XVII Legislatura – Tornata del 12 marzo 1892
personale Imbriani; inquantochè quelle veramente dette da lui furono queste, cioè: che egli deplorava la compiacente condiscendenza dell'amico
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Devo dire in terzo luogo che mi sono felicitato d'avere consentito in questo desiderio del presidente del Consiglio, imperocchè se, leggendo quelle
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Ed io non avevo ragione di credere che l'amico personale non avesse dovuto risparmiarsi quelle parole.
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, trattandosi di una legge del 1869. Son trascorsi ben 23 anni, e quelle contrade hanno diritto a reclamare. Fido sulla diligenza ed energia del ministro, e
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Sorvolerò adunque, o signori, su quelle minute considerazioni finanziarie che avrei dovuto farvi se altri, e con maggiore autorità di me, non mi
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vostra energia nello usare con parsimonia del pubblico danaro, che voi riuscirete nel fatto a realizzare tante economie da bilanciare quelle maggiori
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maggiori di quelle dell'anno in corso.
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non ci fu verso di rimuoverlo da quelle colonne di Ercole ed io rimasi (sono piuttosto testardo) fedele alle mie opinioni.
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Difatti io non credo, l'ho già detto, che sia possibile fare altre economie notevoli se non ricorrendo a quelle tali riforme organiche dello Stato
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compenso necessario di quelle economie transitorie, che avete fatte e che dovranno scomparire con lo scomparire dei residui?
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Ma, signori miei, non facciamoci delle illusioni, noi abbiamo aliquote d'imposta, che sono superiori a quelle di tutti i paesi civili.
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Onorevole Luzzatti, la condizione è grave; mi pare che sarebbe giunto il momento di mettere in pratica quei metodi e quelle risorse, intorno a cui
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per sollevare l'economia nazionale; nulla avete iniziato di quelle tali riforme organiche solennemente promesse nel vostro programma iniziale
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Le difficoltà alle quali voi vi trovate dinanzi, e che siamo chiamati a risolvere Governo e Parlamento, trovano piuttosto riscontro in quelle che fu
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tutte quelle formalità vane che noi riscontriamo ogni giorno nella nostra vita quotidiana, se non disperdimenti del nostro tempo, del nostro ingegno e
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i carabinieri, dall'adempimento del loro ufficio in quelle circostanze.
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diametralmente opposte a quelle che l'onorevole Prinetti vorrebbe raggiungere.
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fossero quelle del nostro paese? Si, certo, sono il primo a riconoscerlo, ci troviamo in un momento di difficoltà, abbiamo commesso anche errori
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quelle due occasioni, si sono pienamente avverate.
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alla Camera i principii che dovevano disciplinare la nuova finanza; chi rileggesse quelle parole, non dovrebbe conservare nessun timore: rassomigliano
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ferroviarie, e di provvedere a quelle costruzioni ferroviarie cui pensa direttamente lo Stato, con le forze ordinarie del bilancio. Ecco perchè noi veniamo a
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oli pesanti, sul contrabbando, sul lotto, sulle polveri, e poi altre gravezze più ragguardevoli, come quelle comprese nella legge del catenaccio, che
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; temeva altre deficienze sulle tasse di registro, di successione e su quelle surrogate alle gravezze di bollo e registro.
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un conto di competenza, e si associavano a quelle altre economie che davano luogo al raccolto abbondante da me accennato poc'anzi. Ma ora debbono
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come non si realizzano quelle dei giuocatori, che mettono dei denari sul quaterno; ma, ripeto, non oso trarre nessuna conclusione a sfavore della
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opportunamente studiata in tutte le sue parti, e affidata a leggi durature e non a regolamenti effimeri, otterremo de' risparmi molto cospicui. Ecco quelle che io
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Le riforme possibili e feconde sono quelle che mirano a semplificare i rapporti fra l'amministrazione e gli amministrati, che, togliendo una infinità
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accadde per quelle annunziate il due marzo e anco per alcuni risparmi introdotti successivamente nel bilancio, e che, come si era preveduto, mancarono
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Accademia della crusca
