XX Legislatura – Tornata del 9 aprile 1897
associazioni dei lavoratori. Ricordo, che egli nel dicembre scorso, colla eloquenza delle cifre, bollava quali spogliatori dell'erario pubblico gli
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Non chiedo che egli interpreti la legge benevolmente, ma soltanto con equità, corrispondendo in tal modo ai voti ripetutamente espressi dalla Camera
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socialista, quasi che egli fosse il solo che avesse apertamente operato in prò dell'uno o dell'altro candidato.
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sue funzioni di sindaco credo non possa essere censurato, perchè egli non ha impedito all'avvocato Basaglia di professare le sue opinioni, non ha
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turbato; non l'essere egli sottoposto a procedimento penale che egli è buono, mite, onestissimo, incensurabile.
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Ma il provvedimento del Prefetto di Modena ha egli fondamento nella legge?
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Io comprendo che il Governo voglia stringere i freni, comprendo che egli ci consideri un partito rivoluzionario e voglia metterci fuori della legge
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troppo numerosi perchè ciò si potesse fare. Il comandante fece avvertire il capo degli insorti che se avesse attaccato, egli sarebbe stato costretto ad
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E qui sono lieto di rivolgere una parola di affetto sincero all'amico Colajanni. Questa parola egli l'ha meritata con le sue dichiarazioni di ieri
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E qui Vittorio Emanuele entra a trattare del nuovo diritto pubblico, dei plebisciti. Egli riconosce di essere re soltanto pel diritto della volontà
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stata la volontà popolare che ha imposto questa, egli dice: «Erano italiani...
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Egli mal si è rivolto a me: le mie parole non potevano suonare biasimo per coloro, che giustamente ricordava a titolo di onore il ministro degli
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E qui egli mi ha ricordato un altro ministro ed un altro discorso che egli ed il suo partito ebbero occasione di condannare qualche volta con troppa
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Sapete come egli respingeva allora questo concetto? «Rimanendo estranei noi oggi non aduna questione (la questione d'Oriente) ma ad una fase di
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sia tornato per cancellare colle sue parole qualche pagina che è tra le più belle della sua vita di uomo di Stato. Egli ha ricordato il 1862; ed io
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Egli ha detto: se noi non avessimo partecipato a questi mezzi coercitivi, e la pace fosse stata conservata, non avremmo acquistato nessun merito per
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greca. L'onorevole Visconti-Venosta non parlava, dicevo, di circostanze occasionali giustificabili con argomenti particolari. Egli diceva che vi è una
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Ed egli continuava, per confutare il ministro di trent'anni dopo: «E non vale parlare dei vantaggi che l'accordo colla Russia ci potrebbe portare.» E
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«Non abbiamo interesse, egli diceva, che si venga alla spartizione dell'impero ottomano; abbiamo invece interesse a mantenere l'accordo che ne
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Ma egli aveva una pessima causa da difendere. L'ha difesa bene; ma non ha dimostrato che potesse essere una causa buona; ed ha suggellato un fatto
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quale applicazione egli fa di questa legge storica.
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anche anticipatamente, nel passare tra i banchi e tra gli amici; perchè gran parte di quello che egli ha detto, l'avevo già io stesso detto, ieri, a
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Un'altra contraddizione, piuttosto formale, v'ha nel discorso del ministro. Egli si è doluto della retorica del mio amico Imbriani. Oh! retorica se
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Accademia della crusca
