XVII Legislatura – Tornata del 17 dicembre 1890
Nè io credo la risposta al discorso della Corona debba essere una semplice parafrasi di questo stesso discorso. Io credo invece che, secondo le buone
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Nel discorso di Firenze, il presidente del Consiglio parlò molto delle istituzioni. Ora, di istituzioni fondamentali, nel nostro paese, una io ne
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Io ricordo che coll'alleanza del 1866 abbiamo avuto la Venezia con un tantino di vergogna, e che nel 1870, senza alleanza alcuna, siamo entrati in
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Io disapprovo tutta questa politica africana, ma nella risposta al discorso della Corona avrei almeno voluto una nota più [p]recisa, più accentuata
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Ora io mi domando se, in coscienza, possa un Governo mettere nella bocca del Capo dello Stato le parole: valore dello nostre armi, quando le nostre
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Io mi aspettava, se non altro, quella benedetta ed invocata riforma del Senato, poichè un uomo politico che per trent'anni non ha fatto che parlare
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di porre al paese nettamente la questione: o con le istituzioni, o contro. Io non so se egli abbia fatto bene o male a porre così grave questione
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Io non ho che a ricordare il giuramento che anch'Ella, onorevole Turchi, ha prestato.
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Turchi. Io ripeto che così fu posta la questione dallo stesso onorevole presidente del Consiglio.
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Turchi. Del resto, se anche fossi rappresentante di una minoranza, io credo che non mi si possa impedire di esporre il pensiero di questa minoranza
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Quale di queste due vie, accennate nel discorso della Corona, seguiranno le istituzioni? Io credo di non errare affermando che purtroppo fatalmente
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(io la riassumo così), o quella del benessere economico del paese.
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presidente. Io non debbo occuparmi di quello che l'onorevole presidente del Consiglio può aver detto fuori di qui; dico solo che coloro i quali
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io vi chiedo soltanto, ed alla mia modesta domanda voi che siete italiani, e tutti, come me o più di me, italianamente sentite, spero non vorrete
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, mentre è contingente il diritto che scende dai trattati e dalle convenzioni; non chiedeva che ai trattati, come io non chiedo finchè sono vigenti, fosse
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mutano di natura; forse voi pensate che di riserve in nome del diritto nazionale noi non abbiamo bisogno, ed io penso un po' come voi. Così, perchè
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bisogni di un popolo. Le nostre istituzioni sodisfano ai bisogni del popolo italiano? Io non lo credo. Per questa ragione voto contro alla proposta
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L'onorevole Crispi disse, un giorno, che la risposta al discorso della Corona doveva essere come la sintesi del pensiero nazionale. Io penso che, nel
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Legislatura, ai rappresentanti della nazione: voi affermaste il diritto alla completa unità della patria ed io sono qui per garentire questo diritto. E
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farlo al generale Orero. Il generale Orero, dopo la marcia fortunata sopra Adua, un'altra voleva farne sopra Kassala: io l'impedii.
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Onorevoli colleghi, io certo non intendo di convertire, gli oratori dell'estrema Sinistra che hanno parlato, alle mie ed alle vostre opinioni. Sento
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Ed io gli rispondo come l'animo mi suggerisce!
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Imbriani. Ella interpreta col suo animo l'animo del signor ministro. Io accetto la sua interpretazione; ma egli tace!
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Imbriani. Signori, i vostri rumori non mi paiono giusti, non dico altro! Io ho chiesto soltanto di udire la parola del ministro della guerra.
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È una strana teorica per un capo del Governo quella di venire dinanzi al Parlamento e dire: non si può discutere che delle cose che io ho detto in
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Forse qualche giudizio militare potrei darlo anche io e con maggiore competenza di molti che adesso hanno rumoreggiato! Ma sa costoro hanno seguito
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gloriosa. Io credo anzi che il ministro della guerra mi risponderà qualche cosa intorno a questo argomento.
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Ci si è parlato della nostra posizione in Africa e della gloriosa marcia su Adua! Ma il presidente del Consiglio non è militare, ed io vorrei udire
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Bonghi. No, io chiedo la chiusura di questa discussione.
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Imbriani. Che sistema? Io sono stato calmissimo; ma quando…
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Imbriani. Non l'ha usata verso di me, ed io la pretendo, come rappresentante della Nazione, per decoro mio e pel decoro di tutti.
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presidente. Onorevole Imbriani, io la invito a non dire parole che non siano degne del Parlamento! Il presidente dei Consiglio, l'onorevole Crispi, è
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Brunialti. Non si aspetti la Camera che io entri in alcuna delle gravi e delicate questioni che potrebbero sembrare a primo aspetto connesse
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dell'Italia, nè è su di questa che io intendo richiamare l'attenzione. Ad ogni modo l'onorevole guardasigilli non ignora come soltanto ad una minoranza del
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elettori. Io non tedierò la Camera con esposizione di cifre; dirò appena il risultato sommario delle mie indagini, perchè non mi pare inutile osservare
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Sarebbe ozioso, onorevole guardasigilli, che io le ripetessi quanto si afferma di Lei, che cioè la storia non saprà se in Lei sia maggiore il merito
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Io espongo dunque all'onorevole ministro guardasigilli questo dubbio, se, contro l'azione politica esercitata da alcune associazioni clericali e da
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Io dubito assai che uomini di cotesto pensiero possano mai venire qua dentro; e se venissero, sono certo che il sentimento unanime di tutta la
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Io rammento, e lo rammento come un titolo d'onore per l'autore della nostra legge elettorale, che allorquando preparò l'articolo 91, l'onorevole
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processi; ma io non inviterò certamente il guardasigilli ad intervenire perchè si aggravi la mano in questa circostanza, nè invocherò maggiore severità. Io
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Brunialti. Io l'ingrazio l'onorevole guardasigilli della risposta che ha avuto la cortesia di dare alla mia interpellanza. Ripeto che io non
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qualsiasi diritto politico”. Ora, io credo che da una parte della stampa intransigente, e da alcuni sodalizii clericali che pubblicarono manifesti
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l'argomento da lui ora trattato, è molto affine a quello intorno al quale qualche anno addietro io ho discusso, a proposito delle famose petizioni
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Io mi attendo, dunque, dall'onorevole guardasigilli una parola la quale, senza recare offesa ad alcuna libertà; senza menomare, in qualsiasi guisa
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. Il rispetto alla libertà delle coscienze e alla religione della grande maggioranza degli Italiani, che io vorrei molto più grande, non può certamente
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Zanardelli ministro di grazia e giustizia. Io prego l'onorevole Imbriani di voler ritirare la sua interpellanza perchè credo che se egli stesso vi
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Imbriani. Io dico che in queste circostanze, la giustizia non può essere rettamente amministrata. Quando si siede al desco di colui che si deve
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Sono trent'anni, purtroppo, (purtroppo dico per ragione d'età) che io siedo in questo recinto e non ho mai sentito proporre interpellanze per una
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presidente. Per quanto concerne le proposte della Commissione per le riforme al Regolamento interno della Camera, io propongo di inscrivere la
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Io ho fiducia nella parola del Governo, ho fiducia che la promessa sua sarà adempiuta: e da ciò deriverà un gran bene a molte province, ed anche alla
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Accademia della crusca
