Nei casi di deposito abusivo o di scadenza del termine fissato, il direttore di aeroporto procede a norma dell'articolo 64.
Decorso il termine fissato per la sosta temporanea di merci e di materiali di cui all'articolo 50, ovvero in caso di deposito abusivo, il comandante del porto può ordinare la immediata rimozione delle merci e dei materiali.
Indipendentemente dall'azione penale l'Amministrazione può provvedere direttamente, a spese del contravventore, a rimuovere l'impianto abusivo.
Gli enti aggiudicatori non possono ricorrere agli accordi quadro in modo abusivo, per ostacolare, limitare o falsare la concorrenza.
Le stazioni appaltanti non possono ricorrere agli accordi quadro in modo abusivo o in modo da ostacolare, limitare o distorcere la concorrenza.
Le stazioni appaltanti non possono ricorrere al dialogo competitivo in modo abusivo o in modo da ostacolare, limitare o distorcere la concorrenza.
Indipendentemente dall'azione penale, l'Amministrazione delle poste e delle telecomunicazioni può provvedere direttamente, a spese del contravventore, a rimuovere l'impianto abusivo ed al sequestro degli apparecchi.
Indipendentemente dall'azione penale, l'Amministrazione può provvedere direttamente, a spese del possessore, a suggellare o rimuovere l'impianto ritenuto abusivo ed a sequestrare gli apparecchi.
Il contravventore è tenuto, in ogni caso, al pagamento di una somma pari al doppio dei canoni previsti per ciascuno dei collegamenti abusivamente realizzati, per il periodo di esercizio abusivo accertato, e comunque per un periodo non inferiore ad un trimestre.
Salva l'applicazione delle pene stabilite dal codice penale per il porto abusivo di arme, i trasgressori sono puniti con l'arresto da dieci giorni a tre mesi e con l'ammenda da lire cinquecento a cinquemila.
Coloro che non fanno parte di questa categoria commettono il reato di esercizio abusivo (art. 348 c.p.) e quindi pongono in pericolo la salute individuale e la salute collettiva. Le sentenze della Corte di Cassazione (il massimo livello giudiziario) hanno stabilito, salvo rare decisioni difformi, che l'esercizio è abusivo anche quando il non laureato impiega mezzi di diagnosi e/o di cure diversi da quelli della Medicina "scientifica". Infatti l'art. 348 c.p., esistente come garanzia per i cittadini, si riferisce (anche se in modo implicito) al "fine" della prestazione medica (difesa della salute) indipendentemente dai "mezzi impiegati per raggiungere lo scopo". In questi ultimi decenni l'esercizio abusivo ha assunto dimensioni gravissime e l'art. 348 c.p. non è più sufficiente per prevenire e per reprimere.
Medicine non convenzionali ed esercizio abusivo della professione sanitaria: questioni medico-legali in tema di responsabilità professionale
., dopo aver analizzato le normative deontologiche e giuridiche attualmente vigenti in Italia, trattano le problematiche medico-legali dell'esercizio abusivo della professione sanitaria in tema di medicine non convenzionali. La materia si presta ad alcune considerazioni su possibili fonti di responsabilità professionale per chi esercita le medicine alternative, con particolare riferimento alla professione medica in rapporto anche alle coperture assicurative previste nelle polizze per responsabilità civile verso terzi.
Questo contributo si occupa degli illeciti penali ed amministrativi disciplinati dagli art. da 305 a 308 d.lg. 7 settembre 2005, n. 209 (Codice delle assicurazioni private); in particolare, dopo un excursus sull'evoluzione normativa, esamina il reato di abusivo esercizio delle assicurazioni private. Si passa, poi, all'analisi delle fattispecie di ostacolo alle funzioni di vigilanza attribuite all'I.S.V.A.P. e dell'illecito amministrativo di abuso delle denominazioni assicurative. Infine, si evidenziano i problemi inerenti l'accertamento delle sanzioni ed il ruolo dell'I.S.V.A.P.
