XX Legislatura – Tornata del 9 aprile 1897
dagli amici, la discussione era al termine e non potei domandare di parlare per energicamente associarmi agli altri interpellanti nella protesta da
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valersi della lettera, non certo dello spirito, del regolamento per livragare una discussione il cui svolgimento non tanto era nell' interesse suo proprio
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politica interna, fu quello di sottrarsi al giudizio della Camera stessa, fu quello che era il più delicato e il più urgente degli argomenti che gli
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ministeriale non era mai superiore al due o al tre per cento al massimo. Poi il limite è andato gradatamente aumentando. Nel 1894 lo troviamo al quattro per
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E nessuno dei casi dalla legge previsto è applicabile al sindaco di Concordia. Non l'ordine pubblico che non era turbato, nè in pericolo di essere
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c'era un altissimo insindacabile, poi un altro altissimo infallibile e adesso avremo i programmi governativi indiscutibili. E indiscutibili non solo
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opera dello stesso sindaco sospeso. Esso e gli amici conobbero troppo bene a qual fine l'atroce provocazione era compiuta.
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Era assai importante per noi cogliere questa occasione, per riconquistare e mantenere la simpatia del popolo ellenico, il quale, sparso, oltre i
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Tra le varie proposte che furono esaminate dai governi per ottenere lo scopo di pacificazione che era loro comune, la diplomazia italiana ha veduto
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Da lungo tempo l'isola era in preda a rivoluzioni periodiche.
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, i fatti di Candia non erano che una parte; ma che era imposta ai Governi dai loro doveri, dai loro interessi, dalla responsabilità loro verso la
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Fin qui, o signori, la nostra politica era chiaramente indicata dalle circostanze. Essa consisteva nel procedere di consenso cogli altri Governi, e
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fanciulli per trasportarli in luogo sicuro. I nostri marinai diedero le più grandi prove di abnegazione e di coraggio, accorrendo dovunque v'era un
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l'ultimo dei tentativi per salvare l'impero ottomano da una catastrofe, era stato presentato ai Governi perchè questi vi dessero la loro sanzione.
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Visconti-Venosta, ministro degli affari esteri.Prevenire per quanto era dato all'umana volontà, differire almeno il pericolo della quistione
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Il comandante del Ruggiero di Lauria aveva ricevuto l'ordine di recarsi a Hierapetra e di far conoscere ch'essa era posta sotto la protezione delle
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importare alla politica europea. Ma così non era nelle circostanze presenti. La Grecia sceglieva, per esercitare la sua azione, il momento in cui tutta la
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La nostra condotta era dunque tracciata. Siamo rimasti fedeli al concerto europeo, ne abbiamo adempiuto lealmente i doveri, quando vi fosse il
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Ora, o signori, quando l'Europa era concordemente animata da questo pensiero: dominare gli avvenimenti, circoscriverli, non abbandonarli al corso
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Visconti-Venosta, ministro degli affari esteri. E questo appello le era fatto non solo dopo che l'Europa aveva notificato alla Turchia che Candia era
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Non vi era umiliazione quando la Grecia sapeva di non recedere dalla sua azione senza avere prima ottenuto un risultato, senza avere! prima ottenuta
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Non vi era, non vi è una umiliazione per la Grecia nel cedere alla volontà concorde dell'Europa.
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gettarsi incontro a questa cieca avventura, allora, o signori, si vedrà che era un pensiero previdente e civile quello che consigliava alle potenze di
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l'autonomia di cui s'intendeva adottare l'isola era un'autonomia effettiva, un Governo separato sotto il solo vincolo di un'alta sovranità.
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Imbriani. L'atto era eloquente per se stesso, non aveva bisogno della mia parola. Ma trattandosi di un uomo ch'è nato nel 1829…
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Non ci siamo noi, per le considerazioni della pace, arrestati a Villafranca? Non ha l'Italia, perchè l'ora non era giunta, compiuto contro se stessa
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per trovar modo di spiegare una frase, che era nna grave ingiuria personale, perciò io torno a fare appello alla sua buona fede perchè Ella ritiri la
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La nostra condotta ha avuto una regola costante. Abbiamo dato il nostro concorso a quanto da tutte le potenze era stato deciso, abbiamo posto per
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Magliani. Scopo della mia interrogazione era quello di ottenere dal Governo le più ampie spiegazioni intorno ad alcuni suoi atti abbastanza gravi
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Giova infine far voti perchè il Governo d'Italia concorra ad un tempo da parte sua, come meglio può, con l'opera sua odierna, a preparare un'era
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Posteriormente abbiamo veduto che la nostra flotta ha sentito il bisogno di dimostrare che non era più tepida delle altre Potenze, e che per ciò
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, io doveva lealmente riconoscere l'applicazione di quel principio, e non mi era lecito di misurarlo colle norme dei miei affetti ed interessi
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. Era questo uno dei punti che ci divideva: egli l'ha riconosciuto pienamente dinanzi alla evidenza dei fatti, quando abbiamo visto tutto il litorale di
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condotta dell'ammiraglio. Il ministro ha voluto difenderlo; e come poteva non difenderlo? L'opera dell'ammiraglio era opera sua! Solamente il ministro
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mi affretto a dire che nessun significato odioso era nelle sue affermazioni che io ascoltava là presso il banco dei ministri. Egli con
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Si diceva anche in altri tempi che non era il momento di entrare in Roma, o che in
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Non biasimo; constato che questa soluzione era in diametrale opposizione ad aspirazioni suscitate anche da elevata parola, or sono pochi mesi, prima
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presidente. Ora mi pare che il presidente del Consiglio si era riservato di fare una proposta. Ha facoltà di parlare.
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