XX Legislatura – Tornata del 9 aprile 1897
In tutto ciò non vi sarebbe nulla da osservare. Se l'avvocato Confucio Basaglia fosse stato nient'altro che un privato cittadino, nessuno poteva
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Ma vi è un altro argomento, che a me duole assai che il Governo abbia trascurato.
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L'Italia doveva rimanere nel concerto europeo, come vi è rimasta, ma doveva, nei limiti concessi da interessi superiori e più generali, difendere gli
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Perchè, domando io, non ha l'Italia preferito di cooperare all'azione collettiva nella misura in cui le altre Potenze vi hanno contribuito? Perchè
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È un soggetto di grave inquietudine per tutti il considerare che questo impero è ancora oggi uno degli elementi dell'equilibrio europeo, che non vi è
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Vi furono i ritardi cagionati dalle tergiversazioni della Porta che furono sempre rimosse, ma fecero perdere tempo, le sorde resistenze dei musulmani
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Vi furono i ritardi cagionati da talune difficoltà materiali dell'impresa, la riunione delle Commissioni pei tribunali e per la gendarmeria, la
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l'ultimo dei tentativi per salvare l'impero ottomano da una catastrofe, era stato presentato ai Governi perchè questi vi dessero la loro sanzione.
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Vi sono le rivalità di nazioni e di razza, vi sono le ambizioni palesi e latenti, vi sono soprattutto gli interessi maggiori delle potenze sino alla
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La soluzione della quistione d'Oriente non è matura; essa è ancora l'enigma dell'avvenire, l'Europa non vi è preparata. L'allontanarla è per essa la
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possibile avvenimento, convenisse che l'Italia facesse atto di presenza, e che la sua bandiera vi fosse degnamente rappresentata.
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Nella penisola balcanica vi sono degli Stati, la Serbia, la Bulgaria, il Montenegro,
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Come vi è un equilibrio dell'Europa, vi è, in proporzioni minori, un equilibrio dei Balcani. Non abbiamo noi veduto, quando la Bulgaria si unì la
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La nostra condotta era dunque tracciata. Siamo rimasti fedeli al concerto europeo, ne abbiamo adempiuto lealmente i doveri, quando vi fosse il
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Non vi era, non vi è una umiliazione per la Grecia nel cedere alla volontà concorde dell'Europa.
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Non vi era umiliazione quando la Grecia sapeva di non recedere dalla sua azione senza avere prima ottenuto un risultato, senza avere! prima ottenuta
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messi in prima linea, perchè vi erano delle iniziative, le quali non spettavano e non convenivano a noi. Noi non avevamo che una voce nel concerto
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Ma che volete? che io rinunci anche al mio decoro? Non lo potete pretendere. Quando vi è un arbitro (e voi siete l'arbitro, signor presidente
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diceva: no, vi è una responsabilità che gli uomini ai quali incombono oggi i doveri del Governo non si potevano assumere, la responsabilità
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Mi auguro solo, che possiate conseguire quel duplice intento, che vi prefiggeste, mantenendo la pace, e nel tempo istesso facendo giustizia, come
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io riprovo e condanno, vi prego di tentare, qualora foste in tempo, un diverso orientamento.
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Ascoltate la voce che vi viene dal paese; ascoltatela voi che avete provato quanto sia nobile e santo il desiderio di redimere ad unità ed a libertà
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. Ed infatti noi abbiamo, o per lo meno abbiamo avuto finora, il maggior numero di navi; abbiamo il comando di tutte le navi che vi sono in Oriente; ci
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quei vantaggi che vi aspettate dalle varie ipotesi che con abilità ci avete presentate, molto facilmente ci potranno mancare.
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E così appunto vi risponde oggi quel Governo greco, la cui condotta è stata biasimata per bocca vostra. Anch'esso compie il suo dovere: anche il re
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Ora io con parole molto pacate vi domando: come, in coscienza, potete voi non riconoscere che sono stati appunto quei generosi conati, quegli impeti
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È il rimorso che vi fa andar via?
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È stata la volontà popolare, è stato il sacrifizio dei pochi, è stato l'impeto dei molti che vi ha costretto a riaffermare in Roma il diritto
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Imperocchè questa nuova tirannide di Governi stretti insieme da interessi non confessatoli, vi ridurrà un giorno a premere su tutti gli Stati minori
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che nutre per la nazione sorella, allora io vi domando: con qual diritto potete voi, che non dovreste essere altro che l'espressione della volontà
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Però io non mi compiaccio di un'altra cosa, ed è che l'onorevole Visconti-Venosta, i.1 quale dopo una lunga assenza dalla vita politica vi tornava
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nel baratro questa Italia. Voi non siete, come vi dite, amanti della patria; non siete, come vi dite, osservanti dei diritti popolari; non siete
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Imbriani. Si è applaudito Aspromonte! Non vi lagnate dunque, signor presidente!
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Lasciate dunque che io vi dica che, quando a Malaxa si invia il comando a cinquecento turchi di ritornare all'assalto della fortezza, si lasciano le
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duole dover constatare, che ha dimenticato che vi sono dei capisaldi politici per un popolo come l'italiano che impunemente non si possono dimenticare
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greca. L'onorevole Visconti-Venosta non parlava, dicevo, di circostanze occasionali giustificabili con argomenti particolari. Egli diceva che vi è una
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ci sarebbe stato mai tolto il diritto ad un'equa ripartizione di queste favoleggiate spoglie dell'impero ottomano, perchè vi sono delle ragioni di
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E di ciò, onorevole ministro, io vi faccio appunto, e rilevo la vostra grande contraddizione, di aver cioè confuso la grande, la storica ora delle
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della guerra. I padroni della situazione siete voi, che potete affermare, giudicare e deliberare, se vi convenga camminare per questa via di reazione
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Se non vi sono opposizioni, così s'intende stabilito.
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. Se non vi sono opposizioni, l'urgenza si intende accordata.
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presidente. Se non vi sono obbiezioni così rimarrà stabilito.
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