Nel provvedimento in disamina sono due le questioni di maggiore interesse per il diritto penale sostanziale: la prima si riferisce all'interpretazione del reato di diffusione di programmi diretti a danneggiare o interrompere un sistema informatico; la seconda riguarda il concorso di questa fattispecie con il reato di accesso abusivo ad un sistema informatico.
La contestazione del reato di porto abusivo di armi presuppone che l'arma sia stata rinvenuta e che ne sia stata accertata la sua idoneità all'impiego. In caso di mancato rinvenimento deve essere valutata la possibilità che sia stata utilizzata un'arma giocattolo o comunque inefficiente. L'uso o il porto di arma giocattolo priva del "tappo rosso" alla volata è pienamente rilevante quando la legge prevede tale condotta come elemento costitutivo o aggravante di uno specifico reato. Casistica ed eccezioni.
Dal "caso Caltagirone" al dominus abusivo: la responsabilità della holding nella insolvenza delle controllate
Il Tribunale di Milano affronta la questione, inedita, della tutela del possessore di wannants azionari a fronte del possibile esercizio abusivo dell'attività di direzione e coordinamento nei confronti della società emittente. La soluzione prospettata dal giudice è strettamente connessa con il contenuto e con la natura giuridica di questi particolari strumenti finanziari.
Analisi informatico-giuridica dei reati di frode informatica e accesso abusivo a un sistema informatico o telematico con l'aggravante dell'abuso della qualità di operatore del sistema
Nel valutare la ragionevolezza del nuovo regime limitativo dell'IVA di gruppo previsto dalla Finanziaria 2008, occorre domandarsi se la norma comunitaria, non prevedendo formalità o adempimenti particolari per evitare un impiego abusivo del regime speciale, deleghi in bianco la disciplina di idonee misure antiabuso alle rispettive autorità nazionali e, nel caso di risposta positiva, se l'intervento del legislatore nazionale debba comunque rispettare il principio di proporzionalità.
Secondo la sentenza del Tribunale di Verona l'accesso al sistema è consentito dal titolare esclusivamente per determinate finalità e, ove il titolo di legittimazione all'accesso venga utilizzato per finalità diverse, risulta integrato il delitto di accesso abusivo. L'elemento della finalità dell'accesso è, tuttavia, svalutato dalla più recente giurisprudenza di legittimità.
Brevi note in tema di circoncisione maschile rituale, esercizio abusivo della professione e lesioni
Il caso offre spunti in tema di: circoncisione maschile rituale; scusanti culturali e reati culturalmente orientati; libertà di religione ed effetto scriminante dell'esercizio di un diritto; rapporto tra religione e tradizione; differenza tra riti e costumi; esercizio abusivo e nozione di atto medico; lesioni personali dolose e colpose. Lo stesso, inoltre, rappresenta l'occasione per riflessioni sul contrasto tra le civiltà tradizionali, ed i loro principi, e la civilizzazione occidentale moderna.
La sentenza di appello riconosce in fatto gli accertamenti compiuti dal giudice di prime cure, ma non considera aggravata l'ipotesi di accesso abusivo a sistema informatico o telematico pur in presenza di virus worm operante una significativa alterazione del sistema compatibile con l'ipotesi descritta all'art. 615 ter comma 2 n. 2 in tema di commissione del fatto con uso di violenza sulle cose (art. 392 comma 3 c.p).
Secondo la sentenza della Corte di Appello di Bologna il delitto di accesso abusivo ad un sistema informativo si realizza anche quando l'hacker acceda al computer altrui clandestinamente e mediante fraudolenta induzione in errore dell'utente.
