Avete ragione, ed infatti ciò non è quello che abbiamo osservato.
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Abbiamo inoltre degli Esploratori. Un esploratore riceve 800 dollari; raccoglie fossili, minerali, ed ha grande destrezza nel preparare campioni di rocce. Abbiamo due o tre giovani studenti, che sono impiegati per una parte dell'anno con tenue retribuzione. Aggiungesi un Disegnatoreper le tavole paleontologiche, ecc. delle nostre opere, cui fu assegnato in questi ultimi due anni lo stipendio di circa 800 dollari; e da tre anni due Disegnatori di mappe.
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Finora non abbiamo pubblicate che piccole carte, ma nel prossimo anno ne sarà pubblicata una grande, che io vi spedirò immediatamente.
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Sulla base dei fatti che abbiamo brevemente riassunti, Th. H. Morgan enunciò, nel 1926, la «teoria del gene» con le seguenti parole:
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Abbiamo già parlato della mancata separazione e della saldatura dei cromosomi X, altre prove della localizzazione dei geni nei cromosomi.
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Oggi, dopo molti anni di intenso lavoro speculativo e sperimentale, di cui abbiamo tratteggiato fugacemente il corso, è possibile
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A diverse riprese abbiamo insistito sulla pleiotropia, come proprietà di tutti i geni, e non occorre portare altri esempî.
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Il richiamo di alcuni fatti che già abbiamo fatto argomento di particolare descrizione, ne fornirà le prove di questa asserzione.
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Noi abbiamo studiato la pressione del sangue mentre l'uomo cammina, ed abbiamo veduto che aumenta di due o tre centimetri di mercurio movendosi con passo ordinario.
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che abbiamo già dimostrato al § 50 mediante la meccanica ondulatoria: inoltre, si ritrovano le regole di polarizzazione enunciate al § 50.
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La pubblicazione dell’Origine delle specie, nel 1859, aveva sollevato, come abbiamo detto, aspre critiche, oltre a molti entusiastici consensi.
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Ma, certo, convertire la preistoria in istoria non è cosa frequente né lavoro da ognuno; e se abbiamo voluto mostrare,
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Ed anche nei paesi agricoli quando cause speciali portino una troppo rapida ricchezza abbiamo dei delitti dipendenti direttamente da questa.
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Negli stupratori, invece, la proporzione dei padri vecchi scende al 30%: abbiamo però in compenso un numero maggiore di madri vecchie.
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Abbiamo veduto che l'eredità paterna prevale assai sulla materna, così negli onesti come nei rei.
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Abbiamo dei questori che sono assai abili, come l'erano Ulisse ed Achille; non ne abbiamo nessuno, però, che, non dico come Moltke, ma nemmeno come un ufficiale qualunque di stato maggiore si serva per le sue indagini delle risorse scientifiche offerte dagli studi di statistica, di antropologia criminale, che moltiplichi, insomma il proprio ingegno, colle forze enormi, e, quel che è più, esattamente governabili, dalla scienza.
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«Se siamo arrestati, finiamo per vivere a spese degli altri: ci vestono, ci mantengono, ci scaldano, e tutto alle spalle di quelli che abbiamo derubato!
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Abbiamo lasciato di descrivere in questa corsa alcuni gruppi più minuti che il lettore troverà meglio da sè col confronto di buone carte.
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Dopo compiuto questo lavoro abbiamo ricevuto notizia di altre raccolte di stelle colorate, per le quali vedasi l’appendice.
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Per lo scopo che abbiamo in vista, è vantaggioso prendere in considerazione il moto di Φ' rispetto a Φ.
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Tenendo conto dei 2 volantini dei pedali abbiamo altri due parametri. Il grado di libertà è dunque complessivamente 9.
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Qui è necessario fermarsi un momento su questo importante risultato e prima ancora sulla grandezza scalare che abbiamo indicato con T.
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Per altro non è inutile di rendersene conto anche in altro modo riportandosi ai criteri più elementari e particolari (sebbene per qualche rispetto più pratici, perchè non escludono a priori gli attriti) che abbiamo seguito nei Cap. IX, XIII e XIV per stabilire le condizioni di equilibrio assoluto spettanti ad ognuna delle categorie di sistemi ivi considerati. Abbiamo allora proceduto come segue:
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Supposto per es. che sia T la tensione maggiore, abbiamo trovato allora che, quando l’equilibrio sussiste, dev’essere
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Il momento risultante delle prime è un dato della questione e lo abbiamo indicato con γ.
