uno stecco, friggetele in padella ad olio bollente, come | abbiam | detto al num. 254. |
Il cuoco sapiente -
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della ragione storica dell’impressionismo così come noi | abbiam | voluto presentarla, non fu convinto da niente altro: |
Personaggi e vicende dell'arte moderna -
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versatela sulle chiare già accomodate nel piatto come | abbiam | detto sopra, e servite caldo o freddo a piacere. |
Il cuoco sapiente -
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Accomodate su tutto, questo la lingua già preparata come | abbiam | detto; copritela con altra fetta di manzo, anch'essa ben |
Il cuoco sapiente -
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e sente, sente quanti nidi ? la selva par vivente ; ne | abbiam | per tutto giugno di correre la valle e le pendici! ". E |
Penombre -
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intemerati e liberi ne' tuoi pensieri! Noi gli diremo: | abbiam | sognato tanto, cittadini del mondo, e al dubbio infitti |
Penombre -
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cittadini del mondo, e al dubbio infitti dell'avvenire ; | abbiam | veduto agli alleluia accanto gli infiniti sospir dei |
Penombre -
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sul campanile giorno e notte, o pudica, a mormorar: Qui | abbiam | l'azzurro, la manna e l'aprile, son rime e strofe e non le |
Penombre -
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leggerezza dello specialista Gentileschi, più «reale» come | abbiam | visto, dello stesso Caravaggio. Ma ecco: non credo che quel |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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- Sicuro! proprio così! - urlava Ada. - E noi che | abbiam | creduto a un caso di cleptomania! E quel che è peggio lo |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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creduto a un caso di cleptomania! E quel che è peggio lo | abbiam | fatto credere anche a suo marito! Che figura!.. - Ma tu, - |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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fino ad ora noi | abbiam | posto l’accento sull’inequivocabile vocazione o condizione |
Personaggi e vicende dell'arte moderna -
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che facea sì bene, ai professori. Amici, or vedo quanto | abbiam | perduto; della nostra esistenza, calda un'onda nel buio del |
POESIE -
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noi saremo finalmente vendicati di tanti bocconi amari che | abbiam | dovuto ingozzare... compresi quelli della famosa minestra |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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quelle tendenze all'astrazione tondeggiante della forma che | abbiam | già notato in altre opere. Gli scorci eccezionali delle due |
Scritti giovanili 1912-1922 -
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Viterbo per menare le mani contro degli uomini e invece vi | abbiam | trovato conigli, che si son rintanati al solo nostro |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
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loro teste scoperte quell’insieme alla Michelangelo che | abbiam | descritto, quel bello e marziale aspetto che natura qualche |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
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finestra mia, e: - Apri, gridano, apri ai vecchi amici; | abbiam | pescato nella tenebrìa rime felici. Apri, ingrato, ai |
Penombre -
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dei cristiani, si chiamavano Rondine e Lucarino. Noi | abbiam | veduto questi due alati portentosi scendere a volo e |
ABRAKADABRA STORIA DELL'AVVENIRE -
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rispettive metà? NARCISO: Non posson tardar molto, ma noi | abbiam | tempo di prendere prima un cicino di caffè in compagnia, se |
LE DUE MARIANNE - I CONIUGI SPAZZOLETTI -
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lo domandate? - esclamai. - Non vi ho raccontato tutto, non | abbiam | passato una intera notte a ricostruire l'accaduto?.... - |
Il maleficio occulto -
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per infiniti argomenti. Poichè davvero, che ciò che | abbiam | detto delle arti belle si può estendere egualmente a tutte |
Gioberti e il panteismo -
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aggiungerle alle prime; e raccogliendo tutto ciò che | abbiam | detto, possiamo ricapitolarle così: 1 Il reale non è |
Gioberti e il panteismo -
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e vediamo qual viaggio abbiamo fatto sin qui, qual frutto | abbiam | cavato dalla nostra investigazione volta a conoscere la |
Gioberti e il panteismo -
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colpa di non conciliarsi cogli errori e coi pregiudizj. Noi | abbiam | detto di volere starci col senso comune, che ci par l' arca |
Gioberti e il panteismo -
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miei signori. Primieramente notate bene quello che | abbiam | già detto, che ogni idea è diversa dall' altra, e che |
Gioberti e il panteismo -
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solo può misurare e giudicare le altre; la quale, come noi | abbiam | già veduto altrove, è quella dell' essere. Ma taluno |
Gioberti e il panteismo -
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altrettanto dell' essere reale? Non ancora, di lui non | abbiam | fin qui trovato che un carattere negativo, la mancanza di |
