XX Legislatura – Tornata del 21 dicembre 1897
mio rammarico non vedo scritti nella convenzione che ci sta dinanzi. Prima di deciderci al voto sul disegno di legge che ci sta dinnanzi, parmi
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salario, e il pane dell'operaio. Ricordate, che, dopo i provvedimenti proposti dal mio antico collega onorevole Sonnino, in breve spazio di tempo
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mio avviso, una necessità assoluta. Ma un'altra necessità credo s'imponga al Governo, credo s'imponga a tutti gli uomini che in qualunque tempo possano
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che si chieda solo, la nazionalizzazione degli spezzati d'argento fra tutti gli Stati. E ciò io dico non perchè io difenda il fatto mio e del Ministero
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Perciò chiedo venia al mio amico Ferraris se oggi non risponderò a quei punti delicati sulla circolazione monetaria e bancaria, che riguardano la
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Ho piena fiducia e speranza nella grandezza economica del mio paese, credo che potremo sopportare all'uopo questo e altri pericoli, ma oggi non
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Luzzatti ministro del tesoro. Non è intendimento mio di giovarmi per ora di tutti i 30 milioni di spezzati metallici, che la Convenzione darebbe
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la proroga domandata in vista di un disegno di legge presentato dal mio antecessore, non avendo io potuto in questi primi istanti di Ministero
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. Per conto mio sono lieto che l'onorevole Niccolini abbia presentato la sua interrogazione: perchè quando l'onorevole Niccolini fa un'interrogazione
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