XXIV Legislatura – Tornata del 20 maggio 1915
ma ha dovuto assistere, con represso dolore, ai tentativi metodicamente condotti di sopprimere quei caratteri d'italianità, che la natura e la storia
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e di pace; e fieramente essa può proclamare di aver adempiuto a tale missione con una fermezza che non si è piegata neppure dinanzi ai più penosi
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Tale proposta, ai termini del regolamento, deve essere votata a scrutinio segreto; e per essere approvata deve riportare tre quarti di voti
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È ventura nostra affidare le nostre deliberazioni ai soldati italiani,
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che sentono l'impazienza dei valorosi e la cui virtù agguaglia ogni cimento; affidare le nostre deliberazioni ai marinai italiani,
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vittoriosa in nome dell'Italia e del Re; e il paese seguirà questo grido, e quando per tutte le terre della Patria si darà ai venti la bandiera
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Il Governo del Re ha facoltà di ordinare le spese necessarie e di provvedere con mezzi straordinari ai bisogni del Tesoro.
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Ai forti e nobilissimi uomini che hanno retto sin qui le sorti dello Stato tra le immani difficoltà della crisi internazionale con fermezza pari alla
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prima linea, come venduti e complici dello straniero ai danni dell'Italia, tutta una falange di nostri colleghi, incitando contro di essi alla violenza
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Signori, soltanto una rabbinica voluttà di sofisma può raccontare ai semplici che questo sforzo di umanità integratrice stia in contrasto agli ideali
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per negare ogni valore ed efficacia ai trattati occulti e non ratificati dai popoli; per indurre insomma, nei rapporti anche fra gli Stati, quelle
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Il Governo del Re ha facoltà di ordinare le spese necessarie e di provvedere con mezzi straordinari ai bisogni del Tesoro.
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Tale oggi noi, in cospetto della stessa guerra, auspichiamo l'Italia; un'Italia che non pretenda, in nome di un passato tramontato, di dar legge ai
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Accademia della crusca