Gioberti e il panteismo -
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si tratta se non d' un semplice sguardo dello spirito, come | abbiam | detto innanzi, e quest' atto lo chiameremo intuizione . Che |
Gioberti e il panteismo -
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sentimento, può ella concepirsi? Abbiamo già detto di no; | abbiam | veduto che l' oscurità è il carattere proprio d' ogni |
Gioberti e il panteismo -
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natura di oggetto della mente, no, come risulta da quanto | abbiam | detto; non può dunque essere scopo dell' intuizione . |
Gioberti e il panteismo -
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se l' oggetto già non si conosce precedentemente, come | abbiam | veduto che il medico non può affermare che la malattia del |
Gioberti e il panteismo -
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in noi dopo l' affermazione? Tale fu la questione che noi | abbiam | proposta in sulla fine della precedente lezione e che |
Gioberti e il panteismo -
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proposta in sulla fine della precedente lezione e che | abbiam | lasciata insoluta. Dobbiamo occuparcene in questa; e per |
Gioberti e il panteismo -
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Il fatto è certamente innegabile: ritornati dal viaggio che | abbiam | fatto alla capitale, non possiamo noi pensare ancora alla |
Gioberti e il panteismo -
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sia quest' affermazione , e che cosa in noi produca. Noi | abbiam | detto, che quando affermiamo qualche cosa sensibile, come è |
Gioberti e il panteismo -
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d' entrare in questo argomento nella prossima lezione. Noi | abbiam | detto, che tutto ciò che noi conosciamo di positivo nelle |
Gioberti e il panteismo -
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non appartiene alla cognizione oggettiva: non è (noi | abbiam | veduto anche questo) che uno stato del soggetto |
Gioberti e il panteismo -
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molto o quel poco che si pensa nell' idea dell' ente come | abbiam | detto. Ma la cognizione delle essenze appartiene ella alla |
Gioberti e il panteismo -
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cognizioni, la positiva e l' ideale7negativa; e alla prima | abbiam | trovato doversi dare due qualità 1 d' esser vera, 2 d' |
Gioberti e il panteismo -
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assoluta? La risposta quanto è facile dopo quello che | abbiam | detto, altrettanto è importante, signori, perchè ci scorge |
Gioberti e il panteismo -
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quella colonna astratta, dalla quale coll' astrazione | abbiam | tolta via la pietra? Così appunto il Gioberti: egli ci |
Gioberti e il panteismo -
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che il Gioberti, miei signori, sembri contradirsi, come | abbiam | veduto che soglion pur fare tutti i panteisti, e di più non |
Gioberti e il panteismo -
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Dauby non è persona sospetta di simpatie demagogiche, anzi | abbiam | sentito da parecchi tacciar di codino lui e il suo libro. |
Milano in ombra - Abissi Plebi -
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percezione all' incontro è un giudizio sintetico, che, come | abbiam | detto, si può anche chiamare giustamente a priori «( Ideol. |
Teosofia Vol.II -
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elementare dell' essere «( Ideol. , 55.) ». In fatti noi | abbiam | veduto che ciò che costituisce l' ente finito è puramente |
Teosofia Vol.II -
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determinato. Riguardo alla limitazione reale, noi l' | abbiam | loro tolta d' attorno, e cosí abbiamo trovato che essere |
Teosofia Vol.II -
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se stesso, cioè del proprio essere subiettivo. Tante volte | abbiam | detto che « l' ente finito non è il proprio essere ». In |
Teosofia Vol.II -
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parzialmente dalle molte nature finite, nasce da quello che | abbiam | detto, che la detta partecipazione non è identificazione; |
Teosofia Vol.II -
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nell' ente finito, di quella legge di sintesismo di cui | abbiam | fatto grand' uso nella Psicologia, e dello stivamento delle |
Teosofia Vol.II -
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e dello stivamento delle stesse nature finite, che, come | abbiam | detto, sono appoggiate e quasi addossate l' una all' altra, |
Teosofia Vol.II -
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umana) quando si tratti di conoscere l' infinito, noi l' | abbiam | già detto, e di nuovo ne tratteremo dipoi. Si consideri ora |
Teosofia Vol.II -
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dunque necessario che l' essenza si veda nell' idea, come | abbiam | detto altrove (1). La riflessione è quella che s' accorge |
Teosofia Vol.II -
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forma della cognizione; e la sussistenza del contingente | abbiam | chiamato materia , come quella che non è manifestativa. L' |
Teosofia Vol.II -
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, ha ella poi anco natura di essere manifesto ? | Abbiam | detto, che per aver notizia di un sussistente a noi dato |
Teosofia Vol.II -
