XXII Legislatura – Tornata del 24 gennaio 1905
E noi inchiniamoci sulla sua tomba anzitempo dischiusa, ed evochiamo ancora una volta la sua eletta figura col sentimento del più vivo rammarico e
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sentimento di augurio affettuoso, e che le mie prime parole debbano constatare fra di noi, e rimpiangere, la mancanza di cari colleghi.
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, trova larga eco fra di noi, memori della nobiltà del suo intelletto e della elevatezza del suo carattere.
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Egli è stato lungamente in mezzo a noi e onorando sè stesso, ha onorato la rappresentanza nazionale.
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carattere e quella gentilezza di animo che ne furono la caratteristica e che vennero tanto apprezzate dai suoi concittadini e da noi. Lavoratore modesto
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Ed egli rimanga a noi come esempio di una vita tutta intesa al pubblico bene, e rimangano alla famiglia la sicurezza che è non sola a piangere il
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, gli ispirò quell'ardente eloquenza che noi tutti ricordiamo.
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: e per ciò la notizia della sua morte riuscì per moltissimi di noi, colleghi suoi, assai incresciosa; e generale fu il rammarico, che trovò tutta la
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Prego l'illustre presidente di esternare i sentimenti di condoglianza, e specialmente il mio, alla famiglia Bonacci, in nome di tutti noi che
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, pure attaccando un Ministero, che noi sostenevamo, conquistava così l'estimazione di tutti, che noi a quell'oratore, sempre onesto, sempre convinto
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flora silana e per tutta la regione Calabrese, e che noi avremmo volute conservate, appunto per la insipienza e la incuria degli amministratori della
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Ora queste promesse finiscono col turbare lo spirito tranquillo delle popolazioni, e noi non possiamo restare con le mani in mano. È un fenomeno
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essendo necessario che una buona volta si metta un po' di argine a certe esagerazioni. Noi nelle regioni meridionali, nelle Puglie, non solamente dobbiamo
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l'onorevole Camera, che noi siamo in buona compagnia; avendo il Consiglio di Stato dato parere favorevole per l'esonero da qualsiasi imposta, perchè la
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Dirò tuttavia all'onorevole Chimienti, che noi siamo pronti ad accettare che egli trasformi la sua interrogazione in interpellanza. Ora mi limito a
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, secondo me, può essere esaurito seriamente, e non con una logomachia inutile, il giorno in cui dal campo dello studio, che noi non abbiamo
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Ma da quarant'anni in qua, per fortuna della coltura generale del paese, si sono acquistati quattro o cinquemila volumi ogni anno, di guisa che noi
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Ma prescindendo da tale questione, noi vediamo che il disegno di legge sancisce la presunzione di spiritualità, e quindi l'abolizione, contro
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legge ammette. Noi quindi ci troviamo di fronte ad un disegno di legge il quale non tien conto del legittimo possesso, nè i ripetuti riconoscimenti
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che oggi rappresentano le risorse di molte chiese, anche monumentali, di molti benefici parrocchiali, mense, ecc. Noi quindi vedremo tante
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intenzioni dei proponenti, Ma vi è di più. Noi dobbiamo ricordare che, in base alla legge del 1887, sono state pronunciate sentenze, sono state inscritte
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proponente. Dirò anzi che, combattendo questo disegno di legge, sì come lo ha presentato il ministro ed integralmente accettato la Commissione, noi abbiamo
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Proteste ragionevolissime, stringenti, esaurienti contro questo disegno di legge sorgono da ogni parte: tutti noi deputati abbiamo avuto il dovere di
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Creda, onorevole Ronchetti, elie nessuno di noi vuol fare opera ostile a questo disegno di legge. Noi, anzi, vogliamo condurre il Ministero a
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, compiono quello filantropico. Solamente noi medici, che siamo a contatto con la sventura e con la morte, possiamo dire quale opera filantropica questi
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Un egregio collega nostro, che vivamente rimpiango non sia ora fra noi, l'onorevole Palberti, che riferì altra volta sulla presente questione
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Cornaggia, le disposizioni della legge del 1887 e quelle che noi siamo chiamati a votare. Così voi salvaguarderete gli interessi dei privati, a cui queste
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circoscrizioni ecclesiastiche, odierne o passate. Oggi la Commissione dice che noi limitavamo molto l'efficacia della legge. Or io domando: che cosa volete
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dall'onorevole Gianturco, è quella che è contenuta nell'articolo 4. In questo articolo noi troviamo una disposizione sulla quale io desidero che l'onorevole
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discorso terminando con queste testuali parole: «Noi confonderemmo evidentemente con le decime sacramentali le decime dominicali dovute alle chiese ed ai
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dominicale unicamente perchè appartiene ad un ente ecclesiastico: ossia noi raggiungeremmo un fine contrario a quello della legge stessa. Oltre a ciò ve ne
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Questo fu detto allora e questa fu l'interpretazione autentica che lasciò passare la legge. Ora noi non possiamo con questa nuova legge ritornare
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si viene a creare senza avere introdotta nessuna riforma nell'ordinamento giudiziario; è nn tribunale speciale ed eccezionale che si costituisce? Noi
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Noi accettiamo di buon grado il concorso dei nostri colleghi per illuminarci e quando saremo illuminati abbastanza, certamente si verrà ad un accordo
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