesa alla libertà di parola? rappresenti un'offesa, una violazione del diritto di riunione, che nella libertà di parola trova, più che il complemento suo, la estrinsecazione e l'attuazione sua? Ma non è forse vero, onorevoli signori, che, più e più volte, in questa Camera, ed in solenni e memorabili sedute, si è ragionato e discusso intorno a questo diritto di riunione e a questa libertà di parola?

Pagina 4860

VIII Legislatura – Tornata del 20 maggio 1861

576875
Rattazzi 1 occorrenze
  • 1861
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
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Dopo il fatto di Spaventa, di cui accennava poc'anzi, due nostri onorevoli colleghi ed io ci credemmo in dovere di andare dal commendatore Nigra per esporgli la vera situazione del paese. Io presi la parola, e gli dissi tutto quello che credeva doverglisi dire. Egli fu gentilissimo; ci fece le più belle promesse, massime sulla questione dei lavori, perchè io insistetti principalmente in questo. Mi disse, fra le altre cose: “la settimana entrante s'incomincieranno i lavori della stazione della strada ferrata”. Io risposi: ma perchè non fate pubblica questa notizia per calmare il paese? Sarà pubblicato il rapporto, egli disse, del dicastero dei lavori pubblici, nel quale si parla in generale di tutti i lavori da farsi. Signori, nè i lavori sono cominciati, nè questo rapporto è stato mai pubblicato.

Pagina 1012

XIX Legislatura – Tornata del 22 novembre 1895

580658
Villa 1 occorrenze
  • 1895
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
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Quanto allo spirito, quando accettai di inserire nell'articolo quell'ultimo comma cui accennava l'onorevole Vischi e con cui, con forma inusitata si diceva che nel regolamento si sarebbero determinate le norme per disciplinare la facoltà concessa ai mutuatari, dichiarai che non intendevo mai di non tener conto di due condizioni fondamentali, quella cioè della garanzia presentata dall'immobile del debitore, e quella della buona volontà da questi dimostrata nel sodisfare il suo debito. E l'articolo 1° del regolamento tiene appunto conto di queste due condizioni, e distingue varie classi di debitori.

Pagina 2443

VIII Legislatura – Tornata del 16 febbraio 1865

584564
Cassinis 1 occorrenze
  • 1865
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
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In quanto poi alla questione degli stipendi, l'ultima a cui egli accennava, anch'io convengo che codesta questione sia tal cosa che lascia veramente desiderare una riforma efficace. Se non che io mi permetterò di osservare al deputato Mari ed alla Camera che, laddove una tale mutazione si volesse operare in condizioni così eccezionali come quelle in cui noi ci troviamo per le strettezze finanziarie, egli è chiaro che questa riforma non potrebbe emergere quali tutti noi lo desideriamo, imperocchè sarebbe assolutamente vincolata e dominata dalle dette condizioni finanziarie. Io credo che queste osservazioni basteranno all'onorevole Mari.

Pagina 8287

X Legislatura – Tornata del 27 maggio 1868

592349
Restelli 2 occorrenze
  • 1868
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
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Io stava infatti per non dichiararmi puntò soddisfatto delle sue risposte quando non aveva ancora toccati i punti a cui ancora io accennava, alla legge che io domandava sulle confraternite, alla legge per regolare i seminari e sulle diocesi. Ora però che nelle sue conclusioni egli ha risposto che studierà la questione e che vedrà se sia il caso di presentare a tale effetto un progetto di legge, io sono assai lieto che egli entri nel mio ordine di idee, inquantochè io credo che quelle leggi che egli studierà e presenterà saranno valevoli ad aumentare il fondo pel culto.

Pagina 6274

Egli mi conosce da molto tempo, egli sa che io non ho mai cambiato idee, che non sono stato mai fra quelli che hanno declamato contro i preti, come egli accennava. L'onorevole Massari ha voluto rammentare a questo proposito le parole del D'Azeglio, il quale pare scrivesse che a questi tempi per essere cavalieri bisogna dare addosso ai preti. Potrei rispondere all'onorevole Massari che l'osservazione del D'Azeglio non è vera, e me lo prova l'onorevole Massari, che è la più eloquente testimonianza in contrario

Pagina 6291

XIV Legislatura – Tornata del 18 aprile 1882

595432
Farini 1 occorrenze
  • 1882
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
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I tiri curvi di ima volta, ai quali anche ieri l'onorevole Di Gaeta accennava, sicuramente erano poco efficaci, ed un oggetto in moto si aveva poca probabilità di colpirlo, il mortaio a placca da 32 centimetri, che probabilmente tirava l'onorevole Di Gaeta, a 3000 metri, aveva uno scarto laterale di 300 metri; in lunghezza lo scarto era di 400, dimodochè i colpi potevano cascare in una superficie che aveva 600 metri per 800. Capite bene che un bastimento a vapore v'era poca probabilità di colpirlo. Ma ora le cose sono cambiate, e di molto. Il tiro dei moderni obici rigati è esattissimo; non ho qui i dati precisi dei tiri, ma se fossi a Genova avrei le esperienze dei Krupp.