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Noi le abbiamo infatti determinate, combinando le due equazioni
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e l’errore che commetto è minore di 1/2(1/5x1/500-1/6x1/500) = 1/60x1/500, come abbiamo detto.
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Sotto un tale punto di vista il procedimento del collodio albuminato è forse preferibile a tutti gli altri procedimenti, e noi lo raccomandiamo sia per l’autorità dei valenti operatori, dai quali lo abbiamo veduto usato esclusivamente, sia per l’esperienza che ne abbiamo fatto noi stessi in varie occasioni, con successo perfetto e costante.
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Il modo di operare per ottenere questo scopo lo abbiamo descritto a pagina 264 trattando della chimica fotografica.
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Abbiamo già notato d'altronde che il continuo a tre dimensioni non è esso stesso oggetto di una rappresentazione attuale propria (cfr. in ispecie § 20).
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Ciò che abbiamo ricavato dall'interrogatorio suddetto è la persuasione della estrema difficoltà di pervenire in tal modo a conclusioni accertate.
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A noi basta riscontrare in essa il medesimo modo d'intendere trascendentalmente il processo dell'astrazione, che già abbiamo più volte criticato.
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La legge fondamentale del moto di un punto materiale si compendia, come abbiamo detto, nell'equazione vettoriale
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Consideriamo un sistema composto di un immenso numero di elementi moventisi in tutti i modi possibili, p. es. quello che abbiamo indicato come
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Abbiamo già rilevato (cap. V § 20) che la critica delle circostanze determinanti del moto tende a distinguere:
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Fino ad ora non abbiamo trovato alcuna irriducibile contraddizione fra l'ipotesi meccanica e le scienze della vita.
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I fatti condizionati, di cui sopra abbiamo discorso, si chiamano comunemente «leggi», soprattutto ove il loro enunciato sia semplice e generale.
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Abbiamo veduto come il problema del moto perpetuo faccia capo ad un elemento quantitativamente invariabile nelle trasformazioni dell'energia.
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Abbiamo scelto come esempio la definizione della retta data da LEGENDRE, della quale a dir vero la critica ha fatto giustizia da lungo tempo,
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Nella terza linea abbiamo le condizioni che esistevano nei vecchi sistemi a scintilla, ove i gruppi di oscillazioni si susseguivano ad intervalli irregolari.
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Noi abbiamo bisogno a questo proposito, Duce, di tutto il Vostro aiuto, che invochiamo con tutto il nostro fervore.
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Noi abbiamo constatato che le piccole iniziative sporadiche non dànno un rendimento adeguato; è necessario concentrare gli sforzi ed i mezzi.
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Ma è tempo ora che rendiamo conto dei perfezionamenti introdotti da GUGLIELMO MARCONI nei suoi dispositivi, a partire dalle prime semplicissime combinazioni, che abbiamo descritte a proposito delle esperienze di Pontecchio. Abbiamo accennato che già nel corso del 1896 Egli aveva cominciato a sperimentare coi circuiti oscillanti chiusi, accoppiati induttivamente ai circuiti antenna-terra: ecco uno schema rappresentato nella figura 4.
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Nella storica conferenza di cui ora abbiamo riferito, GUGLIELMO MARCONI ebbe occasione di accennare agli attacchi e alle ostilità che aveva incontrato e incontrava.
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. - Abbiamo fin qui considerata la legge di ripartizione di Boltzmann da due punti di vista diversi, cioè:
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L'avere riferito le nostre considerazioni alle pareti, anzi che agli spigoli del tavolo, evita la causa d'errore che abbiamo rilevata.
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Nella figura 7 abbiamo numerate con simboli romani le porzioni di spazio che, lo ripetiamo, debbonsi ritenere illimitate.
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-Abbiamo parlato sinora di sistemi di coordinate allo stato di quiete, non di spazio allo stato di quiete, fedeli a quanto abbiamo detto iniziando questo capitolo. Ma il cammino percorso, in vero non troppo facile, ci permette ora di allontanarci un po' dal nostro proponimento e di dar forma alla concezione dello spazio allo stato di quiete assoluta.
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Fin qui abbiamo parlato sempre di movimenti uniformi e rettilinei,
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. — Confrontiamo ora quel che abbiamo detto circa il suono con quel che avviene per la luce.
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