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possibilità dell' ente infinito . Per non rifare quello che | abbiam | fatto nelle opere ideologiche e ne' libri precedenti a |
Teosofia Vol.II -
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argomentativa, incominciano sempre dai dubbi. Noi dunque | abbiam | tenuto sempre nelle nostre ricerche per massima l' |
Teosofia Vol.II -
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l' uno all' altro. L' essenza delle cose, come | abbiam | detto, è la loro quiddità (1). Ogni qualvolta si ha l' idea |
Teosofia Vol.II -
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semplice idea della cosa. Ed egli è per questo, che noi | abbiam | già detto, ogni idea qualsiasi essere una specie, cioè la |
Teosofia Vol.II -
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percezione dei reali »: la risposta negativa, che altrove | abbiam | data a somigliante quesito, è ella vera? All' intelletto |
Teosofia Vol.II -
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affatto le cose che sono nel mondo e fuori. Egli dice, come | abbiam | veduto, che quando l' essere ha prodotto in sé il niente, |
Teosofia Vol.II -
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Ora, questa mente eterna ed infinita dicesi Dio. Or, come | abbiam | veduto che il pensiero sintesizza col suo oggetto, cosí |
Teosofia Vol.II -
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l' intendimento umano suole scorgere negli enti finiti; e | abbiam | detto esser quelle che nascono dal vario grado di |
Teosofia Vol.II -
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da noi? Come li conosciamo? Li conosciamo in due modi, come | abbiam | detto: o con una cognizione ideale7negativa o con una |
Teosofia Vol.II -
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Onde qui non si dà rappresentazione. Ma altro è la sostanza | abbiam | detto, altro è l' ente reale . Questo ente reale è la |
Teosofia Vol.II -
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essere intellettivo, intelligente; quell' istessa idea che | abbiam | detto essere suo principio per modo che da lei riceve la |
Teosofia Vol.II -
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suo proprio può avere l' ente oggetto? Un soggetto, come | abbiam | detto. Dunque l' ente oggetto suppone necessariamente, e |
Teosofia Vol.II -
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tutta alla possibilità. Or che cosa è la possibilità? Noi | abbiam | detto piú volte, non è altro che l' intelligibilità. Dunque |
Teosofia Vol.II -
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egli eccede l' esperienza, merita la denominazione che già | abbiam | data di ragionamento dialettico trascendentale . Dobbiamo |
Teosofia Vol.II -
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che abbiamo chiamate limitazioni ontologiche . Perocché | abbiam | detto che gli enti finiti si compongono di un elemento |
Teosofia Vol.II -
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materiale sia in parte l' anima stessa, in parte, come | abbiam | detto, un' altra sostanza spirituale, sicché l' azione di |
Teosofia Vol.II -
|
quale sintesizzano con esso noi. E poiché il concetto che | abbiam | delle cose racchiude la loro essenza a noi intelligibile |
Teosofia Vol.II -
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quella che costituisce l' ente. Raccogliendo ora ciò che | abbiam | detto, possiamo definire in che precisamente consista la |
Teosofia Vol.II -
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essere tali limitazioni ontologiche, tutto questo, come | abbiam | detto, giace occulto nell' abisso dell' essere stesso: quei |
Teosofia Vol.II -
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abbiamo detto riceve luce e sviluppo maggiore la teoria che | abbiam | data della rappresentazione. Lasciando da parte la prima |
Teosofia Vol.II -
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altrettanti segni dell' ente, ma non sempre veritieri, come | abbiam | veduto. Quindi il pensiero tende bensí sempre all' ente di |
Teosofia Vol.II -
|
è appunto la loro riduzione in abiti , i quali, come | abbiam | detto, bastano a mantener l' anima quell' individuo che era |
Teosofia Vol.II -
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l' animale è un principio individuato in quella guisa che | abbiam | detto. Ma un principio percipiente un principio s' |
Teosofia Vol.II -
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compreso nel sentimento come la realità pura straniera. Noi | abbiam | trattata la questione: se questa percezione sia un |
Teosofia Vol.II -
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altro, cioè in quello che è in sé e per sé ente, e cosí noi | abbiam | veduto che i reali finiti allora acquistano il concetto |
Teosofia Vol.II -
|
abbia chiaro il concetto dell' esistenza relativa di cui | abbiam | favellato. Questa relatività, è inchiusa nella limitazione |
Teosofia Vol.II -
|
dell' essere ideale. Convien dunque dimandare se ciò che | abbiam | supposto per ragion di metodo possa essere veramente. Se |
Teosofia Vol.II -
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egli sente: per dir meglio è il sentimento proprio. Or noi | abbiam | veduto, che dato un sentimento proprio il quale abbia l' |
Teosofia Vol.II -
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è l' idea dell' essere indeterminato costituente, come | abbiam | veduto, la forma oggettiva della ragione umana. Ma l' idea |
Teosofia Vol.II -
|