Pagina 9946

VIII Legislatura – Tornata del 13 gennaio 1862

604375
Rattazzi 1 occorrenze
  • 1862
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
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Vengo alla questione riguardante le acque, e ad esaminare sei redditi provenienti da derivazioni, da canali, e via dicendo, i quali sono posseduti da comuni o da Provincie, debbano andar soggetti alla tassa, questione a cui ha già risposto il regio commissario, quando disse non esservi ragione per fare una differenza tra questa proprietà fondiaria e le altre; se vi ha un reddito liquido, questo deve pagare; e con questo rispondo anche all'onorevole Valerio, quando egli accennava al caso di certe associazioni e di certi corpi morali i quali hanno l'amministrazione di antichi canali, e che debbono sopportare delle spese per l'amministrazione, per la condotta di queste acque, senza che ne ricavino alcun vantaggio. Io stimo che questo caso non cada sotto questa disposizione, giacchè noi vediamo che nell'articolo 2 è dato un tanto per cento appunto per quello che riguarda le spese relative allo stabile; ed io credo che sieno contemplati anche i canali con una proporzione maggiore.

Pagina 641

X legislatura – Tornata del 18 febbraio 1869

605711
Mordini 1 occorrenze
  • 1869
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
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La Camera sa che l'inchiesta amministrativa, stata appunto istituita dall'ufficio di Presidenza per cercar modo di venire a scoprire la causa della mancanza delle carte alle quali accennava l'onorevole Botta, essendo riuscita infruttuosa, la Presidenza prese la determinazione che è stata annunziata alla Camera dall'onorevole presidente Lanza, di porgere querela al pubblico Ministero onde si procedesse a termini di legge contro chi poteva essere colpevole di trafugamento delle medesime. Gli atti preliminari d'istruzione ai quali accennò l'onorevole Botta, vennero eseguiti dal signor giudice istruttore, con assistenza del signor procuratore del Re nell'ambito della Camera, previo annunzio datone alla Presidenza. Fino a questo momento l'ufficio procedente non ha data partecipazione dei risultati del procedimento.

Pagina 9171

XV legislatura – Tornata del 7 giugno 1883

606294
Farini 1 occorrenze
  • 1883
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
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Nel decreto reale, col quale istituivasi quella Commissione, si accennava a due idee principali che avrebbero dovuto guidare la libertà delia coalizione e dello sciopero, accompagnata da disposizioni che facessero profondamente rispettare la libertà del lavoro. E per persuadere la pace fra i due campi contendenti del lavoro e del capitale, che noi dobbiamo cercare di ravvicinare sempre più per il bene della società, egli proponeva ed additava fino d'allora quelle giurìe elettive di fabbricanti e di operai, ben diverse dalle piccole Camere di commercio che, come sono costituite, non rispondono in nessuna guisa a questo ufficio.

Pagina 3616

IX legislatura – Tornata del 21 febbraio 1866

609704
Mari 3 occorrenze
  • 1866
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
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Primo il moto polacco che già accennava il suo colpo contro il comune nemico, ma paralizzato dall'intrigo diplomatico, e dalla nostra inerzia, cadde nella disperazione dell'abbandono. E la guerra danese, e la questione germanica che suscitò l'ambizione fra le due potenze rivali, e l'agitazione del malcontento nella Croazia e nell'Ungheria che quasi costrinsero l'Austria a capitolare colla menzogna, non furono occasioni? Una politica d'aspettativa può convenire in tempi normali, ed in paese costituito, non nelle crisi sociali, non ad un popolo che depone le armi ma deve riprenderle.

Pagina 902

Ma, signori, se io convengo che l'esercito possa essere minore in numero di quello che era nel 1863 e 1864, però credo debba essere per forza e per disciplina rispettabile, sicchè, come accennava sopra, presentandosi una propizia occasione, ci permetta non solo di coglierla, ma di prendere noi stessi l'iniziativa. Tale io credo sia il sentimento generale delle popolazioni: e qui mi fermo, perchè non sarei abbastanza competente a giudicare dei particolari in tale materia.

