Venere appare, in questi passaggi, come una grossa macchia nera, rotonda (il suo diametro è allora circa 1/30 del diametro apparente del Sole), che
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enorme. Eppure, se si rappresentasse la Terra con un globo artificiale di 1 metro di raggio, esse, trasportate in iscala su quel globo, figurerebbero
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teoriche fatte, numero che meglio esprime lo schiacciamento di Urano sarebbe 1: 17; il valore più probabile della durata della rotazione sua sarebbe
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. Nella figura 42 (1.) sono segnate le principali soltanto di queste righe oscure scoperte da Fraunhofer;
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7. Eccovici. Osserviamo quella nave che parte per un lungo viaggio. Essa è ancora a noi vicina (in A, fig. 1); noi la vediamo tutta in mezzo al mare
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100. La sua distanza da noi è circa 1/400 di quella del Sole; sicchè mentre il grande astro dal quale ci viene luce, calore e vita, dista da noi in
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parte equivale a 1: 1865 del diametro apparente lunare ed è all'occhio nudo assolutamente invisibile; 1863 metri rappresentano quindi una dimensione
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Nella figura 1 della Tavola V diamo una figura del Sole ecclissato quale fu fotografato nel 1871 dalsig. Tennant alle Indie, simile a quella ottenuta
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stellari paiono rigate, ma queste linee sono semplici variazioni d’intensità simili alle scannellature dell’azoto nello spettro di 1° ordine e non linee
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Laonde per concludere diremo: «Gli spettri stellari di 1° e 2° tipo hanno linee di assorbimento dovute a vapori metallici come il Sole; quelle di 3
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1.° che la prima stella (α = 20or 5m 22s, δ = + 35° 48') ha le sue due righe principali in coincidenza con le due suddette della stella campione dell
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risolversi furono detti gruppi, agli irresolubili si restrinse il nome di Nebulose. Di queste vi sono tre categorie: 1.a le Nebulose planetarie, 2.a le
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, cioè di 1" di parallasse annua, ella avrebbe una grandezza quasi quanto è l’orbita di Urano. Ma essa è probabilmente molto maggiore, perchè assai più
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Una assai vasta è quella dell’emisfero australe in forma di Ω omega maiuscolo, che dà righe spettrali gassose. Essa sta in A. R. = 18h 12m 33s, 1
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1.° È impossibile non riconoscere in questa lista una legge nei segni. Nelle Ascensioni Rette i segni sono quasi tutti + nelle prime 6 ore, e sono
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Da questa discussione risulta 1.° che le stelle grandi hanno moti più grandi: 2.° che a pari grandezza le doppie hanno moto più grande delle semplici
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1.° Primieramente il moto apparente si farà sempre in un piano che passerà per la stella, e per la linea percorsa dal Sole ossia (il chè è lo stesso
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accidentalità, i casi contrari sarebbero 500,000 contro 1 favorevole per 1500 stelle visibili. L’improbabilità cresce ancora se trattasi di stelle di 2a e
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Ma non per questo è tolta ogni indeterminazione del problema. L’ellisse di proiezione può nascere da più specie di forze: 1.° da una forza tendente
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, molti dei quali essendo stati ripetuti non fanno che 683 scandagli indipendenti, Herschel non ha esaminato che 1/250 della volta celeste: l’esaminarla
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elementi ben distinti: 1.° di sapere quanti gradi si sono misurati: 2.° sapere quanta è l’estensione lineare in misure comuni o itinerarie di questi
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Elementi principali delle orbite de’ Pianeti primarii riferiti all’equinozio medio dell’epoca del 1.° Gennajo 1850 a mezzodì medio del meridiano dì
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Tal congettura è avvalorata dal fatto già indicato. V. sopra Capo II, § 1, pag. 53. che le stelle dei varii ordini di grandezza si succedono con tal
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Per procedere con ordine in questa vastissima materia diremo, 1.° della distribuzione apparente delle stelle grandi; 2.° delle stelle minori ove
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1.° Un salto o diminuzione notabile di densità dopo due gradi di larghezza, il quale spiega perchè la Via Lattea appaia così stretta, cioè circa 4
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di grandezza supponendole 1° distribuite uniformemente; indi 2.° tenendo conto della densità. È da avvertire che qui non si tratta di distanze assolute
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distinzione di gradi è fatta in modo puramente arbitrario, giacchè 1.° nessuna legge è stata fissata antecedentemente per misurare l’intensità delle
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questi colori 1.° non sono sempre complementarj, 2.° coprendo la principale sotto una sbarretta metallica fina, formata con molla spirale da bilanciere da
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trovansi incandescenti nell’astro: uno studio simile doveasi pertanto eseguire sulle stelle. Due erano le cose principali da investigare: 1.° quali
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nella figura precedente sopprimendo le linee 1, 4 e 6 si ha una figura molto vicina a questo tipo; però questo solo non basta, attesochè le colonne qui
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(Tav. IV). A 9h 1/2 lo zampillo all’origine fa angolo di circa 30° coll’asse della coda: è curvo, e lungo forse 90” o 100”. Il nucleo pare una stella
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principale è di 2' 1/2 o circa 150”.