Profili amministrativistici del delitto di abusivo esercizio di attività bancaria e qualificazione dello stesso in termini di reato di durata
La Cassazione, dopo essersi soffermata sull'ambito di applicazione del delitto di abusivo esercizio di attività bancaria, esamina la duplice questione relativa all'operatività del silenzio-assenso con riferimento all'istituto dell'autorizzazione allo svolgimento della relativa attività, nonché dell'eventuale disapplicabilità, da parte del g.o. del provvedimento di diniego illegittimo con conseguente decisione assolutoria; infine, analizza la natura del delitto di abusivo esercizio di attività bancaria avendo riguardo al fattore temporale ed al ruolo dallo stesso ricoperto nell'economia del reato.
La condotta contraria a buona fede di un coniuge in sede di esecuzione di una clausola dell'accordo di separazione per la vendita della casa coniugale, non qualificabile correttamente nel caso sottoposto al vaglio del giudice varesino come contratto preliminare a favore del terzo, trattandosi di un contratto ad effetti obbligatori rientrante in un collegamento contrattuale volto alla divisione della casa coniugale, è sanzionabile, quando si traduca in sede giudiziale nell'esercizio abusivo dello strumento processuale.
Essa concerne, sia la "cosa" della elusione, e quindi la necessità del carattere asistematico e abusivo del risparmio fiscale, sia il relativo "come", e quindi le modalità procedimentali e processuali del suo riconoscimento. Tali tendenze vanno incoraggiate e sottolineate, perché idonee ad evitare approdi abnormi e paradossali, sul piano applicativo.
Invalidità del preliminare di vendita di un immobile abusivo ed esecuzione in forma specifica
L'A. esamina il caso di un pubblico ufficiale che utilizzava la carta di credito fornitagli dall'ente pubblico di cui era dipendente per acquisti di natura personale, fattispecie che la giurisprudenza riconduce al reato di peculato, giungendo alla conclusione che l'uso abusivo della carta di credito è effettivamente assimilabile alla appropriazione di denaro pubblico, in quanto il meccanismo dell'utilizzo della carta di credito, pur comportando l'intermediazione di altri soggetti, anche privati, comporta comunque, in ultima analisi, una disposizione di denaro pubblico.
L'A. ripercorre i recenti orientamenti della giurisprudenza in tema di indebito utilizzo di carte di credito con riferimento alla prova della condotta tipica, al rapporto con il furto, la truffa, la sostituzione di persona, l'accesso abusivo ai sistemi informatici e telematici, la frode informatica, la ricettazione, all'utilizzo della carta in modo difforme all'accordo ed ai profili del consenso.
L'articolo tratta del tema molto dibattuto dell'accesso abusivo a un sistema informatico o telematico come affrontato dalla più recente giurisprudenza italiana. L'A. si sofferma sugli orientamenti più importanti per poi discutere dei concetti di introduzione abusiva e di permanenza non autorizzata. Nell'ultima parte dell'articolo si discute anche dell'abuso dei poteri da parte del pubblico ufficiale.
Le Sezioni Unite penali della Corte di cassazione, con la sentenza n. 11545 del 2012, hanno risolto il contrasto interpretativo sul reato di esercizio abusivo della professione ritenendo che esso si configura ove le attività, pur se non attribuite in via esclusiva, sono però indicate nelle singole discipline professionali con previsione puntuale e non generica come di specifica competenza di una data professione. Per le attività attribuite alla competenza tecnica degli iscritti agli albi dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, poiché esse, pur non essendo riservate in via esclusiva, sono oggetto di una previsione puntuale e specifica, può ritenersi che il loro esercizio in modo organizzato, continuativo e remunerato è idoneo ad integrare il reato di esercizio abusivo della professione.
Abusivo esercizio di una professione (art. 348 c.p.): le Sezioni unite allargano le maglie della fattispecie
La Corte di cassazione ridefinisce i confini dello "spamming": alcune puntualizzazioni sull'invio abusivo di "newsletter" e sulla sottrazione di banche dati
Un grave sospetto: il sindacato di legittimità costituzionale in via incidentale può essere abusivo e mascherare l'obiezione di coscienza del giudice tutelare nel procedimento di autorizzazione dell'aborto della minore?