e l' altro soprannaturale. Il naturale è quello che | abbiam | detto procedere a mano a mano collo stesso sviluppo |
Teosofia Vol.II -
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in istato d' illustrare il concetto di principio puro. Noi | abbiam | distinto il concetto di principio puro dal concetto di |
Teosofia Vol.II -
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ontologica di cui partecipano gli enti reali finiti. Di poi | abbiam | cercato qual verità ontologica spetti a quelli ultimi |
Teosofia Vol.II -
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principio puro, la realità, o la moralità pura ecc.. Ancora | abbiam | detto che l' ideale illimitato è la verità ontologica |
Teosofia Vol.II -
|
che l' ideale illimitato è la verità ontologica stessa. | Abbiam | detto del pari, che quando l' ente ideale viene limitato |
Teosofia Vol.II -
|
nozioni comunissime. Continuandoci adunque a quello che | abbiam | detto nella Psicologia (1), prima di tutto osserviamo che |
Teosofia Vol.II -
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che è quella che io ho chiamata Specie piena (2). Noi | abbiam | trovato fin qui la graduazione che tiene la mente umana |
Principio supremo della metodica -
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l' astratto ragionamento. Nella prima maniera di operazioni | abbiam | veduto che se la mente non si fa andare innanzi secondo l' |
Principio supremo della metodica -
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a questa risoluzione fu la seguente. L' attenzione , come | abbiam | veduto, è quella forza dello spirito, che dirige l' |
Principio supremo della metodica -
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attività si deve sviluppare: perocchè da ogni passività, l' | abbiam | detto tante volte, nasce nell' uomo un' attività: dall' |
Principio supremo della metodica -
|
che eccitano l' attività intellettiva nella prima età, | abbiam | detto, che non sono altro che i primi bisogni fisici i |
Principio supremo della metodica -
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Sono stati i bisogni fisici, che trassero all' atto, come | abbiam | veduto, l' intendimento, invocandolo qual ausiliare al |
Principio supremo della metodica -
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si dee prevenire nel bambino acciocchè non nasca, e ne | abbiam | parlato. Queste passioni e delle altre, di cui parleremo in |
Principio supremo della metodica -
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far ciò giovandoci della sua facoltà di credere, come | abbiam | detto. L' impazienza e l' ira, che hanno la loro culla |
Principio supremo della metodica -
|
reale. L' idea essendo principio d' universalità, come | abbiam | detto, anche il nostro amore nel primo caso è universale , |
Principio supremo della metodica -
|
riman libero, non rinserrato, non cieco, non esclusivo. Noi | abbiam | veduto fin qui quali sieno le cagioni che ristringano il |
Principio supremo della metodica -
|
delle nazioni che dell' umanità intera (2)? Se dunque | abbiam | già fatto conoscere al nostro fanciullo il valore di questa |
Principio supremo della metodica -
|
noi non possiamo tentarla che su quella poca esperienza che | abbiam | presa de' giovani. Speriamo tuttavia che l' esperienza |
Principio supremo della metodica -
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forse il primo di questo genere. Diremo qual principio | abbiam | seguito e quale intendiam seguire nel compartimento delle |
Principio supremo della metodica -
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Così a segnare il principio della seconda età, | abbiam | presa la fine delle sei settimane; perocchè questo è il |
Principio supremo della metodica -
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in più. Ed è il linguaggio quello che aiuta la mente, come | abbiam | veduto, a ciò fare; e sotto questo aspetto compete alle |
Principio supremo della metodica -
|
hassi a fare un ragionamento in parte simile a quello, che | abbiam | fatto per ispiegare la concezione del due. Sono sempre |
Principio supremo della metodica -
|
azioni nostre: riferiamo queste a noi stessi, perchè ci | abbiam | percepiti e continuamente ci percipiamo. Applichiamo dunque |
Principio supremo della metodica -
|
Queste opinioni per certe cagioni segrete, che non | abbiam | qui tempo di rilevare, restano incompiute; è lavoro ancora |
Principio supremo della metodica -
|
Questa distribuzione poteva benissimo falsificarsi, come | abbiam | veduto, per degli inganni tesi al suo giudizio dalla |
Principio supremo della metodica -
|
vantaggio al nostro scopo. Scorciando adunque, come | abbiam | fatto nelle Sezioni precedenti, considereremo solo i punti |
Principio supremo della metodica -
|
esercizio dell' attività esterna, secondo le regole che n' | abbiam | dato; come pure l' ammaestramento per via d' immagini e |
Principio supremo della metodica -
|
del sapiente, di chi ama il genere umano. Quello pure che | abbiam | chiamato esercizio orale deve proseguirsi aggiungendovi |
Principio supremo della metodica -
|
si ferma al suono delle parole, e la figura impressa che | abbiam | sott' occhio non trattiene la nostra attenzione che un |
Principio supremo della metodica -
|
farsi da' cultori della grand' arte dell' educare, di cui | abbiam | però ben avviati dei tentativi nobilissimi. Un somigliante |
Principio supremo della metodica -
|
delle idee è la sola che possa servire alla moralità. | Abbiam | veduto che le due prime maniere d' associazioni hanno il |
Principio supremo della metodica -
|
