XXII Legislatura – Tornata del 1 marzo 1907
Quanto poi alla risposta datami dall'onorevole sottosegretario di Stato per l'interno, io ne prendo atto e lo ringrazio, sicuro che egli farà quello
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tanto tempo quanto ce ne vuole per una lettera impostata a Roma o a Palermo diretta a Napoli.
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della carta d'Italia al 250 per mille, che ancora non avevamo, carta che fu presentata a Sua Maestà e che ne ebbe i competentissimi elogi.
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Nè basta: con un disegno di legge presentato giorni sono, con note cioè di variazioni al bilancio, noi chiediamo ancora i mezzi necessari a dare un
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che bisogna ancora lavorare per 12,000 metri cubi di pietra, tanti quanti se ne sono lavorati finora. Bisogna che la pietra non manchi mai, che non si
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di piccole frazioni, talvolta da estensioni abbastanza vaste, nè mancano i latifondi.
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Non chiamo, però, lo Stato ad espropriare i possidenti attuali per investirne altri; nè sogno nel bilancio d'agricoltura l'impostazione di somme
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di lire cento per ciascun ettaro; in modo che sia spontaneo e volontieroso e cosciente di sicuro successo il concorso degli agricoltori. Nè si creda
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presidente. Siccome questa proposta di legge dovrebbe passare agli Uffici per la nomina di una Commissione, l'onorevole Libertini propone che ne sia
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disegni, tra cui ve ne sono anche altri dello stesso attuale presidente del Consiglio, il notato disordine nella, funzione del massimo organo della
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all'atto della presentazione del ricorso o della domanda e sotto pena di decadenza, tanti fogli di carta bollata quanti ne possono occorrere per la
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Per procedere con ordine in questa materia che ne ha molto bisogno, tanta è la varietà di opinioni che si sono manifestate, dirò che, nel campo del
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decisioni, e se potessero acquistare forma di giudicato munito anche di esecuzione forzata; e se ne questionava specialmente perchè il sistema che si
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possono essere sottoposti ad una duplice cognizione secondo elle se ne chieda l'annullamento, la revoca o la riforma, ovvero la determinazione degli
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Senato, e quindi ne Governo nè Commissione consentirebbero modificazioni.
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Io non ne proporrò, ma siccome l'ultima parola in questa riforma non è mai detta, e necessario che nell'uno e nell'altro ramo del Parlamento si
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sezioni trattano gravi interessi civili, di molti milioni, e che la destinazione ad una sezione piuttosto che ad un'altra si fa con indifferenza, nè
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elettive coloro che non ne avevano diritto.
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E passo oltre. Il disegno di legge disciplina il ricorso straordinario al Re, che finora non aveva termine, nè norme procedurali, e di cui non si
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In secondo luogo il disegno di legge mantiene il ricorso straordinario al Re. Ne parleremo fra poco, e spero di chiarire le ragioni del mio dissenso
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contraddizioni di giurisprudenza, nè le altre difficoltà, È questa una obiezione, che prova troppo; perchè allora tutte le Corti d'appello e di cassazione non
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Grippo. Ne sono lieto, perchè così si eviteranno molte questioni; ma non dice così la sua relazione al Senato, che voleva escluso l'eccesso di potere.
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Allorquando quei valentuomini, che ne sapevano un po' più di noi, e che si chiamavano Spaventa, Pisanelli, Mancini, Mantellini, Auriti, Bonasi
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Parecchi di noi sanno il grave dubbio, che sorse nella giurisprudenza, e ne formò tema di un dotto discorso inaugurale lo Auriti; perchè può accadere
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prefetto, di un intendente di finanza, di un procuratore del Be, che cosa ne sarà degli atti da essi compiuti?
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, che annulla il decreto di nomina, si riterrà che quei magistrati non hanno più potestà nè funzione; ma fino a quel giorno la loro funzione è stata
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schiavo. Allora si disse: che cosa ne sarà delle sentenze di questo pretore schiavo? Ma il senno romano, che era senno molto pratico, mantenne ferme le
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, ma astenermi eziandio dal presentare qualsiasi altra proposta perchè, lo ripeto, credo di essere nel vero affermando, che nè il Governo accetterebbe
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E l'appunto mosso al disegno di legge si appalesa tanto più grave, in quanto, denunciato il difetto della legge, non venne proposto nè approvato
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rimprovero a farsi in proposito; anzi ricordò pure il Ministero della guerra ed affermò: che nè il ministro della guerra nè il ministro degl'interni
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Accademia della crusca