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grandezza m + 1. Prendendo per unità lo splendore apparente della Cometa nel giorno 23 agosto (quando la sua grandezza era 2,05), lo splendore
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quando lo splendore apparente era S, il raggio vettore r, e la distanza dalla Terra Δ; e ponendo = 1 il medesimo splendore intrinseco al passaggio della
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Il 24 agosto «il getto luminoso è diviso in due parti d’intensità luminosa diversa: a 12h 30m la sua estensione lungo l'asse principale è di 2' 1/2 o
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difetto di misure precise, coi numeri 0, 1, 2, 3 i gradi della medesima, cioè con 0 la completa simmetria, e con 3 il massimo grado di irregolarità (che
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Il cattivo tempo impedisce le osservazioni da parecchi giorni. Oggi a 14h 1/2 la testa ad occhio nudo appare di 4.a grandezza, ed è visibilissima
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meccanica del moto dei corpi grazie ai celebri tre “principi”: 1) ciascun corpo persevera nel proprio stato di quiete o di moto rettilineo uniforme a
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. Stimò lo spessore della pellicola 1/134.000 di pollice (1/53.000 di centimetro) e, dalla quantità di oro impiegato per ricoprire una data lunghezza di
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La Nasa lo ha celebrato con la navicella “Cassini”, inviata verso Saturno il 15 ottobre 1997 ed entrata in orbita intorno al pianeta il 1° luglio
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vicino a Leida una base di 328 metri con un’asta metallica di 3,768 metri (1 ruta olandese), traguardò la torre della cattedrale e il campanile di un
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fogli in scala 1/86.400, finché le rilevazioni geodetiche si intrecciarono con l’ambiziosa riforma delle unità di misura, coordinata da alcuni dei
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Trascorrono altri sette mesi. Il 1° giugno 1846 i calcoli di Le Verrier giungono a indicare la posizione approssimativa del pianeta perturbatore di
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’erano due semplici postulati: 1) le leggi fisiche sono identiche in tutti i sistemi inerziali; 2) la velocità della luce è costante ed è la massima
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è diventata molto più nitida, ha una risoluzione dieci volte migliore e quindi porta nuove informazioni. Le più importanti sono sei: 1) le prime
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viceversa. Ipparco poté giustificare le osservazioni soltanto supponendo che la Terra non fosse nel centro ma ne distasse 1/24 del suo raggio. Altro
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radio con la Terra. Perciò la sorgente fu indicata scherzosamente con LGM-1, da Little Green Men, “piccoli uomini verdi”. Jocelyn ne parlò al suo
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della costellazione dell’Aquila, dove arriverà tra quattro milioni di anni. “Voyager 1”, pur essendo partito dopo (1977), è ora l’oggetto terrestre più
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seconda metà del Seicento specifica “Il fuoco è piedi 5, pol. 1, linee 6. Diam. Pol. 2, lin.1 misura di Parigi”.
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A fine dicembre Venere era diventata una falce. Nessun dubbio. Orbitava intorno al Sole. Il 1° gennaio 1611 Galileo svela in una lettera la soluzione
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