un atto ad un tempo di sua benevolenza. Questa benevolenza, | abbiam | noi osservato esser cosa morale. Di che si vede l' |
Principio supremo della metodica -
|
possa proporsela da se stesso a regola di sua condotta. | Abbiam | già detto che il fanciullo, quando da principio conosce, |
Principio supremo della metodica -
|
e i presenti dai futuri. Questo risulta da ciò che | abbiam | detto innanzi sul progresso della mente infantile nel |
Principio supremo della metodica -
|
' Già, dovremo spendere un po' di denari, ma | abbiam | del margine. Se non basterà la prima istanza, andremo in |
ARABELLA -
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vi ho fatto chiamare, caro Giacomo. Sapete quanta stima | abbiam | sempre avuta per voi. - La sua famiglia, signor conte, fu |
Giacomo l'idealista -
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malattie del pensiero, della volontà e così via; così come | abbiam | osteopati per le affezioni delle ossa, ematopati per le |
L'ANNO 3000 -
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che per intendere chiaramente convien richiamarsi ciò che | abbiam | detto sullo stato in cui è uscito dalle mani di Dio l' uomo |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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, che a tutte le cose si estende. Ma la serie de' suoni, | abbiam | detto, deve essere associata alla serie delle idee, perchè |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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cose create delle relazioni, le quali costituiscono, come | abbiam | detto, una cotale analogia: ed ecco la natura di questa. Le |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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azione reale poteva ad essi derivarsi, come più sopra | abbiam | detto. Nulla di meno anche allora non mancava il mezzo |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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conveniva che tutta quell' idea di Dio, che formava come | abbiam | detto la materia della fede nell' antico Testamento, fosse |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
facevasi in parte mediante i segni istruttivi, e però | abbiam | veduto di questi un continuo progresso, e particolarmente |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
|
veduto di questi un continuo progresso, e particolarmente | abbiam | distinto i segni familiari dai segni istruttivi nazionali. |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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imprime nell' anima è uopo a noi rammemorare ciò che | abbiam | detto intorno alla grazia del Redentore. Questa grazia l' |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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e il carattere indelebile sebbene cose distinte, come | abbiam | detto, tuttavia procedono dallo stesso principio, dallo |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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E però se il carattere è una impressione del Verbo, come | abbiam | provato, egli deve aver sua sede nell' essenza o sostanza |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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del Battesimo risguarda la personalità dell' uomo, come | abbiam | detto, cioè unisce la parte più nobile dell' uomo con Dio, |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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assalti degl' inimici. Or il Battesimo ha di proprio, come | abbiam | detto, di congiungere l' uomo a Cristo invisibilmente, e di |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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si avverano nell' Eucarestia, se a quel modo si spieghi che | abbiam | toccato. Conciossiachè in tal caso veramente avverrebbe, |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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di una distruzione di forma, perocchè esse valgono, come | abbiam | detto, a significare la cessazione dell' essere, anzichè |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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nel pane, e però cessa interamente l' essere stesso, il che | abbiam | detto chiamarsi annichilazione. Or dopo che il pane ha |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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nella mente e nell' animo dell' operante, e non passa come | abbiam | veduto nell' esterno dell' azione, nè può costituire la sua |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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in tutto l' esser suo. Intralasciando ciò che | abbiam | notato di sopra della ripugnanza e sconvenienza intrinseca |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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o transustanziazione del pane nel corpo di Cristo. Noi | abbiam | negato che a tai successioni di cose convenga veramente o |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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di cose convenga veramente o propriamente un tal nome, e | abbiam | detto per ciò che in tal sistema non si può dire che« il |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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ma solo che cessi per dar luogo al corpo di Cristo. | Abbiam | detto altresì che non si può dire che sia nel pane più |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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comunichi sè medesimo nella sua