XX Legislatura – Tornata del 9 aprile 1897
Invero, io immaginavo che il Ministero avrebbe bensì cercato modo di difendersi il meglio che avesse potuto dall'accusa di aver lasciato passare la
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Ora io desidero che questo silenzio mio e degli amici miei, poichè con 12 amici avevo presentato un'interpellanza appunto sull'argomento, non venga
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Agnini. Io non voglio fare il torto all'onorevole ministro di credere che per comodo di difesa addossi ora ai funzionari dipendenti dal suo dicastero
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Onde io sono completamente innocente, qualunque sia l'appunto che possa farmi in argomento l'onorevole Agnini.
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Detto ciò, attenderò la sua risposta, perchè, lo ripeto, io non poteva ora rispondere più precisamente di così.
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Agnini. Il ministro mi ha invitato a determinare la mia interrogazione: è necessario che io lo faccia specificando le ragioni…
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Agnini. Io non vengo ad affermare cose non vere: ciò che dico sfida qualunque smentita. E con tale metodo nove su dieci dei lavori pubblici vengono
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Io non potevo precisare meglio la mia interrogazione perchè, non ad uno o ad alcuni fatti essa si riferisce, bensì ai criteri che segue il Ministero
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Ha detto che conchiudeva! Io non posso lasciarla continuare; altrimenti Ella impiega tutto il nostro tempo per questa sola interrogazione.
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Agnini. Permetta, signor presidente, io sono rispettoso degli ordini suoi; ma ho dovuto spiegare la mia interrogazione, altrimenti come potrebbe
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In quanto al valore dei sassi che l'onorevole Agnini dice non entrare a far parte della mano d'opera, io ho qui un rapporto molto recente fatto
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Agnini. Io avrei molte cose da obbiettare a ciò che ha detto il ministro; ma la tirannia del regolamento m'impone di limitarmi a prendere atto delle
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prezzo. Sono io il primo a riconoscere che i prezzi a cui furono dati i lavori del Reno sono molto più alti di quelli che si sarebbero potuti
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Io ho presentato la mia interrogazione unicamente per dovere di partito, non perchè mi sia fatta illusione di cavarne qualche costrutto. So ormai
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Ne io mi dolgo, no, delle menomate libertà, non mi dolgo dei soprusi di cui i socialisti son vittime.
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l'Italia sta di fronte allo straniero, io non ricordo mai di essere ministeriale od oppositore, e negli uomini, che sono al Governo, io non vedo mai i
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Non è già che io non riconosca la necessità per l'Italia di non separarsi dal concerto europeo, di cooperare a mantenere la pace, di cooperare, come
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I passaggi ad oriente e ad occidente dell'isola di Creta possono essere chiusi con facilità da una flotta proporzionata, e la baia di Suda (se io mi
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esista qualche ragione prevalente, che a me sfugge, che io non riesco ad indovinare e che abbia sopraffatto l'evidenza, il valore di tutte le ragioni
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Permettetemi soltanto che io conchiuda con l'esprimere un rammarico ed un augurio, rammarico ed augurio nei quali ho fede di aver concordi tutti i
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I rappresentanti delle potenze intervennero ed io posso dire che il nostro ambasciatore fedele alle istruzioni che aveva ricevute, interprete delle
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Imbriani. Io mi rimetto alla sua equanimità.
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Io non ho pronunziato quella parola che in seguito all'atto del ministro…
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presidente. Io non posso ammettere questo suo linguaggio che non solo non è parlamentare, ma sconveniente.
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Imbriani. Ella comprenderà bene, signor presidente, che io mi sento nel dovere con un uomo di età…
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presidente. Ed io le ripeto che Ella deve ritirare quella frase senz'altra spiegazione. Imbriani. Sì, non per imposizione ma come arbitraggio…
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Ma che volete? che io rinunci anche al mio decoro? Non lo potete pretendere. Quando vi è un arbitro (e voi siete l'arbitro, signor presidente
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Imbriani. Signor Presidente, io domando l'indugio di due minuti, sinchè i deputati prendano i loro posti.
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Io rispetto i generosi sentimenti che sono stati espressi in questa Camera. Ma, mentre ne ascoltavo l'eloquente manifestazione, la mia coscienza
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Quindi è che io, mettendomi nel vostro punto di vista, credo che dovreste essere più chiari nella vostra politica. Ma siccome questa vostra politica
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«Io non vengo ad imporvi la mia volontà ma a far rispettare la vostra. Qualunque sia la gravità degli eventi, io attendo tranquillo il giudizio
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Io ho qui dinnanzi a me un documento che dovrebbe far vergognare un Governo che non segua quella linea di condotta.
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Se io avessi avuto quella ambizione, che è imputata alla mia famiglia da chi non si fa addentro nella ragion dei tempi, io avrei potuto essere
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Imbriani. Io posso usare tutta la delicatezza; ma non è men vero che si è oppresso il popolo greco.
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«Se il sistema delle intervenzioni straniere doveva essere per sempre sbandito dall'Italia, io doveva riconoscere e difendere in quei popoli il
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, io doveva lealmente riconoscere l'applicazione di quel principio, e non mi era lecito di misurarlo colle norme dei miei affetti ed interessi
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O amici socialisti, io, che non mi sono mai sentito secondo ad alcuno di voi nel volere la giustizia sociale applicata nella sua integrità, io qui
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presidente . Il rimorso deve averlo lei di non rispettare la dignità della Camera! Imbriani. Mi perdoni, signor Presidente. Io la rispetto pienamente
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presidente . Onorevole Imbriani assolutamente io non permetto che Ella dica ingiurie, che sono contrarie al regolamento non solo, ma ad ogni
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Ora io con parole molto pacate vi domando: come, in coscienza, potete voi non riconoscere che sono stati appunto quei generosi conati, quegli impeti
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«Erano italiani che soccorrevano italiani. Io non potevo nè dovevo trattenerli. La caduta del Governo di Napoli affermò quello che il mio cuore
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Lasciate dunque che io vi dica che, quando a Malaxa si invia il comando a cinquecento turchi di ritornare all'assalto della fortezza, si lasciano le
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Però io non mi compiaccio di un'altra cosa, ed è che l'onorevole Visconti-Venosta, i.1 quale dopo una lunga assenza dalla vita politica vi tornava
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sia tornato per cancellare colle sue parole qualche pagina che è tra le più belle della sua vita di uomo di Stato. Egli ha ricordato il 1862; ed io
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Bovio . Io davvero dovrei dispensarmi da qualunque parola, perchè quel che ha detto il ministro, da abile diplomatico, io l'avrei potuto esprimere
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In queste discussioni io non riconosco che due termini: o la mente dell'uomo di Stato, dell'uomo politico, in tutta la sua pienezza, od un'immensità
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E di ciò, onorevole ministro, io vi faccio appunto, e rilevo la vostra grande contraddizione, di aver cioè confuso la grande, la storica ora delle
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Di Rudinì, presidente del Consiglio. Io accetto l'interpellanza proposta dall'onorevole De Felice, però pregherei la Camera di discuterla al suo
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Io credo che si possa benissimo tener distinta una questione dall'altra. Del resto, onorevole presidente del Consiglio, accetti una mia leale
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io affretto col desiderio il giorno, in cui questa questione sarà trattata alla Camera, perchè io ho chiesto al presidente del Consiglio di lasciare
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