XX Legislatura – Tornata del 15 maggio 1900
compiere la maggioranza approvando quelle modificazioni.
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parlamentare sarebbe inesistente nella sostanza, ed alla prevalenza della maggioranza si sostituirebbe la sua onnipotenza assoluta senza confini.
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Solo il nostro Parlamento ha potuto dare esempio di una maggioranza la quale credette di avere il diritto, perchè aveva la forza del numero, di
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Governo, come comitato esecutivo della Maggioranza, proponga un qualsiasi disegno di legge perchè questo debba diventare legge del Paese. E quando il
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votate dandole per lette, secondo il resoconto ufficiale ed il processo verbale della seduta del 3 aprile) pei quali l'assemblea, cioè la maggioranza, può
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per intenderci circa le mutilazioni più o meno generose che la Maggioranza e il Ministero acconsentissero a questa selva di modificazioni
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quindi come garanzia costituzionale la votazione in blocco di una mozione o di un progetto voluto dalla Maggioranza che si alza al segno preconvenuto di
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questo tenore significherebbe la morte del regime parlamentare, la instaurata onnipotenza tirannica della Maggioranza. Ed allora noi crediamo sia nostro
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Il Paese non si muove, dicono i colleghi della Maggioranza; ma il Paese non si muove per molte ragioni: prima delle quali è che il Ministero
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, sotto l'ispirazione del capo della Maggioranza e con l'asservimento del capo del Governo, reazione subdola, meditata e calcolata
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C'è questa differenza fra la Maggioranza e noi, che la Maggioranza premedita i colpi, senza avere la lealtà di confessare la premeditazione,
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fra il capo della Maggioranza e il capo del Governo mi parevano risolversi in una specie di polizza di assicurazione sulla vita del Governo, che il
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interessi; concorrenti sotto la superficie della solidarietà politica, giocarvi, fra capo della Maggioranza e capo del Governo, il tiro fratricida delle
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Il Governo vivendo alla giornata, sospinto dall'istinto reazionario della sua Maggioranza, ha compreso che i provvedimenti politici avevano forse più
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La mia mozione dà la sicurezza alla Maggioranza di aver la maggioranza nella Commissione, e dà la sicurezza alla Minoranza di avere nella medesima
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Io comprendo che la difficoltà vera cui si va incontro, ed alla quale ha accennato il deputato Ferri, è la impossibilità che la Maggioranza oggi sia
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Chi oggi è in maggioranza, può in tempo più o meno lontano trovarsi in minoranza, ed in quel giorno rimpiangerà certamente di aver dato ai propri
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Se la Camera, o, per dir meglio, la Maggioranza accetterà questa proposta conciliante per il bene del paese, bene: in caso contrario la
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Maggioranza si ostina a voler mantenere intatto il regolamento che votò il 3 aprile scorso, in tal caso essa i sarà la vera provocatrice della violenza
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può restaurare la tranquillità dell'Assemblea, dove la Maggioranza è congiurata a sopraffare una Minoranza decisa ad estreme difese.
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presente situazione, ed è appunto per ciò che non crediamo che nè l'onorevole Sonnino, come capo della Maggioranza, nè il Governo, manifestazione di questa
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infatti di fronte a questo dilemma: sottometterci o resistere ad oltranza; sottometterci cioè all'arbitrio assoluto della Maggioranza, vale a dire
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accordo fra Minoranza e Maggioranza, per la semplice ragione che la Minoranza vuol sopraffare la Maggioranza.
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presidente del Consiglio voglia dire l'opinione che ha il Governo, come rappresentante della Maggioranza.
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Qui il Governo (e, credo, anche la Maggioranza) deve considerare come regolamento esistente quello che è stato votato il 3 aprile.
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Ed io che appartengo all'Opposizione, ho tanta stima del presidente del Consiglio, da crederlo addolorato d'una Maggioranza che tiene un simile
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De Felice-Giuffrida. Non il regolamento della Camera; quello della Maggioranza!
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e siccome ho la certezza che questa mia mozione, respinta dal Governo, nemmeno sarebbe accolta dalla Maggioranza, non volendo essere causa di nuove
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di emendare punti emendabili dell'ultimo regolamento, che anche onesti avversari miei della Maggioranza ritengono emendabili come li ritengo io.
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