forma massima, e come l' | abbiam | già detto, personale (1). Intanto l' invocazione dello |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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si dee convertire nell' identico sangue. Ma altre sono come | abbiam | distinto le particelle componenti un corpo ed un sangue; |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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trova che ei confessa in sostanza tutto ciò che noi | abbiam | detto, dove viene a parlare della conversione ch' egli |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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che brami più estese prove di ciò che qui affermiamo. Noi | abbiam | detto che le nostre cognizioni intorno al corpo ci vengono |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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spontaneo e sue modificazioni, e questo modo l' | abbiam | chiamato soggettivo ; 2 pel sentimento di resistenza al |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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fondamentale: e torneremmo ad osservar quelle cose, che | abbiam | toccate nell' articolo precedente. Insomma avverrebbe che |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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al secondo periodo, che è quello della propagazione, come | abbiam | detto, di questa eresia. [...OMISSIS...] Tale è la storia |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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e si riferisce verso un oggetto non solo ne' due modi che | abbiam | detto spontaneo semplice e libero ; ma per ciascuno di essi |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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legge eterna, ossia dal fine dell' umana vita. E posciachè | abbiam | detto che questa deviazione può essere o attuale o |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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nella Filosofia del Diritto , e specialmente dove | abbiam | parlato de' diritti connaturali dell' uomo (1). In quarto |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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chiamare peccato . Di che viene indeclinabilmente, come | abbiam | già osservato, che quella disposizione divina sia ciò che |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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parole, essendo la moralità, secondo la definizione che ne | abbiam | data,« l' abitudine che ha la volontà cogli oggetti della |
Antropologia soprannaturale Vol.II -
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per noi e a tutti distribuisce ciò che gli spetta. Noi | abbiam | copiato ciò che fa la natura, quando plasma gli organismi |
L'ANNO 3000 -
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li dànno pei figli come pei padri. Ma noi, gente civile, | abbiam | trovato il pelo nell'ovo. Noi sappiamo che i genitori sono |
LA GENTE PER BENE -
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ideale e il reale, la concezione e il sentimento. Fin qui | abbiam | parlato della cognizione positiva : ora conviene che |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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necessario che sia così, e non altramente, da tutto ciò che | abbiam | detto. Poichè, in primo luogo, abbiam detto che Dio nella |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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da tutto ciò che abbiam detto. Poichè, in primo luogo, | abbiam | detto che Dio nella operazione della grazia non agisce in |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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la prova dedotta dalla natura dell' intelletto, noi | abbiam | detto col sentimento dei Padri della Chiesa: L' intelletto |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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partecipazione della carità che ha Dio a sè stesso, e, come | abbiam | detto più sopra coi SS. Agostino e Fulgenzio, amiamo Dio |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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rannoda questo discorso alla pienezza del gaudio che, come | abbiam | detto, indica appunto lo Spirito Santo personalmente |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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modo che l' oggetto cognito sussista come cognito; siccome | abbiam | detto più sopra. Questo è ciò che dicono i Padri. |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
|
quindi, a differenza dell' altre cose, il sentir lui, come | abbiam | detto, è conoscerlo, e anzi non si dà di lui altro vero |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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che cosa potevasi farsi dei misteri? Quello stesso che | abbiam | detto avvenire alla filosofia naturale. Il protestantismo |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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Noi tuttavia non ricuseremo di citare, seguitando, come | abbiam | fatto fin qui, il nostro razionalista alla ragione. E |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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anche opinione . Perocchè è con questa dichiarazione che | abbiam | data, che rendesi facile a intendere quell' antica dottrina |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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dire