XXIII Legislatura – Tornata del 18 maggio 1912
La Camera votò questa legge di doverosa riconoscenza verso coloro che hanno contribuito col loro sangue a costituirci la patria e che, diventati
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Per l'onore della patria e della Camera che votò quella legge e che la vede frustrata, chiedo che si provveda nel modo più sollecito possibile.
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Ma il segreto apparisce ancora oggi come la condizione essenziale per la libertà della manifestazione del proprio voto e quindi bisogna conservarlo.
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soluzioni ideali sarebbero per certo queste due: o consentire che gli analfabeti esprimano palesemente il loro voto, ovvero adottare la macchina.
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ottocentomila cittadini a rinunciare effettivamente ad esprimere nei comizi elettorali il loro voto, nel tempo stesso in cui diciamo di concedere loro
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scheda ufficiale, al dieci per cento, è anche vero che questa percentuale basterebbe a distruggere, in certi casi, ogni sincerità di espressione del voto
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busta, come un difetto quello che è propriamente il suo maggior pregio, vale a dire la guarentigia della segretezza del voto.
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cosa inscindibile, allora avverrà che anche coloro, che hanno vincolato il loro voto, potranno votare liberamente senza incorrere nelle ire del padrone
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guarentigia per impedire che la espressione del voto sia l'effetto meno della autonomia degli elettori, che della sopraffazione e della violenza.
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corriamo pericolo, cioè, di dar ragione a coloro i quali sostenevano non doversi accordare il diritto di voto se non a chi sa scrivere la scheda, non
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più demolitrice e la più scoraggiante del voto agli analfabeti. Noi non dobbiamo dimenticare che in questa materia non si deve abbandonare il senso
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giorno, col quale proponeva di dare il voto a tutti i cittadini italiani aventi i diritti civili, che sapessero scrivere la scheda; non perchè, egli diceva
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che ha comperato il suo voto o che l'ha altrimenti coercito, la prova di aver votato per quel determinato candidato, mediante la consegna delle altre
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Allora, onorevoli colleghi, io penso che sarebbe sufficientemente tutelata e garentita la libertà di espressione del voto, che è stata ed è una delle
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macchina, corriamo pericolo di esautorare, di screditare completamente quel voto agli analfabeti che abbiamo accordato con tanto unanime consentimento;
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Ora, in verità, io credo che parecchi di quei deputati, i quali hanno votato con entusiasmo il diritto di voto per gli analfabeti, dopo aver sentito
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tenere fede, o per mostrare di tenere fede, in cospetto di coloro che hanno acquistato il suo voto, all'impegno assunto; mentre, quando l'elettore fosse
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brancolare nelle tenebre dell'ignoranza, se non farete in maniera che il voto, che uscirà dal loro sentimento o dalla loro incipiente coi scienza
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La scheda libera permette tutti i segni di riconoscimento, per cui il padrone può esser sicuro del voto del dipendente, il corruttore del voto del
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il sistema della macchina colla dimostrazione della possibilità di guasti casuali, colposi, o dolosi, potranno pentirsi di aver dato il voto agli
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, malgrado il mio voto, la macchina per ora non potrebbe aver fortuna.
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Fu detto ieri: non basta che il segreto del voto sia effettivo, ma bisogna che il sistema sia tale da persuadere l'elettore che il suo voto sarà
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voto. Non vedo altri mezzi. La busta, a mio modesto avviso, per quanto è possibile, da una parte evita i segni di riconoscimento, o li rende molto
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Ma io voto la proposta della Commissione per un'altra ragione: non dobbiamo soltanto preoccuparci di tutelare la libertà dell'elettore, ma dobbiamo
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L'onorevole Salandra diceva con molta solennità: «Il voto, secondo me, deve essere un atto di volontà» . Ora io vi confesso che faccio sì un atto di
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più facile il controllo del voto del candidato.
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Io credo dunque che, per evitare le preoccupazioni di un voto di maggioranza, una simile inversione dell'ordine della nostra discussione gioverebbe
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, quando si decise il primo allargamento del voto, si deliberò di stralciare dalla legge la questione dello scrutinio di lista: tanto che lo scrutinio di
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Luciani. Restringerò le mie parole ad una brevissima dichiarazione di voto.
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Se no, abbiate il coraggio di dire che non volete dare il voto agli analfabeti, ed allora sarà una cosa più sincera.
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La vera questione è questa: volete o non volete dare il voto a quelli che non sanno nè leggere nè scrivere e che non hanno queste nozioni artistiche?
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quali l'elettore dovrà manifestare il proprio voto.
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manifestazione del proprio voto; chè, anzi, secondo il primitivo sistema proposto dalla Commissione, se l'elettore non avesse portato seco questo mezzo
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sia consegnato all'elettore con la busta destinata ad accogliere il voto.
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piccolissima parte esposta al pericolo di violenze. Per queste ragioni, io voto, con coscienza e con fede, la soluzione della busta ufficiale, adottata
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4° Le urne o cassette per deporre il voto saranno di metallo opaco. Esse avranno la forma di cassette postali; nella parte superiore della parete
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Commissione, affinchè decida; altrimenti, avrò assolto il mio compito che è quello di chiarire il mio voto; voto essenzialmente contrario alla scheda proposta
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Anche ad essa ho cercato di ovviare, sostituendo al sistema della scheda ministeriale il sistema del voto per urne e per il quale la scheda è
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accolto dal Governo nel suo originario disegno di legge, meglio garantiva la sincerità del voto. In relazione a tal concetto, mi sono preoccupato delle
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scheda, a tutti gli artifici, che la violenza e la corruzione possono mettere in opera per controllare il voto dell'analfabeta.
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L'onorevole Alessio propone anche che ci debba essere il voto neutro, oltre il voto di approvazione, cioè il voto di coloro che dichiarano di non
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francamente la accetto e la voto.
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primo, come quello che più e meglio tutela la libertà e la sincerità del voto; invita la Commissione perchè, tenuto conto di quanto è stato detto nel
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consegnarsi agli elettori e la seconda quelle restituite da essi dopo espresso il voto» .
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coperto ed il voto non si potrà leggere per intero.
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almeno nove candidati, e di significare altresì la propria astensione da ogni voto determinato.
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inscientemente un voto nullo. E ciò potrà avvenire, con ogni probabilità, anche nei riguardi di ehi non sia contadino od operaio, se non conosce la legge a
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sia, si permetterebbe al presidente di aprire la busta, di estrarre la scheda e di leggere il voto, senza avere bisogno di ricorrere a
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