Pagina 911

sorge a vita nuova possa, appena costituito, colle sole sue forze contributive sopperire a tutto, anche all'impianto, come la creazione di una marina, d'un esercito, di strade ferrate; ed io, fin dal 1863, quando accennava al pareggio, ho sempre parlato di pareggio di spese ordinarie coll'entrate ordinarie, e non ho parlato mai delle spese straordinarie che in media calcolava a 100 milioni all'anno; a, queste, ripeto, è d'uopo provvedere con mezzi straordinari, ed a sopperirvi io proponeva altra volta la conversione dei beni di manomorta in rendita pubblica.

Pagina 914

XV Legislatura − Tornata del 7 marzo 1883

610202
Farini 1 occorrenze
  • 1883
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
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In alcune, per esempio, si mirava piuttosto a crescere il minimo degli stipendi dei maestri rurali, come nel progetto dello Scialoia; in altri, come nelle proposte d'iniziativa dell'onorevole Bonghi, si accennava piuttosto a voler accrescere lo stipendio dei maestri delle città. In alcuni dei predetti disegni si mirava a sopprimere, come in quello dell'onorevole Bonghi del 1874 la sproporzione che c'era e c'è tuttora fra il minimo dello stipendio dei maestri e il minimo dello stipendio delle maestre; in altri invece questa disuguaglianza era mantenuta; finalmente gli uni stabilivano il minimo in cifra tonda, gli altri invece, secondo le condizioni locali, avrebbero voluto che i minimi fossero stabiliti o dai Consigli provinciali scolastici, o dai Consigli scolastici circondariali.

Pagina 1762

VIII Legislatura – Tornata dell’8 luglio 1861

614211
Rattazzi 1 occorrenze
  • 1861
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., potesse esser fatto a misura che se ne manifestasse il bisogno, perchè allora appunto ci pareva che potesse incorrersi in quei timori a cui accennava l'onorevole Colombani. Abbiamo invece determinato il periodo di un anno, nel quale il Ministero non sarà tenuto di acconsentire a tutte le compre fatte dalla società, ma dovrà approvarle ed autorizzare la società stessa ad eseguirle quando lo giudicherà necessario per questa linea; quindi tutti gli altri aumenti che potessero farsi saranno a carico della società. Ora egli è chiaro che spetterà al Ministero, sotto la sua responsabilità, di limitare questa sua autorizzazione nei termini che saranno richiesti, non da tutti gli altri esercizi assunti, ma da questa sola linea da Cancello a Sarno e Sanseverino.

Pagina 1886

XI Legislatura – Tornata dell’11 dicembre 1872

614993
Biancheri 1 occorrenze
  • 1872
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
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Quanti sono in Napoli professori non solo di discipline legali, come accennava l'onorevole ministro delle finanze, ma ancora di architettura e di medicina, hanno ricevuto negli scorsi mesi una nuova scheda di accertamento del reddito di ricchezza mobile, per la quale il reddito che era di tre, di quattro, di cinque mila lire, è stato improvvisamente sbalzato a trentacinque, quaranta, quarantacinque mila lire, ad una cifra cioè quindici, venti, venticinque volte maggiore di quella di prima. La comunicazione contemporanea di questa nuova scheda di accertamento del reddito imponibile commosse vivamente lo spirito pubblico. E se le autorità di pubblica sicurezza incaricate di riferire al Governo le vere condizioni dello spirito pubblico del paese non hanno mancato ai propri doveri, non c'è oggi alcuno il quale possa adeguatamente rappresentare l'esasperazione di quello stato degli animi.

Pagina 3686

XX Legislatura – Tornata del 21 dicembre 1897

619878
Chinaglia 2 occorrenze
  • 1897
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
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È in questo senso che io accennava alla convenienza di estendere i negoziati per ottenere la nazionalizzazione non solo degli spezzati ma anche degli scudi.

Pagina 3853

Nell'undici giugno dell'anno corrente io avevo l'onore d'interrogare su questo argomento il guardasigilli, onorevole Costa, ed esponevo, come accennava teste il nostro collega Morpurgo, le ragioni economiche e giuridiche le quali impongono che sollecitamente venga messo fine a questo stato d'incertezza e d'ingiustizia che vi è fra le varie Provincie del Regno in una materia così importante, qual'è quella della commutazione delle decime. Il guardasigilli, onorevole Costa, mi rispondeva precisamente così: «Stia tranquillo, onorevole Schiratti, i suoi intendimenti, i suoi desideri sono perfettamente conformi ai miei.»

Pagina 3855