la vera imagine di Dio Padre. Egli è per questo, come | abbiam | veduto, che lo Spirito si paragona a un suggello che, |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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chiamare extranaturale ; perocchè, fuori di questo caso, | abbiam | già udito poco sopra S. Tommaso mesimo insegnarci, che l' |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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loro derivava dalla grazia; secondo il principio che noi | abbiam | posto, che la grazia è proporzionata e come pedissequa |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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nella madre. La generazione è un' operazione animale, come | abbiam | detto, subordinata a certe leggi fissate dall' Autore dell' |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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morali. Ora il corso della crescente perfezione morale | abbiam | veduto esser doppio, cioè l' uomo avrebbe cresciuto di |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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lo riceve: ella è una conseguenza delle cose dette fin qui. | Abbiam | veduto che la volontà è piegata al male fino dal primo |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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una cognizione che abbiamo chiamata ideale7negativa, e che | abbiam | di sopra diligentemente descritta. Egli è vero ancora che |
Antropologia soprannaturale Vol.I -
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colpa, allora vi ha nell' anima anche un' avversione, come | abbiam | detto più sopra, dalla verità e da Dio, che pur è sua vita: |
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più non percepiva. Or essendo questo stato proprio, come | abbiam | veduto, della umana natura, egli doveva necessariamente |
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una spiegazione tratta dalla natura dell' animale cui | abbiam | definito: un sentimento che sussiste da sè, in quanto esso |
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concupiscenza (1). Ricapitolando ora e paragonando ciò che | abbiam | detto sulla natura e sulla trasfusione del peccato |
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sulla natura e sulla trasfusione del peccato originale, noi | abbiam | parlato sì in quella trattazione, che in questa del |
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e condottolo a contaminare le potenze subordinate: e qui | abbiam | fatto nascere il disordine nel punto inferiore di tutti, |
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non ha piegato e ceduto al dilettico animale. E però noi | abbiam | detto, che il peccato non comincia se non nella volontà |
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volontà personale, prima e propria sede del peccato, noi | abbiam | detto che il principio del peccato originale risiede nella |
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che Iddio volesse fare, co' motivi di credibilità di cui | abbiam | parlato, si prova al filosofo che l' ha fatto veramente. |
Introduzione alla filosofia -
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che filosofano n' avrebbero il risultato, che noi stessi n' | abbiam | dato più sopra, cioè la libertà del pensiero, e questa |
Introduzione alla filosofia -
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il ragionamento esplicito, il quale non è necessario, come | abbiam | veduto, alla fede. La fede contiene delle verità che |
Introduzione alla filosofia -
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quelli che costituiscono la scienza, chè la Filosofia, come | abbiam | detto più sopra, di raziocinŒ si compone, e non di |
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senza utilità alcuna, vennero tutte le conseguenze di cui | abbiam | parlato: quell' oblivione fu la fucina a cui fabbricaronsi |
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e l' altra per mezzo de' filosofi che loro succedono, come | abbiam | veduto di sopra; chè i sofisti rompono audacemente le sfere |
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mediocremente illustrato il primo de' due elementi, di cui | abbiam | detto comporsi la sapienza. Osserva Seneca, che la |
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qual sentenza si trova la ragione nella definizione che noi | abbiam | dato, dicendo la Filosofia essere la scienza delle ragioni |
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adopera degli altri prima di cominciare a filosofare. Noi | abbiam | detto in qualche luogo, che la filosofia non potrebbe |
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prende come scienza, ella insegna le più elevate verità, ed | abbiam | detto non esser filosofo colui che in vece della verità, |
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convertimur (2): così intimo è il nesso della virtù, che | abbiam | detto essere il secondo elemento della sapienza, colla |
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della riflessione , corre il pericolo d' impiccolirsi, come | abbiam | già osservato, restringendosi dentro la sfera del pensiero |
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della verità. Ma la scuola germanica impossessatasi, come | abbiam | detto, di questa cotale ignoranza filosofica, vi fabbricò |
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ristorazione e della riforma non solo della Chiesa, come | abbiam | detto parlando della verità, ma ancora della società |
