XVII Legislatura – Tornata del 15 gennaio 1892
Di Rudinì, ministro ad interim di agricoltura e commercio, non si oppone che la Camera la prenda in considerazione.
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Villari, ministro della pubblica istruzione, risponde ad una interrogazione del deputato Stelluti-Scala, circa alle indennità di viaggio che si
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correnti: una, per la quale la si dice informata ad eccessiva severità; l'altra, per la quale la si dice informata ad eccessiva libertà. A voler
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tali altri alla minima parte del territorio nazionale, dimenticando che il castagno vegeta da un'altezza minima di 400 metri, ad un'altezza massima
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Egli è perciò che noi abbiamo creduto di proporre che il vincolo dei terreni boschivi e saldivi abbia ad avere un compenso nel condono del tributo, e
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forestali, che dopo aver preso i provvedimenti non debbono concorrere ad approvarli, è stato nostro studio determinare in modo più esatto le
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Sovvenuto ad altre mende non poche della legge, nostro precipuo studio è stato quello di meglio armonizzare la parte contenente le sanzioni coi
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Giungeranno o non giungeranno in porto, le nostre proposte staranno ad indicare da quale e quanta buona volontà fummo e siamo animati. Queste nostre
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il pagamento degli stipendi. Quando un professore è trasferito da uno ad altro luogo, il passaggio del mandato che si deve fare da un'Intendenza di
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ultimi ad esserne persuasi saranno gli insegnanti, i quali si trovano sulla breccia a combattere contro siffatta durissima situazione.
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ad una specie di leggenda formatasi attorno a questi trattati, e dall'altro di fronte ad uomini autorevolissimi per competenza ed ingegno, nella
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, completò l'opera dell'onorevole Ellena sottoponendoli ad una fine e minuta analisi che sfrondò non poche altre illusioni.
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Sarà un gran dire quando, a furia di sforzi non comuni, arriveremo ad esportare un 150 mila ettolitri fra vino da taglio ed uve da mosto al di là di
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cioè del dazio ad valorem nel caso in parola. Ma si affretta a soggiungere che la Germania non lo poteva per la semplice ragione che avrebbe dovuto
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mercato di consumo ad alcuni nostri prodotti agricoli, non posso tuttavia oltrepassare i limiti di una censura che in tal caso non sarebbe seria.
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Ma io vi domando (e lo domando ad uomini insigni nelle dottrine economiche, come gli onorevoli Ellena, Luzzatti e Colombo); lo domando a chi, per
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della importazione sale da 81 ad 84 milioni. Quindi maggiore il diritto da parte dell'Austria di chiedere compensi in base alla jattura subita per
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Come si vede, dal dicembre 1890, epoca in cui venne da me sollevata la quistione della denuncia, ad oggi, le cose si son mutate per via, cammin
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complessi rapporti commerciali coll'Austria; cercando la risposta in un esame più largo ed accurato ad un tempo delle nostre statistiche doganali.
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a 147 milioni, laddove le esportazioni, che per tenersi ad un uguale livello di discesa avrebbero dovuto ridursi da 153 a 113 milioni, precipitano
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regresso avrebbero dovuto scendere da 183 a 141 milioni, si fermano ad un livello più alto: a 153 milioni.
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martire delle trattative commerciali con l'aquila grifagna mandava, attraverso ad una rivista scientifica, ai suoi colleghi ed amici corsi ad immolarsi
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E dire che dopo tutto ciò, noi siamo andati a trattare con l'Austria-Ungheria non già col sentimento di riparare ad ogni costo ad uno stato di cose
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Ma restringiamo i calcoli ad un periodo più breve per modo che i termini di confronto si trovino il più ravvicinati che sia possibile e sotto
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molto e ad offrire pochissimo. Per necessità di cose è ancora vero il famoso detto dell'Alamanni:
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La eccezione è questa, che cioè oltre i dazi di confine: «sono esclusi dalla clausola della nazione la più favorita, gli obblighi imposti ad una
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raccogliere le vele, dopo il lungo e faticoso cammino, irto di cifre, al quale vi ho condannato ad assistere.
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calcoli e speranze che mi sorridono, coordinate però ad una contemporanea soluzione di promesse riforme all'interno.
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Infatti: da una media di 418 milioni nel sessennio 1873-78, scendiamo nel complesso degli scambi reciproci ad una media di 352 milioni nel sessennio
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Fino ad un certo punto l'Austria e la Germania sono andate d'accordo, a furia di mutue
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trattato austro-tedesco che indarno, ho cercato di procurarmi; perchè avrei voluto sottoporlo ad un'analisi spassionata ma accurata per tutto quel che può
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uno ad un tempo? Rispondeva all'interesse del nostro paese? Quale la ragione determinante?
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cioè della difficoltà di respingere uno dei due trattati, perchè in tal caso ci troveremmo di aver concesso ad una delle parti contraenti benefizi i
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Mi sia ora consentita un'ultima breve escursione nel campo delle idee generali per rilevare un'osservazione dell'onorevole Ellena, relativamente ad
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altra legittima spiegazione che questa, cioè: la garanzia reciproca fra l'Austria-Ungheria e la Germania, che, comunque vadano gli eventi, è ad esse
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piaccia ad una delle parti di denunciarlo un anno prima.
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ad aumentare, ed un'altra delusione si ebbe pure da quella parte.
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Coi trattati che siamo chiamati ad approvare, rispose esso alle esigenze della situazione?
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Di fronte ad una concorrenza disastrosa dell'America, delle Indie, della Russia, dell'Africa, non stabilì dei dazi di difesa pei cereali; non aumentò
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I nostri vini fini non possono lottare vantaggiosamente coi vini francesi e quindi la Francia continuerà ad essere in gran parte padrona del mercato
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Ma oltre che la vendemmia dura pochi giorni, vi sarebbero altri ostacoli ad una grande esportazione di uva: l'insufficienza del materiale ferroviario
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Ora a me pare che tutto questo sia grave. Mi pare che voi, di fronte ad una piccola concessione ottenuta, avete fatto delle grandi concessioni che
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del continente, con la quale si è voluto spingere il Governo a fare il trattato con la Francia, e ad aprire altri sbocchi per il vino, sacrificando
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esportazioni; e potevamo benissimo continuare ad essere alleati delle potenze centrali, adempiendo scrupolosamente ai nostri doveri imposti dai patti di
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corrispondenti al suo bisogno: ricorre all'estero per supplire ad una parte dei suoi consumi; l'importazione è maggiore dell'esportazione; provvede sempre
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noi chiedevamo, dei quali noi avevamo bisogno, noi non dovevamo concedere ad essi tutto ciò che abbiamo concesso, a costo anco di non conchiudere i
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Dunque abbiamo un movimento commerciale in Inghilterra di circa 25 miliardi, di fronte ad 1 miliardo in Italia, e una marina mercantile della potenza
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gradi alcoolici lire 27.50 ad ettolitro; paghiamo lire 68.76 per il vino che possiede sino a 24 gradi alcoolici; e poi per ogni grado lire 6.88
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E anco la riforma delle leggi sul credito è solamente un mezzo per raggiungere lo sviluppo dell'economia nazionale; ma non bisogna dare ad essa una
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Si tratta di un semplice provvedimento amministrativo, che molto probabilmente non darà luogo ad alcuna discussione, e che, d'altra parte, è di
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Accademia della crusca