La sentenza esclude che possa considerarsi abusivo il recesso da un contratto di finanziamento, esercitato da una banca, in presenza di gravi indizi di insolvibilità del soggetto mutuatario. Ciò consente alcune brevi riflessioni sul più generale problema del divieto di abuso del diritto, volte ad evidenziare come il riferimento a tale concetto non possa comunque comportare l'imposizione ad una delle parti contrattuali di sacrifici eccessivamente gravosi in favore dell'altra.
., prende spunto da una sentenza di merito che abbraccia una lettura innovativa, ma del tutto minoritaria, della questione relativa alla sufficienza della conclusione di un preliminare di vendita d'immobile abusivo affinché il mediatore possa vantare il diritto alla provvigione, per soffermarsi sulla questione della natura della mediazione tipica ed atipica anche alla luce della sentenza della Cassazione n. 16382 del 2009 e delle successive pronunce giurisprudenziali in argomento.
Dopo aver delineato gli aspetti più significativi, sul piano civilistico, della nuova disciplina fiscale delle locazioni, di cui la sentenza rappresenta una delle prime applicazioni, si prendono in esame gli aspetti della normativa stessa che assumono una maggiore rilevanza sul piano sistematico generale, e si solleva il dubbio circa l'eventuale utilizzo abusivo cui alcuni meccanismi da questa introdotti potrebbero prestarsi.
Esercizio abusivo del diritto di controllo del socio non amministratore di s.r.l. e possibili tutele per la società
Le Sezioni unite hanno inquadrato l'utilizzo abusivo da parte di soggetti qualificati delle utenze telefoniche disponibili per ragioni d'ufficio nel peculato d'uso, abbandonando l'interpretazione che qualificava quasi automaticamente il comportamento illecito in termini di peculato ordinario. Recenti modifiche normative riaccreditano, tuttavia, la configurabilità (a determinate condizioni) dell'abuso di ufficio divenuto nel frattempo reato più grave rispetto al delitto punito dall'art. 314, secondo comma, c.p.
Sulla rilevanza ai fini dell'integrazione del reato di cui all'art. 348 c.p. del colloquio "abusivo" del difensore con l'imputato o indagato "in vinculis"
Con riferimento ad una fattispecie di utilizzo abusivo dell'immagine di Totò a fini di propaganda politica, la pronuncia del tribunale pugliese si incentra sul risarcimento, in favore della figlia del celebre personaggio, dei danni patrimoniali e non patrimoniali derivanti della lesione dei diritti della personalità del padre.
L'esercizio abusivo della professione di promotore finanziario: il caso della negoziazione di titoli in proprio
Su di un'interessante controversia interpretativa in tema di luogo del commesso reato e di giudice competente per territorio in materia di accesso abusivo in un sistema informatico
Reti "client-server" ed accesso abusivo a sistema informatico: le Sezioni Unite individuano i criteri per stabilire la competenza territoriale
Il contributo, dopo aver illustrato gli strumenti di soluzione concordata della crisi d'impresa, dà conto delle interpretazioni giurisprudenziali e degli interventi legislativi diretti a impedirne un esercizio abusivo. Tra le osservazioni "de iure condendo", l'A. auspica interventi volti a incrementare soluzioni premiali, anche passando attraverso riforme del diritto penale dell'insolvenza e dei profili fiscali.
La sentenza in esame si occupa del rapporto tra precedente giudicato penale di assoluzione e giudizio di impugnazione del licenziamento disciplinare motivato dai medesimi fatti oggetto del processo penale (abusivo impossessamento di beni aziendali). La sentenza conclude per l'autonomia della valutazione del giudice del lavoro circa i fatti posti sulla base del licenziamento disciplinare.