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virtù , che traduce la cognizione in azione reale e morale. | Abbiam | fatto vedere, che come la Filosofia ha per suo oggetto l' |
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lei stessa. Insorgono altre difficoltà su ciò che | abbiam | detto, l' esistenza reale dell' essere trovarsi nel |
Introduzione alla filosofia -
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cosa di reale. Ora questo primo pensiero non è, come | abbiam | detto, se non una affermazione, è affermare un ente; il che |
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dalla nostra intelligenza, ma dalla nostra natura, come | abbiam | detto: quella unione dipende dall' unità del soggetto e |
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Risulta da tutto ciò, che l' ultimo filosofo tedesco di cui | abbiam | parlato, travide qualche cosa di vero senza poterlo |
Introduzione alla filosofia -
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di cui pure dobbiam dimostrare la natura e la veracità. Già | abbiam | detto in che consiste la riflessione. Ella è un atto, col |
Introduzione alla filosofia -
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sua natura. Ma giacchè la perfezione è una forma, e, come | abbiam | veduto, ci sono forme soggettive e forme oggettive , perciò |
Introduzione alla filosofia -
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il male e procacciarsi il bene morale, alla qual parte come | abbiam | veduto, si suol dare il nome d' Ascetica. Eudemonologia |
Introduzione alla filosofia -
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e della Religione. Il principio della filosofia, siccome | abbiam | detto, è la VERITA`, e il principio della Grazia è pure la |
Introduzione alla filosofia -
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trovato Momolo? Non avete trovato Momolo?" "Signora no, ne | abbiam | mica trovato di Momoli. Lei, signora Fanny, vada colla |
Malombra -
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col cuore amoroso e caldo. Salvatore e Maddalena, lo | abbiam | detto, s'eran pigliata a tempo la parte migliore di quel |
Il cappello del prete -
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ma sono sicura che aggiungo molte parole che noi non | abbiam | detto. S'era in tre: ma ci intendevamo a mezze parole, e i |
Un giorno a Madera -
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tu che vivrai eternamente colla memoria di quell'angelo che | abbiam | perduto, capirai la mia brutalità. Perché tenterei |
Un giorno a Madera -
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tutto quel bene che non ho potuto fare io stessa, che non | abbiam | potuto fare insieme. E anch'io non avrò vissuto |
Un giorno a Madera -
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che poneva un indefinito anche negli intelligibili (2). Or | abbiam | veduto che dall' uno indefinito la mente, secondo Platone, |
Sulle categorie e la dialettica -
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di tutto che unisce in se le parti. Poichè come tale | abbiam | veduto lui non essere nelle parti, cioè nell' uno |
Sulle categorie e la dialettica -
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accuratamente le diverse specie di predicazione, come | abbiam | tentato di fare, s' appiana la via necessaria per arrivare |
Sulle categorie e la dialettica -
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forma distinta dalla stessa sensitività, come più a lungo | abbiam | detto nell' « Antropologia » e nella « Psicologia » «( |
Sulle categorie e la dialettica -
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, o atto proprio dell' ente stesso. Or, quando noi | abbiam | detto che l' affermazione nostra non può esser quella che |
Sulle categorie e la dialettica -
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facemmo di quello de' suoi maestri: parte perchè ciò che | abbiam | detto a loro riguardo vale in buona parte anche per lui; |
Sulle categorie e la dialettica -
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divina il triplice sentimento e la triplice vita, di cui | abbiam | favellato. Per appropriazione poi il sentimento semplice, |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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se si suppongono gli atomi materiali animati, come | abbiam | detto, quella statua poteva essere un essere sensibile, e, |
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la natura piena e perfetta a lui infondeva. Fin qui noi | abbiam | favellato del primo dei due sentimenti che abbiamo detto |
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non ritiene altro se non la sua propria natura, la quale, | abbiam | detto, esisterebbe sì ed avrebbe l' intuizione dell' essere |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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e istruzioni soprannaturali di cui abbiamo parlato, e che | abbiam | detto non essere ancora il Verbo, ma essere tuttavia |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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fare intendere, e sentire, e quindi amare Gesù Cristo, come | abbiam | detto, Dio e uomo, uscito dal Padre, mandato nel mondo dal |
Introduzione al Vangelo secondo Giovanni -
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dottrina trae più altri precetti morali (giacchè, come | abbiam | detto, il principio di tutta la morale cristiana è l' |
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