XX Legislatura – Tornata del 21 dicembre 1897
Con gli uomini che siedono attualmente al Governo io divido l'antico pensiero che la convenzione monetaria latina sia utile non solo ai rapporti dei
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Ferraris Maggiorino. La questione che oggi si presenta al nostro esame ha un aspetto di particolare delicatezza, non solo nei rapporti interni del
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Io qui mi associo ad alcune delle dichiarazioni, che ieri furono fatte dall'onorevole Fortis. Egli disse: noi su questi banchi possiamo convenire
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Ricordate, onorevoli colleghi, che Leone Say disse un giorno al Parlamento francese: che chi difende la stabilità della moneta difende il saggio del
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Due misure sono necessarie: una che io considero di carattere transitorio; l'altra, che è la più essenziale, per dare un assetto definitivo al
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Io credo che risultati decisivi, netti, voi li potreste egualmente raggiungere, qualora ad una politica finanziaria forte, al bilancio in pareggio
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Ed è perciò che, se mi appagheranno le spiegazioni del Governo, pure votando questa convenzione, faccio le mie riserve sui provvedimenti bancari, che
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Con l'indirizzare il Governo a questa forte politica monetaria, che deve essere la prima affermazione delle migliorate condizioni della finanza e
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Zeppa. Onorevoli colleghi! Io credevo che su questa convenzione presentata oggi dal Governo non dovesse esservi alcuna obbiezione. Ritenevo che il
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titoli di credito, che ancora posseggono in forte quantità, ma prenderebbero norma dagli atti nostri per aiutarci in quei temporanei espedienti, che
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io a quella raccomandazione mi unisco. Però ad una condizione, che non si domandi che venga modificato l'articolo 18 della convenzione del 1893, ma
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Naturalmente anche la Francia, che si trova in bisogno per il ritiro della moneta italiana, ha profittato di questa convenzione per aumentare i suoi
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Se noi, dopo tutte le facilitazioni che abbiamo ottenute, ci opponessimo a tale atto e chiedessimo un corrispettivo di cui non abbiamo bisogno, io
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spezzati d'argento emigrati negli altri Stati della Lega, l'Italia decise ed ottenne una eccezione alla Convenzione, che quasi la distrugge; decise
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È certo, e io non affaccio ora questo problema, perchè lo faremo a tempo opportuno, che per mettere in circolazione gli spezzati metallici che sono
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Con queste dichiarazioni, riservando intatti tutti i problemi collaterali della circolazione che si collegano coll'Unione monetaria latina, non
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A togliere la speculazione che avviene nei territori di confine, la quale può essere anche essa un imbarazzo a raggiungere i fini che ci proponiamo
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Non so se queste mie dichiarazioni appagheranno i desideri dell'onorevole Maggiorino Ferraris. Ma allo stato attuale delle cose consentirà che più
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Ma ciò non toglie che dalla Convenzione quale oggi è presentata al Parlamento questo solo appare, che mentre gli altri Stati ritraggono da essa dei
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Il ministro rispose che le trattative erano in corso e sperava riuscissero più tardi. Ma intanto allo stato attuale delle cose questo risulta che
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senza bisogno di unioni monetarie. Ma gli scudi di argento è nella Lega che trovano la loro circolazione fra Stati. Quindi pregherei l'onorevole Fracassi
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Ora è lecito pensare che si sarebbe probabilmente ottenuto subito quello che si voleva se l'Italia, della nazionalizzazione dei suoi spezzati
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Infatti che cosa vuol dire la nazionalizz[az]ione degli scudi d'argento? Vuol dire togliere agli scudi d'argento la facoltà che hanno ora di
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La questione è così grave che naturalmente mi preoccupa il solo pensarvi.
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Però nella relazione ministeriale che accompagna questo disegno di legge è fatto cenno dell'utile che deriverebbe al Tesoro dalla esecuzione della
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Farina Emilio. Vorrei rivolgere all'onorevole ministro una domanda circa l'applicazione della Convenzione monetaria. Non v'è dubbio alcuno che, date
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Qui si tratta di una facoltà che noi acquistiamo come gli altri Stati della lega, ma l'usarne o il non usarne dipenderà da leggi che dovremo
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. Ove l'Italia avesse il disegno di denunziare la Lega latina, gli atti addizionali alla convenzione, che sono del 1885, stabiliscono con tanta equità
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Farina Emilio. Sì, onorevole ministro, ed io le domando una spiegazione. Nella relazione sono accennati dettagliatamente gli utili, che verrebbero
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Randaccio relatore. Dirò pochissime parole al solo fine di ricordare, che lo stesso esame critico della Convenzione monetaria, che stiamo discutendo
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La ragione per cui si domanda questa nuova proroga, è tale, che nessuno naturalmente potrà negarla. So bene che oggi non si può e non si deve fare
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Nessuno chiedendo di parlare, passeremo alla discussione dell'articolo unico, che rileggo:
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Gli onorevoli Morpurgo e Schiratti sanno che la legge sulle decime l'ho fatta approvare io nell'uno e nell'altro ramo del Parlamento. In relazione a
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Quando si tratta di una cosa evidentemente giusta come questa perchè è in vigore da per tutto, meno che nelle regioni che dipendono dalla Cassazione
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Ora, siccome esiste già il disegno di legge per la di cui presentazione si chiedono sei mesi di tempo, ma che confido verrà alla Camera molto prima
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Ripeto: non pretendo che oggi si anticipi nè una discussione nè precise dichiarazioni; ma dalla cortesia dell'onorevole guardasigilli mi aspetto una
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Cesserà così questa sconvenienza di tirare innanzi per anni ed anni con proroghe su proroghe uno stato di cose che tiene incerti moltissimi interessi
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di pesi che non hanno più alcuna ragione di esistere.
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presidente. Dunque le proposte sono due: entrambi i proponenti chiedono d'accordo che la Camera prenda oggi le sue vacanze; ma, mentre l'onorevole
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Agnini. Io esprimo il desiderio che l'interpellanza mia, per il carattere d'urgenza che nessuno può disconoscere, sia svolta la prima o almeno, fra
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Niccolini. Dal momento che il Presidente dichiara che possiamo riserbarci di parlare delle nostre interrogazioni ed interpellanze quando la Camera
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presidente. Onorevole Agnini, ne parleremo poi; perchè ieri ho già dichiarato che nella seduta d'oggi la Camera avrebbe preso le sue deliberazioni
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Niccolini. Mi permetto di proporre che la
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, significa che dovremo rimanere poi qui sino alla fine di luglio, quando la Camera stanca non può darsi a quel lavoro serio e proficuo che da essa si
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presidente. Coloro che approvano che la Camera, prendendo sin da oggi le sue vacanze, sia riconvocata il 25 gennaio, sono pregati di alzarsi.
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«Il sottoscritto chiede d'interpellare l'onorevole ministro del tesoro, prima che la cosa diventi un fatto compiuto, sulle ragioni che lo indussero a
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mi auguro che, quando ritornerà dopo le vacanze, egli che rappresenta un Ministero conservatore e liberale…
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presidente. Prego la Camera che voglia autorizzare l'Ufficio di Presidenza a ricevere le relazioni che in questo periodo di vacanze fossero
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presidente. Ma, onorevole De Luca, il presidente del Consiglio ha dichiarato che il primo giorno che si riaprirà la Camera si riserva di dichiarare
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presi, potrebbe non aver più ragione. Prima, quindi, che la cosa diventi un fatto compiuto è necessario sia svolta la mia interpellanza, e perciò
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Accademia della crusca
