XXIV legislatura – Tornata del 1 luglio 1914 (2a)
Modigliani. Noi usiamo d'un nostro diritto.
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nostro emendamento. Non possiamo giungere a una quota più alta per rendere minore il salto. Non è il caso quindi di parlarne per ora. Riserviamoci di
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domani si tratterà di qualunque altra, poichè, dato il nostro regolamento, basta una minoranza di trenta persone per ottenere quell'effetto, che voi
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tutta la parte politica, nella quale milito, per svolgere alcune considerazioni circa l'inopportunità del nostro atteggiamento.
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, spiegare con qualche larghezza le ragioni dei nostro atteggiamento.
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Calda. Credete pure, onorevoli colleghi, noi, col nostro atteggiamento, avremo ottenuto di giovare al prestigio dell'istituto parlamentare.
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Ma il nostro atteggiamento, onorevole presidente del Consiglio, non vuole essere soltanto la sanzione del passato, la espiazione dei metodi di
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diminuirne il credito. Ebbene affatto diverso è il nostro scopo.
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inscindibilmente connesse in quest'ora; tutti abbiamo riconosciuto che l'ora è forse davvero storica pel nostro Paese…
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Calda. Del resto, onorevoli colleghi, se proprio vi pare che il nostro atteggiamento danneggi l'istituto parlamentare, chiamate giudice il Paese
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Chiesa Eugenio. Onorevoli colleghi, il nostro piccolo gruppo ha il dovere di fronte al Governo, al Parlamento ed al Paese di dire le ragioni per le
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al nostro giuramento, siamo qui per difendere le istituzioni e la monarchia.
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Accademia della crusca
