XX Legislatura – Tornata del 21 dicembre 1897
Lucifero segretario, dà lettura del processo verbale della seduta di ieri.
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La mia parola quindi in questo momento è più libera, perchè non viene da un avversario di questo accordo, ma da uno dei fautori che desidera
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L'Italia in questo momento si trova in condizioni da non poter sostenere il cambio dei suoi biglietti per ragioni facili a comprendersi. Abbiamo
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nell'indirizzo economico del Governo, possiamo convenire anche in alcune delle misure da esso presentate; quello che noi temiamo è che i mezzi che ci
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un primo assetto delle condizioni monetarie del nostro paese. Le Camere di commercio dell'Alta Italia già da tempo hanno rivolto formale invito al
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patto considerato per sè stesso da parte dell'Italia fosse talmente equo, che non si dovessero sollevare obbiezioni essendo i suoi interessi
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trova in condizioni economiche tali da potere, con lievi sforzi, ristabilire un sano regime di circolazione metallica quale primo passo verso un
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che da molto tempo era riconosciuto necessario dopo il ritiro degli spezzati italiani, quello cioè di ridurre da 6 a 7 il numero dei suoi spezzati
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credo che sarebbe tale un'obiezione da metterci in una posizione sconveniente di fronte agli altri Stati della Unione latina.
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L'Italia mantiene sempre i suoi biglietti da cinque lire in luogo degli scudi. Altra grave eccezione alla Convenzione. Ne basta. Essendo tutti i suoi
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chiusi nelle casse del tesoro e per sostituirli ai biglietti da una e da due lire, occorre l'aiuto di alcune condizioni economiche e di alcune
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, vedrà come l'aggio dipenda dalle condizioni del paese e non da altro. Per ora io prego la Camera a volere votar la Convenzione quale ce l'ha presentata
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, mentre da noi si concede agli altri Stati di coniare una maggiore somma di spezzati per provvedere con loro vantaggio ad una buona circolazione
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Ma ciò non toglie che dalla Convenzione quale oggi è presentata al Parlamento questo solo appare, che mentre gli altri Stati ritraggono da essa dei
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di lasciar da parte tale questione perchè non è il momento opportuno, per le condizioni monetarie e per le condizioni economiche nostre, di agitarla
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Qui si tratta di una facoltà che noi acquistiamo come gli altri Stati della lega, ma l'usarne o il non usarne dipenderà da leggi che dovremo
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i termini del rimborso, che proprio non saprei pensare un negoziato, che meglio di quello provvedesse all'uopo. Perchè compensata da una parte e
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evitare questo rischio. Perchè l'obbligo dell'Italia di ritirare gli scudi non dipende solo da noi, può sorgere dalla denunzia della Lega latina. Se noi
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Costa Alessandro, segretario, ne dà lettura. (Vedi Stampato n. 206).
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Costa segretario, dà lettura del disegno di legge. (Vedi Stampato n. 213).
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Quando si tratta di una cosa evidentemente giusta come questa perchè è in vigore da per tutto, meno che nelle regioni che dipendono dalla Cassazione
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ciò quello che posso dire soltanto, nello stato presente delle cose, quello si è che, secondo i propositi da me dimostrati allora e secondo il
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, io domanderei, da parte del Ministero, la dichiarazione che esso sarà mantenuto così, che rimanga bene affermato il principio della presunzione di
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Dunque l'onorevole Cottafavi ha proposto che da oggi la Camera prenda le sue vacanze fino al giorno 25 gennaio.
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, significa che dovremo rimanere poi qui sino alla fine di luglio, quando la Camera stanca non può darsi a quel lavoro serio e proficuo che da essa si
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(D'Ayala-Valva, segretario, ne dà lettura)
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presidente. Coloro che approvano che la Camera, prendendo sin da oggi le sue vacanze, sia riconvocata il 25 gennaio, sono pregati di alzarsi.
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, modificando la precedente giurisprudenza dettata da varie Corti d'appello del Regno, e pacificamente accettata, che riconosceva come assegno personale e
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, anche senza anormalità meteorologiche, la linea è nuovamonte interrotta in alcuni degli stessi tratti sì da impedire il passaggio e dei treni ordinari e
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«Il sottoscritto interroga l'onorevole ministro dei lavori pubblici, per chiedergli se sappia del pessimo stato in cui trovasi da quasi un ventennio
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, per compiacenza verso la fazione imperante, lascia senza sindaco da oltre due anni il Comune di Carpi.
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; accusa da cui fa prosciolto per inesistenza di reato dal Tribunale di Genova con sentenza confermata dalla Corte di appello.
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Niccolini. La misere condizioni nelle quali si dibattono oggi le classi lavoratrici, cagionate da una parte dal rincaro del pane, dall'altra dalla
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dell'onorevole Agnini, annunziata da tempo, e quella dell'onorevole Celli; e siccome si tratta di argomento di molta importanza, proporrei che si scrivessero
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Accademia della crusca
